Fanfic su attori > Cast Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: lolli89    14/11/2016    2 recensioni
James Phelps e la sua ragazza Italiana si trovano di fronte a scelte importanti, che potrebbero cambiare la loro vita... oppure no, potrebbero addirittura dividerli. Cosa sceglieranno di fare? Cosa sarà mai, questo ostacolo tra loro? E se lo supereranno, quali sorprese riserverà la loro storia? Saranno belle, o dovranno superare le avversità? Sarà tutto rosa e fiori, o troveranno anche spine, nel mezzo? Come sempre, quando trovate Xx metteteci il vostro nome, così la storia, spero, sarà più realistica!
Per ora vi lascio nel dubbio, se siete curiosi, leggete!
lolli89
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Phelps, Oliver Phelps
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 << Ehi… buongiorno Xx >>  fece Oliver il mattino seguente.

<< E buongiorno a questa bella principessa! Siamo arrabbiate stamattina? >> > disse, dando un bacio ad Amelia, e prendendola in braccio.

<< Le manca il papà, credo…  buongiorno Katy >>  salutò Xx.

<< Ciao ragazze… come avete dormito? >>  domandò assonnata… ma felice dopo la notte passata con il marito.
 
<< Eh… non abbiamo dormito. Amelia ha pianto e fatto i capricci per quasi tutta la notte… vuole James. Sapete, lui spesso le suona qualcosa con la chitarra per farla addormentare… e stavolta non è successo, lei era irrequieta e ne aveva bisogno. Ho provato di tutto, ma non sono riuscita a farla addormentare… sono una pessima mamma, oltre che una pessima fidanzata >>  disse giù di corda Xx.
 
<< No… non dire così. Non sei una pessima mamma… Amelia sorride sempre, ed è una bambina sana e felice, non abbatterti. In quanto a mio fratello… non credo tu sia una pessima fidanzata, anche James era… è felice, con te. Sicura che non vuoi che parli con lui? >>  fece Oliver, testardo.

<< Si… ma grazie. Se non mi crede, se non ha fiducia in me… in noi… abbiamo un grosso problema >>  rispose Xx, di nuovo sull’orlo delle lacrime.

<< Oh… Xx, vieni qui >>  le disse Oliver, abbracciandola forte.

Ma in quel momento qualcun altro vedeva la scena… e non erano Amelia o Katy.


<< Ma che… allora avevo ragione! >>  sbottò James: era andato dal fratello per parlare con lui, ma non sapeva che li ci fosse anche Xx e la loro bambina.
<< Aveva detto che sarebbe andata in un hotel! >>  imprecò a mezza voce, continuando a guardarli dalla finestra del salotto… il cuore pieno di dolore.

<< E io… io che mi ero pentito! Io che volevo scusarmi e chiarire con lei! Io che pensavo che forse avevo ingigantito la cosa… >>  James stava soffrendo, un dolore che arrivava direttamente dal cuore e che si sprigionava in tutto il corpo… che quasi non lo lasciava respirare e lo soffocava.

Strinse forte i pugni, fin quasi a conficcarsi le unghie nella pelle e farsi uscire il sangue.

Corse fino alla macchina, si chiuse dentro, e battè forte, con una mano, il vetro del finestrino: si riprese e partì veloce… non sapeva neanche lui dove era diretto, sapeva solo che era sopraffatto dal dolore per ciò che aveva visto e per ciò che era successo.

Piangeva senza neanche rendersene conto: “ Mio fratello… come può lui! La persona più importante per me… e Xx! Io volevo sposarla, dannazione! Le due persone di cui mi fidavo di più al mondo… mi hanno fatto questo… non posso crederci. Mai… mai nessuna donna ha potuto farmi tanto male… “ James si fermò, non riuscendo quasi a guidare talmente era scosso e turbato da questi pensieri.

Si avviò a un supermercato li vicino per comprare qualche bottiglia di vodka, e se ne andò subito a casa, chiudendosi dentro.

Sentì il cellulare vibrare: era Xx che gli aveva mandato un messaggio: << Ciao… possiamo parlare di quello che è successo? Amelia ha bisogno di te, stanotte non ha dormito perché sente la tua mancanza… e perché non le hai suonato la sua canzone preferita. Si guarda in giro e ti cerca… ti prego, manchi molto anche a me… ti giuro che non è come credi con Oliver… non ti farei mai del male. Per favore… non buttiamo tutto all’aria… Xx >>.

James sorrise sprezzante e amaro, e rispose solo con un misero messaggio: << Vedremo. Bacia Amelia per me >> prima di tornare a riempirsi il bicchiere di vodka.
 
