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Autore: lallipumbaa    05/11/2016    1 recensioni
Tom Hiddleston - Nuovo Personaggio - Benedict Cumberbatch
Cosa succede se una ragazza incontra un attore che ha fatto il suo stesso percorso e che ora è stato lanciato nella fama? Cosa succede se la ragazza in questione continua a trovarselo tra i piedi? E se lei viene trasportata inaspettatamente nello stesso mondo dorato?
Le avventure e il percorso di Laila, studentessa della RADA, e delle persone che la circondano.
Solo che, senza saperlo, si troverà in questa situazione: HIDDLESBATCHED.
Genere: Comico, Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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−CAPITOLO 24−
“Buone nuove”
 
 
Rimasero a Londra per un paio di giorni. Fortunatamente essendoci stata la prima di venerdì ci fu lo stacco del weekend (e quella sera ci sarebbe stata la festa per la prima).
Per il resto della giornata rimase con la famiglia e gli amici stando in giro per Londra. Con loro si erano uniti sia Tom che Benedict, che aggiungevano posti da vedere oltre a quelli più turistici che si erano fissati di visitare.
Laila, conoscendo l’amica, capiva che era cotta, nonostante da fuori non si vedesse nulla.
La sera prima, quando stavano tornando a casa, Laila aveva guardato Eugenia dicendole che non se la sentiva di lasciarla alle 2 del mattino passate in giro per Londra da sola. Nonostante le proteste, Tom si era proposto di accompagnarla fino all’albergo così da farle compagnia.
Prima che si separassero le aveva fatto l’occhiolino.
La domenica pomeriggio ripartirono tutti per l’Italia, salutandosi. Sapeva perfettamente che almeno fino a quell’estate non si sarebbero rivisti a causa delle date fitte degli spettacoli al National Theatre.
 
Una sera Laila andò saltellando davanti al portone della casa a fianco, citofonando. “Sì?”
“Tom sono io! Sei impegnato?”
“Assolutamente no! Sali!”.
Il portone si aprì e, prendendo l’ascensore, arrivò al sesto piano, bussando alla porta del 6A.
L’uomo, sorridente, le aprì. “Ehi! Come mai questa sorpresa? Non devi stare con Ben?”
“Ogni tanto posso stare col mio migliore amico o no? Comunque oggi è impegnato e io posso fare quello che voglio!” commentò gongolando.
“You spend too much time on Tumblr.” Decretò lui facendola ridere. “Fancy a cup of tea?”
“Sure!”
 
 “Com’è andato lo spettacolo di questo pomeriggio?” le chiese dopo poco portandole la tazza piena di liquido ambrato bollente.
“Oh bene! Ancora tutto esaurito! Domani sarà un incubo. Pomeriggio e sera. Tornerò a casa e mi sveglierò il pomeriggio del giorno dopo. Non me ne frega nulla!! Te con Coriolanus?”
“Bene! Tra poco c’è la prima e comincio a farmela sotto! Te il 6 ce la fai a venire?”
“Non mi hanno ancora dato gli orari di dicembre, ma appena me li danno vedo.”
Erano seduti sul divano uno davanti all’altra come non facevano da tempo. Tra i rispettivi impegni erano mesi che non trascorrevano una serata simile. Ad un certo punto mentre sorseggiava il suo Dajeerling lo guardò da sopra la tazza sorridendo con gli occhi come un gatto che ha già puntato il topo.
“Tommuccio…”
“Quando mi chiami in quella maniera non è mai nulla di buono.” commentò lui guardandola male.
“Suvvia, devo farti una domanda…”
“Vai!”
“Senti!! Tu sai che ogni tanto posso essere a metà tra un’agente dello S.H.I.E.L.D. e della CIA, vero?”
“Ahahahahah sì!”
 “E che so cose che tu probabilmente non sai nemmeno come possa venire a sapere.”
Annuì nuovamente “Sì. Nonostante siano anni che ti conosco.”
Laila si accomodò ancora di più sul divano. “Bene. Dopo questo preambolo iniziale comincio allegramente il terzo grado!! Allora? Come va con l’Eugenia??” gli chiese sorridendo. Mancavano solo le orecchie da gatto e la coda che si agitava dietro di sè per farla sembrare in tutto e per tutto ad un personaggio dei fumetti.
