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Autore: Sandra_Mc_    05/11/2016    0 recensioni
Era l'amore della mia vita, fin quando un incidente non me lo ha portato via. Da lì è stata tutta una risalita del mio dolore. Che fai quando ti strappano il primo amore dalle tue mani? Che fai quando credi che tutto sia finito? Che fai quando credi che senza lui non sei nessuno? Che fai quando vedi lui in ogni posto? Che fai quando l'unica cosa che vuoi fare è scappare dal dolore che ti lacera dentro ogni santo giorno? Provi ad alzarti e combatti. Combatti. Quando pensi che tutto sia finito arrivano le sorprese che ti cambiano la vita per sempre.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico, Universitario
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Always...
Capitolo II
Dove ero rimasta? Ah si stavo raccontando di lui. Ma vorrei parlare anche di loro, le mie due migliori amiche, Helena e Mara. Conosco Helena da 18 anni, per noi è praticamente una vita. Ci conoscemmo in prima media. Ricordo ancora il primo giorno di scuola, lei indossava una maglietta gialla e pantaloni verdi io una maglietta grigia. Eravamo due ragazzine bruttine perché non tenevamo molto all'aspetto fisico. Eravamo sedute in due banchi separati fino a quando la sua compagna di banco Irene non chiese alla sua amica Alessia di cambiare di classe per stare con lei. Quando arrivò questa ragazza in classe Helena mi domandò "Mi posso sedere qua?" Per me era indifferente quindi si sedette là. Inizialmente non andammo per niente d'accordo, ogni cosa era una scusa per litigare. Un giorno non so come è il momento preciso mettemmo le asce di guerra da parte e diventammo inseparabili. 
Lei era il mio punto di riferimento e io il suo. Lei mi parlava di Damiano, la cotta di allora e io di Davide. Erano due ragazzi più grandi di noi ed erano bellissimi, i più belli della scuola. Credevo che fosse amore ma non lo era. Ti puoi innamorare di una persona senza sapere chi sia o senza averci mai parlato? Ma a 11 anni cosa dovevo capire dell' amore? Passammo l'anno a fantasticare su di loro. Ricordo ancora come se fosse ieri la prima gita. La famosa gita sul Etna. In questa gita c'era anche la classe di Damiano, Helena era super eccitata poteva guardarlo per tutto il tempo che voleva. Come si fa a dimenticare lui che rompe un caso sedendoci sopra? Ogni volta che ci penso rido sempre come se fosse appena successo. 
Mara entrò nel trio solo al secondo anno, decise di voler essere nostra amica e ci riuscì. Perché io e Helena stavamo sempre per i fatti nostri, passavamo tutto il nostro tempo insieme. Era difficile che ci aprissimo anche con altri ma lei ci riuscì con la sua allegria e la sua voglia di far ridere tutti. Eravamo tre ragazzine un po' 
insicure e sfiduciose... Mara era vittima di bullismo verbale, l'artefice era Roberta insieme a Irene. I giorni di scuola erano sempre una tortura per lei, ma insieme a noi ne è uscita più forte che mai. Oggi siamo tre ragazze sicure e che non si fanno mettere i piedi in testa da nessuno. Nel corso degli anni non ci siamo mai allontanate del tutto, non nego che per alcuni periodi non ci vedevamo o sentivamo ma c'eravamo sempre l'una per l'altra.
Helena fu la prima persona a cui dissi si esser innamorata di Aldo. La prima a cui confessai i miei sentimenti per lui. Lei mi aiutò a capire se fosse solo amicizia o c'era anche altro. Solo col tempo capii che era amore, amore nel vero senso di amore, amore che metti al primo posto lui, amore che ti rende più paziente. Con lui imparai ad essere paziente, aspettai pazientemente che fosse  pronto. 