“ Io credevo in noi Xx… credevo nel nostro amore, dopo tutte le difficoltà che avevamo passato… credevo nel mio amore totale per te… e poi abbiamo avuto una bambina… e ho conosciuto un altro tipo di amore… e mio fratello! La sua è una pugnalata al cuore che brucia… “  pensava tra sé James.


<< E ora sai cosa è successo ieri sera… e guardate come ha risposto! >> Xx aveva appena finito di raccontare a Katy della lite con James, e aveva mostrato a lei e a Oliver, rimasto lì, il messaggio che aveva mandato a James e come lui le aveva risposto.

<< Ma… è ridicolo! Voi dovete fare pace! Lo sa, nel profondo, che tu non gli faresti mai una cattiveria simile… e neanche Oliver lo farebbe! Con nessuno, men che meno a lui! Andiamo! Vi amate, è lampante… e sa che io e Oliver siamo sposati… adesso vado a parlarci io! >>  Katy si stava già alzando, ma Xx la bloccò.
 
<< Grazie Katy… sei molto gentile… ma non serve, sul serio. È una cosa che dobbiamo risolvere… o almeno provarci, tra noi. Se non ci riusciamo eventualmente potrete intervenire, ma come ho detto anche a Oliver, se non mi crede, se non si fida di me… abbiamo un problema ancora più grave >>  fece Xx triste.

<< Ti posso capire… ma Xx, non puoi stare così. Per te… ma anche per Amelia. Devi pensare anche a lei ora… ha… momentaneamente perso il padre… non può perdere anche la sua mamma >> Katy cercava di darle conforto, stringendola per le spalle.
 
<< Lo so… devo resistere per lei >> Xx tirò su con il naso.

<< Si… vedrai che si aggiusterà tutto. James non getterà via il vostro amore. Sarebbe uno stupido… e lui non lo è >>  continuò Katy.

<< Lo spero… io lo amo ancora… nonostante il male che mi ha fatto ieri. Non voglio arrendermi con lui… non senza lottare >>  disse Xx, un po’ più sicura, asciugandosi le lacrime.

<< Si, è così che si parla! >>  approvò Oliver, sollevato nel vederla reagire.

<< Esatto! E se non lo farai ragionare tu, ci penseremo noi! >>  disse Katy convinta.

<< E ora preparo la colazione per tutti. Sono attorniato da tre splendide ragazze, quindi la galanteria ci vuole .>>  disse Oliver, guardando Katy, Amelia e Xx, e facendole sorridere tutte e tre.

<< Grazie ragazzi… per tutto quello che state facendo… davvero. >>  fece Xx un po’ più seria, rivolta ai due.
 
<< Non ti preoccupare…  lo facciamo volentieri. La famiglia serve a questo, no? Ad appoggiarti quando ne hai bisogno… >>  ribadì dolcemente Katy: Oliver la guardò e la baciò con trasporto.

<< Si, Katy ha proprio ragione.>>  sorrise Oliver, tenendola stretta a sé.


James era uno straccio: aveva passato tutta la mattina a bere vodka, finendo la bottiglia che si era comprato al supermercato… ma non era sicuro di sentirsi meglio.

Non aveva fatto altro che pensare a Xx, ad Amelia e anche a Oliver; si sentiva tradito, deluso e colpito nel profondo dalle persone di cui più si fidava e amava al mondo… e questo gli faceva molto male, sentiva un buco enorme al posto del cuore.

Xx non gli aveva mandato altri messaggi, o cercato di parlare con lui in qualche altro modo: “ Forse è delusa dalla mia risposta… beh, non le farebbe male “  pensò cattivo… e non era affatto da lui.

<< Che vadano tutti al diavolo >>  quasi ringhiò, facendo cadere la bottiglia a terra, che si frantumò.

Si diresse verso l’uscita, e vide su una mensola una foto sua, di Xx e di Amelia che aveva scattato Oliver in ospedale, il giorno dopo la nascita della bimba… James tremava, sentimenti contrastanti si mescolavano dentro di lui: odio e amore erano ormai una cosa sola.

Mise la cornice in modo che la foto fosse rivolta verso il basso e uscì di casa. 

Era tardo pomeriggio, e si avviò a piedi lungo la strada… non sapendo di preciso dove andare, fin quando non lo vide: il wine bar poco lontano da casa sua.

Entrò e ordinò un vodka tonic: era seduto al banco del bar, che era discretamente affollato: a quanto ne capiva c’era stata una esibizione… o qualcosa del genere.

Quasi alla fine del secondo vodka tonic James tornò in sé: non era da lui bere così tanto, non era da lui “ affrontare “ i problemi e le situazioni bevendo… ma poi gli ricomparve alla mente il viso della sua bella Xx, e l’immagine di loro due abbracciati stretti… e quando Amelia aveva dormito in mezzo a loro, ed erano felici… e ancora molte immagini di momenti che aveva condiviso con il suo gemello…

Sentì qualcosa montargli dentro: stava per crollare, e qualunque cosa era meglio di questo, di sentirsi quella voragine nel petto… buttò giù quello che restava del bicchiere e ne ordinò un altro. 