Tom per poco non si strozzò col the. “C-COSA?”
“Suvvia, lo so che non ci stai insieme, ma che vi sentite e basta!”
“Se becco Benedict lo uccido.”
“BEN LO SAPEVA E IO NO?! Ma grazie!! Comunque mi dispiace: non rivelo mai le mie fonti. Sono un’agente al livello di Nick Fury. Io so tutto a prescindere! Allora? Eh? Eh? Eh?” lo incalzò dandogli leggere gomitate.
Tom scoppiò a ridere “Tu sei fuori di testa!”
“E te ne sei accorto solo ora?” gli rispose Laila alzando un sopracciglio.
“Dovrei farti una foto: sei assurda in questo momento!”
“Lo so! Forza! Sono la tua migliore amica… con me puoi parlare!” gli disse sbattendo teatralmente le ciglia.
“Che faccia da schiaffi! Ahahahahah! Lo so che anche volendo non schioderai da casa mia fino a quando non avrai le informazioni che cerchi.”
“Allora, visto che mi conosci così bene… attacca!!”.
L’uomo sospirò sorridendo e cominciò col racconto. “Bè… è cominciato tutto quando le ho mandato un messaggio per avvisarla che volevamo farti una sorpresa per la prima. Abbiamo cominciato a parlare da lì. Praticamente quasi giornalmente. Prima era solo per metterci d’accordo per i dettagli, poi… non lo so come sia successo, ma poi si è evoluta la conversazione. Come andava, che si stava facendo, il suo lavoro e il mio, i nostri interessi… è una fotografa di scena! Mi ha mandato per mail alcune delle sue foto è sono rimasto a bocca aperta!”
“È davvero brava, vero?”
“Mi piacciono tantissimo le sue foto. Abbiamo una marea di interessi in comune, è…”
“Fantastica?” gli suggerì sorridendo.
“Sì.” commentò come se quel sì lo liberasse di un peso. “Poi quando l’ho vista per la prima volta in aeroporto quando sono andata a prenderla… woah. Cioè. Sono andata a cercarla su facebook dato che so che ce l’hai come amica-”
“Hai fatto lo stalker su facebook?!”
“Bè, dovevo pur vedere con chi stessi parlando, no? E… non lo so… puff! Colpo di fulmine! Credo di essere ufficialmente perso.” le rispose guardandola quasi sconvolto.
Laila cominciò a canticchiare “I know you, I walked with you once upon a dreeeeam.
“Ahahahahaha!”
I knooow you, that look in your eyes is so familiar a gleam!” si alzò dal divano appoggiando le tazze di entrambi sul tavolino e prendendolo per mano cominciando a ballare il walzer facendolo continuare a ridere. “And I know it’s true, that visions are seldom what they seem! But if I know you, I know what you’ll do… you’ll love me at once, the way you did once upon a dreaaaam!” si fermarono guardandosi e capendo una le intenzioni dell’altro ripresero il ritmo. “LAHAAAA LAAAHAAA LAHA LA LA LAA LA LAA LALAAAAAA!! And if I know you, I know what you’ll doooooo…” “You’ll love me at once…” “The way you did once upon a dreeeeeam!!”.
Scoppiarono a ridere “Siamo due imbecilli!!!!” commentò Tom asciugandosi le lacrime.
“Assolutamente, ma mi diverto troppo!”
L’uomo la guardò “Cioè, dopo quello che è successo in passato, tu adesso stai facendo il tifo per me e lei?”
“Assolutamente! Tom, sei il mio migliore amico. Tu hai capito me, e io capisco te. E ora che sei completamente perso per una delle mie migliori amiche io non posso fare altro che i salti di gioia!!”
“Quindi ho il via libera?”
“Dacci dentro, tigre!!” esclamò dandogli il cinque.
 
Sfortunatamente non sarebbe riuscita ad andare alla prima di Coriolanus avendo anche lei uno spettacolo serale ma, a sorpresa, il 5 mattina ricevette una chiamata.
“Gin, ciao!!”
“Ehilà! Senti… io non mi ricordo il tuo indirizzo di casa…”
“Perché?”
