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Autore: GELI93    16/05/2009    0 recensioni
è dedicata ai th inseriti negli anni precedenti alla 2 guerra mondiale. Potrà sembrare in apparenza comica come storia anche se non lo è per niente. Chi la legga la recensisca grazie,per me è molto importante perchè mi sto dedicando veramente molto a questa ff,il suo significato è molto profondo ma per capirlo bisogna leggerla tutta e aspettare che io l'abbia terminata.Fa molto riflettere riguardo a che anno è stato il 900..quindi.. leggete e riflettete su gli avvenimenti storici accaduti che non dovrebbero mai essere dimenticati perchè farlo sarebbe un affronto a tutti gl'innocenti che sono stati sterminati.Grazie.
Genere: Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La neve turbinava lenta per le strade di Berlino,un vortice soffice,fino,interminabile; una nevicata a rallentatore. Bill osservava questo strano spettacolo da dietro il finestrino della macchina,troppi pensieri gli affioravano per la mente. Oltre alle faccende politiche adesso vi si erano aggiunte anche quelle personali. Pensava all'ultima litigata con Emile,solo in quel momento pensò che doveva essere stato troppo gelido nei suoi confronti...ma che ci poteva fare? Il lavoro non facceva altro che stressarlo....."Bill".... Hermann da canto suo non aiutava molto,anzi,peggiorava la situazione,continuava ad ammassare riunioni su riunioni.. facile per lui che doveva solo assistere... "Bill...". E poi c'era la questione di Magda,troppo insistente,troppo invadente,sospettava che stesse tramando di nuovo qualcosa, aveva questa sensazione da parecchio tempo. "Bill!?" Bill finalmente si voltò,a suo fianco c'era Eva, più splendente che mai,che lo stava osservando preoccupata "oh,scusa Eva,stavo pensando" "Bill,ti senti bene?Sei pallido" disse lei appoggiandogli una mano su una guancia. "No,no tutto bene,davvero,non preoccuparti per me" rispose prendendo la mano di Eva fra le sue, "ti sei divertita ieri a teatro? Mi dispiace non essere venuto,mi farò perdonare al più presto" "oh,non è necessario,Heydrich è un buon accompagn...." al nome di Heydrich Bill aveva avuto un gesto di stizza. Eva corrucciò la fronte "qualcosa t'infastidisce?" "che? non no figurati.." "oh.allora ti stavo dicendo che Heydr.." di nuovo quel gesto seccato; Eva rimase pensierosa per qualche secondo. "Ma tu sei geloso!" esclamò con gli occhi che le si illuminavano "chi? io? geloso? Nahhhh....che..che sciocchezza" disse voltandosi dall'altra parte per non far vedere che era arrossito,ci pensò su...era geloso? Si! Lo era da morire! Era geloso di tutto il tempo che Heydrich passava con Eva...se solo lui non fosse stato ammalato quella volta.... aveva proprio centrato il problema!. "Ma qual'è il problema?" "ti ho detto di non toccarmi,mi lasci Hermann, Posso urlare molto forte se lo voglio" "non ti conviene",prima ancora che Magda potesse aprire bocca Hermann gliela aveva tappata con una mano,provò allora a mordergliela "ehi! allora oltre che avere la lingua biforcuta mordi come una vipera,chissà se sei velenosa.." le sussurrò all'orecchio con vose sarcastica. Magda sbuffò,che seccatura,per tutti lei e Hermann erano insieme,per carità! Era veramente un bell'uomo...attraente sempre raffinato..aveva savoir fare..ma lei puntava più in alto. "sarà meglio se farai la brava questa sera" le disse poi passandogli un braccio attorno alla vita,Magda voltò il viso dall'altra parte,non perchè fosse imbarazzata ma per nascondere il sorriso che le si era appena materializzato nel viso....già,quella sera sarebbe stata speciale,indimenticabile,aveva organizzato tutto nei minimi particolari,nulla poteva andare storto. "Va tutto storto" pensò Emile sprofondando ancora di più nel sedile dell'auto,accanto a lui Heydrich se