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Autore: Aky    04/04/2005    3 recensioni
Immaginiamo ke due dei nostri eroi si siano sposati abbiano avuto due gemmelle e che poi abbiano divorsiato separendole e tenendo nascosto l'esistenza di una sorella ma ke le due si incontrino e che ....
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Cassidy giaceva nel grande letto a baldacchino dormendo e accanto era seduta su una sedia in legno bianco Ryan che la guardava il suo pallido e smunto viso ; ormai erano giorni che non usciva da quella stanza , non andava al laboratorio , non sentiva la signorina Clarissa e per lui nella stanza stato sistemato un giaciglio che comunque era rimasto inutilizzato . Da qualche parte nell’enorme villa era squillato il telefono e puntuale miss Pertynsoon era entrata in punta di piedi , cercando di fare il meno rumore possibile , nella camera e rivolgendosi al padrone gli comunicò in un sussurro quasi in percettibile ma che lui colse perfettamente

 -   Signore , c’è per lei un’interurbana da New York !

L’uomo facendo segno alla donna di rimanere al capezzale della figlia fino al suo ritorno si alzò e si diresse verso il telefono più vicino chiedendosi chi poteva essere a chiamare da una città così lontana e soprattutto per quale motivo poi prendendo la cornetta del telefono rispose con voce spenta

-       Pronto , qui Ryan Shirogane .

-       Ciao Rayan sono io , Ichigo – rispose una voce dolce e cristallina solcata da un’ unica vena di preoccupazione che provocò

nell’uomo un tuffo al cuore rendendolo inspiegabilmente un moto di gioia mista ad agitazione .

-       Ichigo ? Sei davvero tu ?

-       Si , perché non posso neanche più chiamarti per sapere come te la passi ? – chiese scherzosamente la donna .

-       No , e che è da molto che non ci sentiamo precisamente dal giorno in cui te ne sei andata – disse lui agitato .

-       Se non sapessi che fosse impossibile direi propri che sei agitato nel sentirmi – disse lei beffarda .

-       Scordalo non potrei mai e poi mai essere agitato per una come te – disse lui con voce falsamente gelida .

-       Come ti permetti ! – disse lei leggermente alterata .

-       Mi permetto e come , comunque perché hai chiamato ? – chiese lui tornando serio .

-       Vedi ero in pensiero per la bambina , spero che non sia ammalata ? – chiese tornando improvvisamente seria .

-       Si , è ammalata – disse lui tornando triste – Il medico dice che ha una febbre nervosa .

-       Oh ! – la voce della donna suonava spaventata , terribilmente spaventata .

-       Comunque non comprendo come mai tu ….

-       Avevamo un presentimento , io …. E Hali ! – disse con esitazione la donna .

-       Scusa ? Cosa hai detto ? Tu è Hali ? – chiese sconcertato l’uomo ; poi ascoltando la donna divenne sempre più confuso e qualche

volta scuoteva freneticamente la testa o si passava la mano fra i capelli sentendo il racconto rapido di lei fino a quando una voce indefinibile chiese

-       Volete continuare ?

-       Si , per tutti i diavoli ! – sbraitò sempre più nervoso l’uomo lasciando trapelare la confusione che regnava in lui poi la voce

femminile a lui tanto familiare lo raggiunse acquietandolo

-       Ryan ?

-       Si , sono in linea .

-       Come sta ora Cassi ? – chiese sempre con voce preoccupata la donna .

-       Il medico ha detto che la crisi e superata ma che ha subito ed ha un grande esaurimento fisico e nervoso .

-       E’ un bravo medico ?

-       Si , anche se non lo conosco personalmente … - non riuscì a finire la frase che la voce della donna lo assalì ansioso .

-       Cosa ? Tu hai affidato la nostra bambina a un medico che neanche conosci ?

-       Guarda che conosce Hali da quando te ne sei andata ! – intervenne l’uomo infastidito dall’affermazione della donna poi

accorgendosi del grave errore commesso si corresse con voce dispiaciuta – Scusa , e vero lui non conosce Cassidy .

Tra i due cadde un profondo silenzio che fu rotto da una vocina squillante di bambina

-       Papà ! Caro , caro papà !

-       Halinor ! Sei proprio tu ? – chiese sbalordito l’uomo .

-       Si , sono proprio io ! La tua Hali ! Cosa dobbiamo fare ? Dobbiamo venire a Los Angeles ? – chiese ansiosa la bimba .

-       Certo , è un ottima idea !

-       Allora prenoterò due biglietti sul primo aereo per Los Angeles – disse la voce dolce della donna .

-       Ok ! Allora a domani ! – disse l’uomo

-       A domani ! – risposero in coro le due poi la telefonata si interruppe e l’uomo tornò nella camera della bimba e appena vi entrò e

comunicò alla governante

-       Domani viene mia moglie !

