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Autore: Florafairy7    05/11/2016    2 recensioni
- Da un'idea di Ariel99 -
È iniziato un nuovo anno ad Alfea e le Winx sono finalmente libere di dedicarsi con tranquillità ai loro studi.
Purtroppo qualcosa spezza quell'armonia: Miele, la sorellina di Flora, viene attaccata da misteriose creature.
Winx e Specialisti si recano su Linphea per scoprire di più, e scopriranno davvero molto, più di quanto si sarebbero mai aspettati.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Brandon, Flora, Helia, Specialisti, Winx
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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GESTI IMPROVVISI

"Non possiamo rubare alla regina di Isis! Ragazzi, finiremo in guai seri!" Esclamò Helia, sgomentato. Sky lo guardò e rifletté, poi disse:

"Sembra l'unico modo. La regina Agata mi odia tanto quanto mi odi sua figlia, e purtroppo siete influenzati anche tutti voi da quest'odio che provano nei miei confronti..."

"E se ci scoprissero?" Chiese Timmy, molto dubbioso.

"Cercheremo di non farci scoprire." Rispose Sky, poi guardò Brandon come in cerca di un appoggio. Il suo scudiero rifletté per un secondo e concluse:

"Se è l'unico modo per avere quel ciondolo allora... credo che dovremmo farlo."

"Ragazzi, siete impazziti?" Chiese Helia ancora più scioccato, Nex disse:

"Andiamo, non è niente di che! È solo un innocente furto per appropriarci di qualcosa che potrebbe letteralmente salvarci la vita, o devo ricordarvi della profezia? Quella vecchia di Linphea ha coinvolto anche noi, siamo le radici salde di Flora, quel sangue potrebbe essere il nostro."

Calò il silenzio. Nex aveva ragione e loro in fondo lo sapevano.

"Dovremo parlarne con le ragazze." Disse Timmy.

"Non saranno d'accordo." Disse Helia, Sky si strinse nelle spalle:

"Dovremo convincerle, è l'unico modo, ragazzi."

Nel frattempo ad Alfea le ragazze stavano avendo la stessa discussione, non sapevano come fare per appropriarsi del cuore della natura e ci tenevano ad evitare la soluzione proposta da Nex.
Bussarono alla porta e Musa andò ad aprire.

"Ciao, posso aiutarti?" Chiese Musa alla ragazza di fronte a lei, era del primo anno e sembrava un po' spaesata.

"Sto cercando Flora." Rispose lei, Musa si scostò un po' dicendo:

"Sì, è qui."

La fata della natura si alzò sentendo il  suo nome e si avvicinò.

"Io sono Flora, che succede?"

"Il... il professor Avalon ti aspetta nella sua classe, ha detto che deve parlarti di una cosa importante e sarebbe meglio se lo raggiungessi subito."

"Ma certo, grazie mille." Sorrise Flora, la ragazza ricambiò timidamente quel sorriso e andò via.
Flora guardò le sue amiche, un po' dubbiosa, chiedendosi cosa potesse volere Avalon, Stella disse:

"Non farlo aspettare, su, su!"

Le sue amiche risero, Flora disse:

"Vado a vedere che succede, ci vediamo dopo."

Flora lasciò la sua camera e si diresse nell'aula del professore, la porta era socchiusa e Flora entrò chiedendo permesso anche se nessuno rispose.
Quando entrò vide il professor Avalon seduto alla sua scrivania circondato da pesanti libri e fogli ingialliti dal tempo.

"Professore, voleva vedermi?"

Avalon alzò lo sguardo e sembrò sorpreso, evidentemente non l'aveva sentita neanche entrare.

"Sì, scusa il disordine, ma vieni, avvicinati." Avalon le fece un cenno, Flora si avvicinò alla cattedra e vide ciò che il professore stava leggendo.

"Hai con te il cuore della natura?" Chiese Avalon.

"No, è proprietà della regina di Isis, dovremo trovare un modo per impossessarcene."

"Sarà meglio farlo al più presto." Concluse Avalon, poi mostrò a Flora ciò che aveva trovato.

Nel frattempo gli specialisti avevano raggiunto le ragazze ad Alfea dato che nessuno riusciva a mettersi d'accordo sul da farsi.

"Apro io!" Esclamò Stella quando sentì bussare alla porta.
Si alzò di fretta ed andò ad aprire, salutò i ragazzi con un gran sorriso e li lasciò entrare, poi abbracciò stretto Brandon stampandogli un bacio sulle labbra.

"Non riesci proprio a starmi lontano!" Rise Stella, Brandon sorrise e la seguì prendendo posto con gli altri.

"Ragazze, dov'è Flora?" Chiese Helia non vedendo la sua ragazza.

"Con il professor Avalon." Rispose Bloom.

"Ancora non ha finito il suo allenamento?" Chiese Brandon, Aisha rispose:

"In realtà avevano finito, Flora è tornata qui, solo che poco fa Avalon ha chiesto di lei dicendo che era urgente."

