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Autore: LaVampy    05/11/2016    4 recensioni
dopo l'ennesima lite a causa della magia,Alec sfida Magnus a stare una settimana senza magia. e come farà il nostro stregone???
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Premessa 
Alcuni potrebbero averla già letta,ma del resto era una scommessa più che altro per me, forse l'avevo scritta con l'idea di rifarla o completarla, ma era veramente breve e mal scritta e quindi ho deciso intanto di aggiungerci un po di pepe, e di cambiare l'ambientazione. Indi per cui, rileggetela!!! qui Max ha veramente pochissimi mesi, è appena arrivato... e come sempre Magnus con la scusa di essere uno stregone, approfitta un po troppo della magia. dimenticandosi però di convivere con un cacciatore testone come lui, che lo costringerà ad accettare la sua parte mondana, tra risate, crisi isteriche, pianti e piatti rotti, vedremo questo cambiamento o forse no... forse vedremo solo una coppia Malec ancora più unita. come sempre vi aspetto nei commenti... dato che intendo tenere la storia aperta, ogni idea, verrà presa in considerazione .... LaVampy.


 
ore 06.00 am
Alec si stava preparando per andare in accademia, dopo l'ennesima nottata in bianco passata tra pannolini e biberon. Magnus aveva un sonno profondo, Alec era certo, che nemmeno le cannonate lo avrebbero svegliato. Era stanchissimo, durante battute di caccia durate lunghi interi giorni non si stancava così tanto. Aveva addirittura pensato di utilizzare la runa della resistenza,ma quella era stata creata per altri motivi, e si sentiva un po in colpa al pensiero di usarla per un bambino. C'era da dire che nel libro le rune erano create solo per la caccia e gli addestramenti e non era stato previsto che due uomini, per l'esattezza uno cacciatore e uno stregone avessero un bambino. Anzi era certo che se i suoi antenati lo avessero saputo l'avrebbero inserito in qualche stupida clausola del codice, come una profezia. "Mai venga permesso a Alexander Gideon Lightwood e Magnus Bane di mettere su famiglia". Inutili e stupide regole create per poi cosa? 

-Dannazione!!!! Possibile che in questa casa non ci sia mai nulla?- chiuse l'ennesima anta della credenza imprecando. Non solo non aveva dormito: non c'era di caffè e Presidente Meow continuava a miagolare incessantemente perchè aveva fame.

- Se il buongiorno si vede dal mattino...- sospirò tra se, dirigendosi in sala.

-No, ti prego,dammi tregua- implorò alzando gli occhi al cielo sentendo nuovamente piangere il bambino. E ovviamente Magnus dormiva beato come se nulla fosse.

-Eccomi demonietto. Eccomi- disse Alec avvicinandosi alla culla. - E chi abbiamo qui?- disse prendendo il bambino tra le braccia che rise felice. -Ciao Max- disse accarezzandogli una guancia e vedendolo sorridere tutta la fatica scemò di colpo.

-E chi è il principino di casa?Sei tu il Principino di casa? Eh? - chiese Alec avvicinandosi al ripiano dove c'erano i pannolini e i vestiti nuovi. -Grazie all'Angelo, ho insistito per avere questo altrimenti staresti sporco finchè sua maestà non si sveglia e credo che passerebbero alcune ore- disse sospirando il cacciatore.

-Max tesoro, stai fermo, che sto cercando di metterti il pannolino nuovo- disse esasperato il ragazzo dopo che gettò per terra il terzo pannolino rotto.

-Chi ha inventato questi cosi, doveva odiare i genitori, non ci sono altre spiegazioni- disse quando finalmente al sesto tentativo riuscì a sistemare il pannolino al bambino che non aveva mai smesso di gorgogliare felice.

-Sei una piccola peste- disse sollevandolo.- Forza signorino andiamo a mangiare e poi proviamo a svegliare Papà Magnus-.

