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Autore: Princesse with Wormmon    17/11/2016    0 recensioni
Al chiaro di luna, quella notte la sua bellezza ed il suo fascino risaltarono impudentemente, e il fisico slanciato ed esile da grande atleta avrebbe fatto breccia nel cuore di qualunque ragazza, come un fiore appassito, decaduto al quale erano stati strappati con crudeltà tutti i petali così era lui... ogni più piccolo barlume di bontà, o di gentilezza era stato spazzato via, e non ne era rimasta neppure l'ombra, solo l'oscurità lo possedeva adesso, completamente e non gli lasciava via di scampo.
Questa storia è per i fan di Ken Ichijouji! Buona lettura! :)
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ken Ichijoji
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo II: Cicatrici

 

''Fratellone, facciamo le bolle di sapone? ''

'' Vabbene Ken, più tardi però adesso abbiamo ospiti di là e poi devo finire i compiti.''

'' Ti prego fratellone, facciamo le bolle di sapone, adesso però! ''

'' Ok, vabbene Ken, solo che in cucina c'è la zia non vorrei disturbare, ma se vogliamo fare le bolle devo andare di la a prendere tutto l'occorrente per preparare l'acqua saponata ''

'' Dai fratellone, ti prego! ti prego prepara l'acqua saponata... preparala ti prego e facciamo le bolle, vengo con te in cucina e ti aiuto '' disse Ken supplichevole

'' E vabbene Ken allora andiamo in cucina ''.

I due fratellini Ichijouji si diressero in cucina silenziosamente, cercando di fare il meno baccano possibile, per non disturbare gli adulti che stavano discutendo di questioni importanti. Entrarono in cucina, il fratello maggiore era seguito dal più piccolo, una donna dai capelli rosso fuoco e gli occhi sbarazzini ed astuti esultò con entusiasmo nel salutare il fratello maggiore, facendogli le feste come un cane scodinzolante e abbracciandolo calorosamente.

'' Osamu tesoro! Sei Sempre più bello ogni volta che ti vedo! E sempre più bravo ed intelligente soprattutto!, bravo tesoro mio, sai stavamo giusto parlando di te con tua madre, sei davvero un genio, sei bravissimo a scuola, e nello sport... complimenti! continua così noi tutti siamo cosi fieri ed orgogliosi di te, sei un bravissimo e bellissimo ragazzo ''

'' Grazie zia '' disse sorridendo modestamente il più grande dei fratelli Ichijouji. La donna imperterrita e compiaciuta continuò.

'' Ma guardati quanto sei cresciuto, stai diventando un ometto, sei davvero in gamba e speciale, tua madre ha detto che hai il massimo dei voti in tutte le materie vero? E che vai fortissimo in tutti gli sport scolastici, che studi e ti alleni duramente, sei davvero un ragazzo d'oro Osamu, tutti dovrebbero essere come te, vieni qui tesoro fatti abbracciare di nuovo '' e lo abbracciò teneramente una seconda volta, sembrava non volerlo lasciare da quella stretta calorosa. Dopo un po' finalmente mollò la presa e l'attenzione cadde sul più piccolo dei fratelli Ichijouji, che se ne stava in disparte in un angolino della cucina, sforzandosi di essere invisibile, di non essere notato, avevo lo sguardo mesto e gli occhi bassi, mentre fissava distrattamente il pavimento lucido.

'' A quanto pare ci sei anche tu Ken, non ti avevo notato, vedi tuo fratello quanto è in gamba? Dovresti imparare da lui! È bravissimo a scuola ed in tutti gli sport, sta dando grandi soddisfazioni ai vostri genitori, è davvero un bravissimo ragazzo, e tu invece? Cosa fai per rendere orgogliosi i tuoi genitori? Vedi lui quant'è in gamba? Ma tu non lo sei.. tu pensi solo a giocare ed infastidisci tuo fratello distraendolo dai suoi studi, non sei per nulla un bravo bambino, dovresti solo vergognarti dei tuoi voti scolastici, pensi solo a giocare, sei proprio un'idiota. '' disse la donna crudelmente ferendolo nel profondo del suo animo fragile e sensibile. Ken rimase pietrificato sentendo quelle parole.

