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Autore: Elsinor    17/11/2016    7 recensioni
La vita non ti sorride quando sei un Magonò, e il giovane e irriverente Silas lo sa bene, tra Burrobirre, lavori ingrati ed elfi domestici più ricchi di te. Ma se sei un Magonò e ti ritrovi con il soffio di Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato sul collo?
È ora di scoprire cosa si può fare senza magia e cosa si può fare con, cosa si può fare da soli e cosa si può fare insieme a qualcuno, specie se quel qualcuno è un mago brillante e vanitoso come Alec Kingsman.
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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«Non dovresti essere al lavoro?»

La voce mi uscì così rauca che non pareva la mia, ma almeno uscì. La Manticora sembrava aver sloggiato e a parte la sensazione di avere solo un cucchiaio di sangue in tutto in corpo, mi sentivo fresco come una rosa, una meraviglia.
La stanza del San Mungo mi suscitò un gran déjà vu della stupida storia dell'intossicazione da Doxy, eccetto che quella volta non mi ero trovato nessuno al capezzale, men che meno Chip.
Mio cugino stava leggendo La Gazzetta del Profeta tutto accigliato e quando mi sentì parlare la abbassò, spalancandomi gli occhi addosso.
«No, veramente ho orari flessibili. Tutto a posto? La Guaritrice ha detto che l'antidoto ti rimetterà presto in piedi.»
«I goblin ti danno orari flessibili?»
«Ah, sei rimasto indietro. Adesso lavoro in proprio. Ti ricordi la mia impresa?»
«Dimmi che non stai parlando del Mago dell'Alcova.»
«Sto vendendo più Pozione Perduro di quanta ne riesca a distillare! E anche gli oggetti hanno successo. Più divertente dei goblin, no?»
Cercai di schiaffarmi la mano sulla fronte, ma il mio braccio era così molle che non produssi un gesto granché plateale.
«Silas,» esordì Chip tutto sorridente «lo so che ti sto sul culo (be', perché me l'hai detto), ma è stata una fortuna che fossi con te, ieri. E ora non posso certo mollare il mio cuginetto a cui hanno appena avvelenato il tè. La zia mi ucciderebbe.»
«L'avrà avvelenato Lloyd, non me la contava giusta.»
«Scemo, ha portato lui qui il campione per fare l'antidoto. Hanno detto i Guaritori che forse ti sei sbagliato con le erbe visto che non sei un mago, ma, voglio dire, non sarai un mago ma non sei così coglione!»
«Grazie, Chip.»
«E poi era tè in bustine. Secondo me invece lo ha avvelenato lui.» stese il braccio e puntò l'indice contro la porta dal lato opposto della stanza, porta da cui era appena entrato...indovinate.
Alec allargò lievemente le braccia e abbassò lo sguardo con modestia teatrale «Chiamatemi Sirius Black. Ma con capelli più belli.» ci venne incontro, piegando il capo per salutare con garbo la strega sul letto alla mia destra, che aveva la testa fasciata e si capiva che era una strega solo grazie alle tette. Nella stanza c'erano altri tre degenti oltre a me, uno tramortito e verdastro e l'altro un po' gonfio ma sveglio che leggeva la sua copia del Profeta, poi la strega che era la più reattiva, o forse lo era solo per via di Alec.
Notai che Alec portava di nuovo la valigetta di pelle, ma niente Ratbert. Probabilmente non lo facevano entrare al San Mungo.
Si evocò una sedia con un colpo di bacchetta e ci crollò sopra con distratta disinvoltura.
«Torno adesso da casa tua» mi disse, rivolgendosi a me come se avessimo interrotto una tranquilla conversazione pochi minuti prima «ho ricontrollato i sistemi di sicurezza ed è tutto in ordine. Impossibile che qualcuno sia entrato. Deve essere successo prima che li installassi, per forza.»
«No, avevo bevuto tè a colazione prima ed era a posto.» mi permisi di osservare.
«Oppure sei stato tu.» suggerì Chip quasi cortese, fissando Alec dal lato opposto del mio letto, le braccia incrociate.
«Ricominciamo? Lo sai che non ti mento.» rispose Alec, cortese anche lui.
«Veramente non lo so, ti chiudi a Knarl appena provo a sbirciare.»
«Non lo faccio apposta, ho solo una forza mentale spiccata.»
«Io comunque sto bene.» intervenni, distruggendo l'idillio.
Alec si voltò e mi contemplò per lunghi istanti la faccia. Non doveva essere un bello spettacolo, ma mantenne il sorriso cortese.