La nostra fu una storia d'amore unica, ci lasciammo e ci riprendemmo due volte. La visone con lui era o nero o bianco, non avevo vie di mezzo. O tutto o niente. Dopo esser stata con lui non potevo rimanere amica di una persona di cui mi innamorai profondamente. Ci lasciammo ma mesi dopo ci riprendemmo. E quella seconda volta fu la volta buona, non ci lasciammo più fino a quel dannato giorno. Il giorno in cui lo persi definitivamente. A 15 anni quasi 16 inizia a capire cosa fosse l'amore, forse sarò stata stupida o meno ma ero fermamente convinta che lui fosse la persona destinata a me. Stavamo bene, e in quel periodo era tutto ciò che realmente contava. Tenemmo in segreto la nostra relazione per 6 mesi. Mi sono dimenticata di dire un piccolo ma piccolo particolare, sono asiatica precisamente cinese. Sono nata e cresciuta in Italia, sono italianizzata, per me italiani o cinesi non c'è differenza. I miei, persone molto antiche, hanno sempre precisato che non volevano ragazzi italiani. Perché per esperienza di loro amici, italiani e cinesi non possono stare insieme a lungo, si sono sempre separati per le differenzi culturali. Ma io ragazzina cresciuta in Italia e frequentando solo italiani non vedevo queste differenze. Per me eravamo tutti uguali. All'epoca quando lo dissi a mia mamma poco mancava che le venisse un colpo. Ma quando vide che ero felice mi disse di stare attenta e di essere felice. Vivevo mentendo a mio padre quando uscivo con lui il pomeriggio o la sera, per mio padre ero sempre con Helena o Mara oppure le mie compagne di classe Martina o Francesca detta Ciccia. La cosa bella del avere il fidanzato in classe è che sai cosa fa e lo vedi sempre. La parte negativa? Le litigate le facevamo sempre in pubblico. Come mi mancano quei tempi. Come mi manca lui. 
Ogni volta mi perdo nei pensieri, giusto stavo raccontando di come Aldo conobbe mio padre. Fu una sera di settembre, mi stava accompagnando a casa dopo una serata al solito pub e con i soliti amici. Di solito rientravo prima di mio padre così da evitare di farli incrociare ma quella sera facemmo tardi e mi ritrovai mio padre sotto cosa. A quel punto non potetti fare altro che presentargli il mio ragazzo. Ricordo ancora il viso bianco di lui e rosso di mio padre, era molto ma molto arrabbiato. Solo dopo mi resi conto del perché. Non ci parlammo per 3 mesi, però apprezzai il fatto che non mi vietò mai di vedermi. Mi disse solo 2regole:
1. Voleva sempre sapere quando uscivo con lui. Basta mentire, ogni bugia che gli dissi in quei 6 mesi gli fece perdere la fiducia in me. Questa era già una punizione che mi faceva star male. L'avevo deluso.. 
2.  Mi diede un orario, massimo 1:00 a casa la sera. 
I miei non vollero mai che entrasse in casa mia, e gli ero grata perché nemmeno io volevo che diventasse una relazione "in casa" ovvero una volta a settimana la cena da lui o da me. Oppure far conoscere le famiglie. I miei conobbero Aldo, ma sempre in maniere informale. Mi promisi che avrei portato in casa mia solo un ragazzo, la persona che mi avrebbe chiesto di diventare sua moglie. Allora pensavo che sarebbe stato lui, ma come ben sapete non fu così...

Ecco il secondo capitolo. Vorrei precisare che fatti che accendono in questa storia sono frutto della mia fantasia, con qualche spunto dalla mia vita. 

Ogni  sabato uscirà un capitolo della storia. Grazie per aver perso un poco del vostro tempo leggendomi. Un abbraccio Sandra_Mc_

Dedico questo capitolo alle mie amiche di sempre. A quelle due amiche che ancora oggi sono quei con me. A quelle due amiche di cui non potrei fare a me. Vi voglio bene bimbe. 
  
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