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Autore: la luna nera    14/11/2016    4 recensioni
Qualche anno fa pubblicai una piccola raccolta di poesie dedicate agli spiriti e alle leggende nate attorno a castelli, ville e ruderi presenti nel nostro paese (che trovate nella mia pagina autore). Di nuovo torno a proporvi altre storie, spero incontrino il vostro favore! Buona lettura!
Genere: Mistero, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PIETRO DAL VERME


 
Fenomeni alquanto strani,
improvvisi e sovrumani
hanno luogo nel castello
della località di Zavattarello.
 
Dimora fu in tempo addietro
della famiglia del nobile Pietro
che si oppose con gran forza
alle nozze con Chiara Sforza.
 
Camilla era il suo grande amore
ed è così che lui seguì il suo cuore
passando sopra le convenzioni
assecondando le sue passioni.
 
Se ne andò Camilla misteriosamente,
come questo accadde equivale al niente
e Pietro dovette condurre all’altare
colei che aveva rifiutato di sposare.
 
Chiara però ben rammentava
che un tempo egli l’aveva scartata
e senza farne alcuna menzione
servì la sua vendetta a colazione.
 
Nessun timore c’era per quella morte
poiché lei sapeva che la sua sorte
era protetta dal gran parente
che non aveva lì da perder niente.
 
E Pietro ancor vaga e tormenta,
sposta gli oggetti e tutti spaventa
per vendetta verso la donna pericolosa
che fu costretto a prender in sposa.
 

 
 
LA STORIA, LA LEGGENDA
 
Siamo a Zavattarello, in provincia di Pavia, località in cui sorge il possente castello edificato attorno al X secolo. All’epoca era possedimento del monastero di Bobbio (PC), poi passò sotto la proprietà di varie potenti famiglie come i Landi, gli Scotti fino a passare alla famiglia Dal Verme attorno al 1390 che ne deterrà il possesso fino al 1975. Oggi il maniero completamente ristrutturato, ospita cerimonie ed eventi.
Si narra che Pietro Dal Verme, nato nel 1445, fosse stato costretto a sposare Chiara Sforza, figlia del signore di Milano Galeazzo Maria. Ma questi era innamorato di Camilla (secondo altre fonti Cecilia) Del Maino che sposò andando contro tutto e tutti. I due vissero felici fino a che la donna morì in circostanze piuttosto misteriose. A quel punto Pietro dovette arrendersi e prendere in sposa colei che aveva un tempo rifiutato. Ma Chiara, da buona Sforza, non aveva dimenticato l’affronto e meditò vendetta: avvelenò il consorte con della cicuta nascosta nella colazione. Non temeva alcuna ritorsione perché suo zio Ludovico il Moro aveva molto da guadagnare dalla scomparsa di Pietro ed avrebbe certamente protetto la nipote in tutto e per tutto.
Lo spirito inquieto di Pietro Dal Verme sarebbe il responsabile degli strani eventi che si manifestano in quella che fu la sua camera da letto.
 

 
  
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