<< Lo sai che non si beve da soli? >> James sentì una voce di donna avvicinarsi e poi sedersi accanto a lui: per un secondo aveva quasi sperato che fosse Xx, anche se non sapeva se ne sarebbe stato felice o no; in ogni caso rimase un po’ deluso.

<< Lo sai che non si parla con gli sconosciuti? >>  rispose lui, guardandola appena.

<< It’s true. My name is Simone… and she’s my friend Ashley. >>  fece, indicando una seconda ragazza, che si sedette dall’altra parte di James.

<< Hi, I’m Ashley. Now we are not longer strangers. >>  si presentò la ragazza.

James diede un’occhiata a entrambe: si sentiva effettivamente un po’ a disagio… non gli succedeva da tantissimo tempo; con Xx stavano insieme da due anni e poco più… e lei l’aveva conosciuta in circostanze completamente diverse.

Le due ragazze erano comunque obbiettivamente molto belle: Simone era alta, circa un metro e ottanta, mora, con i capelli ricci e la pelle appena olivastra… e aveva degli occhi color nocciola davvero espressivi.

Ashley invece era più bassa di qualche centimetro ( comunque molto più alte entrambe di Xx, pensò lui ), i capelli castani che diventavano più chiari scendendo verso le punte: aveva i fianchi un po’ larghi, ma della giusta misura per essere presi e stretti tra le mani, e due belle gambe… e i suoi occhi erano di un bel verde brillante.

<< Hi, girls. >>  salutò James tornando al suo vodka tonic.

<>  chiese Ashley, avvicinandosi un po’ di più.

James sospirò: << What do you want to order? >>  domandò loro.

<< Quello che prendi tu.>>  fece Simone sicura.

<< Two vodka tonic, please. >>  fece cenno al cameriere.

<< Allora… che ci fa un bel ragazzo come te qui da solo al bar? >>  domandò Ashley, stringendo la cannuccia tra le labbra con fare sensuale.

<< Bevo, non si vede? >>  rispose brusco, anche se non era sua intenzione.

<< Si… e si vede che hai molta tensione accumulata, sei tutto rigido qui. >>  disse Simone, sfiorandogli le spalle.
 
<< Ho avuto due brutte giornate. >>  rispose vago, irrigidendosi un po’ di più a quel contatto estraneo.

<< Vuoi parlarne? >>  domandò Ashley, sfiorando il suo avambraccio.

<< No. Vorrei solo… dimenticare. Salute! >>  alzò il bicchiere per brindare, e le altre due lo imitarono.

<< E che ci fanno due belle ragazze da sole al bar a quest’ora? >>  domandò James.

<< Noi abbiamo finito di lavorare. C’era una sfilata e siamo venute a rilassarci un po’. >>  spiegò Simone.

<< Giornaliste? >>  domandò James.

<< Modelle. >>  lo corresse Ashley.

<< Complimenti. >>  si congratulò lui.

<< Grazie. Tu come ti chiami? >>  domandò Simone.

<< James >>   rispose.

<< Piacere, James. >>  fece Ashley, schiudendo appena le labbra carnose, di un bel colore rosa.

James sentì delle mani posarsi sulle sue spalle e massaggiarlo… delle mani estranee, e il suo primo istinto fu quello di allontanarle: non erano quelle della sua Xx… o le piccole manine paffute di Amelia… ma non le fermò, lasciò che lo sfiorassero e massaggiassero… che lo liberassero da tutti i problemi e le discussioni…

Senza rendersene conto, le sue mani si posarono su quelle di Simone, si voltò e si trovò faccia a faccia con quegli occhi da cerbiatta.

Ashley si spostò: ora James aveva i visi delle due ragazze di fronte al suo: una mano restò in quella di Simone, e l’altra si posizionò intorno alla vita di Ashley… che era così diversa da quella di Xx, si ritrovò a pensare… ma scacciò subito quel pensiero.

James agì d’impulso: senza pensare alle conseguenze, agendo a causa dell’alcool… o forse no, forse era solo molto arrabbiato, e voleva ferire chi lo aveva ridotto così, non avrebbe saputo dirlo, sapeva di aver agito senza pensare; si sporse in avanti a baciare le labbra rosse di Simone.

All’inizio vi posò appena le labbra sopra… poi si fece spazio muovendole  su quelle di lei, succhiando piano il labbro inferiore, aprendosi un varco con la lingua… e Simone lo accolse nella sua bocca, rispondendo al bacio con passione.