ne stava impassibile,non aveva cambiato posizione da quando vi erano saliti "è strano.." pensò guardandolo. Heydrich guardava fuori senza vedere però veramente il paesaggio,stava sognando a occhi aperti,cosa che gli capitava assai raramente..anzi,forse non gli era mai capitato...pensava a Eva...Eva! Mai aveva conosciuto una creatura simile a lei...apparte Kelsie che era stata la prima a fargli battere veramente il cuore,aveva giurato che dopo di lei mai e poi mai avrebbe amato un'altra donna... ma poi era arrivata lei. "non posso amarla,per lei sono come un fratello,lei ama già uno e non sono io.." Heydrich si struggeva di notte con quei pensieri,molte volte si era sognato di lui e Eva che... poi alla mattina quando si trovava a faccia a faccia con Bill,il suo capo,l'amore di Eva,provava sempre un strano disagio...quasi come se quello che succedeva nel sogno fosse accaduto veramente. Le macchine rallentano "siamo arrivati" mormora Heydrich faccendo sobbalzare Emile. La sala era enorme,addobbata d'arte per l'occasione. L'aria era impregnata di musica e champagne,Magda guardava Bill e Eva volteggiare in mezzo alla pista fra gli altri invitati,non era l’ unica a lanciare occhiate di fuoco alla ragazza. Ecco. Era venuto il momento. La musica era finita, Bill aveva momentaneamente lasciato da sola Eva per parlare con un ragazzo che gli aveva presentato Eva "Bill questo è mio fratello Fegelein,ha la mia stessa età,siamo gemelli,mi avevi detto di presentartelo,eccolo qua" Fegelein assomigliava veramente molto a Eva,gli stessi occhi azzurri e i stessi capelli biondi,Bill stava discutendo con lui di un eventuale ruolo nel esercito di alto grado e il giovane rispondeva entusista. "Non è veramente un magnifica serata?" Magda si era avvicinata a Eva e la guardava con il sorriso più benevole che poteva "non ti stai divertendo forse,Eva?" nel pronunciare il nome della ragazza uno strano scintillio passò attraverso gli occhi di Magda. Eva voltò lo sguardo verso quest'ultima "Magda! Che piacere.." disse non sapendo che altro aggiungere.... Magda che andava da lei a parlarle....era davvero molto strano "oh Eva,so cosa starai pensando,ma cosa ci fa questa qui da me? Vedi cara, in questi giorni ho avuto molto modo di riflettere ma,ti prego,vorrei palarne con te in privato,per favore" Eva la guardò dritta negli occhi. Magda sembrava sincera,molte volte Bill le aveva ripetuto che non doveva mai fidarsi di quello che diceva,che era una vera serpe,eppure...c'era qualcosa negli occhi di Magda... Eva annuì convinta,forse finalmente sarebbe riuscita a fare amicizia con lei. Emile guardava stupito Heydrich che intratteneva alcuni ospiti suonando il violino,incredibile! Chi l'avrebbe mai detto che sapeva suonare! E ancora più incredibile era come si rilassava mentre suonava,come il suo viso si distendesse,come gli occhi s'illuminavano quando gli riapriva,Emile poteva giurare di scorgere perfino un vago rossore quando riceveva applausi. Improvvisamente fu attratto da una scena dall'altra parte della sala,Eva stava parlendo con Magda,Eva e Magda? E da quando?. Corruciò le sopracciglia sospettoso,avrebbe voluto andare da lei,quando una ragazza gli si parò davanti. Era una ragazza davvero minuscola,ben proporzionata e di una bellezza squisita,ma davvero minuscola,a malapena arrivava all'inizio del collo di Emile; "tutto solo?" domandò lei senza la minima traccia di imbarazzo ma senza anche alcuna civettuosità. "Vuoi fare un giro?" continuò lei indicando la pista da ballo,Emile era confuso,chi era quella ragazza simile a un folletto? Perchè gli sembrava di averla già vista?. "Come ti chiami?" le sussurrò non sapendo che altro dire, lei sbattè i grandi occhi verdi,"lo prendo come un si o un no?" Emile guardò ancora una volta nella direzione dove poco fa si