Con gli occhi azzurri spalancati, feriti, e congelati, non riuscì a dir nulla in sua discolpa, docile com'era, totalmente incapace di difendersi o di giustificarsi. La donna volendo affondare ancora di più il dito nella piaga continuò imperterrita

'' Sei davvero uno stupido Ken, un bambino viziato, lo vuoi capire che non puoi continuare cosi? Sei solo un buono a nulla, che non è capace di ottenere nessun risultato, devi svegliarti! E diventare in gamba come tuo fratello, prendi esempio da lui. Finchè penserai solo a giocare e non migliorerai i tuoi voti sarai sempre e solo un peso per i tuoi genitori lo capisci o no? Non puoi continuare cosi, devi prendere esempio da tuo fratello Osamu, vedi quanto è in gamba e bravo? È un ragazzo maturo ed intelligentissimo, e tu? Cosa sei tu? Non sei per niente un bravo ragazzo ''

Questa volta gli occhi fragili di Ken non resistettero più alla pressione, al dolore e al senso di colpa che ora si faceva strada arrogantemente dentro di lui senza dargli pace. Lacrime minuscole affiorarono lentamente in quegli occhi blu color della notte.

La donna crudele a vedere le lacrime non si arrese e ancora continuò

'' E adesso che fai? Piangi? Una persona non ti può dire nemmeno come la pensa e tu già piangi? Non sei in grado di accogliere neppure un consiglio..Sei solo uno stupido moccioso piagnucolone, lamentoso e permaloso. No, non credo tu diventerai mai intelligente come Osamu, sei un caso disperato, sei troppo immaturo. ''

Poi rivolta alla signora Ichijouji disse: '' Ma come è possibile che due fratelli siano cosi diversi tra loro? Osamu è così in gamba ed è un vero genio, Ken è un moccioso piagnucolone e buono a nulla ''

'' Agrito basta smettila! '' urlò rabbiosa la mamma dei 2 fratellini. E poi sottovoce le sussurrò '' non vedi che stai esagerando? Stai facendo piangere Ken ''.

Ken scappò di corsa in camera sua piangendo sommessamente, per il senso di colpa che si era insinuato letale come un serpente velenoso nella sua anima, adesso non riusciva darsi pace perchè la sensazione di essere una nullità lo logorava..

' Non sei un bravo ragazzo, sei solo un piagnucolone, vedi tuo fratello? '

Le parole della donna lo martellavano in testa insistentemente, incessantemente e lo divoravano. Il piccolo Ken si rannicchiò sul letto mettendosi le mani sugli occhi mentre piangeva sommessamente.

Mentre le sue lacrime scorrevano come un fiume in piena e non davano adito di voler cessare ad un tratto sentì un tocco delicato che batteva dietro la porta. Era la sua mamma che bussava preoccupata per il suo stato d'animo, per quello che era appena successo quella sera. Ken addolorato non rispose nulla, ma la donna non si arrese e con coraggio invadendo la sua privacy aprì la porta e lo trovò accoccolato sul letto con gli occhi bagnati.

'' Ken.. tesoro, dai non fare cosi, la zia ha esagerato, non darle retta, tutte le cose che ti ha detto non sono vere, anche tu sei un bravissimo ragazzo e sei speciale proprio come Osamu, sei molto importante per me e per papà, noi ti vogliamo bene ''

Queste dolci parole fecero cessare le sue lacrime, alzò gli occhi lucidi guardando dritto negli occhi quella donna dai lineamenti delicati, con un portamento da principessa, era la bontà e la tenerezza in persona.

