Quando Sissi tornò dai suoi pellegrinaggi, da Madera e Corfù e Venezia, espresse il desiderio di imparare l’ungherese e avere una dama di compagnia che non fosse stata scelta da sua suocera, come ai tempi delle nozze.
Si ignora come Ida Ferenczy ebbe la meglio sulle sue rivali, il mistero rimane. All’imperatrice viene sottoposto un elenco di sei giovani ungheresi, provenienti dalle migliori famiglie del paese. Si dice che un settimo nome sia stato aggiunto all’ultimo momento,in bella calligrafia, quello di Ida Ferenczy, appunto, il cui padre è solo un povero gentiluomo di campagna.
Quando si conobbero, Elisabetta era appena tornata da una lunga cavalcata, era snella e armoniosa, senza peso.
Fece rialzare la giovane, la ammaliò con le sue parole, la fragilità e la solitudine, divennero amiche, Sissi le scriveva spesso nelle assenze e diceva che la pensava mille volte al giorno.
Correvano gli anni 1864, 1865, Sissi era molto preoccupata per suo figlio.
.. Se Gisella era una bimba dal fisico robusto e di media intellogenza, il bambino era esile,nervoso e facile agli scoppi di collera, lui che era stato precoce e tenero.
Fatte delle indagini, si appurò che, con il pretesto di sviluppare le attitudini militari del bambino, il suo precettore lo aveva separato dalla sorella, per indurirlo e si cercava di raggiungere lo scopo con la scuola del terrore.
... Al minimo capriccio Rodolfo era punito con docce gelide; quando calava la notte, Gondrecourt,suo precettore, lo rinchiudeva nel giardino zoologico di Lainz, nei pressi di Schönbrunn, e per meglio spaventare il bimbo di sei anni gridava: "un cinghiale! un cinghiale!". Prima di pensare di liberare Rodolfo attendeva che gridasse fino a estenuarsi.
Nel mese di agosto 1865, Sissi scrisse la famosa missiva in cui chiedeva che le fossero riservati tutti i poteri per quanto concerneva i bambini, la scelta delle persone che li circondavano, il luogo del loro soggiorno, la completa direzione della loro educazione…
Quando Sissi e Andrassy non si vedevano, si scrivevano e Ida era il loro postino.
Nelle risposte non figurava nemmeno il nome di Andràssy, si parla soltanto dell’amico di Ida.
Nel marzo del 1871 Elisabetta incontrò la contessa Maria Festetics, molto intelligente e molto fedele alla causa ungherese.
Sissi comprese la sua nuova dama d’onore sarebbe stata diversa da Ida,la sua dolce colombella, come la chiamava, che non era il caso di confondere gli incarichi.
Ida era la sua confidente, il suo parafulmine, la Festetics la calma intelligenza, una sorta di controcanto, severa ma amorevole, coltissima,amava la musica e le scienze matematiche, sapeva discutere con Sissi, entrambe le donne protessero sempre Elisabetta e i suoi segreti, le passioni e le fragilità.
Entrambe le rimasero legate per la vita e nella morte, vere amiche, senza chiacchiere o illazioni o grasse maldicenze.
Si ignora come Ida Ferenczy ebbe la meglio sulle sue rivali, il mistero rimane. All’imperatrice viene sottoposto un elenco di sei giovani ungheresi, provenienti dalle migliori famiglie del paese. Si dice che un settimo nome sia stato aggiunto all’ultimo momento,in bella calligrafia, quello di Ida Ferenczy, appunto, il cui padre è solo un povero gentiluomo di campagna.
Quando si conobbero, Elisabetta era appena tornata da una lunga cavalcata, era snella e armoniosa, senza peso.
Fece rialzare la giovane, la ammaliò con le sue parole, la fragilità e la solitudine, divennero amiche, Sissi le scriveva spesso nelle assenze e diceva che la pensava mille volte al giorno.
Correvano gli anni 1864, 1865, Sissi era molto preoccupata per suo figlio.
.. Se Gisella era una bimba dal fisico robusto e di media intellogenza, il bambino era esile,nervoso e facile agli scoppi di collera, lui che era stato precoce e tenero.
Fatte delle indagini, si appurò che, con il pretesto di sviluppare le attitudini militari del bambino, il suo precettore lo aveva separato dalla sorella, per indurirlo e si cercava di raggiungere lo scopo con la scuola del terrore.
... Al minimo capriccio Rodolfo era punito con docce gelide; quando calava la notte, Gondrecourt,suo precettore, lo rinchiudeva nel giardino zoologico di Lainz, nei pressi di Schönbrunn, e per meglio spaventare il bimbo di sei anni gridava: "un cinghiale! un cinghiale!". Prima di pensare di liberare Rodolfo attendeva che gridasse fino a estenuarsi.
Nel mese di agosto 1865, Sissi scrisse la famosa missiva in cui chiedeva che le fossero riservati tutti i poteri per quanto concerneva i bambini, la scelta delle persone che li circondavano, il luogo del loro soggiorno, la completa direzione della loro educazione…
Quando Sissi e Andrassy non si vedevano, si scrivevano e Ida era il loro postino.
Nelle risposte non figurava nemmeno il nome di Andràssy, si parla soltanto dell’amico di Ida.
Nel marzo del 1871 Elisabetta incontrò la contessa Maria Festetics, molto intelligente e molto fedele alla causa ungherese.
Sissi comprese la sua nuova dama d’onore sarebbe stata diversa da Ida,la sua dolce colombella, come la chiamava, che non era il caso di confondere gli incarichi.
Ida era la sua confidente, il suo parafulmine, la Festetics la calma intelligenza, una sorta di controcanto, severa ma amorevole, coltissima,amava la musica e le scienze matematiche, sapeva discutere con Sissi, entrambe le donne protessero sempre Elisabetta e i suoi segreti, le passioni e le fragilità.
Entrambe le rimasero legate per la vita e nella morte, vere amiche, senza chiacchiere o illazioni o grasse maldicenze.