trovavano Eva e Magda,sparite! Forse se le era immaginato...."andiamo" disse infine prendendo la ragazza misteriosa per mano. "Grazie per avermi seguito Eva,sono veramente sorpresa dalla fiducia che mi dimostri,anche se non me la merito" "Magda,non dire così" "ma si Eva,si,sono stata così perfida con te...ma...vedi...era per..per prottegerti". "Prottergermi?" ripetè Eva non capendo il perchè di quelle parole "ma si,si Eva da..oh,ma che sciocca,non mi crederai,lo so,è troppo tardi ormai..." vedere Magda agitata in quel modo che continuava a guardarsi attorno preoccupata fece nascere una certa inquietudine nella ragazza. Cosa poteva mai esserci di così grave? Magda la prese per mano,al contatto quelle mani sembravano di pietra....chissà se oltre alla lingua biforcuta aveva anche il sangue da rettile,Eva scacciò via subito questo pensiero "vieni,sarà più facile quando lo vedrai con i tuoi occhi...". Magda la condusse davanti a una porta che Eva non aveva mai visto,nella residenza di Berlino Eva non aveva accesso a tutte le camere..forse adesso stava per saperne il perchè... "Questa non è la chiave vera ma il doppio,Bill le dà sempre ad Emile,è l'unico di cui si fida veramente...ma lavorandomi un pò Hermann ho scoperto che anche i domestici ne hanno delle copie,di ogni stanza,non è stato difficile prenderle.." disse Magda rispondendo allo sguardo interrogativo di Eva. La serratura scattò "ci siamo" mormorò Magda,più a sè stessa che a Eva. La stanza era molto spaziosa,la luce della luna che filtrava dalla grande vetrata dall'altro lato illuminava tutti i mobili,Eva vide uno specchio,una cassapanca posizionata ai piedi del letto a baldacchino,un armadio nel quale si potevano intravedere vestiti femminili. Una stanza di una ragazza. Un particolare colpì Eva,in un angolo stava un piedistallo,isolato dal resto,sopra di esso stava il busto di una ragazza sorridente,affianco a questo v'era in un vaso un mazzo di fiori freschi,di giornata. Eva osservò il quadro che stava dietro a quel strano tempietto,ritraeva la stessa ragazza,si sorprese della sommiglianza che aveva con lei,se non fosse stato per gli occhi grigi e i capelli neri. Magda accese la luce così che tutto fu più chiaro,fremeva,era evidente. "Chi..." "chi è vuoi dire? é la nipote di Bill.." "Bill non ha una nipote.." Magda mostrò a Eva il comodino vicino al letto,tutte le foto che vi erano posate sopra ritraevano la ragazza con Bill. Eva non capiva nulla "non te ne ha mai parlato,vero?" la voce di Magda aveva un tuono suadente "non l'ho mai vista" "per forza non l'hai mai vista,è morta che ancora Bill non ti conosceva.." Eva spalancò gli occhi a queste parole "m..morta? C.." "come? Si è sparata.." "perchè?" Eva capiva sempre meno di quella storia. "Perchè la gelosia di Bill la stava faccendo impazzire,non la lasciava andare da nessuna parte,Emile quando gli ha chiesto la mano a sua nipote quasi non lo ammazzava, Kelsie viveva nella reclusione totale,logico che trovasse il suicidio l'unica via di fuga....oh...una parte che solo io sono a conoscenza,che nemmeno Bill sa, Kelsie si è sparata dopo aver trovato una tua lettera nel cappotto di Bill..." Magda disse quelle parole assaporandole..e la parte migliore doveva ancora arrivare " e sai perchè Bill era geloso? Penso che te lo immagini....aveva una storia con sua nipote,e che storia,ogni sera se la portava a letto... penso che se la volesse anche sposare." "BASTA! SMETTILA! LE TUE SONO SOLO BUGIE..BILL..BILL NON SAREBBE IN GRADO DI FARE TUTTO QUESTO...SEI CRUDELE..". Aveva fatto male a seguirla,perchè l'aveva fatto,stava per uscire dalla stanza,voleva andare da Bill, abbracciarlo e fingere che Magda non le avesse detto niente,dimenticare tutto ancora prima di averlo compreso. "Sarò crudele...ma...hai notato la somiglianza con sua