'' Ken, piccolo mio, scendi giù dai, vieni qui fatti abbracciare ''

Ken tirò su col naso, poi si asciugò velocemente le lacrime e scese dal letto a castello, la donna lo abbracciò con slancio e con estremo amore, come solo le mamme sanno fare verso i loro piccoli, gli accarezzò le guance diventate rosse per il pianto, e gli asciugò le poche lacrime superstiti. Gli baciò la fronte e gli sussurrò '' Tesoro mio, ti prego non dar retta alla zia, tutto quello che ha detto non è vero, sei unico e speciale proprio come Osamu, non voglio più vederti piangere, non immagini neppure quanto ti voglio bene amore mio '' e lo abbracciò di nuovo, baciandolo sulla testa questa volta.

La donna finalmente lasciò la stretta e si allontanò dal suo piccolo che per un attimo rimase fermo incapace di decidere la sua prossima mossa. Ma qualche istante dopo la seguì. La donna si diresse in cucina dove la spietate donna dai capelli rossi stava ancora tessendo le lodi del fratello maggiore e non dava segno di voler smettere.

'' Osamu... ma quanto sei bello! Tu non hai idea di quanto tu sia bello, sei davvero un bellissimo ragazzo sai? Immagino che a scuola farai stragi di cuori non è vero? Già immagino tutte le ragazzine che impazziscono d'amore per te. Tu sei davvero un gioiello. Guarda che occhi stupendi... hanno colore della notte, hai un fascino tenebroso ''.

Osamu non rispose nulla, non sapeva cosa rispondere, semplicemente arrossì imbarazzato davanti a tanti apprezzamenti. Ma la donna ancora non cessò, spavalda e spietata ancora non chiudeva il becco.

'' Osamu tesoro, devo dirti una cosa, ho un regalo per te, per il fatto che tu sia cosi bravo a scuola, ti meriti un premio per tutti i tuoi sforzi, dopo aver studiato duramente durante l'anno, ti meriti una vacanza. Sai ho comprato i biglietti per un luna park sul mare a Shingiuku, una settimana in un hotel a 5 stelle con massaggiatori, piscina, giostre di tutti i tipi, montagne russe e ruota panoramica, inoltre ci sono feste tutte le sere, ci sono i fuochi d'artificio e tante prelibatezze da mangiare. Li ci sono gli chef più bravi del Giappone e i ristoranti più chic ed eleganti. Ho comprato 2 biglietti per portarci i tuoi cuginetti, ma ho preso anche un terzo biglietto apposta per te, te la meriti davvero una bella vacanza tesoro, sarà un onore averti con noi una settimana, ti divertirai un mondo con i tuoi cuginetti. ''

'' Grazie zia, sei stata gentile, ma Ken? Non può venire anche lui con noi? ''

'' Oh tesoro, no! perchè prima di tutto non se lo merita, non ha mica studiato duramente come te! Non ha avuto i tuoi voti a scuola ed i tuoi risultati e poi queste vacanze costano un occhio della testa, mi potevo permettere solo un altro biglietto e ho deciso di regalarlo a te che sei davvero in gamba, sei un bravo ragazzo e lo meriti dopo tutti i tuoi sforzi e la tua buona volontà. I ragazzi d'oro come te vanno premiati. Ken invece non merita nulla a mio avviso, è solo un buono a nulla ''

'' Oh.. vabbene, allora grazie zia '' riuscì solo a dire il maggiore dei fratelli Ichijouji.

Dietro l'uscio della porta socchiusa tacitamente, un bambino aveva assistito tristemente a tutta la scena, non sapeva a cosa pensare. Un Nuovo sentimento si fece spazio arrogantemente nel suo cuore: l'invidia. Perchè lui si ed io no? Perchè lui potrà divertirsi ed io no? Perchè lui è sempre nei loro pensieri mentre per quanto riguarda me mi nominano solo e soltanto per puro caso?. Queste domande lo tormentavano anche se non disse più nulla quella sera, si sentiva solamente ferito per l'accaduto, per come Osamu riuscisse sempre ad essere il migliore, il vincitore in ogni battaglia, il più amato, il più bello, il più desiderato. Ma perchè?