“Perché sono fuori dalla fermata della metropolitana!”
“COOOOSA?! FERMA LI’ NON TI MUOVERE ARRIVO TRA UN PAIO DI MINUTI!!!” esclamò correndo a mettersi gli stivali e il giaccone pesante. Corse alla fermata della metropolitana vicina a casa sua vedendola che col bagaglio a mano vicino a sé, si stava sbracciando. Le saltò al collo abbracciandola “Ciao Gin!!!”
“Ciao Lay!” la salutò abbracciandola di rimando.
“Ma come mai qui?”
“Eh… domani Tom ha la prima di Coriolanus, no?”
“Eh. OH MIO DIO.” Realizzò solo in un secondo momento.
“No, non correre, non stiamo insieme.”
“E ma uffa…”
“Solo perché gli faceva triste chiedermelo per telefono.”
Laila mise le mani sulla bocca per evitare di urlare “Ok, vieni a casa mia. Tanto io ho lo spettacolo alle 15.30!”
“Ahahahah ok!! Ma sei in pigiama?”
“Sì, non mi sono cambiata. Voglio sapere tutto!”.
 Arrivarono a casa sua e accese il bollitore. “Laila… lo sai che questa è la prima volta che entro a casa tua?”
“Ma davvero?” le chiese mezza sconvolta mentre si rimetteva le pantofole e prendeva il suo cappotto appendendolo vicino al suo giaccone.
“Giuro! Avevo visto quella vecchia e devo dire che hai fatto un bel cambiamento…”
“Direi! È un po’ più grande! Dai, mentre aspettiamo che l’acqua arrivi a ebollizione ti faccio fare il tour della casa!”
“Ce l’hai Earl Grey, vero?” le chiese prendendola in giro.
“Ti pare che io non abbia in casa l’Earl Grey!? … … Cazzo, non l’avrò finito, vero?” commentò facendo ridere Eugenia correndo in cucina controllando nel marasma generale dell’anta dove teneva la sua collezione di the dal mondo.
Dopo il giro turistico – Eugenia pretese di vedere il vestito che avrebbe usato per la premiere di Berlino di Lo Hobbit La desolazione di Smaug dato che sarebbe riuscita ad accompagnare l’uomo prendendo un volo subito dopo lo spettacolo e prendendo l’altro da Berlino la mattina dopo per essere a Londra in tempo per riposarsi abbastanza per affrontare lo spettacolo pomeridiano – si piantarono sul divano.
“Allora, Tom sa che sei qui?”
“Certo! Ma non sa che mi hai rapita!” le disse ridacchiando.
“Bene, gli mando un messaggio io.” Disse appoggiando la tazza di the sul tavolino e prendendo il cellulare lasciandogli un messaggio vocale. “Tom, if you want to have Gin back and alive, bring back my heater!!! I need it!”
“Lo stai ricattando?”
“Sì, gli ho prestato lo scaldabagno due settimane fa perché il suo s’è rotto. Il problema non è che a me serva davvero… è che poi si dimentica.” Commentò scuotendo la testa “Coooomunque. Raccontami tutto.”
“Bè, da raccontare effettivamente non c’è nulla… da quando sono venuta qui a novembre ci sentiamo ancora più spesso, e da quando gli hai fatto il discorsetto – che tra l’altro non so cosa tu gli abbia detto ma ha funzionato-” Laila si baciò un pugno e fece finta di darsi un pugno sul mento “S’è aperto di più. Poi sono cominciate le telefonate serali, skype… e… nulla. Qualche giono fa’ mi ha chiesto se volevo salire il 6 per venire alla prima, io potevo… e mi ha confessato di essere perso. Credo di essere diventata color pomodoro e poi mi sono sciolta!”
“Ma che carini!!! E? E?”
“E basta! Mi ha detto che voleva aspettare che salissi per farmi la fatidica domanda dato che via skype gli faceva tristezza. Et voilà! Io sono a Londra e dubito che lui sia a casa sua in questo momento.”
“No, credo sia impegnato al Donmar per le prove, altrimenti avrei sentito di già il campanello suonare! Poi non ha sottomano il cellulare. Non ha ancora visto Whatsapp.”