"Di cosa potrebbe trattarsi?" Chiese Helia, le ragazze scossero la testa.

"Dunque," Disse Bloom cambiando argomento, "come facciamo a convincere la regina Agata a darci il cuore della natura?"

"Non c'è modo, ragazze, la regina Agata non ce lo darà mai. Dovremo... prendercelo senza permesso." Rispose Sky cercando di sembrare convincente.

"No, Sky, non se ne parla. Non possiamo rubare ad una regina." Replicò Aisha incrociando le braccia.
Nex disse:

"Aisha, andiamo! È l'unica soluzione che abbiamo! Abbiamo chiesto gentilmente e non ha voluto darcelo, cosa potremmo fare?"

Musa stava per dire qualcosa ma Brandon disse:

"Sentite, la regina di Isis preferirebbe morire anziché cedere uno dei suoi gioielli, e se siamo noi a chiederlo poi..."

"Ragazze, i ragazzi hanno ragione." Concluse Musa con un sospiro, Bloom la guardò scioccata e disse:

"Andiamo, non possiamo, e sapete quanto poco mi stia simpatica Diaspro... Helia, anche tu sei d'accordo?" Chiese poi cercando appoggio nel suo amico essendone sicura, conoscendolo.

"No, non lo sono e ho già espresso il mio disaccordo, nessuno ha voluto ascoltarmi..." Rispose Helia anche un po' offeso.

In quel momento si aprì la porta e Flora entrò, fu sorpresa di vedere i ragazzi.

"Oh... ciao, ragazzi." Salutò, poi andò da Helia e gli diede un bacio sulla guancia.

"Cosa voleva il tuo professore?" Chiese Stella con un sorrisetto, le altre la guardarono male, Helia fu un po' sorpreso e guardò la sua ragazza in attesa di una risposta.

"Oh, andiamo..." Flora alzò gli occhi cielo, "... Avalon ha davvero trovato qualcosa. Ha tirato fuori i suoi vecchi libri dell'Accademia Malacoy, ha trovato degli appunti sul cuore della natura, sono stati scritti da un antico mago ma non c'era la firma... ma questo non è importante. Il punto è che su quegli appunti c'era scritto che il cuore della natura possiede proprietà magiche e che ogni keimerina ne possiede uno, o almeno ne possedeva uno."

"Ma non ci sono più keimerine da secoli." Disse Bloom.

"Questo vuol dire che quello della regina Agata è l'ultimo cuore della natura." Aggiunse Brandon, Flora annuì:

"Esatto, è proprio questo che mi ha spiegato Avalon. Quando le keimerine cessarono di esistere anche i loro cuori della natura furono distrutti, il libro però parlava di un ultimo ciondolo e proprio quello ci aiuterà a scoprire di più."

"In che modo?" Chiese Helia.

"Ad un tratto le pagine sono bianche, metà libro è in bianco, ma alla fine, sull'ultima pagina, c'è scritto -Lascia parlare il cuore- secondo Avalon se troviamo il ciondolo il libro si paleserà, ha detto che era un incantesimo molto comune tempo fa per nascondere informazioni ad occhi indiscreti." Spiegò Flora.

"Okay, quindi che si fa?" Chiese Stella ai suoi amici, Brandon rispose:

"Rubiamo alla regina."

"Che cosa?! Ma siete matti?!" Esclamò Flora.

"Beh, se avete un'altra idea allora esponetela, questo è il massimo che siamo riusciti ad escogitare." Sospirò Sky, ma ci fu silenzio.

"Io sto con i ragazzi." Ribadì Musa alzando una mano, Aisha disse:

"Ragazzi, potremmo metterci in guai seri, ma se la regina Agata non vuole saperne allora... credo che debba andar fatto ciò che deve andar fatto."

Nex sorrise soddisfatto, Tecna disse:

"Non sarebbe impossibile escogitare un buon piano, basterà stare attenti a non farci scoprire."

"Tu dici?" Chiese Timmy titubante, Tecna annuì:

"Timmy, abbiamo delle menti brillanti, ce la caveremo."
Timmy sorrise.

"Sky, ne sei sicuro?" Chiese Bloom con un'espressione di dubbio disegnata sul volto, Sky le sorrise:

"Sì, ne sono sicuro. Tu più di tutte sai quanto Diaspro possa essere perfida, non ce lo concederà mai."

Bloom sospirò:

"E va bene."

Stella si strinse a Brandon dicendo:

"Se credi sia la cosa giusta allora va bene."

Flora sospirò:

"Beh, Helia, io e te sembriamo gli unici ad essere contro..."

Helia le strinse la mano che le teneva e disse:

"Valeva la pena tentare."

Si scambiarono uno sguardo d'intesa, Sky disse:

"Mi dispiace, ragazzi. Dunque, ora non ci resta che escogitare un piano per entrare a palazzo e prendere il ciondolo."
Bloom lo fermò con un gesto della mano.

"Faremo tutto questo dopo la festa di Dafne e Thoren, mia madre mi uccide se mi metto nei guai e mando in qualche modo a monte la festa."