Sempre tenendo il bambino sul fianco, fece scaldare il latte e attese che fosse pronto, sistemò Max nel seggiolone e lo osservò mangiare. Diede il restante latte al gatto e attese speranzoso che il compagno si alzasse, ma nulla. Sbirciò dalla porta e vide che il compagno dormiva ancora,si era solo spostato al centro del letto e aveva allargato le braccia. 

Prese in braccio il bambino percorrendo avanti e indietro la stanza,attendendo che facesse il classico ruttino.

-Salute piccolo mostriciattolo- disse ridendo Alec, sentendo il bambino emettere il verso, poi lo appoggiò nel box e si diresse in bagno per fare una doccia super veloce. 

Ma quando uscì quello che vide lo face fermare immobile sulla porta. Max stava facendo ruotare un peluche a forma di balena in aria, ridendo felice. -No Max- disse prendendo il giocattolo, scatenando l'irritazione del bambino che iniziò ad urlare a squarciagola.

-Per Lilith che cos'è tutto questo casino all'alba?-chiese un assonnato Magnus, facendo capolino dalla porta della camera. Poi si diresse come se nulla fosse in cucina , ritornando con una tazza fumante di caffè e una ciambella.

-E quello da dove viene ?- disse irritato Alec, indicando il caffè.

-Devo rispondere?-chiese Magnus bevendo un lungo sorso di caffè dalla tazza.

-Beh si da il caso che prima in cucina non ci fosse, perchè la credenza era vuota. Stanotte mi sono alzato IO- disse ricalcando la parola- almeno sei volte mentre te dormivi beato. Ho già sistemato la camera, pulito e cambiato Max e gli ho dato da magiare e tu... Tu esci ora dalla camera come se nulla fosse lamentandoti del baccano?No,ma sei serio?- chiese irritato il cacciatore alzando la voce.

-Senti sono il Sommo Stregone, lo sapevi quando sei venuto ad abitare qui- disse Magnus, con tono offeso. - E non intendo scusarmi per quello, se ho voglia di caffè schiocco le dita e me lo prendo, alla fine metto i soldi nella cassa, quindi contrariamente a quanto pensi, io non rubo-.

-Ti ricordi che in questa casa vivo anche io?E che non ho poteri magici? Che gradirebbe alzarsi la mattina e avere nella credenza un po' di caffe?- chiese Alec, sempre più irritato.-Magnus per l'Angelo, avere la credenza completamente vuota e far comparire i cibi non mi pare usare la magia a fin di bene, ma la vedo più una questione di pigrizia-. 

-Quante storie per un po di caffe- disse Magnus, superandolo e dirigendosi in cucina e poi schioccando le dita, riempì la credenza di solo caffè. 

-Contento ora?- chiese lo stregone irritato,voltandosi verso il compagno.

-Mi rifiuto di parlare ancora con te. Tanto non capisci il discorso...Comunque... grazie del caffè- disse dirigendosi verso la macchinetta e riempiendola, mentre poco dopo l'aroma del caffè si espanse per la cucina. 

-Allelujia- esclamò il cacciatore annusando la sua tazza ricolma di caffè.

-Ora ti sei calmato?-chiese lo stregone osservandolo, si guardarono negli occhi per un paio di minuti finchè un rumore non li richiamò in sala.Dove Max, cercando di schioccare le dita, si fece comparire nel box, il pacco di latte in polvere, riempiendosi completamente di polvere.

-L'avevo appena lavato- disse Alec, fulminando lo stregone con lo sguardo.

-Da quando sei così irritante di mattina?- chiese lo stregone , avvicinandosi al bambino e muovendo le mani avvolte da scintille ripulì il bambino e il box. Nemmeno il tempo di rispondere che il bambino imitando il padre mosse le mani felice facendo comparire nel suo box un biberon pieno e diversi giochi. 