In contemporanea stringeva anche la vita di Ashley, avvicinandola a lui: non avrebbe saputo dire perché, o magari la vodka tonic c'entrava qualcosa, ma era attratto da entrambe allo stesso modo… così le sue labbra lasciarono quelle di Simone per raggiungere quelle di Ashley, che si schiusero per lui: lei disegnò con la punta della lingua il contorno delle sue labbra, alzando una mano e sfiorandogli il viso… trattenendolo vicino al suo, mentre la sua lingua e quella di James giocavano a rincorrersi.


In quel momento passò Oliver, che vide la scena e per poco non tamponò la macchina di fronte a lui.

<< Ma che diavolo… James?? >> Oliver era scandalizzato: il fratello baciava un’altra, probabilmente appena conosciuta, per di più abbastanza in vista fuori dal bar… mentre la sua fidanzata – almeno in teoria -, si disperava a casa sua per lui, con la loro figlia piccola, a cui mancava il papà.

Oliver accostò e scese dalla macchina: magari era solo uno che somigliava a James… ma poi lo riconobbe… era sicuro fosse il fratello, quello che pagava qualcosa al bar.

Oliver era indeciso: entrare e litigare con James… eh si, perché era sicuro che avrebbero discusso, oppure vedere cosa succedeva? D’altro canto non erano affari suoi, e data la situazione avrebbe potuto accusarlo di essere geloso o di stare a spiarlo… ed entrambe le ipotesi non erano vere. Non voleva incrinare neanche il rapporto con James ancora di più, anche se lui con il fratello non ci aveva ancora parlato, e ciò che sapeva  lo sapeva da Xx.

Vide James che si avviava verso l’uscita del bar da solo, così decise di lasciare la faccenda in sospeso per un momento, in attesa di capirci meglio qualcosa… anche se di sicuro gli avrebbe tirato le orecchie e strigliato a dovere, per quel bacio.


<< Ehi… volevamo solo dirti che è stato davvero un piacere conoscerti… e se tu dovessi cambiare idea… qui ci sono i nostri numeri .>>  fece Ashley, raggiungendo James all’uscita, porgendogli un biglietto da visita.

James lo prese: << Beh… grazie. È stato un piacere conoscervi. >>  sorrise: in un momento di lucidità si era reso conto di quel che stava facendo e si era tirato indietro.

<< Anche per noi… ci si vede in giro. >>  lo salutò Simone, posandogli una mano sul braccio.

<< Già… ci vediamo. >> Ashley gli diede un piccolo bacio innocente sulla guancia… soffermandosi qualche secondo più del necessario.

Quel bacio, però, combinato al tocco del braccio da parte di Simone, disintegrarono ogni sua lucidità: voleva solo stare bene e dimenticare le sofferenze… e quelle due ragazze gli facevano quell’effetto.

Il suo braccio scattò e afferrò con la mano la nuca di Ashley, impedendole di allontanarsi,  tenendola con forza, mentre la sua bocca si  spostò su quella di lei, baciandola quasi con rabbia, mordicchiandole il labbro inferiore, facendosi spazio a forza con la lingua per schiudere le labbra di lei.

Ashley non si fece pregare, e posò una mano sul suo collo, percorrendolo con un dito, avvicinandosi ancora un po’ a lui.

Simone si spostò dietro di lui, le mani posate sulle spalle che scesero piano sul suo petto, mentre lei gli baciava il collo… per fortuna erano nascosti da occhi indiscreti, o li avrebbero arrestati per atti osceni in luogo pubblico.

Le labbra di Ashley furono sostituite da quelle di Simone, mentre le mani di entrambe prendevano confidenza con le braccia di lui… e le mani di James finirono una su ciascun sedere, stringendo entrambi.

Senza pensarci oltre, i piedi di James cominciarono a muoversi verso casa sua, e le due ragazze lo seguirono, fortemente attratte da quel ragazzo: per strada non parlarono molto, non avevano bisogno di parole o spiegazioni per ciò che tutti e tre sapevano stava per succedere.

James aprì la porta di casa facendo entrare le due estranee, chiudendo la porta e lasciando la ragione e il cervello al di fuori.

<< Volete bere qualcosa? >>  domandò James, entrando in salotto.

<< Si, grazie. >>  rispose Ashley per entrambe.

<< Quello che prendi tu andrà bene. >>  annuì Simone.

<< D’accordo. >>  disse James, che però in cuor suo pensava che le due ragazze non avessero poi così tanta fantasia: era tutta la sera che ordinavano quello che prendeva lui.