"Giusto, la festa! Beh, vale anche per me." Aggiunse Sky, Timmy allora concluse:

"Quindi ora non ci resta che escogitare un piano da mettere in atto dopo la festa di Thoren."

"Dovremo introdurci a palazzo." Disse Aisha.

"In che modo?" Chiese Stella, Tecna rispose:

"In incognito! Potremmo entrare fingendo di far parte della servirtù."

"Quindi io, Bloom e Aisha non possiamo," Disse Stella, "siamo delle principesse, ci riconoscerebbero subito."

"Posso farlo io." Si offrì Musa, eccitata all'idea, Stella la fermò con un gesto:

"Sì, certo, dopo che hai tappezzato l'intera Dimensione Magica con i poster del tuo concerto sulla Terra di quest'estate. Musa, il tuo disco è uno dei più venduti, il tuo viso è ovunque."

"Giusto..." Borbottò Musa frenando l'entusiasmo.

"Neanch'io posso. Mio padre lavora per il re, non posso metterlo a rischio." Disse Tecna escludendosi.
Le ragazze guardarono Flora.

"Cosa? No, non se ne parla." Le frenò la fata.

"Dai, Flora, per favore!" La pregò Bloom, Flora scosse la testa:

"Ero già contro quest'idea, figuriamoci compiere io stessa il furto. No, mi farei scoprire, sarei troppo nervosa, mi tremerebbero le gambe, no, davvero, no." Incrociò le braccia, convinta, Helia sorrise.

"Flora, per favore, sei l'unica che può farlo, hai sentito le altre, sono tutte coinvolte in qualche modo con le famiglie reali, e Musa è famosa." Disse Sky cercando di convincerla, l'espressione dura di Flora si addolcì per un secondo, ma poi la fata ci ripensò.

"No, ragazzi, mi dispiace."

"Flora, cerca di capire," Stella si sporse verso di lei e le prese la mano, "noi siamo tutte famose, i nostri visi sono riconoscibili da un chilometro, abbiamo bisogno di qualcuno di più anonimo, anonimo come te, sei la nostra anonima, Flora." Le sorrise, Flora alzò entrambe le sopracciglia e chiese:

"Perdonami, voleva essere un complimento?"

"Beh... sì." Stella fece spallucce, Flora scosse la testa.

"Sentite," S'intromise Helia, "se Flora non vuole non potete obbligarla."
Flora rivolse ad Helia uno sguardo di riconoscenza.
Brandon disse:

"Flora, ascolta, se non vuoi allora non ti obbligheremo a farlo, ma sarebbe molto importante se lo facessi. Abbiamo bisogno di quel ciondolo, e poi, sei una keimerina, è tuo di diritto, solo che a volte bisogna lottare per ciò che ci spetta. Se non vuoi, va bene, ma se ti rifiuti solo perché pensi di non riuscire a farcela, allora credo che dovresti cambiare idea, perché noi qui abbiamo fiducia in te." Le sorrise, Flora sostenne il suo sguardo per un secondo, in quel momento vide qualcosa di cui forse non si era mai accorta. Poi guardò Helia che invece sembrava spaventato, alla fine disse:

"E... e va bene, lo farò, perché siamo una squadra e perché abbiamo davvero bisogno di quel ciondolo."
Tutti tirarono un sospiro di sollievo per quella decisione, beh, tutti tranne uno. Helia guardò Flora sorpreso e forse un po' deluso. Flora poggiò la propria mano sulla sua e gli disse:

"Per la squadra."

"Ho fiducia in te, se te la senti va bene." Sorrise Helia, Flora ne fu sollevata.

"Okay, abbiamo la nostra infiltrata, qual è il piano?" Chiese Stella sfregandosi le mani, Tecna rispose:

"Abbiamo la nostra infiltrata: Flora, dovrai fingerti una cameriera, o qualcosa del genere, per poterti muovere a palazzo. Ti introfulerai nelle camere della regina e prederai il ciondolo."

"La regina ha una camera segreta nella sua stanza da letto, è lì che tiene i gioielli." Disse Sky, Bloom alzò un sopracciglio:

"E tu come lo sai?"

"Beh, quando ero fidanzato con Diaspro lei mi fece vedere i gioielli e mi mostrò quale sarebbe stata la sua corona." Rispose Sky, Brandon aggiunse:

"Quella tipa è davvero folle, accompagnai Sky per precauzione, nel caso l'avesse legato e tenuto prigioniero!"

"Abbiamo un altro problema," Disse Flora interrompendoli, "io non ho idea di come muovermi in quel palazzo e tantomeno so accedere alla camera segreta della regina."

"Giusto..." Tecna si strofinò il mento cercando di pensare.
Musa disse:

"Brandon andrà con lei."

"Perché non Sky?" Chiese Stella alzando un sopracciglio, Nex replicò:

"È l'ex fidanzato della principessa di quel castello, non può neanche avvicinarsi ai cancelli.  È ovvio che deve andarci Brandon."