Il giorno dopo lo scaldabagno non era ancora rientrato in suo possesso, ma guardandoli, sapeva che la domanda fatidica era stata fatta.
 
 A causa delle date fitte degli spettacoli per Laila fu impossibile tornare in Italia per Natale.
I signori Cumberbatch non se lo fecero ripetere due volte: “E che problema c’è? Trascorri il Natale da noi!!” propose entusiasta Wanda.
“Ma siete sicuri?”
“Laila, sei di famiglia. Che domande: certo che puoi!” aveva esclamato Timothy mettendole una mano sulla spalla.
E così fu. La sera del 24 andarono tutti a casa Cumberbatch per festeggiare il Natale. Martha corse in braccio a Laila non appena passò la soglia.
“Ouch!”
“STANOTTE ARRIVA BABBO NATALE!!!!” esclamò distruggendole i timpani.
“Lo so! Sei stata una brava bambina?”
“Sì!” decretò annuendo decisa mentre si sentiva la madre esclamare dal soggiorno un “Oooooh!” facendo ridere tutti.
“Non è vero. La mamma dice le bugie!” disse Martha mentre la faceva scendere.
“Amore della zia, fammi spogliare, do un paio di cose alla nonna e poi puoi risaltarmi in braccio, ok?”
“Oook…” disse poco convinta.
“Però nel frattempo salta in braccio allo zio Benedict!”
“SIIIII!!!!!”
“E mi pareva che non mi guardassi!!” esclamò l’uomo lasciando in mano delle borse a Laila per poi prendere in braccio la nipotina che gli schioccò un sonoro bacio sulla guancia.
Andò in soggiorno e raggiunse Wanda salutandola “Et voilà! Queste sono per domani!”
“Perfetto! Le metto in frigorifero!”
“Ah, e i regali…” le sussurrò con fare cospiratorio.
“Nascosti in un posto sicuro, così almeno Martha non rischia di trovarli!”
“Sei grandiosa, Wanda!!”
Salutò Timothy, Tracy e Josh per poi andare ad abbracciare l’altra nipote. “Ciao gnoccolona!”
“Uh! Ciao Laila! Ohi!! Ti devo raccontare una cosa!” le disse prendendola per mano e trascinandola in un angolo, fuori da orecchie indiscrete.
“Adoro i racconti adolescenziali!”.
Benedict entrò in salotto con in braccio la nipotina e vide Laila che, con attenzione, ascoltava la nipote mentre le stava raccontando qualcosa che le era successo, chiedendole un consiglio. Wanda passò di fianco al figlio guardandolo “È troppo presto.”
“Cos-? Mamma!”
“Ma non vedo l’ora che anche tu mi dia dei nipotini…”
“Eh. È ancora un po’ presto. O meglio. Presto per lei!”
“Con calma, non ti preoccupare!”.
La cena andò tranquillamente, mangiarono tutti molto abbondantemente e Martha, incredibilmente, tentò di arrivare a mezzanotte. Erano ancora seduti a tavola e la bambina non aveva mollato la ragazza per quasi tutta la cena sedendosi tra lei e Benedict. Tra una pausa e l’altra le si era seduta in braccio e, ad un certo punto, la sentì abbandonare la testa contro il suo braccio.
“Sta dormendo?” chiese agli altri.
“Sì. Domattina sarà sicuramente la prima a svegliarsi. Dammela che la porto a letto…” disse Josh alzandosi, ma Benedict lo fermò.
“Tranquillo, la porto su io!” Prese in braccio la nipotina che cominciò a farfugliare qualcosa su una carota da lasciar fuori, una mince pie e dello sherry.
“Tranquilla tesoro, ci pensiamo noi!”. Lo seguì sulle scale accompagnandolo. Martha era già in pigiama fortunatamente e dovettero metterla solo sotto le coperte. Chiusero la porta e, prima di riscendere in soggiorno dal resto della famiglia, la prese per mano conducendola in un’altra stanza.
“Ti devo far vedere una cosa.”
“Se è quello che penso io l’ho già visto ieri sera in abbondanza e soprattutto ci sono sotto i tuoi!!” gli disse sapendo che certe risposte lo facevano arrossire.
“Non quello!!! O meglio, non adesso quello!”
