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Autore: Ferula_91    14/05/2009    6 recensioni
Saaaaalve!!! Eccomi pronta con una nuova ficcy...Un'idea che mi è arrivata improvvisa l'altra mattina...Naturalmente i personaggi principali saranno Sakura e Sasuke, ma qui li vedrete un po’ diversi… Non la solita Sakura che sbava dietro al bel moro tenebroso, ma una Sakura e un Sasuke… MIGLIORI AMICI!!!!!Se vi ho almeno un po' incuriositi, non mi resta che dirvi leggete la storia e magari commentate, che non fa mai male a nessuno! Baci8 da Ferula_91
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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Respirò ancora una volta a pieni polmoni, sentendo però frizzare la guancia sicuramente gonfia come un pallone. A pensarci bene tutto il corpo era un dolore, soprattutto le mani che sembravano appena state attraversate dalla ruota di un carro-armato.

Intorno a lui regnava il silenzio più assoluto, solo in lontananza come un eco indefinibile, nascosto in parte dal ronzio nelle orecchie, si sentiva un mugolio o ciò che presumibilmente doveva essere il lamento di qualcuno che stava come lui. Aveva caldo, gli sembrava di stare in una sauna e quando tentò di aprire gli occhi, d’improvviso un getto d’acqua lo investì in pieno volto infradiciandolo. Gli occhi si spalancarono e imprecò a denti stretti.

- Non mi sembra il momento di dormire, Shika… -puntualizzò Ino facendosi passare un’altra brocca d’acqua fredda da Hinata, nel caso la prima sciacquata non fosse bastata.

Conosco i miei polli, così aveva detto la bionda ad un’Hinata sconcertata quando l’aveva vista avvicinarsi al Nara con quell’enorme boccale stracarico di cristallina bevanda.

- Cazzo Ino un po’ di tatto con una persona che è stata appena presa a pugni! -cercò di dire mantenendo la calma.

L’altra inarcò un ciglio- Avete fatto tanto polverume con due persone che sono state messe fuori gioco con una piattata in testa… E da due donne per l’aggiunta.

Shikamaru si alzò sui gomiti un po’ a fatica, sentendo i dolori aumentare: si sentiva come un vecchio con l’artrite. Ino gli sciolse la coda e iniziò ad asciugargli i capelli fradici con un asciugamano. Il castano si voltò verso Naruto che veniva amorevolmente coccolato da una premurosa Hinata che aveva assunto perfettamente i panni di crocerossina e per un attimo la voglia di domandarle di fare lo stesso con lui fu forte.

- Smettila di fare sti pensieri! -ringhiò Ino tirandogli uno scappellotto sulla testa, dopo avere intercettato i pensieri del ragazzo.

- Potresti essere più gentile eh… -disse lui sbadigliando.

Lei struffiò- Fino a che non vedrò qui davanti a me Sasuke e Sakura al sicuro la gentilezza è rimandata.

- Potremo raggiungerli e vedere se stanno bene, le loro impronte dovrebbero essere ancora presenti… -propose Naruto dopo aver sentito i discorsi dei due.

- E’ meglio se noi rimaniamo qui a tenere a bada questi due. -disse Ino porgendo a Shikamaru una tazza di tè fatto precedentemente e bevendo qualche sorso dalla sua- E poi c’è anche Gaara… Tre contro uno sono più che sufficienti.

- Non ne sarei così sicura… -pigolò Hinata rigirandosi fra le mani il suo tè caldo mentre gettava uno sguardo sui due scagnozzi di Deidara legati e ancora privi di sensi.

 

Sasuke sputò a terra un po' di sangue pulendosi il labbro inferiore mentre un nauseabondo sapore ferroso gli penetrava in bocca fino ad impossessarsi della gola. Scrutò ancora una volta il suo avversario in piedi davanti a lui, a qualche metro di distanza, che si scrocchiava le nocche apparentemente tranquillo, anche se il respiro era comunque affannato.

- Merda... -sibilò cercando di mantenere la calma: farsi prendere dal nervosismo e colpire alla cieca sarebbe stata la firma per la sua morte.

- Tutto qui quello che sai fare? -domandò il biondo incrociando le braccia- Non mi sto divertendo per niente...

Il freddo che gli penetrava repentino nelle ossa rendeva ogni suo movimento più lento e debole... Non avrebbe resistito ancora per molto. Erano passati circa dieci minuti da quando Sakura si era allontanata.

" A quest'ora dovrebbe essere vicina all'albergo..." pensò sollevato senza perdere di vista l'altro. Anche se l'avesse steso in quel momento, non avrebbe mai fatto in tempo a raggiungere la ragazza. Un sorrisetto gli si stampò in faccia, dettaglio che non sfuggì a Deidara.