«Ma certo che stai bene» disse, incoraggiante «devi solo prendere un altro po' di Pozione Rimpolpasangue e aspettare che ti ricresca l'apparato gastroesofageo. Secondo i Guaritori ti rimetterai perfettamente.»
«L'ho già detto io.» protestò sommessamente Chip.
«Chip, mi vai a comprare da bere al negozio, quinto piano?» gli chiesi, guardando di sottecchi Alec.
Chip ci scoccò un'occhiata di disapprovazione e si alzò in piedi «D'accordo, ma ti avverto che sarà succo di zucca o roba del genere. Ha detto la Guaritrice che gli alcolici non li puoi bere. Ti prenderò anche una rivista zozza, contento?»
«No!» gli gridai dietro mentre usciva. Ma era un grido piuttosto rauco, e debole.
Alec, che non aveva smesso di guardarmi, allungò la mano e mi accarezzò i capelli.
«Avresti dovuto chiedere l'aiuto di tuo cugino prima. È un mago di talento e non è un idiota, anche se fa di tutto per sembrarlo. A differenza del sottoscritto, ti ha salvato la vita. Siamo stati presuntuosi, a pensare di poter sbrogliare questa storia da soli.»
«Tu sei presuntuoso» mormorai contrariato «e mio cugino non mi avrebbe mai dato retta se non mi avesse visto vomitare sangue a spruzzo.»
«Di certo questo episodio ha dato una nuova dimensione alle cose.» concluse Alec, conciliante. Aveva represso una smorfia quando avevo parlato del sangue a spruzzo. Me ne accorsi anche se mi si chiudevano gli occhi a farmi accarezzare la testa. Non perché mi venisse sonno, ma perché era proprio molto piacevole.
«Alec, lo sai che c'è uno pagato per spiarti?»
«Sì, mi ha avvisato lui che eri qui. Che seccatura, pensavo di essermene liberato con una fattura quattro anni fa, ma si è fatto rimettere a posto il naso. Devono pagarlo parecchio.»
«Non l'hai affatturato di nuovo, vero? Non è così male.»
«No no, mi ha detto che si licenzia. Gli ho fatto solo un piccolissimo regalo d'addio...»
Alzai gli occhi al cielo, o meglio, al soffitto.
«...che non è niente in confronto a cosa farò a chiunque ti abbia avvelenato.»
Osservai tristemente le pieghe delle lenzuola, la polvere che danzava nella luce tenue della finestra e la faccia di Alec dal sorriso misurato e gli occhi come pezzi di vetro in quella luce.
«Avrei dovuto incontrarti in un altro momento...in un altro posto...in un'altra vita.» considerai, rassegnato.
Alec smise di accarezzarmi i capelli.
«Vedo che hai recuperato il solito atteggiamento positivo. Come faccio a darti un bacio davanti a tutti?»
«Tipo fregandotene.»
Si guardò intorno, ma alla fine mi prese il viso con una mano incredibilmente delicata e si chinò a darmi quel fottuto bacio.
Ci guardammo negli occhi una frazione di secondo, poi lui tornò a sedersi con naturalezza e aprì le cinghie della valigetta.
«Ti ho portato qualcosina da casa» esordì, posando sulle lenzuola l'Avversaspecchio e lo Specchio Gemello «e un po' di regali da me.» un fascio di pergamene rilegate con quattro punti di filo e una bottiglia di Idromele barricato.
«Wow, grazie» dissi, prendendo subito la bottiglia «mi era presa paura con quella storia del non bere alcolici.»
«Non berla subito, idiota. Ora capisco come hanno fatto ad avvelenarti. Usala per l'occasione giusta, quando uscirai da qui. E solo un goccio. Leggiti Il Settimanale delle Streghe, intanto: è la bozza del prossimo numero, in anteprima assoluta.» sembrava piuttosto soddisfatto, così sfogliai educatamente le pergamene.
«Quello dell'annuncio sul Profeta mi ha risposto» proseguì Alec senza cambiare tono. Smisi di osservare la classifica del Premio per il Sorriso-più-Affascinante «ci incontriamo oggi. Naturalmente tu non puoi venire.»
«Naturalmente non ci puoi andare neanche tu. Potrebbero aver tolto di mezzo me per beccare te da solo.»
«Scusa se te lo dico, ma non credo faresti la differenza.» Bastardo.
«Vai con Chip, allora.»
Se Il Settimanale avesse indetto un Premio anche per il Sorriso-più-Forzato avrebbe sicuramente vinto Alec in quel momento.












Angolo dell'autrice: secondo me Alec può vincere anche il Sorriso-più-Affascinante! Felici di rivederlo? Che ne pensate, vi viene da sospettare ancora di lui? Siete team Chip o team Alec? O addirittura team Lloyd? Recensite e votate. In questo capitolo purtroppo non c'è Ratbert, ma in compenso Silas è vivo e vegeto. Per scoprire se lo rimarrà ancora per molto, continuate a seguire!
   
 
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