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Autore: daphne 92    18/11/2016    1 recensioni
Può la tua vita cambiare in un giorno? Possono le tue certezze essere sgretolate da due semplici parole? SI! è quello che è successo ad Harry quando ha letto due semplici parole "Alexander Malfoy"
{Questa storia è la versione riveduta e corretta della "Famiglia Malfoy"}
Genere: Avventura, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daphne Greengrass, Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Pansy Parkinson | Coppie: Draco/Pansy, Lucius/Narcissa
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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-Questo deve finire, non puoi continuare così- disse Astoria curando Alex dopo l'ennesimo incontro con Voldemort, quella notte il signore oscuro si era divertito ad insegnarli come resistere alle torture, in modo pratico naturalmente, ci aveva rimesso anche sua zia Bellatrix che si era rifiutata di far provare a suo nipote il suo famoso crucio.
-Puoi solo curarmi?- disse Alex chiudendo gli occhi, aveva un grandissimo mal di testa e si sentiva tutte le ossa rotte.
-Lo farò e poi andrò da Draco a raccontargli tutto, non puoi andare avanti così- disse Astoria arrabbiata.
-Se dirai una sola parola di questo a Draco tra noi finisce adesso- disse serio Alex, suo fratello era impulsivo, non poteva sapere nulla di tutto ciò.
-Bene, almeno tu sarai al sicuro, che è la cosa più importante- disse Astoria alzandosi dal letto.
-Non puoi andare da Draco- disse Alex afferrando il polso di Astoria.
-Lui puoi aiutarti- disse semplicemente Astoria.
-No! Lui si metterà nei guai con Voldemort e non è quello che voglio, non posso perderlo, sono niente senza il mio gemello, ti prego As, ti prego- disse Alex supplicandola con lo sguardo.
-Non voglio perderti, ogni volta ti fa più male, senza un motivo! Tuo fratello ha il diritto di saperlo, potrebbe condividere il tuo dolore, sarebbe più facile- disse Astoria cercando di convincere Alex.
-Secondo te io voglio che mio fratello senta quanto sto male? Per Salazar As è l'ultima cosa che voglio!- disse Alexander scuotendo la testa.
-Quando pensavi di dirmelo?- chiese Draco entrando nella stanza, aveva sentito tutta la conversazione.
-Non ti riguardava e non ti riguarda neanche adesso Draco, stanne fuori- disse Alexander arrabbiato.
-Si tratta di te, il mio gemello, come posso starne fuori quando ti vedi con Voldemort?- disse Draco furioso.
-Perchè è quello che voglio, il meglio per tutti- disse tranquillamente Alex.
-Non per me Alex, mi hai tagliato fuori dai tuoi problemi ancora una volta! Non ti fidi di me? è per il nostro passato?- chiese Draco confuso e ferito.
-Ti voglio al sicuro fratellino- disse Alexander avvicinandosi al fratello.
-è la stessa identica cosa che voglio io, ti voglio al sicuro Alex- disse Draco arrabbiato per poi andarsene.
-Vai a parlare con Draco, chiarite questa stupida discussione- disse Astoria avvicinandosi ad Alex.
-Smettila, non sei la mia psicologa As- disse Alexander arrabbiato.
-Sono la tua ragazza! E m'importa di te- disse Astoria offesa.
-Smettila di darmi ordini e di consigliarmi, non ho bisogno che tu ti preoccupi per me, non ho bisogno che tutti voi mi stiate così addosso- disse Alexander frustrato.
-è così che funzionano le cose con te non è vero? Quando qualcuno si avvicina troppo tu lo respingi, perchè non vuoi farti amare dalle persone?- disse Astoria arrabbiata.
-è finita Astoria- disse Alex andandose dalla stanza sbattendo la porta.


-Problemi con Alex?- chiese Pansy avvicinandosi a Draco, che era seduto sconsolato nei divanetti della sala comune.
-Non so che fare- disse Draco incerto.
-Lascialo respirare, sei sempre con lui o nella sua mente, lo soffochi così Draco, so che hai paura di vederlo scomparire da un momento all'altro ma non accadrà, lui ci sarà sempre per te, devi solo lasciarlo respirare, ogni tanto diventi un pò appiccicoso con le persone amore- disse Pansy accennando un sorriso.
-è che non voglio perderlo di nuovo, e so di essere un pò asfissiante con le persone, credo che perdere da piccolo il proprio gemello faccia questo effetto alla gente- disse Draco sulla difensiva.
-Lo so, non era un accusa la mia ma un dato di fatto. Alex è tornato per sempre, non ti lascerà di nuovo, non è un cane che devi tenere al guinzaglio, per tutta la sua vita è stato solo e ha preso le sue decisioni, lascia che continui a prenderle da solo, magari ti chiederà aiuto quando e se ne avrà bisogno- disse Pansy baciando Draco.
-Che cosa farei senza di te?- disse Draco sorridendo.
-Saresti perso, per fortuna sono una brava cucciola- disse Pansy ridendo.