-       Sua cosa ? – chiese sbalordita l’anziana signora .

-       Sst . non alzi così la voce che la bambina dorme ! – bisbigliò freddamente l’uomo .

-       Scusi , ma credo di non aver compreso bene quello che mi ha detto .

-       Ha sentito bene , domani arrivano la mia ex moglie che è anche la madre di Cassidy .

-        Di Cassidy ? – chiese la donna sempre più confusa .

-       Con lei viene anche Halinor .

-       Scusi ? credo di non aver compreso ! Quella nel letto non è forse Halinor ?

-       No , è Cassidy la gemella , quest’estate si sono incontrate e scambiate a nostra insaputa .

-       Oh mamma … - disse la governante sempre più confusa .

-       Badi che ci sia da mangiare per tutti – disse l’uomo poi esitante continuò – Fa preparare la mia vecchia stanza e anche la stanza qui accanto , le chiavi la trovi nel cofanetto sopra la scrivania che si trova nel mio studio .

-       Si , sarà fatto – e detto questo la governante uscì dalla stanza lasciando l’uomo da solo a riflettere guardando il volto di quel piccolo

angelo che era la sua altra figlia , la sua Cassidy la bambina che da tanto tempo ormai desiderava rivedere era li accanto a lui che dormiva respirando a fatica . In un attimo ripensò alla telefonata intrapresa qualche attimo primo con la sua ex moglie , ripensò alla valanga di sentimenti e sensazioni che aveva provato nel solo sentire la dolce voce di quelle che un tempo era stata la sua dolce Ichigo si chiese cosa sarebbe successo l’indomani quando l’avrebbe rivista di certo non poteva rimanere indifferente ai sentimenti che stavano nascendo in lui .

Ichigo si era fatta dare dal suo capo un permesso per urgenti motivi di famiglia , aveva chiamato l’aeroporto ed era riuscita a fissare due posti sull’aereo che sarebbe partito la mattina del giorno dopo e aveva preparato con cura le due valigie per il viaggio . Quando si mise a letto non riuscì a chiudere occhio tanto era agitata per ciò che sarebbe avvenuto l’indomani , ma come tutte le notti anche quella era destinata a finire .

Il mattino dopo davanti alla villa più bella e lussuosa di Madison Street si fermò un taxi da dove usci una graziosa bambina dai boccolosi capelli ramati e gli occhi di ghiaccio e una bella donna dai lunghi e lisci capelli color del rame e dai grandi occhi color del cioccolato più puro . Entrambe , dopo aver pagato la corsa al taxista , percorsero la breve distanza che le separava dal grande portone d’entrata e con di ansia mista a emozione la donna suonò il campanello . Alla porta venne ad’ aprire miss Pertynsoon che fu salutata da una piccola vocina gioviale

-       Ciao tata ! – e detto questo la bimba si catapultò su per le scale in direzione della propria camera da letto .

-       La scusi oggi è molto agitata – disse la donna attirando l’attenzione della governante .

-       Oh ! Lei deve essere l’ ex moglie del signore ! – esclamò la donna meravigliata dalla bellezza della sua interlocutrice per poi

giustificarsi – Mi scusi ma il suo nome mi sfugge .

-       Mi perdoni lei , sono io che mi sarei dovuta presentare per prima , io sono Ichigo Momomiya – rispose la donna – E lei deve essere miss Pertynsoon la governante , Halinor mi ha parlato molto di lei .

-       Si signora sono io – disse arrossendo la governante .

-       Come sta Cassidy ? – chiese diventando improvvisamente ansiosa la donna .

-       Un po’ meglio da quello che ho potuto constatare – disse la governante – vuole darmi le valige così le faccio mandare subito in camera ?

-       Si , grazie – e detto questo la giovane donna si diresse a passo spedito verso la camera dove si trovavano le sue due bimbe .

Intanto nella camera dove si trovava Cassi fece irruzione Hali che senza un minimo di preavviso le saltò al collo quasi urlano

-       Cassi !Sai che ci ai fatto stare in pensiero ? Come stai ?

-       Hali ! – disse sbigottita la bimba – Sto bene grazie , ma la mamma .

-       Sono qui amore – disse la donna attirando l’attenzione della figlia che appena la vide entrare nella stanza e dirigersi verso il letto non riuscì a trattenere le lacrime dalla gioia e con scatto felino le saltò al collo quasi urlando

-       Mammina ! Sei proprio tu ?

-       Si bambina mia sono io – rispose la donna sistemandosi sul grande lettone a baldacchino mentre Hali lanciava furtiva un occhiata al

padre che si trovava semi nascosto all’ombra della grande finestra e poi da brava donnina di casa iniziò a sistemare le belle coperte e i cuscini del letto . Intanto Ryan con occhiata furtiva osservava le tre figure che si trovavano nel letto e si trovò a pensare quasi inconsciamente che li davanti ai suoi occhi si trovavano una madre con le sue bambine che del resto erano anche sue come un tempo anche quella giovane mamma era stata un tempo la sua giovane moglie e con quei pensieri affiorarono vecchi ricordi che credeva di aver sotterrato nei meandri della sua mente .