- Ridi di fronte alla tua fine? -chiese spavaldo.

- No... -si fece serio- Sorrido pensando alla tua! -urlò infine scagliandosi verso il biondo e colpendolo in pieno volto, probabilmente colto alla sprovvista. Nel silenzio creatosi si sentì solo la pesante imprecazione del giovane che cadeva a terra fra le neve fresca.

Sasuke strizzò gli occhi tenendosi il pugno che aveva colpito l'altro e che ora gli doleva in maniera impressionante, tutto a causa del freddo. In quell'istante, quando le palpebre dell'Uchiha erano abbassate, Deidara con un balzo felino si alzò buttandosi addosso al moro e schiacciandolo sotto il suo peso. Si mise a sedere sopra di lui iniziando a riempirlo di pugni nel volto e allo stomaco, mentre l'altro gridava dimenandosi nel vano tentativo di liberarsi dalla stretta. Nel volto del biondo invece era dipinto un sorriso sadico che sembrava farsi più vivo colpo dopo colpo. Nessuna pietà, nessun limite alla sensatezza, era l'istinto animale a prevalere...

Sasuke invece rimaneva inerme, incapace di reagire e senza più un briciolo di forza, col freddo che lo copriva come un candido velo e l'ombra dell'altro che lo sovrastava minacciosa. Chiuse gli occhi e subito i suoi pensieri si rivolsero verso Sakura, al suo sorriso, la sua voce, il suo profumo. Si maledì rendendosi conto di non averla salutata come si doveva e avergli detto magari qualche parola più dolce... Ma subito dopo si diede dell'idiota, che discorsi si metteva a fare? Da quando era diventato così sentimentale e mieloso?

Aprì appena gli occhi notando che Deidara aveva in mano il coltello che gli era caduto durante lo scontro e si preparava a colpirlo. Non tentò nemmeno di muoversi, di liberarsi, era come congelato.

Aveva paura, non tanto per la fine che sembrava così vicina, forse troppo per la sua giovane età, ma quanto perchè non avrebbe più rivisto la persona che tanto amava e che da poco aveva avuto tutta per sè. Sentì qualcosa sfiorargli le tempie fino alle orecchie, qualcosa che gli appannava la vista impedendogli di vedere per bene. Nella mente si affiancarono alla figura della rosa anche il volto dei genitori e quello del fratello Itachi, poi Naruto, Hinata, Ino e Shikamaru... e poi Gaara. Sbattè gli occhi e l'immagine di Gaara gli riapparve più vivida, o meglio una striscia rossa che intese come la testa del No Sabaku. Si sentì d'improvviso più leggero e la sagoma di Deidara era come sparita.

Che fosse morto?

- Bastardo! Lasciami andare cane d'un traditore! -era la voce del biondo a rimbombare tra gli alberi del bosco ancora addormentato.

Il moro inclinò la testa da un lato intravedendo Deidara disteso a terra, nella posizione in cui era lui fino a qualche secondo prima, e sopra una persona. Strizzò gli occhi riducendoli a due fessure e focalizzò la figura di Gaara che teneva fermo il biondo puntandogli un coltello alla gola.

- Ga-Gaara... -sussurrò cercando con qualche cedimento di alzarsi o almeno di mettersi a sedere.

- Stai fermo Sasuke... -lo bloccò il rosso- Non sforzare il tuo corpo e mettiti il mio cappotto.

L'Uchiha notò vicino a lui il pesante giubbotto del ragazzo poggiato a terra e senza dire niente se lo mise con un’incredibile velocità sentendo da subito il calore rimpossessarsi del suo corpo.

- Grazie... -bofonchiò alquanto imbarazzato, avvicinandosi ai due ma mantenendo sempre la debita distanza dal biondo che guardava con disprezzo.

- Di nulla... -rispose alzando lo sguardo verso di lui rabbrividendo- L'ho fatto solo per Sak... -non proseguì oltre che gli occhi si aprirono più che potevano e, come al rallentatore, cadde distendendosi lungo il fianco sinistro.

Sasuke indietreggiò rendendosi conto di ciò che era successo solo in un secondo momento: Deidara con un veloce movimento si era liberato dalla morsa e appropriandosi del coltello in mano al rosso, lo aveva colpito alla gamba con una forza tale che per un attimo aveva creduto che gli avrebbe staccato tutto l'arto.

- GAARA! -urlò terrorizzato il moro avvicinandosi al rosso che boccheggiava tenendosi la gamba sanguinante nella quale era ancora conficcata l'arma.

