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Autore: Ali_Lambert    14/05/2009    8 recensioni
E se Harry e Draco fossero due semplici ventenni londinesi? E se Harry e Draco non si fossero mai conosciuto e di conseguenza mai odiati? E se Harry e Draco si incontrassero per caso in un giorno di pioggia?
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Coppie: Draco/Harry
Note: Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Androginamente acido

 

Per la prima volta da quando erano arrivati sull’isola, Draco si svegliò con un gigantesco sorriso stampato in faccia.

Le gare infatti erano ufficialmente terminate e per i successivi due giorni avrebbe potuto godersi una mini vacanza in compagnia di Potty.

Si rigirò nel letto e prese a fissare Harry che dormiva ancora beatamente. Sorrise sornione, l’espressione serena che aveva sul volto era merito del regalino che gli aveva fatto la notte prima, ne era sicurissimo.

-Potty…- sussurrò piano. Erano già le dieci e lui non intendeva rimanere a letto un secondo di più. Il moro mugugnò qualcosa e socchiuse appena gli occhi.

-Potter…-

Harry si voltò a guardarlo e si concesse uno sbadiglio.

-Mh… Che c’è?- borbottò, con la voce ancora impastata dal sonno.

-Dobbiamo alzarci, voglio andare a fare un po’ di shopping!- disse deciso. Harry sospirò affranto, per un volta che poteva rimanersene a letto a poltrire doveva sottostare alle voglie di quel dannato biondino.

-Perché non rimaniamo a letto ancora un po’?- propose stancamente, Draco si alzò a sedere.

-Non ci penso nemmeno Potter! Ora muovi quel culo e fatti una doccia, ti voglio pronto e profumato tra dieci minuti!-

-Ohh… Che palle…- Harry intuì, molto saggiamente, che era inutile cercare di fargli cambiare idea. Perciò, arrendendosi al suo triste destino di zerbino della situazione, si alzò dal letto e brontolando si chiuse in bagno.

Una volta solo Draco si stiracchiò pigramente, scese dal letto e si recò sul terrazzo della camera, godendosi l’aria tiepida del mattino.

Doveva assolutamente rimodernare il guardaroba di Potty o ne sarebbe andato del suo buon nome. Una volta tornati a Londra avrebbe dovuto provvedere ad inserirlo nel suo giro di amicizie o perlomeno presentarlo a Blaise e Pansy, perciò doveva fargli assumere un aspetto quantomeno presentabile. Finì per ritrovarsi a ridere immaginando la faccia schifata dei suoi amici alla vista dei simpatici maglioni che Potter soleva indossare.

-Hei scemo, ridi da solo?-

Draco si voltò e si ritrovò a fissare la figura seminuda di Harry.

-Cazzo Potter! Come faccio a trattenermi se tu ti presenti così davanti a me?...- mugugnò sofferente Draco continuando ad osservare il corpo del moro.

Harry si godette a pieno quello sguardo decisamente famelico, per una volta deciso a farsi ammirare.

-E chi ha detto che ti devi trattenere? Lo sanno tutti che fare attività fisica al mattino fa bene, anche ai malati di cuore…- lo stuzzicò. Draco ghignò. Potter lo stava bellamente prendendo in giro ma la cosa non lo infastidiva per niente.

-Mh… Buono a sapersi…- sussurrò avvicinandosi ad Harry.

-Ma poi non dare la colpa a me se ti viene un infarto, chiaro?…-

 

 

Aveva appena finito di disfare la sua valigia quando sentì suonare alla porta. Pensando si trattasse di Francis, l’amica che aveva deciso di ospitarla, aprì senza preoccuparsi di controllare chi effettivamente avesse suonato.

-Ciao Fran…- le parole le morirono letteralmente in gola quando vide chi aveva davanti.

-E’ lei la signorina Lyla Diamond?-

-S… Si, perché agente? E’ successo qualcosa?!- sussurrò con il cuore che le batteva a mille nel petto. L’uomo annuì gravemente.

-Si tratta di suo fratello signorina Diamond, ha avuto un incidente…-

Lyla si sentì morire e dovette appoggiarsi alla porta per impedirsi di cadere al suolo.