nipote? Non dirmi di no perchè è troppo evidente" Eva a queste parole si bloccò "non lo capisci,sciocca? Lui non ama te...lui ama Kelsie attraverso di te..." "NON è VERO!" " ah no? Quante volte ti ha detto apertamente ti amo? quante volte l'avete fatto?". Eva sapeva la risposta,e sapeva che Magda la conosceva..mai... quella parola le aleggiava nella mente come un piccolo fantasma....sentiva gli occhi riempirsi di lacrime...allora,forse,non erano delle bugie quelle... Uscì dalla stanza correndo,il volto nascosto dalle mani. Magda sorrise,la prima fase era compiuta,la più difficile veniva ora. Heydrich era uscito dalla stanza completamente ubriaco, cercava il bagno,dopo aver eseguito vari brani con il violino alcuni,chissà chi non riusciva a ricordare,lo avevano invitato a bere,nonostante avesse rifiutato ripetutamente lo champagne alla fine aveva ceduto, "al diavolo" si era detto mentre beveva d'un fiato il primo bicchiere "per una volta,dato che è capodanno". Heydrich si accasciò nel lavandino del bagno vomitandoci dentro,"mai più" si disse "mai più". Asciugandosi la bocca e il viso ebbe modo di osservarsi allo specchio,che aspetto terribile,e non era ancora per niente lucido. Uscendo si appoggiò al muro per riprendere fiato e almeno un pò della ragione che era andata completamente a farsi benedire,gli sembrò allora di udire un singhiozzo,prima sommesso poi sempre più forte "ecco..iniziano le allucinazioni". Vide una figura rannicchiata in un angolo buio,la visione?, quando Heydrich la toccò sentì il tocco con la pelle..no, non era una visione. la figura sussultò,forse era perchè era ubriaco o per la poca luce..non riusciva a metterla bene a fuoco,eppure era sicuro che fosse.."Eva?" si stupì di quanto apparisse gracchiante la sua voce,si schiarì la voce e ripetè "Eva?". "Heydrich?" la sua voce era poco più di un sussurro, "ha pianto.." notò Heydrich "perchè sei qui? Fra poco sarà la mezzanotte...non vuoi vedere i fuochi d'artificio?" chissà da dove riusciva a trovare tutta quella lucidità. "Oh,Heydrich!" s'alzò d'impeto senza aggiungere altro e gli gettò le braccia attorno al collo,ricominciò a singhiozzare,no decisamente c'era qualcosa che non andava; "va tutto...bene...non piangere". Improvvisamente alzò il viso guardandolo negli occhi,non lo aveva mai guardato in quel modo,nonostante la poca luce Heydrich riuscì a interpretare perfettamente quello sguardo. Lo aspettava e lo temeva,contemporaneamente,da tempo,stava a lui,ora,decidere quale risposta dare. Optò per quella più rischiosa,sapeva che se ne sarebbe pentito all'istante. "Dov'è Eva?" pensò Bill guardandosi attorno,erano in giardino,mancavano pochi minuti alla mezzanotte, e di Eva nessuna traccia....non l'aveva più rivista da quando si era intrattenuto a parlare con il fratello di lei. Pensò che molto probabilmente era ancora dentro alla villa. "Magari sta preparando una sorpresa.."pensò con uno strano luccichio negli occhi,si,doveva essere proprio così. S'allontanò dagli altri invitati senza farsi vedere, un'impresa alquanto ardua da combiere, ma tutti erano impegnati a guardare altrove. Nella villa regnava il silenzio e il buio assoluto,sapeva che molto probabilmente Eva lo aspettava nella sua camera, non potè fare a meno di sorridere,certo,gli sarebbe piaciuto aspettare quel momento dopo il matrimonio (perchè lui voleva assolutamente sposare Eva,e al più presto) ma se l'occasione si presentava...di sicuro non si sarebbe tirato indietro. Si fermò davanti alla porta,si sorprese a sentirsi nervoso.. strano..non lo era stato nemmeno alle riunioni, forse perchè non sapeva che aspettarsi? E se facceva una figuraccia? E se non era all'altezza?. Era così perso nei suoi pensieri che non sentiva nemmeno le voci che provenivano dall'interno della stanza. Voci? fece un passo