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Autore: Lunastorta98    09/11/2016    2 recensioni
Ripercorriamo insieme la storia di una delle coppie Canon del mondo di Harry Potter, quella formata fa Remus Lupin e Ninfadora Tonks.
Partiamo dal presupposto che io amo il personaggio di Remus e amo l'ostinazione di Tonks, quindi scrivere qualcosa su di loro era scontato!
La storia si apre con un evento che io ho immaginato, avvenuto nel passato (il prologo) per poi catapultarsi nel pieno della lotta che la giovane Auror combatte, per convincere l'ex professore a lasciarsi andare.
La storia segue gli avvenimenti reali (come raccontati dalla Rowling), ma reinterpretati e un po' più concentrati su di loro. Per esempio, i così numerosi turni di guardia dell'Ordine della Fenice sono citati in Harry Potter, ma nessuno di questi viene descritto. Così ho pensato di ambientare una scena della ff, in un turno condiviso da Remus e Tonks.
Essendo che la storia segue la realtà, ahimè i due moriranno alla fine, per cui addio amici miei. Io piango...
Genere: Malinconico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nimphadora Tonks, Remus Lupin | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: AU, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Era passata circa una settimana dal plenilunio di fine luglio e Tonks l'aveva trascorsa indaffarata in mille turni di guarda per l'Ordine e lunghissimi e molto più noiosi pattugliamenti in veste ufficiale di Auror. 
L'aria calda dell'estate ormai era un tormentone giornaliero e Tonks si augurava che finisse in fretta, anche se, come tutti, aveva tanto agognato che il freddo invernale se ne andasse il prima possibile. Eppure alla Metamorfomagus non dispiaceva davvero l'inverno; freddo a parte, aveva vissuto alcune delle sue migliori esperienze nei mesi freddi dell'anno prima, come quella volta che lei, Remus e Sirius si erano ritrovati nel soggiorno di Grimmauld Place a discutere su quale Casa fosse la migliore

"«Ovviamente Tassorosso, ma che domande!»
«Cugina non dire sciocchezze, Grifondoro vince sempre e comunque» 
«Io ritengo che non ci sia una Casa migliore delle altre, ognuna ha i suoi punti di forza e i suoi lati negativi» rispose Remus pacatamente e con tono obbiettivo  per poi scambiare un'occhiata con Sirius, uno sguardo diverso dal solito a cui la strega era abituata, uno sguardo giovane e malandrino «Ma ovviamente Grifondoro vince sempre e comunque» aggiunse 
Scoppiarono a ridere tutti e tre specialmente Remus e Sirius i quali poggiarono una mano sulla spalla dell'altro, complici." 

Presa da questi pensieri, la ragazza non si accorse di un palo che, secondo lei, si era materializzato in mezzo al marciapiede e contro il quale era andata a sbattere. Dopo un paio di imprecazioni, Tonks ricominciò a camminare e, arrivata al portone, entrò in casa. 
Una volta dentro, la prima cosa che fece fu quella di togliersi gli scarponcini e buttarli dall'altro lato della stanza, avendo trascorso l'intera giornata fuori, non ce la faceva proprio più a tenerli. Camminando a piedi scalzi e riuscendo stranamente a evitare di picchiare il mignolo contro i vari mobili, entrò in cucina. 
Si guardò intorno e ricordò di quella sera in cui Remus andò a farle visita solo perché lei gli aveva mandato una lettera in cui diceva che si stava annoiando a morte e, appena dieci minuti dopo l'uomo era arrivato. Aveva proposto un passatempo ancora più noioso della noia in sé -leggere qualcosa in compagnia- ma Tonks si era ritrovata a pensare che in fondo non le dispiaceva più di tanto. 
Una ventina di minuti dopo la ragazza era già profondamente addormentata, sdraiata malamente sul letto, il lenzuolo che la copriva per metà e un gufo che picchiettava insistentemente alla finestra. Proprio quando l'animale aveva perso le speranze, Tonks scatto in piedi urlandogli contro che l'avrebbe soppresso se non avesse smesso di disturbare il suo sonno. Aperta la finestra, il gufo balzò dentro rimanendo sul davanzale e tese la zampa, Ninfadora lo liberò dalla lettera e corse a cercare qualcosa come ricompensa. Tornò vittoriosa dandogli un pezzetto di biscotto. Il gufo bubbolò in segno di approvazione poi volò via.
Tenendo la lettera in mano, la giovane Auror si tuffò nuovamente sul letto e aprì la busta, prendendo la pergamena e iniziando a leggere

"Carissima Tonks,
Spero che tu stia bene, è tanto che non vieni qui da noi, alla Tana si sente la tua mancanza…"

«No non penso, non ho distrutto nulla nell'ultimo periodo, quindi sarete molto contenti» commentò Tonks ironicamente per poi ricominciare a leggere

"…Penso che potrebbe essere divertente se domani venissi a farci visita. Sei ufficialmente invitata a pranzo -ti prego accetta o Molly mi costringerà a venirti a prendere con la forza-. Beh attendiamo il tuo arrivo 
Buona notte
Arthur Weasley

P.S. Ti ricordo della riunione di domani sera, quindi un invito a pranzo non è proprio una cattiva idea, così almeno non arriverai in ritardo e Alastor non avrà da ridire"

«Ah povero Arthur!» ridacchiò la ragazza posando la lettera sul comodino e sdraiandosi di nuovo «ma tranquillo, penso proprio che verrò» aggiunse prima di sprofondare nuovamente nel sonno.
  
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