“BEN- Benedict!!” esclamò regolando il volume della voce per evitare di svegliare Martha, facendolo ridere.
“Volevo farti vedere camera mia…”
“Oh oh… la tana!”.
Aprì la porta e fu riportato all’adolescenza. Era tappezzata di poster, c’era una palla da rugby, uno scaffale era pieno di vecchi CD.
“Camera tua è fantastica!! Avrei voluto una camera del genere! Oh oh! Stanotte dormiamo viscini viscini!”
“Sì, il letto è a una piazza e mezza ma ci si sta! È da un po’ che non porto ragazze in camera. Soprattutto coi miei di sotto!” le disse sorridendo.
“No, so che cosa hai in mente, ma no!” lo minacciò puntandogli contro l’indice.
“Nemmeno pomiciare sul letto?” le disse abracciandola e facendole fare un casquè.
“Ahahahah! No! Nemmeno quello!” La fece tornare in piedi e la tenne stretta a sé, appoggiando la fronte alla sua.
“Prima ti ho vista con Martha…”
“Sì…?”
“Lo so che è presto e non te lo sto assolutamente dicendo per romperti le scatole o per farti pressioni, ma… è possibile che mi stia sentendo un’idiota a dirtelo?” disse sbuffando. Laila capì cosa intendesse dirle e, sorridendo, prese il viso dell’uomo tra le mani guardandolo negli occhi.
“Un giorno quando avremo bambini spero davvero che prendano da te.” Gli disse facendolo sorridere raggiante prima di alzarsi in punta di piedi, baciandolo.
Quando arrivò mezzanotte si fecero gli auguri e sistemarono i regali sotto il grandissimo albero di Natale messo in salotto, preparando il tavolo per la colazione del giorno dopo.
 
Laila si mise in pigiama sistemandosi poi nella parte del letto vicino al muro, quella lasciata libera da Ben.
“Guarda che sono abbastanza grande da non cadere.” commentò sdraiandosi accanto a lui.
“Bè, in questa posizione sei più comoda per spalmarti sopra di me, dato che lo fai puntualmente ogni notte.”
“Ah-ah-ah. Stronzo.” Lo rimbeccò mentre tirava su la coperta.
“Guarda che se fai l’acida stanotte non arriva Babbo Natale.”
“È già Natale. Oramai è già in giro a distribuire i regali ai bambini quindi i regali li prendo lo stesso!” gli rispose imbronciandosi mentre lui allungava il braccio verso la lampada spegnendo la luce, facendolo ridere. Quando spense la luce gli si accoccolò contro spalmandosi effettivamente su di lui per metà.
“Se ti do fastidio dimmelo…”
“Tranquilla, io sono comodo…”.
Lentamente gli occhi si abituarono all’oscurità della camera e intravidero i lineamenti l’uno dell’altro.
“Dai, facciamo piano…” le sussurrò facendole trattenere una risata.
“Benedict, piantala!”
“Eddai…”
“Ci sono i tuoi nella stanza di fianco!”
“Di fianco c’è il bagno, e dall’altra parte c’è il muro esterno.”
“Eh ma che palle che sei.”
“Hai finito le scuse?”
“No! E guarda che se continui così Babbo Natale non ti porta i regali.” Lo minacciò lei con la stessa moneta.
Benedict si spostò facendo sì che fosse sopra di lei e ripetendo con voce da bambino lamentoso quello che gli aveva detto prima. “È già Natale. Oramai è già in giro a distribuire i regali ai bambini quindi i regali li prendo lo stesso!” Si abbassò per baciarla mentre lei trattenne una risata.
“Ma quanto ti amo?”.
 
Il mattino dopo stavano dormendo della grossa. Prima di tornare a dormire si erano rivestiti per evitare scene assurde la mattina di Natale in una casa piena di persone. Ad un certo punto bussarono alla porta.
Benedict, completamente assonnato si voltò “Sì?”
“Possiamo entrare?”
“Traks, che domande del cavolo…” commentò stiracchiandosi e dando un bacio sulla fronte a Laila che se la stava dormendo.
“Ehy…”
“Mmmh?”
“Abbiamo visite!”.
La porta si aprì e Martha si fiondò nella camera saltando sul letto.