 

Fine Flashback


Il giorno stava nascendo impudentemente. L'alba rischiarava quella piccola collina che ospitava quella base testimone di tanto dolore. Ma ci sarebbe voluto molto di più del sorgere del sole per mettere pace in quell'animo tormentato.

Wormmon si era accucciato ai piedi di Ken come un cagnolino che cerca di elemosinare una coccola dal suo padrone crudele. Si avvicinò all'esile gamba e cominciò a strusciarsi vicino con la testa. In risposta Ken gli diede un calcio seccamente, infastidito da tante smancerie. Eppure forse un tempo avrebbe desiderato come l'acqua nel deserto, in una giornata di sole cocente, dopo aver camminato chilometri sotto il sole di mezzogiorno, un po' di coccole simili a queste attenzioni che gli rivolgeva questo insulso verme minuscolo.

Allora cosa era cambiato?

 

Flashback

 

Ore 19: casa Ichijouji

Era una serata nel cuore dell'autunno. Quella sera Ken era caduto giocando a calcio nel cortile sotto casa, scivolando in una pozzanghera e ferendosi ad una caviglia, fiotti di sangue rossi fuoriuscivano ininterrottamente da quell'esile gambina, che bruciava come fuoco che inceneriva la legna del caminetto in una notte d'inverno. Ken si rialzò di scatto dal terriccio e lasciata la palla dove si trovava si mise a correre velocemente nonostante il dolore pungente che avvertiva, si diresse verso casa, fece le scale in quattro e quattrotto mentre gemeva per il dolore, emettendo lamenti impercettibili. Entrò in casa e si diresse in cucina accasciandosi sul divano mentre minuscole lacrime quasi invisibili scaturivano dai suoi occhi color diamante. Sua madre che aveva sentito aprire la porta corse in cucina per controllare '' Ken.. tesoro.. Sei tornato? '' chiese prima di addentrarsi, e poi lo trovò accovacciato sul divano mentre teneva con dolore e sforzo la gamba ferita tra le mani. Vedendo il sangue la donna si preoccupò e si avvicinò al figlioletto allarmata '' Ken tesoro mio che cosa ti è successo? Sei ferito! ''

'' No niente mamma tranquilla ''

'' Ma stai sanguinando! Dobbiamo subito disinfettare la ferita o potrebbe infettarsi, dimmi come te la sei fatta? ''

'' Sono scivolato mentre giocavo a calcio ''

'' Vabbene tesoro non preoccuparti, adesso ti medico, torno subito ''.

Si diresse nella camera accanto ed in un batter d'occhio era già di ritorno con tutto l'occorrente per le ferite, più una valigetta di pronto soccorso.

'' Ascoltami tesoro adesso che ti disinfetterò ti brucerà un po', ma tu cerca di resistere ok? ''

La donna disinfettò la ferita con la tintura di iodio, Ken urlò fortemente per il dolore e ritrasse la gamba allontanandola.

'' Tesoro ti prego, devi resistere lo so che adesso ti fa male, ma se non la disinfettiamo potrebbe infettarsi e farti molto più male, ti prego cerca di stare fermo ok? Non ci metterò molto ''

'' vabbene mamma '' annuì Ken.

Questa volta fu più coraggioso e sopportò valorosamente il dolore, emettendo di tanto in tanto piccoli gridolini e ritirando la gamba. La donna sterilizzò la ferita con la tintura di iodio, poi ci mise dell'acqua ossigenata per meglio eliminare possibili germi, infine asciugò la zona con dell'ovatta e gli medicò la ferita con una garza sterile.

'' Ecco, abbiamo finito Ken, sei stato bravo tesoro, cerca di fare più attenzione quando giochi a calcio ok? ''

'' vabbene mamma '' rispose il piccolo Ken.

'' Ok tesoro allora io torno alle mie faccende ''

Mentre la giovane donna si allontanava Ken la fissò, voleva chiederle una cosa.