 “ Xx mi avrebbe sfidato anche in questo… non faceva… non fa, mai niente di scontato “  pensò ancora il ragazzo, ma scacciò subito quel pensiero: possibile che ogni cosa le ricordasse lei… il suo grande amore? Non riusciva a non pensare a lei, e le mancava, c’era poco da fare: poi ripensò a Xx abbracciata a Oliver quella mattina e il sangue gli ribollì nelle vene.

Porse loro due bicchieri e vuotò il suo in un solo sorso, e mentre aspettava che le ragazze terminassero il loro, se ne versò un secondo bicchiere… ma stavolta lo sorseggiò.

Simone appoggiò il bicchiere a fianco a quello di James, e senza dire una parola poggiò le mani sul viso di lui e lo baciò.

Le loro labbra si scontrarono con energia e passione… mentre un altro paio di labbra, morbide e sensuali, questa volta di Ashley, si posarono sul suo collo.

James girò la testa per baciare anche Ashley, la sua lingua contro quella di lei, mentre le labbra di Simone prendevano il posto di quelle dell’amica.

Il ragazzo aprì gli occhi per un momento e incontrò lo sguardo languido di Simone, le cui labbra ora gli mordicchiavano con dolcezza il lobo dell’orecchio: lui le spostò una ciocca di capelli dietro l’orecchio… il suo sguardo era di fuoco, carico di passione.

James si spostò un poco tirandole leggermente: voleva arrivare alla camera da letto, ma loro non potevano sapere la strada, così lo seguirono.

Appena il tempo di entrare e Ashley riprese possesso delle sue labbra: il bacio era vorace, lussurioso; le mani di lei scesero lungo i fianchi e si insinuarono sotto la maglietta. 

A contatto con le mani della ragazza, però, James ebbe un secondo di esitazione: non le conosceva e le sentiva estranee… ma dopo qualche minuto il contatto gli sembrò più naturale.

Ashley gli tolse la maglietta e si chinò a baciargli il petto, mentre Simone gli slacciava i bottoni dei jeans e gli abbassava la zip lentamente.

James era rimasto in boxer davanti a due sconosciute: le spinse entrambe sul letto… ora erano una a fianco all’altra e lo guardavano maliziose.

Si abbassò, chinandosi su di loro: baciò prima Ashley, e scese sul suo collo, sfiorandola anche con la punta del naso, passandole la punta della lingua sul profilo della mascella… mentre con una mano andava sotto la maglietta di Simone, abbassandole la coppa del reggiseno… e stringendole un seno tra le mani.

Simone chiuse gli occhi, gettando la testa all’indietro, e godendo di quel contatto.

Si tolse la maglietta e scese, inginocchiandosi vicino al bordo del letto e divaricando le gambe di James, che stava ancora baciando Ashley con trasporto: baciò da sopra i boxer l’erezione di James, mordicchiandone piano la punta, mentre con le mani saliva e scendeva sul suo petto.

James tolse la maglietta di Ashley e lei si sganciò il reggiseno, lanciandolo chissà dove nella stanza: afferrò la testa di James e la avvicinò a lei, baciandogli il collo, poi invertì le posizioni: fece cenno a Simone di spostarsi e lo spinse sul letto, mentre lei si mise a cavalcioni sopra di lui, e Simone riprendeva da dove si era interrotta, levandogli in un gesto secco i boxer, e iniziando a passare la lingua sull’erezione del ragazzo, lungo tutta la lunghezza… mentre Ashley scendeva baciandogli il petto, e una volta arrivata all’altezza dell’eccitazione di lui, prese a leccarlo dalla parte opposta di Simone, mentre con una mano gli carezzava il petto e con l’altra giocava con uno dei suoi testicoli.

James credeva di impazzire: riceveva mille sensazioni, mille brividi e mille scariche di piacere da ogni direzione… era estremamente eccitante, anche solo guardare quelle due ragazze che si dedicavano a lui.

Simone salì sulla punta… e lo accolse completamente nella sua bocca, mentre Ashley giocava con la lingua con i suoi testicoli.

Simone si spostò, baciandogli il petto e lasciandogli una scia rovente sulla pelle… fino ad arrivare alle sue labbra, prendendone possesso, mordicchiandole…

Le fece segno di girarsi e lei obbedì, seguendo le sue indicazioni: si ritrovò a baciare ancora l’erezione di lui, mentre lui prendeva confidenza con la sua femminilità, leccando piano e baciando tutta la zona… e quando James si avvicinava molto a darle quello che voleva, per reazione lei stringeva di più la sua erezione…

Anche Ashley si spostò, carezzando con una mano morbida e delicata il petto di James, e con l’altra il corpo sottile di Simone: il ragazzo alzò una mano verso la prima ragazza, afferrandole un seno e stringendo…

Diede una pacca sul sedere di Simone per farle segno di spostarsi e badò ad Ashley.