"Sicuri? Io?" Chiese lo scudiero, Tecna sorrise, evidentemente le era venuta l'illuminazione, e rispose:

"Sì, tu! Hai detto che sei stato a palazzo, sai come arrivare nelle stanze della regina e come accedere alla sua camera segreta."

"Ma anch'io ci sono stato lì, e se mi riconoscessero?" Chiese Brandon, dubbioso. Nex gli prese la mano imitando il gesto di Stella nei confronti di Flora, e imitando il tono della principessa, disse:

"Brandon, tu sei solo uno scudiero. Sei un anonimo, sei il nostro anonimo."
Tutti scoppiarono a ridere, tranne Stella che, infastidita, minacciò Nex:

"Ti faccio ingoiare un cuscino!" Poi si strinse a Brandon ignorando l'ex paladino che intanto se la rideva.

"Come faremo ad entrare a palazzo?" Chiese Flora, Timmy rispose:

"Creeremo un diversivo per permettervi di entrare, poi vi confonderete tra la servitù."

"È un'idea brillante." Esclamò Tecna complimentandosi sia col suo ragazzo sia con se stessa.

"Io confezionerò le uniformi che dovrete indossare!" Si offrì Stella, gli altri furono d'accordo.

"Credete che dovremo informare i presidi?" Chiese Bloom ai suoi amici, Helia rispose:

"Mio nonno mi uccide se lo viene a sapere, non possiamo dirglielo."

"Bene, allora sarà un segreto." Concluse Stella eccitata.

Per i ragazzi fu ora di andare e salutarono le ragazze.
Quando Brandon e Flora si salutarono lui disse:

"Oggi pensavo a quanto fosse strano non vedersi..."

"... già, pensavo lo stesso." Sorrise Flora timidamente, lui stava per andare ma Flora lo fermò posandogli una mano sul braccio:

"Brandon, grazie... intendo, per ciò che hai detto prima, che credi, cioè, che credete in me. È stato importante."

"Non c'è di che, Flora." Sorrise Brandon, poi andò a salutare Stella, lei lo abbracciò e disse:

"Mi mancherai."

Lui rise e la baciò, Stella però assunse un'espressione seria e chiese:

"Brandon, tu mi ami, non è vero?"

"Certo che è vero, Stella, perché me lo chiedi?"

Stella s'imbronciò e rispose:

"Perché è un po' di tempo che sei costretto a passare del tempo con altre ragazze e ora c'è questa cosa di Isis e io... ho paura di perderti."

Brandon rimase senza parole per quell'affermazione, si sentì un peso sul petto, si ricompose in fretta e disse:

"Non succederà mai, Stella."
La baciò ancora e raggiunse i suoi amici.

"Flora, domani possiamo vederci?" Chiese Helia alla sua ragazza, lei sorrise:

"Sì, certo, dopo l'allenamento con Avalon."

"Bene, devo parlarti di una cosa importante, ma ora non c'è tempo. A domani, ti amo."

"Ti amo anch'io." Helia la baciò e andò via.

I ragazzi tornarono a Fonterossa, Brandon e Sky tornarono in camera loro e Brandon raccontò a Logan delle novità.
In serata scesero per la cena e tutti erano molto presi per l'imminente missione.
Quando tornarono in camera Helia fermò Brandon, Sky continuò lasciandoli soli.

"Che succede?" Chiese Brandon, Helia ci rifletté per un secondo e rispose:

"Si tratta di Flora. Brandon, io e te siamo amici, e tu e lei siete amici, ma ti chiederei il favore di... vedi, ho l'impressione che Flora si lasci influenzare da te."
Brandon alzò un sopracciglio e, con aria un po' sfacciata, disse:

"Sarei una specie di cattiva compagnia?"

"Non prenderla a male, ma, vedi, Flora è una ragazza un po' insicura e tende a dar retta agli altri più che a se stessa. Se fosse stato per lei non avrebbe mai accettato e invece..."

"Senti, Helia, io non le ho detto che doveva farlo per forza, e non credo che abbia cambiato idea solo perché gliel'ho chiesto io. Influenzare ed incoraggiare sono due cose diverse."

"Beh, non mi piace che incoraggi la mia ragazza a far cose che non vuole fare, o che sono completamente opposte alla sua personalità." Disse Helia col viso duro, Brandon sorrise, sfacciatamente divertito:

"Sei geloso?"

"No." Rispose Helia senza cambiare espressione.

"Oh, va bene." Brandon tornò serio ma con un po' di scherno nel tono della voce, "Beh, ti assicuro che saprò essere per Flora una buona compagnia. A domani, Helia."
Brandon andò via senza lasciare il tempo ad Helia di dire altro.

Il giorno dopo ad Alfea le ragazze andarono a lezione, dopo pranzo Flora incontrò il professor Avalon per una sessione di allenamento pratico che però non andò molto bene.

"Concentrati, Flora!" Le disse il professore dal basso mentre lei era in volo.

"Ci sto provando..." Mormorò la fata, in difficoltà contro una creatura creata apposta dal professore. Era un giarboney, un uccello simile ad un corvo, era molto grande e le sue piume erano lame taglienti.