'' mamma? ''

'' Si? .. che c'è tesoro? ''

Ken non ebbe il coraggio ed esitò in imbarazzo '' No niente mamma ''

'' Dai.. dimmi tesoro, mi puoi dire qualunque cosa lo sai ''

'' Ecco.. mi fai una carezza? Oppure mi abbracci o mi dai un bacio come fai sempre con Osamu? Con me non lo fai mai..'' disse Ken arrossendo visibilmente. La donna rimase spiazzata e non sapeva cosa rispondere, come aveva potuto essere cosi cieca e non accorgersi di aver riservato tutte le attenzioni ad Osamu privando Ken del medesimo amore? Come aveva potuto essere cosi crudele?. La donna congelata disse '' Certo tesoro vieni qui..''. Ken stava per avvicinarsi ma ad un tratto successe qualcosa, la porta si spalancò violentemente e con un atteggiamento di sommo entusiasmo ed allegrezza un ragazzino varcò la porta gioioso e soddisfatto annunciando '' Mamma, papà ho vinto il primo premio alle Olimpiadi di matematica, la professoressa ha detto che sono il più bravo di tutta la regione. ''.

A sentire queste parole la donna si commosse e gli corse incontro fiera ed orgogliosa della sua spiccata intelligenza e bravura, lo abbracciò fortemente con tutto il calore e l'amore possibili

 

'' bravissimo amore mio, sei davvero bravissimo sono tanto fiera di te, ti voglio tanto bene, tu mi stupisci sempre e mi rendi sempre cosi felice, ti amo infinitamente, sei davvero speciale '' disse la donna piangendo di commozione e di gioia, baciandolo sulla fronte ed accarezzandolo. In risposta il padre che si trovava sotto la doccia ma aveva sentito tutto urlò

 

'' bravissimo figliolo sono tanto fiero di te, continua cosi, sei la luce dei nostri occhi ''

 

Osamu sorrise di vero cuore per aver reso felici i suoi genitori. Nessuno si era chiesto che fine avesse fatto Ken, che aveva assistito a tutta la scena, supplichevole di avere anche lui una carezza, ma per lui non ne rimanevano più, abbassò la testa tristemente desideroso di poter essere almeno un pochino bravo a scuola come il suo fratellone, almeno cosi avrebbe potuto rendere orgogliosi i suoi genitori, ed essere apprezzato ed amato anche lui.

Invece lui non era un genio, per niente, non era bravo a scuola e non eccelleva in nulla in particolare.. mai ostentava i suoi pensieri a causa del suo carattere timido sensibile ed introverso, lui viveva solo nell'ombra, nascosto, invisibile e dimenticato. Non c'era posto per lui in quella famigliola perfetta.. li poteva vedere ogni sera: la mamma che chiamava il fratellone Osamu a sedersi in mezzo a loro sul divano per guardare insieme un film che avevano lasciato scegliere ad Osamu, e non c'era posto per lui, non in quella realtà.. mai lo avevano invitato a sedersi insieme a loro. Quella sera il piccolo Ken dimenticato osservava la scena nascosto da dietro la porta socchiusa, nessuno lo avrebbe visto, ne si sarebbero chiesto dov'era, poiché c'era nell'aria un entusiasmo ed un'euforia esagerata per il sommo premio che aveva ricevuto Osamu, addirittura il più bravo della regione. Ken non versò neppure una lacrima quella sera, anche se la tristezza si era completamente impadronita di lui, non tanto perchè suo fratello era migliore di lui, né perchè non aveva mai avuto affetto nè attenzione da parte dei suoi insensibili genitori, ma perchè quella sera di quel freddo autunno un bambino tanto solitario, offuscato e dimenticato era venuto al mondo. Era infatti proprio quella sera il giorno del suo compleanno.. il piccolo Ken compiva 8 anni, ma i suoi genitori se ne erano dimenticati completamente presi dall'entusiasmo della vittoria del loro figlio maggiore. Adesso Ken avvertiva la solitudine come un animale feroce che faceva parte di lui, arrogantemente e crudelmente lo sentiva addosso e lo dilaniava, non lo avrebbe abbandonato mai più proprio come una presenza perenne e immortale che non l'avrebbe lasciato vivo, micidiale come l'odio che infiamma gli animi più delicati e feriti, quelli più puri che semplicemente hanno visto troppo o hanno sofferto di più. Adesso questo animale feroce lo divorava, rendendo il suo cuore un mucchio di brandelli sanguinolenti.