-Ecco!- disse Alec, irritato. -E' per questo che non voglio che usi la magia davanti a lui, quando le cose si possono fare normalmente. Inutile che io lo sgrido quando lo fa e te poi arrivi fresco e riposato e schiocchi le dita. Lui ti imita! Lo vuoi capire?-.

-Quindi il problema è la mia magia? Cosa dovrei fare ?- chiese Magnus, palesemente offeso.

-NON USARLA- urlò il ragazzo più giovane, facendo arretrare di un passo lo stregone.

-Possibile che tu non sia in grado di stare senza magia?- disse ancora il cacciatore dolcemente. -Mi sembri un bambino capriccioso-.

-Non sono un bambino- disse lentamente lo stregone punto sul vivo.

-E allora per L'Angelo, scommettiamo. Ne sei in grado? Due giorni interi senza magia!!!!- disse spazientito alzando gli occhi al cielo il cacciatore.

-Certo che sono in grado- rispose stizzito Magnus. - E ti dirò di più, te lo dimostrerò. Per una settimana non userò la magia, chiamerò oggi stesso Catarina e mi farò bloccare i poteri- disse dirigendosi verso la camera.

-Magnus non volevo questo- gli disse Alec prendendolo per un braccio, e facendolo voltare verso di se.-Volevo solo convivere umanamente-.

-Alexander, stai urlando da dieci minuti solo perchè mi sono fatto comparire una tazza di caffè e una ciambella. Non sono un bambino da sgridare. Chiaro? Mi irriti a dismisura quando mi urli contro...-.

-Scusami sono solo stanco- disse Alec, pentendosi immediatamente del tono usato poco prima con lo stregone,-Scusami Magnus, veramente, non volevo- disse con voce triste e stanca.

-Ehi, hai ragione Alec. Mi dimentico ogni tanto che ci sei anche te, cioè no non mi dimentico che ci sei come potrei, solo che sono abituato a fare veramente tutto con la magia, e do per scontato che lo faccia pure te-. -E ti voglio dimostrare che ti amo, e che ti rispetto. Ma non mi urlare più contro come se fossi Max, perchè ti assicuro che la prossima volta ti ritroverai a dormire sul divano, e non scherzo- disse sorridendo,accarezzandogli una guancia.

-Ora posso avere il mio bacio del Buongiorno?- chiese sornione lo stregone.

-Certo- disse Alec, avvicinandosi e baciandolo, spingendolo verso la porta della camera.

-Calma Cacciatore- disse Magnus, allontanandolo,- Non siamo soli...- disse poi riprendendo a baciarlo.- Allora dovremo fare tutto silenziosamente- disse Alec, immergendo le mani nei capelli dello stregone, tirandolo a se dietro la porta.

-Mi piaci di più quando non mi urli contro- sussurrò lo stregone sorridendo sulle labbra del compagno.

-Magnus veramente ho esagerato. Non devi farlo per forza- disse ancora baciandogli il collo. 

-Ormai ho deciso ora, vuoi fare l'amore con me in piedi dietro la porta o vuoi parlare della mia privazione della magia?- chiese Magnus guardandolo negli occhi malizioso.

-Ecco- sospirò lo stregone in un rantolo, quando sentì la mano del compagno insinuarsi sotto i suoi pantaloni ed accarezzarlo lentamente, mentre dolcemente lo faceva voltare finchè non si ritrovò con la guancia appoggiata alla porta. La mano di Alec che lentamente lo preparava, mentre tracciava con la lingia scie di fuoco sul collo dello stregone. -Shhh- gli sussurrava contro Alec, per poi smorzare l'urlo di Magnus con la propria bocca. .

Più tardi dopo aver fatto l'amore Magnus chiamò Catarina spiegandole la sua richiesta,e la stregona dopo aver detto un sei veramente innamorato operò il suo incantesimo e Magnus si ritrovò senza poteri. Certo che una settimana sarebbe passata in un batter d'occhio o forse no?
   
 
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