"Tempesta ghiacciata!" Scagliò la fata ma il giarboney si scansò e colpì la fata facendola precipitare.

"Presa!" Esclamò Avalon prendendola, la sua trasformazione si era annullata.
Flora arrossì terribilmente e balbettando ringraziò il professore che la lasciò andare.
Avalon sospirò e chiese:

"Che succede?"

Flora teneva lo sguardo basso, poi guardò il professore e rispose:

"È che... non posso fare a meno di pensare al Charmix, i miei ricordi volevano dirmi qualcosa, come posso non capirlo?"

"Io credo che tu in fondo lo sappia, ma stiamo parlando di un Charmix, devi superare la paura e accettare i tuoi sentimenti. Credo che il problema sia che ti costringi a non ascoltare ciò che vogliono dirti i tuoi ricordi."
Flora non disse nulla ma storse le labbra, Avalon sorrise e disse:

"Pensaci. Per oggi può bastare, sei libera di andare."

Flora salutò il suo professore e andò via. Si preparò per uscire e poco dopo Helia passò a prenderla.
Andarono a Magix e si fermarono in un caffé, ormai aveva iniziato a far freddo e nulla era meglio di una buona cioccolata per scaldarsi.

"Allora, di cosa volevi parlarmi?" Chiese Flora con un sorriso mentre soffiava sulla sua cioccolata.

"Credo di aver trovato un modo per farti tornare su Linphea." Rispose Helia tutto d'un fiato, Flora rimase a bocca aperta e alzò lo sguardo verso di lui.

"Dici... dici sul serio?" Chiese la ragazza, meravigliata e piena di speranza.

"Sì, ne ho parlato con Krystal." Sorrise Helia, il sorriso di Flora si spense di colpo, lei chiese:

"Krystal? Hai detto a Krystal ciò che è successo?"

"Beh, sì, è la principessa di Linphea e ci conosciamo da sempre, potrà sicuramente essere un aiuto."

"Helia, potevi anche chiedermelo prima, non ti pare?" Disse Flora, un po' ferita ma con tono basso. Helia andò in confusione:

"P-perché? Cosa c'è di sbagliato?"

"Vymarna mi ha esiliata, non c'è di che andarne fieri, e Krystal non è mia amica, non ci tenevo a farglielo sapere."

"Ma è amica mia."

"Oh, giusto... certo..."

"Flora, ti sei offesa? Io... io l'ho fatto per te e..."

Flora forzò un sorriso e interrompendolo disse:

"Beh, quel che è fatto è fatto. Come può aiutarci Krystal?"

"Ancora non lo so, le ho soltanto accennato il problema e lei mi ha detto che potremmo parlarne con calma e che sarà felice di darci una mano."

"Oh, bene... sono sicura che sarà molto felice di aiutarti." Disse Flora, infastidita. Helia le prese la mano e le disse:

"Flora, per favore, non essere gelosa. Tutto questo è per te, sai che per me Krystal è solo un'amica."

Flora sorrise ed Helia si sentì sollevato.
Flora raccontò ad Helia del suo allenamento con Avalon, di come doveva raggiungere un Charmix, omettendo però i suoi dubbi riguardo i suoi ricordi.
Quando tornò ad Alfea raccontò alle sue amiche quello che si era detta con Helia.

"Non posso credere che abbia detto tutto a Krystal!" Esclamò Aisha, indignata. Flora disse:

"Beh, in fondo l'ha fatto per me... neanch'io ne sono stata felice, ma se posso tornare su Linphea..."

"Helia saprà come convincere Krystal, il punto è, Flora, che devi tenere gli occhi aperti. Non è un mistero quello che Krystal prova per lui, si è messa da parte una volta, non sappiamo se lo farà una seconda." Disse Stella mentre si limava le unghie, Flora si rabbuiò.

"STELLA!" La richiamarono le altre, lei fece spallucce, Bloom disse:

"Flora, Helia ti ama, e senza nessun' altra preoccupazione sappi che tornerai su Linphea."
Flora sorrise, poi disse:

"Io ora vado a chiamare i miei genitori. Non li sento da quando andammo su Linphea e voglio aggiornarli. A dopo."
Quindi la fata andò verso l'ufficio della preside, fuori c'era la scrivania di Griselda e su questa una bella sfera di cristallo.

"Buonasera, ispettrice Griselda. Mi chiedevo se fosse possibile utilizzare la sfera."

"Massimo venti minuti, signorina."

"Va bene." Annuì Flora, così Griselda concesse la sfera a Flora.
La fata allora pronunciò l'incantesimo che la mise in contatto con Linphea, la sfera di cristallo in un primo momento sembrò piena di fumo grigio, poi il fumo sparì e apparvero Alyssa e Rodols.

"Flora!" Esclamò Rodols.

"Tesoro, finalmente hai fatto una chiamata." Disse Alyssa.

"Ciao mamma, ciao papà. Come state?"