Le loro labbra si mescolavano umide, le lingue si intrecciavano, le mani forti di James scendevano lungo tutto il suo corpo, stuzzicandole con la lingua prima un seno e poi l'altro, scendendo sempre più giù, fino ad arrivare alla femminilità di lei, aprendole le gambe in modo da avere più libertà di movimento iniziando a baciare e leccare la zona.

Ashley aveva scariche di piacere che le attraversavano tutto il corpo a ondate, mentre inarcava la schiena afferrando con la mano la testa di lui.

Simone, intanto, era dietro James intenta a baciargli il collo scendendo lentamente verso le spalle...per poi spostarsi a succhiare il seno di Ashley.

James si scostò da lei quando sentì che stava per arrivare all'orgasmo e infilò prima un dito e poi un secondo nella sua eccitazione mentre baciava Simone e la spingeva sul letto, baciandola tra le gambe e succhiando e leccando la sua femminilità, per poi sostituire la sua bocca con le dita della mano libera, mentre baciava prima l'una e poi l'altra ragazza.

La sua erezione era gonfia e lucida, poteva esplodere da un momento all'altro per l'eccitazione.

Simone ed Ashley arrivarono all'orgasmo, i loro corpi tremarono, mentre inarcavano entrambe la schiena, offrendogli i seni.

James spostò le mani e prese per i fianchi Ashley, la fece voltare a pancia in giù, mentre piano entrava in lei abbassandosi fino ad afferrarle i seni, mentre baciava con ardore Simone.

Uscì da Ashley, fece alzare Simone e la spinse contro il muro. Senza preavviso, e in maniera rude, entrò in lei, che trattenne il respiro, prima di lasciarsi sfuggire un gemito.

<< Oh...James! >>  mugolò.

Il ragazzo continuò con forza, dentro e fuori di lei, baciandole e succhiandole le labbra.

La prese per i fianchi per poi spostarla brutalmente dal muro, stringendole i polsi e continuando ad affondare in lei, mentre Ashley gli carezzava i muscoli delle braccia, baciandolo mentre con una mano stringeva i seni di Simone, e James affondava le mani nel suo sedere.

Qualche altra spinta e Simone arrivò all'orgasmo, esplodendo, sentendo le gambe molli, mentre sbatteva il bacino sul muro, travolta da un mare di emozioni.

James uscì da lei e si girò verso Ashley prendendola da sotto il sedere, solleticandole e schiacciondole la schiena contro la parete, mentre la ragazza gli allacciava le gambe alla vita.

James entrò dentro di lei baciandole il collo, scendendo prima su un seno e poi sull'altro, mentre la ragazza gli passava le mani tra i capelli, tirandoli con forza.

James, prendendola in braccio, la spostò verso il letto, dove si stese. Ashley prese l'iniziativa prendendo a muoversi su di lui, e a dettare i tempi.

James era quasi al limite, sentiva che l'orgasmo tanto atteso stava per travolgerlo...e dopo qualche altra spinta, entrambi vennero travolti dall'orgasmo che lasciò entrambi appagati, con due sorrisi in volto.

Simone si avvicinò a James per baciarlo posandogli la mano sul petto e così fece anche Ashley. Le loro lingue e le loro salive si mescolavano così come i loro respiri e desideri.


Era paracchio tardi, poco prima di mezzanotte,  Oliver era a letto con Katy, che dormiva beata al suo fianco; Oliver la guardò e sorrise: Aveva ancora una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Era piuttosto irrequieto da quando aveva visto James al bar, anche se non ne aveva fatto parola con Katy e men che meno con Xx.

Provò a chiamarlo sul cellulare, ma non rispondeva, e dopo aver passato la maggior parte del tempo in ansia per lui, decise di andare a verificare personalmente come stesse il gemello.

Xx era, da poco, riuscita a far addormentare la piccola Amelia e, Oliver senza far rumore, s'infilò la tuta e uscì piano di casa.

Oliver guidò verso l'abitazione di James un po in ansia: probabilmente era uscito ubriaco dal bar. E se gli fosse successo qualcosa nel tragitto? E se a casa fosse  scivolato e avesse sbattuto la testa? Ok, si era comportato da stupido, ma era lo stesso preoccupato.

Parcheggiò e scese dall'auto. Provò a bussare, ma non ottenne risposta.

Provò ad abbassare la maniglia e la porta si aprì facilmente. In quel momento si preoccupò ancora di più.

E se fossero entrati dei ladri in casa? Se suo fratello era in pericolo? 

Entrò senza pensarci due volte. Guardò in salotto, in cucina, nella sala da pranzo...ma niente, non c'era traccia di James o di eventuali ospiti indesiderati. 