Deidara si avvicinò al moro tirandolo su per il giubbotto e stringendo le mani intorno al suo collo niveo. Lo stesso fece Sasuke cercando di portare le poche energie rimaste nelle mani. Chiuse un occhio mentre la vista cominciava di nuovo ad appannarsi e si piegò appena in ginocchio arrivato quasi al limite della sopportazione. L'aria stava cominciando a mancargli sempre più in fretta e non avrebbe resistito tanto a lungo. Si morse il labbro inferiore cercando di scacciare quel pensiero e in un attimo la mente ripercorse tutti i momenti che lui e Sakura avevano passato insieme: le intere giornate a giocare, le litigate e le riappacificazioni, il periodo in cui quell'essere era entrato nelle loro vite lasciando un segno.

Ma quel segno, quel frego nei pensieri suoi e della rosa doveva essere cancellato definitivamente con un veloce colpo di gomma. Nessuna traccia sarebbe dovuta rimanere, nessuna sbavatura.

E questo gli diede nuova forza. Doveva farcela, per lui e soprattutto per Sakura che non meritava di soffrire oltre. Riaprì gli occhi e si rialzò aumentando la stretta intorno al collo del biondo che cominciò a tossire ed allentare la presa. Sasuke strinse i denti mentre sentiva nuova aria nei polmoni e vedeva l'altro piegarsi e indietreggiare. Deidara però d'improvviso alzò il ginocchio colpendolo in pieno stomaco e Sasuke in tutta risposta buttò indietro il biondo lasciandolo così andare, per piegarsi sulle ginocchia e tossire violentemente. Tirò su lo sguardo però per vedere ciò che mai avrebbe pensato potesse succedere: Deidara aveva perso l'equilibrio ormai allo stremo delle forze e stava cadendo all'indietro, incontro ad un cumulo di rocce.

- DEID... -urlò ma si fermò a metà perchè chiuse gli occhi mentre il biondo batteva violentemente la testa ad una dei massi sporgenti. Era troppo tardi. Silenzio.

Tirando un pugno al terreno senza una logica spiegazione, si rialzò massaggiandosi la pancia e si avvicinò al rosso che cercava di non perdere i sensi. Sasuke gli si sedette accanto prendendolo per mano.

- Andrà tutto bene... -disse cercando di convincere anche se stesso e chiuse gli occhi lasciandosi scivolare all'indietro e distendendosi fino a perdere i sensi.

 

Quando si risvegliò notò subito il torpore che lo avvolgeva e una luce bianca gli infastidiva gli occhi che a fatica volevano aprirsi. Nessun rumore in sottofondo, niente turbava quella quiete quasi irreale, al che Sasuke spalancò finalmente gli occhi incredulo e spaventato: era in Paradiso?!

Provò al alzarsi ma tutto ciò che gli fu possibile fu urlare dal dolore, rimanendo disteso. Ogni muscolo, ogni osso e fibra del corpo era in pezzi e anche muovere una gamba era impossibile.

- Sas'ke? -una flebile voce colse l'attenzione del giovane che girò appena la testa a sinistra respirando profondamente.

Davanti a lui, seduta composta e con uno sguardo preoccupato che cercava di reprimere le lacrime, stava Sakura. Il moro chiuse gli occhi.

- Sto bene... -seppe solo dire prima di sentire la ragazza scoppiare in un pianto quasi disperato.

- Io... ti ho visto lì... immobile... -disse fra i singhiozzi prendendogli la mano e stringendola forte, provocando per l'altro una fitta di dolore al ragazzo.

- Come sta Gaara? -domandò cercando di farla calmare cambiando argomento.

- E' appena uscito dalla sala operatoria... Fortunatamente però la ferita non era profonda, ma ha perso molto sangue. -spiegò accarezzando i capelli dell'Uchiha.

Il groppo che attanagliava la gola di Sasuke si faceva sempre più grosso, ma la paura di formulare quella domanda era troppo grande. Sakura però intuì ciò che il ragazzo stava pensando e abbassando lo sguardo rispose.

- Lui non ce l'ha fatta... Quando sono arrivati i soccorsi era troppo tardi. -fece un profondo respiro quasi a voler trovare le parole più adatte- Quella botta gli è stata fatale.

Sasuke rimase impietrito, fissò dapprima la sua mano stretta a quella dell’altra e poi con vivo stupore spostò lo sguardo su di lei. Il cuore prese a battergli all’impazzata e dentro lui imperversava una battaglia fra il sollievo e la colpa… era stato lui la causa della fine di Deidara… lui l’aveva spinto verso i sassi… lui avrebbe potuto fermarlo… ma non l’aveva fatto. E ora non c’era più. Si morse il labbro inghiottendo il grido che gli soffocava la gola e l’unica cosa che riuscì ad emettere fu un gemito.

- Sas’ke… non è stata colpa tua… -gli sussurrò Sakura capendo ciò che il moro provava- E’ stato un incidente… Gaara l’ha ripetuto fino a che non è svenuto in ambulanza.

