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Autore: AnonymousA    08/11/2016    3 recensioni
Renesmee è cresciuta, così come i suoi sentimenti che, giorno dopo giorno, diventano sempre più insistenti, prepotenti. Difficili da ignorare.
E' innamorata di Jacob, il compagno di giochi di una vita. Ma nei suoi occhi non riesce a scorgere l'amore che desidera.
Nel frattempo Jacob ha una vita sociale impegnativa: dopo la ronda, si diverte nei locali di notte, in compagnia di diverse ragazze.
Reneesme rimane impotente a guardare, ignara di una verità più grande di lei.
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jacob Black, Renesmee Cullen | Coppie: Jacob/Renesmee
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, PWP, Violenza | Contesto: Successivo alla saga
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Ehi guys! Eccomi qui con un nuovo capitolo per voi. Purtroppo con lo studio, lavoro e vita sociale ho poco tempo da dedicare alla storia, per cui aggiorno con molta lentezza.
Come sempre vi abbraccio e vi auguro buona lettura! A.





« Seth, non sei costretto a farmi compagnia » dico per la milionesima volta al mio amico.
Sono passate quasi sei ore da quando i miei, insieme a Jacob, sono andati in "missione". L'alba è quasi sorta e i raggi aranciati vagano qua e là per la sabbia di La Push; la fitta coltre di nuvole di Forks, però, mi impedisce di goderne a pieno.
Quando mi hanno accompagnato alla Riserva, mi sono incapunita nell'andar via da lì: temevo di mettere tutti in grave pericolo. La spiaggia di La Push è sembrata a tutti un ottimo posto per sorvegliarmi.
«Oh, smettila Nessie! » mi sbeffeggia Seth « Adoro farti da baby sitter »
Punta sul vivo, gli mollo un  vigoroso pugno sulla spalla.
« Ehi! » protesta.
Poi esplodiamo insieme in una grossa risata, Seth mi circonda le spalle con il suo braccio avvicinandomi ed io poggio la mia testa sulla sua spalla, confortata dalla sua presenza.
« Jacob è fortunato ad avere te » osserva sincero.
Sospiro, in vista degli eventi « Be', è fortunato ad avere te come fratello »
Il mio amico si alza e si avvia verso l'oceano e mi fa cenno di seguirlo.
Lo scrosciare delle onde sul bagnoasciuga è rassicurante, mi fa venire in mente ricordi felici di quand'ero bambina. E, in ognuno di essi, vi è sempre Jake.
« Avanti, Nessie, che problema hai? » chiede Seth, spronandomi.
« Sono stanca di essere trattata come se fossi una bambina » esplodo « Insomma, ho raggiunto la maturità l'anno scorso! Inoltre ho dimostrato più volte di sapermela cavare da sola ed essere in grado di difendermi egregiamente »
Seth ride sommessamente « So bene cosa provi »
Mi volto a guardarlo incuriosita « Davvero? »
« Ah-ah » annuisce « Ho avuto la mutazione pochi mesi prima che nascessi tu ed ho affrontato parecchie battaglie col branco, anche insieme alla tua famiglia »
« E? » lo esorto.
« Hanno sempre avuto un occhio di riguardo per il  " piccolo" Seth » mima delle virgolette in aria.
« E come hai fatto a superarlo? » chiedo disperata. Muoio dalla voglia di essere lì con loro, inoltre la preoccupazione per ogni singolo componente della mia famiglia mi tormenta. 
E se qualcosa andasse storto? Le ultime parole che ho rivolta a mia madre sono semplicemente orribili e il loro peso graverebbe su di me per tutta la mia esistenza. E Jacob, poi, non gli ho nemmeno detto addio...
Basta! Non devo permettere allo sconforto di assalirmi.
Per il momento, non sono andati incontro a nessuna battaglia. O almeno è quello che mi hanno assicurato. Sospiro rassegnata: mi auguro solo che non sia stata una bugia per proteggermi.
« All'inizio ho reagito come te » risponde Seth destandomi dai miei pensieri « Poi ho capito che dovevo lasciare solo che accendessi in loro la fiducia »
« Non lo faranno mai con me » gli assicuro.
Lui scrolla le spalle, accordandomi « Forse hai ragione »
In lontananza, Sam e Quil parlano tranquillamente seduti sulla sabbia. Paul, Leah ed Embry hanno la ronda.