Alex d'impulso si era intrufolato nell'ufficio di suo zio Severus, aveva usato la metropolvere e adesso si trovava a casa Malfoy, più precisamente nell'ufficio di suo padre.
-Papà possiamo parlare?- chiese Alexander dopo essere uscito dal camino ed essersi ripulito.
-Certo, ma Alex che ci fai qui? Non dovresti essere a scuola?- chiese Lucius confuso quando vide il figlio nel suo ufficio.
-Proprio di questo voglio parlarti..sei sempre amico con il nuovo preside di Durmstrang vero?- disse Alexander con nonchalance.
-Si ma perchè?- chiese Lucius, anche se temeva di sapere il perchè.
-Voglio finire l'anno da loro, saranno pochi mesi e mi saranno utili per capire cosa voglio fare, mi daranno una formazione oscura perciò Voldemort dirà che posso andare, ti prego papà! Qui mi sento soffocare- disse Alexander supplicandolo.
-Ne parlerò con tua madre- disse Lucius annuendo.
-Grazie, io vado a fare le valige- disse Alex rientrando nel camino.
-Non ti ho ancora detto sii- disse Lucius scuotendo la testa divertito.
-Lo farai- urlò Alex mentre veniva trasportato via dalle fiamme verdi.
Lucius scrisse subito un gufo a Draco, voleva capire cosa stava succendo prima di prendere decisioni affrettate.


-Papà mi ha detto che vuoi andare a Durmstrang, quando partiamo?- chiese Draco la mattina dopo quando vide Alexander nella sala grande.
-Parto domani- disse tranquillamente Alexander, senza alzare lo sguardo dal piatto, non poteva affrontare adesso il fratello.
-Io vengo con te- disse Draco deciso.
-No, altrimenti non avrebbe senso partire Draco- disse Alexander frustrato.
-Te ne vai per colpa mia?- disse Draco ferito facendo un passo indietro, come se quelle parole lo avessero colpito.
-Me ne vado perchè finalmente ne ho la possibilità! Quando ero Harry Potter non potevo decidere nulla, gli altri decidevano per me e adesso mi sembra che stia accadendo la stessa cosa, ho solo bisogno di sentire che la mia vita è veramente mia, non posso farlo qui con te mamma papà e le ragazze, è diventato impossibile- disse Alexander alzando la voce.
-Fai quel che vuoi, ho passato la mia vita solo, posso continuare nello stesso modo- disse Draco arrabbiato andandosene nei sotterranei.
Per fortuna grazie al chiasso dei gufi in arrivo nessuno aveva veramente sentito la lite tra i due gemelli.
Con le ossa ancora doloranti Alex si alzò dalla sedia e tornò nei sotterranei per fare le valige, sapeva di avere ancora un ultima persona d'affrontare.
-Te ne vai, senza dirmi niente, devo venirlo a sapere da mia sorella- disse Astoria arrabbiata entrando in camera di Alex mentre il biondino metteva in valigia le sue ultime cose.
-Pensavo fosse meglio così- disse Alexander senza voltarsi.
-Perchè? Mi hai trascinato qui con te e adesso quando divento troppo impegnativa te ne vai? Non potrai scappare per sempre dalle persone che ti vogliono bene Alex!- urlò Astoria arrabbiata.
-Hai finito?- disse Alexander continuando ad ignorarla.
-Si, è finita- disse Astoria andandosene piangendo e Alexander si sdraiò a letto con gli occhi lucidi passando le sue ultime ore ad Hogwarts fissando il soffitto con mille pensieri in testa.
La mattina arrivò presto e fu per Alex l'ora di partire, passò davanti alla camera di suo fratello, era chiusa, non aveva intenzione di salutarlo allora, decise di mantenere il suo orgoglio e scese le scale senza bussare alla porta di Draco.
-Non lo vai a salutare?- disse Pansy accarezzando i capelli di Draco, erano a letto ed avevano sentito chiaramente Alex fermarsi davanti alla sua porta.
-Sta scappando da me, dovrei andarlo a salutare sventolando un fazzoletto bianco e piangendo? Può fare quel che vuole, è la sua vita che sta rovinando- disse Draco sarcastico sottraendosi al tocco di Pansy.
-Lo rivedrai tra mesi, io credo che dovresti andare- disse Pansy sincera.
-Andrà Hermione a salutarlo, la sua unica amica, non ha bisogno di me- disse Draco arrabbiato per poi voltarsi verso il muro, deciso a continuare il suo sonno.

Alex si trovava ai confini di Hogwarts con suo padre e sua madre, di Draco non c'era traccia ma forse era meglio così, quando si voltò vide però un altra faccia familiare che era andata a salutarlo, Hermione.
-Ehi- disse Hermione imbarazzata avvicinandosi ad Alexander che era insieme ai suoi genitori.
-Mamma, lei è Hermione, papà credo che tu l'abbia già incontrata- disse Alexander avvicinandosi alla riccia.
-Si, ehm..mi dispiace per come mi sono comportato, immagino di non aver fatto una buona prima impressione- disse Lucius tendendo la mano ad Hermione.
-Non importa signor Malfoy- disse Hermione imbarazzata.
-Grazie per essere sempre stata vicina ad Alex- disse Narcissa sorridendogli sincera.
-è il mio migliore amico- disse Hermione sorridendo.
-Mi mancherai Mione- disse Alexander abbracciandola.
-Anche tu- disse Hermione con gli occhi lucidi.
-Tornerò presto- disse Alexander rassicurandola.
-Draco non è qui?- chiese confusa Hermione.
-Noi Malfoy siamo piuttosto testardi, tutti quanti- disse Lucius osservando Alexander.
-Andiamo papà- disse Alex mettendogli una mano sulla spalla e i due Malfoy si smaterializzarono.
   
 
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