"Noi stiamo bene, sempre il solito qui su Linphea. È entrato l'autunno e tutti si danno da fare, come sempre, proprio come sempre." Rispose Alyssa sottolineando il 'come sempre', Flora capì che sua madre non voleva farle pesare l'esilio. La fata sorrise e disse:

"Indovinate? Forse c'è un modo per farmi tornare su Linphea!"

"Che cosa?!" Chiese Alyssa.

"Dici davvero?!" Chiese invece Rodols.
Flora annuì:

"Helia è molto amico di Krystal, la principessa, magari lei può intercedere, è pur sempre la futura regina di Linphea."

Rodols mormorò qualcosa ad Alyssa, lei rispose:

"È uno dei suoi amici." Poi si rivolse a Flora, "Tesoro, è fantastico, speriamo che ci riesca!"

"Lo spero tanto anch'io, mamma." Disse Flora, "Mi mancate."

"Ci manchi tanto anche tu." Dissero Alyssa e Rodols all'unisono.

"E, mamma, papà, riguardo quello che è successo... io ci tenevo a dirvi che vi voglio bene e che per me non è cambiato nulla. Avevo solo bisogno di mettere un po' d'ordine nella testa."

"Ma certo, cara, lo sappiamo, sta' tranquilla. Anche noi ti vogliamo tanto bene." Alyssa le mandò un bacio.

"Papà, dico sul serio, per me non è cambiato assolutamente nulla."

"Lo so, bambina." Rodols le sorrise e Flora si sentì molto felice, quel sorriso la fece sentire al sicuro, protetta tra le braccia del suo papà, come quand'era piccola.
Flora raccontò ai suoi genitori della missione su Sakoma ma evitò di aggiungere il dettaglio della ferita per non farli preoccupare.
I venti minuti concessi da Griselda scadettero e Flora dovette salutare.

"Ci sentiamo presto, salutatemi Miele. Vi voglio bene."

"Ciao, tesoro, a presto. E ringrazia Helia, e salutami le ragazze, e salutami anche Brandon." Disse Alyssa, Flora rise, sua madre ci teneva così tanto che lei e Brandon fossero amici.

"A presto, piccola, sta' attenta." Salutò Rodols, Flora gli mandò un bacio e la comunicazione fu interrotta.
Flora tornò dalle sue amiche e insieme scesero per la cena.
A Fonterossa anche i ragazzi si riunirono, Sky arrivò in ritardo e quando lo raggiunse prese posto stancamente.

"Che succede?" Chiese Brandon notando la sua espressione, Sky sospirò e rispose:

"Mia madre e mia zia non mi danno pace, e la madre di Bloom... non posso che cercare di far buona impressione con lei. Ma l'organizzazione di questa festa è più stancante di una pulizia nelle scuderie dei draghi."
Gli altri risero, Timmy chiese ad Helia:

"Che ne pensa Flora della tua idea?"

Brandon lo sentì e domandò:

"Quale idea?"

Helia lanciò un'occhiata a Timmy, poi rispose:

"Io... credo di aver trovato un modo per far tornare Flora su Linphea."

"Davvero?" Chiese Sky.

"Sì, ho pensato di parlarne con Krystal, è la principessa di Linphea e siamo molto amici."

"Flora che ne pensa?" Domandò Brandon, "Intendo, per Krystal, sappiamo quello che prova per te."

"È d'accordo, ne è felice. Non mi resta che parlarne con Krystal."

"Oh, bene." Disse Brandon.

"Sì, bene." Concluse Helia.

Ad Alfea le ragazze cenarono insieme e poi tornarono in camera, Flora era molto pensierosa così decise di mettere un po' d'ordine nella sua testa.

Caro diario,
Sono molto combattuta.
Il punto è che credevo di aver messo tutto a tacere ma poi i miei ricordi mi si sono ritorti contro e dar voce a tutto questo sembra essere l'unico modo per permettermi di raggiungere un Charmix.
Sto parlando di Helia, per lui ho rinunciato al combattimento, e non me ne sono pentita perché lo amo.
Il fatto è che mi manca, mi sentivo bene quando combattevo con la spada, mi sentivo forte e non più indifesa, in qualche modo mi sentivo protetta. Mi piaceva, mi piaceva molto.
Helia lo odia.
Non siamo mai stati tanto divergenti in un'opinione, ho paura di deluderlo, ho paura di non essere la Flora che si aspetta.
Vorrei dirgli - Se non ti sta bene... beh, a te non sta bene, a me sì!-
Ma non ne sono capace, e non ci riuscirei in ogni caso perché lo amo, mi interessa ciò che pensa e soprattutto ciò che pensa di me.
Per ottenere il mio Charmix dovrei andare dritta da lui e dirgli che voglio combattere, lo so bene, è solo che non voglio accettarlo. Helia è il mio primo amore, il più grande e il più forte di sempre, non voglio rovinare tutto.
E allora cosa faccio?
Charmix o Helia?
La risposta viene da sé: Helia è più importante.