“È ARRIVATO BABBO NATALE QUESTA NOTTE!!”
Tracy e Josh erano alla porta “Ci ha svegliato così stamattina… volevamo farvi provare l’ebbrezza della sveglia alla mattina di Natale con figli!”
“Grazie mille Tracy…” commentò Laila ancora mezza addormentata mentre la bambina continuava imperterrita a saltare sul materasso fino a quando Benedict non la fermò prendendola in braccio.
“Allora! Cosa c’è?” le chiese facendole il solletico mentre era sdraiata tra i due.
“Andiamo ad aprire i regali?” chiese Martha quando si fu ripresa dalla ridarola.
“Certo! Tu comincia a scendere, ma aspettaci che vogliamo vedere cosa ti ha portato Babbo Natale, ok?”
“Va bene!!”.
Dopo aver dato un bacio ai due uscì dalla camera.
“Hey, Traks!” la fermò il fratello.
“Yeah?”
“I’m staying in my pj!”
“How do you think I’m dressed now?”.
 Laila si risdraiò mettendosi le mani sul viso. “Voglio dormire…”
“Sai che se non scendiamo in tempo record ci troviamo Martha in camera ed Emily che ci trascina giù a forza, vero?” le disse ridacchiando.
“Oh giusto… che ore sono?”
“Le 8 del mattino.”
“COS-? Domani cosa dobbiamo fare?”
“Dormire.”
“Oh quanto mi piaci quando mi dai certe notizie!!”.
Scesero in soggiorno in pigiama pochi minuti dopo trovando la nipotina che correva avanti indietro in agitazione per la curiosità.
“Sono arrivati!!! Posso aprirli? Posso??”. Erano seduti tutti in soggiorno e mano a mano che la bambina apriva i regali i suoi occhi diventavano sempre più luminosi. Tracy era seduta vicino a lei leggendo i biglietti alla bambina per dirle di chi fosse il regalo. Finiti i regali delle bambine erano avanzati ancora dei pacchi.
“E il resto dei regali?” chiese Emily guardandoli.
“Martha, prova a portarmeli qui che vediamo di chi sono!” le disse Tracy mentre la bambina prendeva il primo pacco, ovviamente uno grosso.
“Bene… questo l’ha mandato Babbo Natale per… oh! I nonni da parte di noi quattro!” Wanda guardò malissimo Tracy, Josh, Benedict e Laila.
“Vi avevamo detto niente regali!!”
“Eh, nella nostra lista abbiamo pensato anche per voi!!”.
Piano piano la bambina prendeva dei pacchetti sotto l’albero.
“Questo è… per lo zio Ben da parte della zia Laila!!” Benedict si voltò verso la ragazza che, seduta accanto a lui sul tappeto, lo guardava sorridendo.
“Babbo Natale ha pensato anche a me quest’anno?”
“Sì, anche se non te lo sei meritato per buona parte!”.
Cominciò a scartarlo arrivando alla scatola quadrata nera. “Laila…” “Cosa?” Tolse tutta la carta rivelando la scritta sulla scatola: HAMILTON. Alzò nuovamente lo sguardo verso di lei, completamente sconvolto, per poi aprire la confezione.
“Oh crumpets…”
“I think Santa Claus nailed it!” commentò Laila guardando Tracy ed Emily che se la ridevano vedendolo in quelle condizioni. Benedict abbracciò di scatto Laila che ridendo ricambiò l’abbraccio.
“Honey, I didn’t expect this reaction for a watch!”
“How-? How did you know I wanted this one?” le chiese guardandola negli occhi.
“I had a little help!”
“Oh I love you so much!!” esclamò abbracciandola dandole un veloce bacio sulle labbra per poi guardare ancora l’orologio intonso nella confezione. Dopo qualche secondo alzò lo sguardo.
“Martha, look better between the presents… there should be one for autie Laila as well! It’s a box with a golden bow on it!” disse alla nipotina che lo prese al volo, portandolo da lui.
“How do you know that?”
“I asked Santa if he could wrap up the present in this way!” inventò lui di sana pianta.
“Can you really do that?” chiese la bambina sconvolta.
“Sure!” esclamò Emily beccandosi una gomitata dalla madre.