Salì al piano superiore, dove sentiva, però, delle voci sussurrate. Prese un ombrello trovato lungo il tragitto, appoggiato al muro. Non era molto, anzi, ma era meglio di niente.

La porta della camera era semichiusa, ma Oliver vedeva della gente muoversi. Entrò di colpo pensando che James potesse sentirsi male o che dei ladri lo stessero aggredendo, ma quello che vide lo lasciò a bocca aperta.

James era a letto con due ragazze! Probabilmente le aveva anche appena conosciute.

Una delle due gli stava baciando e leccando l'erezione, mentre lui baciava lascivamente i seni dell'altra.

La ragazza che era impegnata con James si accorse subito di lui e gli si avvicinò con fare sensuale.

<< Stammi lontana puttana! >>  ringhiò Oliver. Il sangue gli ribolliva nelle vene. Suo fratello a divertirsi e la sua fidanzata a casa sua disperata.

James e l'altra ragazza, Ashley, sentirono la voce e subito guardarono nella sua direzione.

<< Andatevene! >> Oliver era livido.

<< Ollie... >> James era in imbarazzo.

<< Ollie cosa eh...cosa?  E voi due cosa non avete capito?  Dovete uscire fuori di qui, cazzo! Fuori! >>  urlò di nuovo, rosso in volto. Sentirlo usare quelle espressioni era molto raro.

<< Sono mie ospiti, non puoi buttarle fuori. >>  si arrabbiò James infilandosi un paio di boxer e alzandosi per fronteggiare il fratello: erano a pochi centimetri di distanza e sembravano più alti che mai.

<< Ah si? E le tue meravigliose ospiti sono al corrente del fatto che hai una ragazza e una figlia, che sono momentaneamente a casa mia, che si disperano per la tua assenza? >>  domandò ironico Oliver.

Questo colpì James, ma lo fece anche arrabbiare di più. Stava per ribattere, ma intervenne Ashley.

<< James, io vado, è stato bello. Ci sentiamo ok? Simone? >>  fece rivolta all'amica.

<< Si, vengo anche io. Chiamaci se hai bisogno di divertirti ancora. >>  disse l'altra ragazza rivestendosi. 

Pochi minuti dopo si sentì la porta d'ingresso sbattere. Le ragazze se n'erano andate.

<< Grazie tante! >>  sbottò James contro il fratello.

<< Dovresti ringraziare il cielo che ti abbia trovato io e non Xx. Non fa altro che piangere per te e continuare a dire ad Amelia che ritornerai in te perchè le ami. Credi si meriterebbe una cosa del genere? >> Oliver cercava di trattenersi, ma era infuriato.

<< E io merito di essere tradito? Per di più con mio fratello?! >> James sbottò e diede uno spintone ad Oliver.

<< Come hai potuto farmi questo? >> James diede un altro spintone al fratello, pieno di rabbia e delusione.

<< Ma come diavolo ti viene in mente? Non ti farei mai una cattiveria simile! >> Oliver era offeso e spintonò James.

<< Ho visto come vi guardavate in questi giorni. Stavate sempre per conto vostro a parlare o a scambiarvi sms. >>

<< Si, mi stava aiutando a fare una sorpresa a Katy! Hai presente? Mia MOGLIE! >>  sottolineò la parola moglie.

<< Xx è la madre di mia figlia! >>  urlò James.

<< Piantala di spingere! Io voglio bene a Xx come ad una sorella, ma amo Katy, per la miseria! E dovresti saperlo, non potrei mai fare una cazzata simile. >>

<< Lo hai fatto però .>>  e prima di rendersene conto, la sua mano partì verso lo zigomo di Oliver. Non erano mai arrivati a quel punto, neanche lontanamente, in tutti quegli anni.

Oliver era sconcertato, guardò James con espressione strana in viso.

<< Jay, sei ubriaco, e forse hai assunto qualche sostanza insieme a quelle due ragazze. Vattene a dormire e ne riparliamo domani. >>  fece Oliver calmo, ma James si avventò ancora contro di lui tirandogli un secondo pugno.

<< Io la amo! La amo dannazione. E guardami ora, è tutta colpa tua! >>  gridava James disperato scagliandosi ancora contro Oliver, che però fu più rapido e lo atterrò con un pugno, sentendosi male per ciò che aveva fatto.

<< Adesso basta! Ora mi stai a sentire! >>  urlò ancora Oliver schivando un colpo da James, ma assestandogliene uno allo stomaco.

James reagì, negli occhi la rabbia e la delusione, lo afferrò per le spalle e lo buttò per terra, sovrastandolo e scaricandogli una serie di pugni.