Nonostante Leah si sia addolcita con l'Imprinting, sono davvero felice che adesso non sia qui. Non credo riuscirei a reggere le sue battutine sulla meschinità dei vampiri, dopo la mia questione con Jacob e la mamma.
Seth si avvicina nuovamente, offrendomi il suo silenzioso conforto « Sai, sei la prima mezza-vampira che mette piede a La Push »
Gli schiaffeggio delicatamente la mano, prima di stringerla affettuosamente « Chissà perché i miei non sono mai venuti qui, in fondo il Patto non esiste più giusto? »
Lui scrolla timidamente le spalle « Le abitudini sono dure a morire »
Annuisco, poi una domanda mi sorge spontanea prima che possa trattenerla: « Il Patto è stato abolito nello stesso anno in cui sono nata, vero? »
« Esatto »
« Che coincidenza » osservo.
Seth riprende a sedersi sulla sabbia, smuovendo i piedi ritmicamente fino a creare delle buche: « Be', mica tanto »
Aggrotto le sopracciglia, incrocio le braccia al petto mentre chiedo: « Che intendi dire? »
Seth si guarda intorno, poi sospira rumorosamente: « Non so se è giusto dirtelo... »
« Seth » lo ammonisco.
« D'accordo, d'accordo » alza le mani in segno di resa « Ti hanno mai raccontato la storia precedente alla tua nascita? »
Scuoto la testa, il cuore mi martella velocemente nel petto.
Seth sospira ancora. Mi dà su i nervi. Mi siedo di fronte a lui, incoraggiandolo a continuare.
« Nessie, non voglio che tu la prenda male » mi avverte.
Alzo una mano: « Sono più che pronta, Seth. Vai avanti. »
« Quando è circolata la notizia circa la gravidanza di Bella si è scatenato... un pandemonio! Capiscici, Nessie, un'unione tra un'umana e un vampiro era cosa rara - prima di te, ovviamente- e ci ha spaventati parecchio » spiega Seth adorabilmente, stando ben attento a non ferirmi. Vorrei potergli spiegare che sono già stata spezzata e che sono sopravvissuta.
« Sam aveva impartito l'ordine al branco di eliminarti. Dovevamo eliminare il mostro e poco importava se anche Bella ci avrebbe rimesso la pelle » un brivido freddo e impetuoso mi attraversa il corpo, al pensiero di mia madre uccisa. 
Deglutisco a fatica mentre ogni pezzo di storia mi entra a fondo nella memoria, per non uscirne mai più.
Le mani prendono a tremarmi e per quanto abbia convinto Seth circa la mia forza, vorrei potermi tirare indietro, perché solo ciò che ho ascoltato è intollerabile. In silenzio, lascio che prosegui.
« Ma Jacob non l'ha permesso - come è ovvio, perché sei qui » sorride, una caratteristica dei licantropi che amo di più: l'ironia.
C'è qualcosa che non quadra, però: come ha potuto Jacob disobbedire ad un ordine Alfa?
« Come? » chiedo incuriosita.
« Nelle vene di Jacob scorre sangue Alfa, mia giovane Renesmee » ribatte Seth, con tono spensierato di chi sta raccontando una favola e non un quasi omicidio.
« Non me ne ha mai parlato » sussurro più a me stessa.
« A Jacob non piace parlare di quella storia » asserisce il mio amico lupo « E, tanto meno, della sua discendenza ».
Già. Jake è così semplice nella sua impetuosa essenza, nel suo esserci sempre e nel sorridere costantemente alla vita. In tutti questi anni, onestamente, sono stata molto rare le volte in cui non mi abbia accolto con il sorriso. 
Jacob è fatto così: tralascia le grandezze per l'essenziale.
« Diceva che eri tu » sbotta all'improvviso Seth.
« Cosa? »
« Il motivo per cui non riusciva a staccarsi da Bella » spiega « Sei sempre stata tu »
Le lacrime mi pungono gli occhi ed è come se non riuscissi più a respirare.
Mi copro il volto prima che sprofondi in un pianto isterico che non riuscirei a spiegare.
Seth sospira « So tutto Nessie, non c'è bisogno che ti nascondi »
Cavolo. Avevo dimenticato i poteri della loro fratellanza.
« Mi dispiace » mi scuso per il mio repentino cambio d'umore.