 

Fine flashback

 

Wormmon si rialzò dal pavimento dopo essere stato scaraventato a terra dal calcio vigoroso di Ken. Poi il fedele digimon verde gli chiese:

'' Ken? È quasi giorno, hai fame? Che ne dici di fare colazione? I ragazzi verranno solo nel pomeriggio dato che adesso sono a scuola ''

Queste parole giunsero a Ken insonorizzate, ma poi si accorse che quello stupido verme aveva ragione: i ragazzi non sarebbero tornati presto, loro avevano scuola al mattino, lui invece l'aveva decisamente lasciata per sempre, non aveva più intenzione di tornarci, lui era molto più avanti rispetto ai suoi coetanei, aveva raggiunto il livello di preparazione dei professori, anzi ne sapeva più di loro, e la sua presenza in quel posto frequentato da insetti cosi insulsi ed ignoranti rispetto al suo genio lo infastidiva, lo disgustava, non erano degni di stare al suo cospetto, lui era molto più avanti ed era un vero e proprio genio.

Wormmon si allontanò un secondo e quando tornò portava nelle minuscole zampine una scodella carica di dolcetti squisiti per la colazione, sperando con tutto se stesso che Ken li gradisse e si decidesse a mangiare qualcosa.

'' Ken.. guarda questi buonissimi dolcetti li hanno preparati i Gekomon insieme a Digitamamon sono davvero deliziosi ti va di assaggiarli? '' chiese Wormmon fiducioso

'' No, non mi va, non ho fame '' disse Ken rudemente ed indifferentemente.

'' Ma Ken.. ti prego sono già 2 giorni che non mangi devi prendere qualcosa altrimenti puoi sentirti male, o peggio ancora puoi collassare sei già cosi magro, io ho sentito dire che voi esseri umani dovete mangiare almeno 3 volte al giorno per stare in salute, e tu non mangi neppure 1 volta, ti prego Ken.. assaggiane solo uno, sono squisiti, dammi retta ti prego..'' disse supplichevole

'' Adesso non ne ho voglia ''. rispose glaciale.

Il suo animo era ancora inquieto e turbato, gli angosciosi pensieri non volevano proprio lasciarlo andare, poi un altra memoria malinconica seppellì ogni tipo di sentimento ancora presente in lui. Quegli innocui biscotti erano diventati letali poiché gli fecero tornare in mente un vecchio angoscioso frammento della sua infanzia... Continua

 

Fine Capitolo

 

Buongiorno a tutti XD ok forse questo capitolo è eccessivamente triste e drammatico.. mi è uscito cosi perchè ho cercato a tutti i costi di mettermi nei panni del Ken bambino di 8 anni, che ha provato sulla sua pelle queste emozioni.. spero solo di non aver esagerato XD però credo che i suoi sentimenti siano stati questi, o almeno spero di esserci andata vicina... Secondo me le radici da cui poi è nato il Digimon Kaiser sono queste... a parte il seme delle tenebre, Ken è stato sempre messo nell'ombra e dimenticato, e deve aver sofferto atrocemente a causa della mancanza di attenzione da parte dei suoi genitori che avevano occhi solo per Osamu, del senso di inferiorità ed del successivo senso di colpa.. :'(... adesso viene da piangere anche a me per quello che ho scritto... :'(... comunque fatemi sapere cosa ne pensate! :), se lo trovate eccessivo o fuori luogo o noioso eliminerò questo capitolo! ogni idea, consiglio o critica è ben accetta! :)... un bacio.. <3
   
 
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