indietro, ok...riconosceva di essere nervoso, ma fino a questo punto...che fosse pazzo?. La parte più..strana..era che una voce...sembrava quella di Heydrich!. Ecco! La gelosia! Si,era pazzo di gelosia...forse doveva andare da un dottore. Aprì finalmente la porta con decisione "Eva, amore mi..." si bloccò immediatamente appena vide la scena davanti a lui. Eva era distesa nel letto,ma non era sola. Effettivamente a fianco suo c'era....Heydrich. Emile guardò l'orologio che aveva al polso,la ragazza dai bellissimi occhi verdi e particolarmente minuta stava a suo fianco,le braccia attorno alla vita di Emile. "Manca poco alla mezzanotte" gridò Emile,pronto a fare il conto alla rovescia. "Dieci..", Bill non riusciva a capire cosa stava accadendo, "Nove", un incubo...un incubo,il peggiore che aveva mai avuto, "otto", come poteva essere così reale,però? "sette", Heydrich ed Eva se ne stavano impalati come lui,nessuno si muoveva, "sei", Bill avvertiva che qualcosa iniziava a muoversi dentro di lui, "cinque", cominciava a rendersi conto di quello che stava accadendo, Eva..a letto,nel suo letto,con Heydrich, "quattro", il sangue iniziò lentamente a ribbollire dentro di sè, "tre", sentiva il suo corpo tremare in una maniera incontrollabile, "due", i suoi occhi presero a brillare di una luce folle, "uno..", estrasse la pistola che teneva sermpre con sè,puntandola verso Heydrich, "BUON ANNO NUOVO!" urlò Emile abbracciando l'esserino a suo fianco, "T'AMMAZZO!!!" urlò Bill completamente fuori di sè,il colpo partì quasi contemporaneamente. Eva saltò immediatamente fuori dal letto,indossava la camicia da notte,schizzò fuori dalla stanza,Bill nemmeno la vide. Heydrich era pietrificato,lo aveva mancato per un soffio,lo stesso non si poteva dire della testiera del letto. In quel momento la porta della camera si aprì,qualcuno accese la luce. Emile era accorso appena aveva sentito lo sparo,non potevano essere stati i fuochi d'artificio,proveniva da troppo vicino. Guardò la scena a occhi spalancati,soffermandosi prima su Heydrich,nel letto coperto solo dalòle lenzuola,poi su di Bill. Gli ci volle mezzo secondo per capire,e ancora meno per afferrare Bill e impedirgli di sparare di nuovo a Heydrich, lo trascinò fuori dalla stanza prima ancora che potesse avere di nuovo una reazione "manda via tutti" disse a Hermann,quest'ultimo,pallidissimo,si riprese solo a quelle parole,"signori vi prego,è giunta ora che torniate a casa,la festa è finita" nonostante il sangue freddo sapeva che lo scandalo si sarebbe saputo comunque,questione di ore. Emile chiuse a chiave la porta dell'ufficio di Bill. Un demone. Fu questo il suo unico pensiero. Sembrava posseduto dal diavolo, "LASCIAMI! FAMMI USCIRE! LO DEVO AMMAZZARE,LO AMMAZZO! LO VOGLIO SQUARTARE CON QUESTE MIE MANI,VOGLIO VEDERE IL SUO SANGUE SGORGARE NEL PAVIMENTO! LO AMMAZZO,LO AMMAZZO! TRADITORE,MALEDETTO, DEVE MORIRE,MORIRE,MORIRE,ANNEGHERà NEL SUO STESSO SANGUE!!". Emile guardava atterrito Bill fare a pezzi il suo studio, buttò a terra la libreria,frantumò i vasi di vetro,trappò i quadri appesi alle pareti scaraventandoli addosso alle finestre chiuse,il rumore del vetro rotto;rovesciò la scrivania con tutti i documenti sopra. "é posseduto.." non sapeva che altro dire,non osava avvicinarsi,semplicemente osservava quell'apocalisse senza far niente. Eva era andata in bagno,stranamente era tranquilla,accese la luce,prese dei vestiti che aveva nascosto lì,gli stessi che indossava quella sera,tutto calcolato. Si mise le mani nei capelli e...si tolse la parrucca bionda... una cascata di capelli,quasi altrettanto dorati,ma più lunghi,scese lungo le spalle di Magda. A quanto pare il suo piano aveva funzionato alla perfezzione,meglio di quanto si aspettasse....
  
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