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Autore: milly_reny    14/11/2016    0 recensioni
Dove i 4 ragazzi più ribelli della scuola devono formare una squadra per scoprire chi è il ladro nella loro scuola. 4 ragazzi diversi tra di loro. Riusciranno a collaborare o rovineranno tutto?
Genere: Mistero, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Louis Tomlinson, Niall Horan
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta
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CAPITOLO 2 «Papà, oggi sto a scuola un po' di più, quindi non aspettatemi per cena» mormoro prendendo la mia tracolla. «Ok, vuoi che ti lasciamo da riscaldare?» chiede il mio patrigno sorridendomi amorevolmente. Lo odio. «No, grazie. Mangerò una pizza al volo» dico ed esco di casa velocemente. Non sopporto il mio patrigno e non capisco perché papà l’abbia lasciato vivere con noi. E suo figlio, Liam, il mio fratellastro, è veramente antipatico ed era anche il miglior amico di Harry. Bella roba. Presi la bici e pedalai fino alla scuola, ero nervosa. Avrei dovuto collaborare con i ragazzi peggiori della scuola, non l’avrei potuto sopportare. Non ero come loro ma ero sicura che la preside mi aveva messa nel gruppo per fare da arbitro tra i 3 in modo che non litigassero. Anche questo non era adatto a me. «Rose, ciao» mi richiamò la mia migliore amica una volta arrivata nel giardino della scuola. Legai la bici e le sorrido falsamente. «Tara» ricambiai mettendo a posto la tracolla. «Ho saputo che ieri sei stata richiamata dalla preside» disse assottigliando gli occhi. Non volevo farlo sapere a nessuno, soprattutto perché tutti erano sospettati per essere ladri. «Chi te l’ha detto?» chiesi corrugando la fronte. «A me nessuno, ma Ashley si stava lamentando con le sue leccapiedi» alzai gli occhi al cielo, era tipico di Ashley fare l’esagerata. Come quella volta che in campeggio scoprì che non poteva farsi il bagno in una vasca con l’acqua calda. Le mie orecchie erano doloranti a causa delle sue urla e delle sue lamentele. «E tu ci credi? Avrà esagerato come al solito » risposi tranquilla, ero una brava bugiarda. Da piccola mentivo dicendo di essere una fata, poi ho iniziato a mentire sui miei genitori, poi sulla mia vita ed infine sui miei sentimenti. «Sarà. Ho voglia di pizza» tipico di Tara, fanatica del cibo, era una ragazza un po' rubostina e per questo veniva spesso presa in giro, ma le volevo bene lo stesso, anche se prometteva di fare la dieta e dopo mangiava come una pazza. «Ti va di andare a mangiare una pizza insieme sta sera?» chiese quando entrammo in classe. Avrei voluto accettare ma dovevo mangiarla con quei 3 per parlare su come capire chi fosse il ladro. «Mi spiace ma non posso, oggi papà vuole fare una cena da “famiglia”» mimai le virgolette. Lei era l’unica che sapeva della mia famiglia. Non avevo mai detto a nessuno di avere un padre gay. Anche Liam non aveva mai detto niente, non ne andavamo orgogliosi. «Capisco» sbuffò proprio nel momento in cui il professore di Matematica entrò in classe. Per tutto il tempo non seguii la lezione, non riuscivo a concentrarmi. Pensavo a come avrei potuto collaborare con quelle teste calde, anche se molte volte i miei pensieri volavano ad Harry e a quando stavamo insieme, senza che lo volessi. Quelli erano bei tempi per me. Nella mia classe avevo solo Niall, gli altri due erano in altre classi. Niall Horan era conosciuto soprattutto per la sua vena artistica e per i suoi graffiti sui muri della città. Nessuno era mai riuscito a beccarlo, neanche una volta. Era quello che uno di quelli che le persone chiamavano “vandali”. Io personalmente ci avevo parlato solo una volta. Parlava pochissimo e solo quando era necessario. «Ciao» gli avevo detto sorridendogli quel giorno, ero a casa di Harry ma lui non c'era. Mi rispose con un cenno. «C'è Harry?» chiesi ancora, scosse la testa e mi chiuse la porta in faccia. Non l’avevo mai capito. «Rose» mi riprese la mia migliore amica «è suonata la campanella » Annuii ancora assorta nei miei pensieri ed uscimmo dalla classe. ** «Sei in ritardo» si lamentò Ashley quando Niall entrò nel locale. Volevo seriamente spararmi, seduti ad un tavolo noi 4, ancora stentavo a crederci. In risposta Niall alzò le spalle. Spostai lo sguardo in giro sui vari clienti seduti come noi ai tavoli. Mi sentivo osservata e la cosa non mi piaceva per niente. Vicino all’uscita c'era un ragazzo seduto da solo ad un tavolo che mi fissava, quando si accorse che l’avevo beccato, mi ammiccò con un occhiolino e sentii le guance andare a fuoco. «Terra chiama hippie» Ashley mi sventolò la mano davanti alla faccia. Mi ripresi subito e la guardai male; si girò per vedere cosa stessi guardando. «Carino» mormorò «perché non vai a parlarci?» Scossi velocemente la testa «Non lo conosco. Di cosa stavamo parlando?» chiesi facendo distogliere l’attenzione da me. Niall scuoteva la testa ridacchiando e non capii il perché finché non guardai Harry. Aveva la mascella serrata e i pugni stretti sul tavolo. Di solito aveva quella reazione quando era geloso, che lo fosse di me? Ridicolo, era stato lui a scaricarmi. «Come pensate di poter trovare il ladro?» chiesi. «Trappole» rispose Niall tranquillo. «Chiamiamo la polizia » disse invece Ashley. «Non me ne frega» Harry. «Vada per le trappole » annunciai sbuffando. «Cosa?! La mia idea è la migliore!» replicò la nera spalancando le braccia. «La preside avrà già chiamato la polizia» sbuffai alzando gli occhi al cielo, proprio non ci arrivava? «Ok, ok. Visto che siete entrambe delle ragazze con il ciclo» ci derise Harry e noi lo guardammo male «prendo io il comando. Se dobbiamo fare delle trappole, allora dobbiamo fare così...» Passammo il resto della serata a parlare di una trappola, ed era anche un buon piano.
   
 
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