« Non scusarti, Nessie » mi rassicura Seth « Nonostante io non abbia ancora avuto l'Imprinting, sono collegato con la mente dei miei fratelli ogni giorno: posso solo immaginare, ma allo stesso tempo provare, il dolore che si attraversa in una fase così delicata col proprio Imprinting ».
Mi asciugo frettolosamente una lacrima: « Seth, dopo ciò che ho visto, non sono più sicura di nulla »
Un singhiozzo mi spezza il petto, Seth si protende verso di me e mi abbraccia, mormorando dei rassicuranti « Shhhh ».
Poi, come se seguisse un richiamo, la sua testa si volta di scatto verso Sam che severamente annuisce.
Seth si alza, offrendomi la sua mano:« Andiamo, Ness. E' tempo di tornare a casa »


Quando salgo i gradini della casa dei nonni, mi accorgo che Seth non è accanto a me.
Mi volto a guardarlo e lui se ne sta lì, con le mani nelle tasche dei jeans a sorridermi.
« Non entri? » indico la porta.
Lui scuote la testa, poi mi raccomanda: « Non sparire, Ness »
Gli sorrido, colpevole del poco tempo che ho dedicato ad ognuno di loro prima a causa della storia di Camille ed ora con questo.
« Non lo farò » prometto.
Ancora non varco la porta, anzi: non mi avvicino nemmeno. Non voglio che mi scoprano. 
Tranquillizzata dal fatto che sono tutti qui sani e salvi a discutere, cerco di scoprire quanti più dettagli possibili. 
Chiudo gli occhi e tutto il resto al di fuori di me; focalizzo tutta l'attenzione sulle voci che mi appartengono fino in fondo e mi concentro per tenerle dentro.
Poi scoppiano nella mia testa.
« Sì, Edward » sta dicendo zia Alice « Ma cosa ci faceva Jane lì? »
Jane? Vacillo e deglutisco a fatica. Quella Jane?
Allora davvero il mio incubo personale è tornato...
« Per costruire un'alleanza » spiega mio padre.
« Cosa se ne fanno i Volturi di un'alleanza? I Volturi non offrono seconde possibilità, Edward, dovresti saperlo bene » obietta zio Jasper.
« Non l'abbiamo dimenticato » s'intromette la mamma.
« A questo punto » osserva zio Emmett « Vuol dire solo che i Volturi non... »
« Renesmee! » mi rimprovera una voce, interrompendo il contatto.
Mi volto di scatto e, proprio sotto l'arco della porta, zia Rose mi scruta sospetta.
« Ciao, zia Rose » osservo sarcastica « Divertiti? »
Lei mi mostra la sua migliore espressione di irritazione e mi invita ad entrare. Tanto lo so che non riesce a stare arrabbiata con me a lungo, per cui le faccio una linguaccia che accoglie con un sorriso.
« Guardate chi c'è » esordisce lei, interrompendo così qualsiasi mezzo di comunicazione.
Le getto un'occhiataccia. Astuta.
Come al solito, tutti i componenti della mia famiglia discutono pacatamente e in piedi.
Solo una persona si è accomodata sul bracciolo del divano di fronte alla finestra: Jacob.
Il mio cuore non riesce ad ignorare la sua presenza.
Faccio del mio meglio: « Continuate pure »
« Renesmee » mi ammonisce la nonna « E' per il tuo bene »
Alzo gli occhi al cielo e sospiro irritata: « Sono un po' cresciuta per questo, non vi pare? »
I miei familiari si scrutano l'un l'altro, pensosi.
Mio padre mi viene incontro, afferrandomi per le braccia: « Ti prometto che non appena sapremo con certezza contro chi combattiamo, ti metteremo al corrente di tutto »
Be', mi sembra un buon compromesso per adesso. Sempre meglio che niente.
« Ben detto » risponde mio padre ai miei pensieri.
Non sei affatto divertente, esci dalla mia testa, gli dico giocosa. 
Il pensiero di perderli mi ha fatto perdere una parte di orgoglio e spavalderia. Al momento non sono più sicura di niente.
Persino adesso sto cercando di controllare il mio corpo che freme dalla voglia di correre da Jake, di un contatto, di assaporare la sua pelle calda e le sue labbra dolci...
Mio padre si schiarisce la voce, distogliendomi dai miei pensieri. Immediatamente le mie guance si tingono di rosso e non posso fare a meno di rispondere allo sguardo presente di Jacob su di me che, vagando con gli occhi tra mio padre e me, cerca di capirci qualcosa.