-Come… Come sta?-

-Ora si trova alla stazione di polizia, la prego di seguirmi, la porterò da lui.-

-Si…-

 

 

 

-Allora Potty, ti sei cambiato o no? E’ da una vita che sei in quel camerino. Pensavo di essere io il Narciso della situazione, ma anche tu non scherzi a quanto pare…-

Draco stava iniziando ad annoiarsi e questo era un male. Stava anche iniziando a dubitare che Potter fosse realmente in grado di infilasi autonomamente un paio di pantaloni e una camicia in effetti.

Quando ormai aveva perso del tutto la speranza di vederlo uscire vivo da li dentro, Harry aprì la porta della cabina.

-Come mi sta?… Ho impiegato una vita ad allacciare tutti questi maledetti cosi!- borbottò il moro, riferendosi alla lunga striscia di bottoncini che chiudevano la camicia che aveva addosso. Draco sorrise maliziosamente.

-Bè, potevi anche lasciarla aperta quella camicia, non mi sarebbe affatto dispiaciuto, sai?-

-Immagino…- Sbuffò Harry divertito.

-Oh, quella camicia le dona moltissimo signore… Se desidera avrei degli altri capi da farle provare, sono sicura che le starebbero benissimo addosso.-

Draco si voltò infastidito verso la commessa che aveva appena osato parlare con Potter e si mise subito sull’attenti, Harry invece le sorrise cordiale.

-Non si preoccupi signorina, ho già un ottimo consigliere.-

Draco annuì deciso.

-Mi chiami pure Lise, e per qualsiasi cosa non esiti a chiamarmi…- mormorò lei suadente. Harry continuò a sorridere mentre Draco ribolliva di rabbia. Come diavolo si permetteva quella gallinella di dire simili sconcerie ad Harry?!

-Senti tesoro, perché non vai a farti un giro?- ringhiò il biondo.

La ragazza lo fissò stizzita.

-Sto solo facendo il mio lavoro, signore.-

-Si, certo. E io non sono gay.- Ribatté acido Draco. Harry intervenne per scongiurare la catastrofe.

-Hem… Lise, potresti gentilmente lasciarci soli?-

-Certo!- soffiò lei indispettita. Poi se ne andò lasciandoli soli.

-Gallina!-

-Draco, smettila immediatamente!- lo riprese Harry, proprio come avrebbe fatto con un bambino di due anni. Lui mise subito il broncio.

-Quella mirava ad una cosa sola Potter, e non era certamente venderti la camicia.- borbottò.

-Può anche essere, ma ti ho dato forse motivo di pensare che avrei accettato le sue proposte? Andiamo, non essere stupido. Io mi sono sempre comportato bene con te.-

Draco sussultò, punto sul vivo. Ed ecco che il suo insignificante flirt con Brian ritornava a galla.

-Va bene, ho capito.-

Harry richiuse la porta della cabina e si cambiò velocemente, indossando i suoi vestiti.

-Andiamo…-

Draco annuì e lo seguì fuori dal negozio senza dire una parola. Forse aveva appena rovinato quel che rimaneva della vacanza.

 

 

 

***

 

Salve a tutte le mie carissimi gioie *.*

 

Duuunque, capitolo breve ma intenso, giusto? XD

 

Pensavo di far finire questa storia, che ormai per i miei standard sta diventando infinita, quando Draco ed Harry ritorneranno a Londra. Quindi tra pochi capitoli in effetti, per poter poi realizzare un probabile seguito. Che ne pensate? ^^

 

Sto già scrivendo il prossimo capitolo, quindi state tranquille che non vi abbandono. Al massimo ritarderò un pochetto perché il mio computer è partito per la tangente e mio fratello ha dovuto formattarlo T.T Sono decisamente in lutto -.-

 

Un bacione a: Ocatarinetabelasciscix,  Lelorinel, sssweety, The Dark Side of a Girl, felpatosb,  Gy__MrSMaLfOy,  Jackye_Chan,  Sanguy,  PAMPAM  (che si è sparata tutta la mia fic in due giorni e ha commentato tutti i capitoli, sono commossa! *.*)

 

Cally

   
 
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