-       Mami ? – iniziò timida Cassi .

-       Si amore – chiese con estrema dolcezza la donna .

-       Non sei mica arrabbiata con me ? – chiese tutto d’ un fiato la bimba .

-       No piccola mia .

-       Non ci separeremo più è vero ?

-       Si piccola mia .

-       E io allora ! – esclamò Hali preoccupata – Neanche io mi voglio separare da voi !

-       La stessa cosa vale per noi – disse la sorella liberandosi dall’abbraccio materno e abbracciando affettuosamente la gemella ; allora la donna si allontanò dal letto e con un tenero sorriso e andatura lenta si avvicinò all’ uomo salutandolo dolcemente

-       Ciao Ryan , scusa se non ti ho salutato prima ma vedi la bambina .

-       Si la bambina – disse l’uomo con una nota quasi impercettibile di delusione perché lui a quelle parole si era stranamente sentito

morire – Ti ringrazio di essere venuta subito .

-       Era mio dovere sono o non sono sua madre ? E poi sono io che ti devo ringraziare per il semplice fatto che ci stai ospitando .

-       Nessun problema ! Rimarrete qui fino a quando Cassi non sarà guarita poi si vedrà il da farsi .

-       Si e vero dobbiamo trovare una soluzione perché di certo non si può andare avanti così , giusto ?

-       Si hai ragione . 

La sera era ormai calata sulla grande metropoli , Ichigo e Ryan avevano passato la giornata a parlare del più e del meno , a scambiarsi informazioni sulla loro vita e sui loro progetti ma avvolte omettendo alcune informazioni più o meno importanti ; le bambine si erano appena addormentate ognuna nella propria stanza : Cassi aveva ridato la stanza a Hali ed era andata a dormire nella stanza adiacente che neanche a dirlo era identica a quella della sorella solo che tendente alle varie sfumature di blu . In quel momento sia Ryan e Ichigo si trovavano davanti alla porta e il primo si rivolse alla sua interlocutrice

-       Be ora e meglio che vada !

-       Ne sei sicuro ? Puoi benissimo dormire nella tua stanza mentre io dormo in quella degli ospiti ? – disse la donna .

-       Si , ne sono sicuro , e poi lo sai che e meglio così – la rassicurò l’uomo .

-       Va bene , allora ciao – e così detto lasciò uscire il giovane uomo dalla porta d’ entrata e mentre se ne andava esitante lo richiamò

all’ attenzione

-       Ryan !

-       Si – chiese lui voltandosi .

-       Domani fai colazione con noi ? – chiese lei speranzosa con un lieve rossore che le imporporava le candide guance .

-       Si , ci puoi contare – rispose lui dolcemente per poi salire in macchina e dirigersi alla sua meta sotto gli occhi color cioccolato di

quella che un tempo era stata la sua ex moglie .

Era ormai notte fonda quando la signorina Clarissa irruppe nel laboratorio imbestialita del suo futuro sposo assalendolo come mai aveva fatto con una persona in vita sua

-       Mi vuoi dire per quale motivo non vuoi rispondermi al telefono ?

-       Per il semplice fatto che non mi andava e poi mia figlia Cassidy stava e sta male – disse infuriato l’uomo dalla presenza della donna.

-       Chi scusa ? Tua figlia non si chiama Halinor ?

-       Si ma quella che hai conosciuto è la gemella ! Si sono conosciute è hanno voluto scambiarsi , oggi mia moglie è arrivata con Hali , contenta ? – urlò infuriato l’uomo .

-       Ingegnoso da parte di tua moglie ! E ora dove è di grazia ? – disse sarcasticamente e con una punta di cattiveria la donna .

-       Non insinuare cose che non sono vere ! – l’avverti l’uomo sempre più accecato dall’ira – Lo ha scoperto anche lei ieri e ora si trova in villa e sicuramente se lo vuoi sapere , e di sicuro tu lo vuoi sapere , ora starà dormendo nel mio letto .

-       Ah ! Mi vuoi dire che nella tua casa e per giunta nel tuo letto si trova una donna con cui sei stato sposato e invece in un’ altra si trova la donna con cui ti devi sposare , cioè io ! – urlò infuriata la donna .

-       Se per questo in tutte le case del mondo si trovano donne che non ho ancora sposato ! E poi vedi di ridimensionare i tuoi canoni di egocentrismo se no te lo scordi che ti sposo anzi scordatelo proprio – disse lui buttandola fuori dal laboratorio – Vedi di sparire definitivamente dalla mia vita e da quella delle persone a me care se no neanche Dio ti potrà salvare dalla mia ira !

 

  
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