Il pacco era effettivamente grande. Scartò e si trovò una scatola. La aprì e trovò della carta accartocciata. Laila fulminò Benedict.
“Your Santa is a bit of an as- ehm, jokester.”
“He has fun!”.
Tolse la carta trovando un’altra scatola da scartare “Oh, I love matryoshkas!” commentò con finto entusiasmo fischiettando la melodia di ‘Katyusha’, mentre continuava a scartare scatole e togliere carta accartocciata e Martha se la rideva. Alla fine arrivò a togliere addirittura dei calzettoni di spugna ridendo. “AHAHAHAHAH!! I can’t believe it!! Are those your socks?” per poi guardare nella scatola e spalancare gli occhi rimanendo senza parole. “Benedict…”
“Come on… open it!” allungò la mano verso la scatoletta turchese con fiocco bianco quasi con timore.
Sciolse il fiocco lentamente, aprendo la scatoletta. Nella bambagia della scatoletta c’era un sacchettino in velluto. Quando ci guardò dentro alzò di scatto lo sguardo verso l’uomo che la guardava sorridendo. Gli si lanciò contro, gettandogli le braccia al collo.
“You’re crazy!! You’re crazy!!” gli sussurrò sempre abbracciata a lui.
“Do you like it?”
“Like it?! How did you know I loved that one?”
“Ehm… also my Santa had a little help!” le disse sorridendole indicando Tracy ed Emily con un movimento della testa.
“This isn’t THAT ring, is it?”
“Do you see any diamond on it?” le chiese mentre lei riguardava nel sacchettino.
“Nope. It’s an amethist!”
“So it’s not. And I have other plans for that. In the future. Which don’t include Christmas morning in front of all my family!” disse facendo sbuffare gli adulti mentre Laila se la rideva.
“You really scare me.” Gli disse sorridendogli e baciandolo.
“C’mon! Try it! I hope it’s not big. It should be the right size…”
Laila lo provò “It’s not that ring so I can wear it on the middle… no.”
“I knew that you would have worn it on that one. Ring finger.”
“Ok, pain in the neck! Oh… Ben, it’s perfect…” gli disse sorridendogli guardandolo negli occhi prima di abbracciarlo nuovamente.
 
Durante la giornata arrivarono anche le chiamate dall’Italia, dove sentì praticamente tutti i parenti possibili. Arrivarono anche i vari messaggi dagli amici. Verso sera riuscirono a tornare a casa ancora completamente pieni da tutto il cibo  che avevano mangiato. Sistemarono le varie cose mettendosi poi in pigiama sul divano davanti alla televisione facendo zapping sui canali della BBC.
“Allora, t’è piaciuto il classico Natale a casa Cumberbatch?”
“Tantissimo! Poi sai che adoro la tua famiglia!”
“Tra ieri e oggi ho avuto un paio di visioni…”
“La squadra di calcio te la scordi! Non siamo Angelina e Brad.” gli disse capendo dove stesse andando a parare.
“Ok, ma due o tre…”
“Sì, uno no. Io sono cresciuta con una sorella. Litigavamo come aquile, è vero, ma non riesco ad immaginare la mia vita senza quella rompiballe.”
“Bè, siamo d’accordo su una cosa.” Decretò lui soddisfatto.
“Ossia?”
“Che con te potrei esaudire qualcuno dei miei sogni.”
Le  mise una mano sulla pancia e sentendola piena le chiese ridendo “Non sarai mica incinta?”
“No. Questa è tua madre che mi vede deperita e mi riempie di cibo!”
“Ah no, perché siamo a Natale, non a Pasqua. Il cosplay di un uovo è fuori periodo!”
“AHAHAHAHAHAH!!!”.
 
********* ANGOLINO DEL DISAGIO********
Sì, lo so, sono imperdonabile! >_< 
ultimamente non ho più tempo per fare una cippa e le ultime cose che ho voglia di fare a casa sono prendere in mano il pc!

Cooooooomunque. Capitolo nuovo, Christmas at Cumberbatches' (sono scene molto bucoliche ma che mi è piaciuto tantissimo leggere)... e spero che vi sia piaciuto! :)
Un bacione, spero di leggere cosa ne pensiate! <3
Alla prossima, Lalli :3  
   
 
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