In un momento di poca lucidità di James, i movimenti erano resi difficili a causa dell'alcool, Oliver riuscì ad invertire le posizioni e a sovrastare il fratello. Deluso gli tirò due pugni.

<< Tu ora mi ascolti, dannazione! Xx voleva chiederti di sposarla. Mi ha raccontato che volevate aspettare a dopo la nascita di Amelia, ma non avendone più parlato pensava che tu avessi cambiato idea. Ha chiesto aiuto a me perchè sa che ti conosco meglio di chiunque altro. Ed io volevo fare una sorpresa a Katy, e Xx mi sembrava la persona giusta dato che ha partorito da poco! >>  sbottò Oliver mettendosi accanto al gemello. Avevano entrambi il fiatone, le mani macchiate del sangue dell'altro e parecchi lividi.

James lo guardò incredulo.

<< Spiegami tutto...per bene. >>   soffiò James cercando qulcosa per riuscire a fermare il sangue che scorreva dal labbro inferiore.

Oliver cominciò a spiegare dal principio, da quando avevano iniziato a sentirsi più spesso per la sorpresa a Katy, alle confidenze che Xx gli aveva fatto sulla proposta di matrimonio che voleva organizzare.

<< Per questo ci sentivamo spesso, chiaro? Tutto qui. Quegli sguardi che hai detto di aver notato sono solo sguardi di complicità nel tenere l'uno il segreto dell'altro. E se sapesse che te l'ho detto...mi ucciderebbe. Anche se probabilmente ucciderà te dopo che le avrai detto cosa hai fatto stasera. Perchè si, glielo dirai. E' come una sorella per me, niente di più e niente di meno...e tu non hai creduto nè a me e nè a lei. Come diamine hai potuto? Dici di averci visti stamattina dalla finistra di casa mia, ma era un abbraccio di consolazione. Per la miseria, c'era Katy con noi! E tu sei saltato alla conclusione sbagliata senza chiedere nemmeno spiegazioni. Figuriamoci, hai ben pensato di ubriacarti e portarti a letto le prime due sconosciute che ti sono passate davanti. Ma che ti dice il cervello? Mi hai molto deluso, sappilo, non me lo aspettavo da te un comportamento simile. >>  concluse Oliver.

James era senza parole, si sentiva uno stupido, un gigantesco stupido. Non aveva creduto al suo gemello, la parte migliore di lui, e alla sua ragazza. Un senso di colpa grande come un macigno si era posato sul suo petto, fin quasi a togliergli il respiro.

Aveva rovinato tutto. Da solo. E per niente.


Forse tutto questo si leggeva nei suoi occhi che diventavano lucidi e si spalancavano man mano, comprendendo. Si portò le mani tra i capelli e si inginocchiò.

<< Alla fine sei stato tu a tradirla, lei non ha fatto nulla, se non cercare di renderti felice. E bada, o glielo dirai tu o lo farò io. >> Oliver era arrabbiato, nonostante vedere il fratello in quelle condizioni gli suscitasse tenerezza.

<< O..ollie, io...mi dispiace, Scusa, sono stato un idiota. >> James si stava pian piano rendendo conto di quel che aveva fatto.

<< Sai che ti dico? Lei al momento non ti merita, e ancora meno tua figlia. Io...beh, sono tuo fratello, ma non meriti la mia fiducia ora. >>  si leggeva delusione a amarezza in Oliver.

<< Aspetta. Mi dispiace, possiamo fare pace? Non avrei dovuto...avrei dovuto credervi, lo so, ma siete le persone più importanti della mia vita. Come posso rimediare? >> James era disperato, le lacrime iniziavano ad inondargli gli occhi.

<< Non bastano delle semplici scuse stavolta. Non a me, e meno ancora a Xx, se la conosco solo un pò. Io ora me ne torno a casa da mia moglie, metti del ghiaccio su quei lividi. >>  fece Oliver andando verso la porta.

<< Oliver, possiamo parlare? Chiarire? Mi sono reso conto che ho tradito la tua fiducia, e so che ci vorrà tanto tempo, sforzo e sacrificio per tornare come eravamo, ma possiamo iniziare? Lo so che è colpa mia, ma dammi una possibilità. >> James era implorante.

<< James, sono le due del mattino. A casa ho una moglie, incinta, che non sa nemmeno che sono qui. Se si dovesse svegliare già sarà difficile spiegarle perchè non ero al suo fianco, figuriamoci spiegarle i lividi e il sangue che ho in faccia. Sono stanco. Voglio solo darmi una ripulita e riposare. Chiariremo e parleremo, ma non ora. Tu devi riflettere sul casino che hai combinato e su come dirlo a Xx. Buonanotte, ci sentiamo. >>  fece Oliver uscendo dalla stranza, lasciando James, disperato, sul pavimento.
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: lolli89