Lasciò la mano calda del ragazzo per coprirsi con l’altra il volto e scoppiare a piangere e singhiozzare.

- Sas’ke… io… io sono libera… -bisbigliò prima di continuare il pianto. Erano lacrime che da tanto chiedevano di essere liberate, parole che scalpitavano per essere dette, pensieri che di notte l’avevano tormentata… così lontani, così impossibili, ma ora davanti a lei gli apparivano così luminosi e così evidenti che quasi aveva paura ad avvicinarsi. Ma non sarebbero svaniti, non si sarebbe svegliata la mattina ansimante, col sudore che le scendeva su tutto il corpo e la consapevolezza che quello era stato un altro sadico sogno della sua mente.

Ora era lì, le porte spalancate verso un nuovo futuro percepibile, con quell'odore di libertà che solleticava il naso e una persona accanto a lei... una persona che mai avrebbe lasciato.

 

THE END

 

Sakura rilesse ancora una volta le ultime righe scritte con un sorrisetto soddisfatto stampato in volto. Salvò il suo lavoro e chiuse il pc portatile stiracchiandosi e sprofondando nello schienale della sedia.

- Non dirmi che hai già finito? -domandò una voce alle sue spalle avvicinandosi e porgendole un'enorme tazza di caffè. La donna fissò prima quella e poi si voltò verso la persona che le si era affiancata.

- Grazie Sas'ke... -disse con una vocina da bambina prima di bere un sorso di quella bevanda inebriante che da sempre la faceva impazzire.

- Tsè... -spostò visibilmente imbarazzato lo sguardo verso il computer- Certo che diverti proprio a scrivere queste storielline strappalacrime eh?

L'altra alzò le spalle alzandosi- Bhè ai miei lettori piacciono quindi...

- Hanno strani gusti non c'è che di... AHIA! -disse l'Uchiha prima di ricevere uno scappellotto in testa.

L'Haruno guardò l'orologio che segnava le 17 passate- Devo andare... Ino mi ucciderà se non arrivo puntuale.

Sasuke sbattè gli occhi sorpreso- Dovete ancora scegliere i vestiti?

La donna sbuffò- E' Ino che non vuole decidersi! Dice che come damigella deve essere perfetta. A proposito come stanno andando i preparativi per domenica? Non sono riuscita a chiamare Hinata oggi.

Il moro trattenne una risata- Naruto è letteralmente nel panico. Stamattina continuava a ripetere che come marito sarà un disastro, che Hinata lo lascerà dopo nemmeno due giorni e cose del genere...

Sakura sospirò- Povera Testa Quadra. Fa tanto lo sbruffone e poi se la fa sotto. Hinata dovrà avere molta pazienza.

- Ehi si la posso capire... -si lasciò sfuggire il moro.

La rosa inarcò un sopracciglio incrociando le braccia- Che vorresti insinuare Sasuke Uchiha?!

Lui l'avvolse in un abbraccio e le baciò il naso, un gesto che da poco aveva trovato il coraggio di fare visto il suo carattere freddo e distaccato, che lasciava sempre spiazzata la donna ma anche felice.

- Niente Sakura... Che sono la persona più felice di questo mondo. -ammise serio prima di fare quelle labbra rosee sue.

 

 

FINE (quella vera XD)

 

Bene bene... mi meraviglio di non aver attraversato alcun periodo particolarmente depressivo mentre scrivevo questo capitolo. Mi ricordo che per Team 7 non avevo il coraggio di iniziare a buttar giù qualche idea che mi rpendeva lo sconforto. Eh si sono molto emotiva su queste cose.

Via gente, anche questa fiaccata è finita, naturalmente sballando tutta la scaletta che mi era fatta prima di cominciare la storia ù.ù L'importante è che Sasuke e Sakura siano arrivati alla fine insieme, il resto non conta! Ho voluto dare in questo capitolo maggior rilievo a loro due poiché sono i protagonisti d'eccellenza, ma la parte NaruHina l'ho voluta aggiungere sia per richiesta della mia Callie33 sia perchè è la seconda coppia più importante!

Bhè che aggiungere... L'idea di fare l'intera fanfiction una storia scritta da Sakura in persona mi è venuta pochi minuti fa e l'ho trovata originale e diversa dalle solite fini, spero che l'abbiate apprezzata.

Ringrazio dal profondo del mio cuore tutte le persone che hanno seguito questa mia castroneria fino alla fine, chi l'ha messa fra i preferiti e chi l'ha commentata ^^ So che negli altri capitoli non ho dato spazio alla mie risposte alle vostre recensioni e per questo mi scuso. m(_ _)m

Spero che quest'ultimo capitolo vi sia piaciuto come il resto della storia e spero anche di ritrovarvi in altre mie creazioni.

SAYONARA!

Ferula_91

  
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