I suoi occhi si posano sulle mie gote rosa e risalgono nei miei. E nasce subito un sorriso.
Scappo immediatamente via di lì, raggiungendo mia madre che apre e chiude il frigorifero ritmicamente.
Il frigorifero dei nonni è ricco di prelibatezze tenute lì solo per me e Jacob. Più per Jacob che per me.
Sono rare le volte in cui mangio cibo umano; nonostante abbia la facoltà di nutrirmi attraverso due mondi, non ho mai rinnegato la mia natura. Perché avrei dovuto? Ho la possibilità di godermi eternamente la mia famiglia e, grazie a questo, di tener Jacob sempre al mio fianco.
Di certo non sono mai mancate le abbuffate con Jake: amo follemente la pizza, il gelato a vaniglia e le patatine alla paprika.
Prima che la richiami all'attenzione, non riesco a non notare lo sguardo di pura angoscia e inquietudine dipinto sul suo volto di cera.
« Mamma? » 
Impensierita com'è, non mi ha nemmeno sentita arrivare: « Ehi, tesoro »
Le indico il giardino « Hai due minuti? »
Lei sorride affettuosa « Per te anche l'eternità »
Il cuore mi batte forte nel petto, mi mordicchio l'interno della guancia e il discorso che avevo preparato accuratamente nel mio cervello non ha più alcun significato.
« Mi dispiace averti trattata male, mamma » dico tutto d'un fiato « E' stato ingiusto »
Blocco il suo tentativo di replica: « Ma hai sbagliato anche tu, mamma. Avresti dovuto mettermi al corrente del vostro passato. Forse, più del bacio, è stato proprio questo a ferirmi: mi sono sentita tradita »
Lei si avvicina e mi accarezza delicatamente i capelli: « Oh, tesoro. Sono stata una stupida » mormora « Credevo di tenerti al sicuro così e invece ho ottenuto il risultato opposto »
Mi inumidisco le labbra, nervosa: « E' proprio questo il punto. Con la vostra mania di proteggermi non fate altro che ferirmi. Dovreste darmi maggiore fiducia, sai »
Lei annuisce: « Ci proverò »
E prima che possa proseguire la stritolo in un lungo abbraccio tra mamma e figlia vampira. In pratica, si fa a gara a chi stringe più forte.
« Ti voglio bene » sussurra al mio orecchio.
Stringo gli occhi per impedire alle lacrime di venir giù: « Anch'io. Tanto. »
« E Jacob? » chiede d'un tratto interrompendo l'abbraccio.
Abbasso lo sguardo e i miei occhi volano alla ricerca del mio lupo, all'interno della casa.
Scuoto la testa amareggiata.
« Renesmee, dagli una seconda possibilità » mi incoraggia « Ci tiene molto a te »
Già. « Come faccio ad essere sicura che non sia solo a causa dell'Imprinting, mamma? »
Sono perfettamente conscia dell'effetto che Jacob ha su di me. E di ciò che provo io per lui, oltretutto.
Nonostante fossi stata all'oscuro della verità per tutto questo tempo, non ho potuto impedire ai miei sentimenti di crescere e modificarsi grazie a lui.
Sono stati i giorni della mia vita trascorsi con lui che mi hanno fatto capire quanto ci tenessi a lui, di quanto Jacob avesse cambiato il mio modo di vedere la vita, circondata solo da vampiri.
Jacob, col suo carisma e il suo calore, con la sua voglia di ridere e farmi ridere, ha impresso il suo passaggio nella mia anima.
Oltre ogni logica e confine, mi sono innamorata di un licantropo che, per natura, dovrebbe considerarmi sua nemica.
Quanta importanza devo dare all'Imprinting che è stato in grado di superare i limiti imposti dalla natura?
« Se Jacob non avesse avuto l'Imprinting non mi avrebbe mai amata. Ed io non posso lasciare che questo condizioni la mia vita a discapito delle mie scelte » osservo con il male al cuore.
Mia madre alza gli occhi di scatto « Jacob! »
Jacob non risponde, i suoi occhi sono impressi nei miei.
La miriade di sensazioni che leggo spaventano persino me: rabbia, sofferenza, impotenza, incredulità, sconforto.
Jake ha sentito tutto.
  
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