Il Santuario, nel periodo estivo, diventava un’assassina fornace alla quale nessuno poteva sfuggire. Costruito tutto a ridosso di un roccioso monte, quel luogo non donava molto spazio verde ed ombroso sotto al quale ci si potesse riparare. Il sole greco, poi, non ha mai avuto molta pietà della superficie che colpiva con tanta veemenza. Non era certo una novità che durante l’estate qualche apprendista svenisse per il troppo calore, e le insolazioni ben presto superavano di numero le ossa rotte.
Anche quel giorno Saga era seduto al riparo della sua casa. Lui, d’altronde, aveva passato fin troppi anni sotto quel sole cocente, e ora che poteva evitarlo era ben deciso ad approfittare della sua fortuna guadagnata.
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