Il giorno dopo, nel pomeriggio, dopo che Flora ebbe finito il suo allenamento col professor Avalon, le ragazze andarono insieme a Magix per trovare un vestito per la festa di Dafne e Thoren.
Le ragazze passarono lì l'intero pomeriggio e Stella, che aveva già trovato il suo, aiutò le altre a scegliere.
Non tutte trovarono il loro vestito e il giorno seguente le ragazze tornarono a Magix per dare un'altra occhiata così, dopo due giorni di ricerche, le ragazze trovarono ciò che stavano cercando.

A Fonterossa i ragazzi continuavano i loro allenamenti, quella sera, quando Brandon tornò in camera, vide che Logan era sul balcone ed esclamò:

"Sei pazzo?! Vieni subito dentro!"

Logan sobbalzò per lo spavento ed entrò subito chiudendo la finestra.

"Non puoi farti vedere da nessuno!" Lo rimproverò Brandon, Logan disse:

"Hai ragione... è solo che volevo prendere un po' d'aria."

"Con questo freddo? Ma sta nevicando?" Chiese poi Brandon vedendo della neve sulle spalle di Logan, lui la spazzò via con la mano e rispose:

"No, è solo che fuori fa molto freddo, era acqua ma poi... beh, come è andato il tuo allenamento?"

Brandon raccontò a Logan quello che aveva fatto durante il giorno, più che altro per intrattenerlo un po' dato che suo fratello stava lì chiuso tutto il giorno. Gli raccontò delle intenzioni del gruppo di rubare alla regina, Logan, con un sorrisetto, disse:

"Lo vedi che in fondo non siamo tanto diversi? Abbiamo preso entrambi da papà."

"Non apriamo questo discorso, okay?" Chiese Brandon spegnendo il suo sorriso.

"Andiamo, Brandon, per una volta dillo, nostro padre non era che..."

"Logan!" Esclamò Brandon con rabbia, Logan si zittì subito e guardò suo fratello, Brandon, con un tono più calmo, aggiunse:

"Non voglio parlare di papà, va bene?"

"Okay." Disse Logan con aria un po' annoiata.
I due fratelli passarono insieme il resto della serata mentre Sky cercava di studiare essendo rimasto indietro a causa della festa di suo cugino.

Il giorno dopo nel pomeriggio Brandon si diresse ad Alfea, aveva appuntamento con Stella che doveva prendergli le misure per l'uniforme.
La porta gli fu aperta da Bloom.

"Ehi, Brandon." Salutò la rossa lasciandolo entrare.

"Ciao, Bloom. Ciao, ragazze." Salutò anche le altre che erano lì in salotto.

"Amore mio, sei arrivato!" Esclamò Stella correndo ad abbracciarlo, Brandon le sorrise. Stella gli prese la mano e lo guidò fino al divano facendolo sedere.

"Musa, non lasciare sempre qui tutta questa roba!" Si lamentò Stella spostando i fogli sul tavolino, Musa, seduta sulla poltrona, fece spallucce.
Stella prese il suo blocco e mostrò a Brandon i suoi disegni.

"Ho già preso la stoffa." Spiegò Stella, "Mi sono informata su quale tipo di uniformi indossano su Isis e ho preparato i modelli, devo solo prenderti le misure."

"Okay, va bene, fa' tutto tu, allora." Disse Brandon.

Stella fece mettere Brandon al centro della stanza, il posto che di solito occupava Bloom quando le faceva da modella.
Le altre ragazze si ritirarono nelle loro camera su richiesta di Stella, la sua camera era inaccessibile poiché stava facendo il cambio di stagione e Brandon si sentiva in imbarazzo a fare il modello davanti a loro.

"Alza le braccia, tesoro." Disse Stella tenendo un ago tra le labbra.
Brandon eseguì tutti gli ordini senza fare storie.
Dopo poco Flora tornò in camera dopo l'allenamento con Avalon.

"Ciao, Stella, ciao, Brandon!" Salutò la keimerina, entrando con un sorriso.

"Ehi, Flo." Salutò Stella, applicata nel prendere le misure del braccio di Brandon.
Lui, fermo come un manichino, disse a Flora:

"Ehilà, quanta allegria! Che succede?"

"L'allenamento di oggi è andato benissimo! Avalon dice che sono migliorata e, pensa, i miei incantesimi di difesa sono diventati tutti più forti." Rispose Flora allegramente.

"Anche quello che ti dava problemi? Quello con la corteccia?" Sorrise Brandon, Flora annuì:

"Sì! Credevo che fin quando non avessi raggiunto il Charmix non sarebbe mai migliorato, e invece!"

"Visto? Bastava solo un po' di pratica."

Stella alzò lo sguardo, si schiarì la voce e disse:

"Flora, sul tavolino c'è il blocco con i disegni, quella è la tua uniforme. Dovrò prendere le misure anche a te."

"Oh, okay, va bene." Annuì Flora, così andò a prendere il blocchetto.

"Come sempre hai fatto un buon lavoro, Stella!" Si complimentò Flora, Stella sorrise:

"Lo so, è che sono brava. Vero, Brandon, vero che sono brava?"

"Sì, certo." Confermò Brandon con un sorriso.

"Con te ho finito." Disse Stella, "Flora, tocca a te, vieni qui."

Flora posò il blocchetto e si avvicinò alla sua amica, Brandon andò a sedersi sul divano e guardando il blocchetto chiese:

"Come hai fatto a sapere com'è vestita la servitù di Isis?"

Stella, mentre prendeva le misure dei fianchi di Flora, sorrise soddisfatta e rispose:

"Oh, tesoro, come se non mi conoscessi! Conosco una ragazza che è fidanzata con un ragazzo di Isis la cui cugina è la migliore amica di una cameriera del palazzo reale."

"Ma sì, certo..." Brandon scosse la testa.

"Flora, non devi muoverti!" La richiamò Stella.

"Scusa, è che mi fai il solletico." Si scusò la fata, Brandon sorrise, poi scosse la testa come se stesse dicendo qualcosa a se stesso. Si schiarì la voce.

"Dice Helia che ha trovato un modo per farti tornare su Linphea." Brandon aspettò la reazione di Flora, non si fidava di ciò che gli aveva detto l'amico.
Flora sospirò, e a Brandon bastò per capire.

"A proposito si Linphea, ieri ho chiamato a casa e ti saluta mia madre... AHI!" Esclamò Flora: Stella l'aveva punta con uno spillo mentre cercava di prendere le misure sulla stoffa.

"Scusa." Disse la bionda, "Bene, ho finito. In questi giorni confezionerò le uniformi, saranno pronte per quando andremo su Isis."

Stella lasciò andare Flora, Brandon si alzò.

"Beh, io vado, ci sentiamo, va bene?" Disse a Stella, lei lo baciò e gli disse:

"Va bene, amore mio."

Stella raccolse le sue cose, Brandon senza farsi sentire da lei disse a Flora:

"Mi accompagni? Ti devo parlare."
Flora ne fu sorpresa, annuì.

Brandon salutò di nuovo Stella e lasciò la stanza. Uscì anche Flora ma Stella non se ne accorse.

"Ehi, che succede?" Chiese Flora raggiungendo il suo amico e insieme s'incamminarono per l'uscita.

"Pensavo a questa cosa che dobbiamo fare, e mi chiedevo... non ti sei sentita obbligata, vero?"

"All'inizio non volevo farlo, non mi piaceva l'idea e tutt'ora non mi piace. Ma abbiamo bisogno di quel ciondolo e pare non ci sia alternativa, la squadra ha bisogno di me, quindi è okay."

"Oh, bene, perché ho riflettuto su quello che ti ho detto e temevo di averti spinta a fare qualcosa che non volevi."

"In realtà, come ti ho già detto, ho apprezzato le tue parole. Non devi dispiacerti di nulla, va bene?" Flora sorrise, e Brandon ricambiò quel sorriso.

Arrivarono al cancello e si salutarono, Flora disse:

"Suppongo che ci vedremo alla festa."

"Già." Brandon storse le labbra, un po' dispiaciuto. Poi Flora lo sorprese: si avvicinò e lo abbracciò.
Brandon la strinse, e mentre Flora gli teneva ancora le braccia intorno al collo disse:

"Credo che tu mi sia mancato."

"Mi sei mancata anche tu." Replicò Brandon.
Flora lo lasciò andare, aveva le guance un po' rosse, non erano da lei certi gesti improvvisi. Brandon si schiarì la voce e disse:

"Allora, io vado."

Flora fece un passo indietro e lui salì a bordo della sua windrider, un attimo dopo era già volato via.
Flora tornò dentro ma prima di tornare in camera fece una sosta nella sua serra.

Ehilà! Rieccomi come vi avevo detto, siete contenti di sentirmi? Eh? Eh? Eeeh?
Torniamo seri, allora... che ne pensate della decisione dei ragazzi? Faranno bene a seguire il piano o finiranno nei guai? Diciamo che in fondo non ci sono altre soluzioni, la regina Agata si è rifiutata e cos'altro potremmo fare per ottenere questo ciondolo?
Flora ed Helia sono contrari ma alla fine Flora cede... diciamo che viene incoraggiata anche se ad Helia quest'atteggiamento non piace affatto, come fa poi notare al suo amico.
Parlando di Helia... diciamo che la mossa di dire tutto a Krystal non è stata brillante, o almeno non lo è stata dal punto di vista di una ragazza, ma i maschi sono maschi, anche i più sensibili, e certe cose, ahimé, non le capiscono -.- ma abbiamo una buona notizia almeno, Krystal potrà far tornare Flora su Linphea!! 
Direi che è tutto, aspetto ora di sapere cosa ne pensate! Spero il capitolo vi sia piaciuto e che vi abbia fatto piacere il doppio aggiornamento, ancora ci tengo a ringraziarvi per le vostre recensioni e per leggere questa storia, ovviamente! Un bacio forte, ma davvero forte,
vi strAmo,
xoxo Florafairy7

   
 
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