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Autore: Hisokagirl    16/05/2009    0 recensioni
Odio e amore.
Facce della stessa medaglia?
Uno non può vivere senza l'altro.
L'amore più carnale, e sdolcinato.
L'odio più insensato e terribile.
Genere: Romantico, Dark, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? (E se ...), Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti
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» L'ultima arte

La testa oscillava a tempo con i battiti del cuore, i polsi si muovevano meccanicamente provando – inutilmente – a liberarsi dalla morsa di metallo.

«Ma guarda, il dinamitardo » la voce si perse nell'aria, divertita. Era così strano ritrovarsi in quella situazione: di solito era io il carnefice, non la vittima.

«Divertente eh? » qualcosa di liscio mi percorse il ventre piatto, salendo lentamente verso il petto nudo. «E da quel giorno che sogno di farlo »

Aprii gli occhi, incontrando i suoi: occhi di zaffiro, lucidi e freddi come la stessa pietra. «Forse adesso finiremo quest'inutile battaglia, io sono l'arte. Io sono il migliore. » Deidara emise un gemito, al primo contatto della lama sulla mia pelle diafana.


Ti diverti?

[Non si vede?]


Gocce di liquido cremisi, sporcavano dei piccoli tratti di pelle; mentre il dolore cominciava a farsi sentire. Potevo liberarmi facilmente, potevo far finire tutta quella follia... ma non volevo.

E perchè mai? Adoravo quella sensazione di dolore – piacere -. Masochista dite? Forse sì. Forse no.

E' solo questione di punti di vista.

Perchè qui?

[E che cazzo ne so io]


«Itachi » sulle sue labbra il mio nome assumeva il sapore del possesso, della sfida.

Davvero osava paragonare l'ebbrezza di un attimo fuggente ad un arte eterna e perfetta?

Rabbrividii, capendo di pensare allo stesso modo di quella schifosa marionetta vivente. «Chi è l'arte? Voglio sentirtelo dire. Voglio vedere e sentire il mio nome su quella faccia da culo » Sorrisi, lasciando intravedere i denti perfettamente bianchi, e rimasi in silenzio;


Il silenzio è una della arti più complicate.


«Allora? » alzò una mano scostando i capelli d'oro dalla faccia. Inutile pensare al suo unico punto debole – lì in bella vista sulla spalla -. Superfluo ambire ad una sconfitta reale.

Per quanto io ne fossi dispiaciuto, lui non era in grado di uccidermi, o almeno non da solo.

Non era capace di porre fine al mio tormento, alla mia vita basata sulla menzogna.

… E contemporaneamente non era nemmeno in grado di alleviare il peso che padroneggiava sul mio cuore. Sasuke. «Sei completamente inutile» sibilai, tra i denti.


Perchè io?

[I tuoi occhi... li odio.]


«Non mi sembri in una posizione tale da permetterti di giudicare Uchiha» posò la lama del coltello sul ventre, solcando il derma pallido.

Un piccolo passo verso la morte.

Una piccola goccia per riempire il mare.


«Non usi lo Sharingan? Mi reputi davvero così debole?» Prese qualcosa dal tavolo, un forcina credo, e si sistemò il ciuffo in una rigida pettinatura all'indietro. «Se lo usassi, tu moriresti in pochi attimi » Parole che suonavano come provocazioni, sillabe che fecero tremare il terrorista. Lo vedevo; lui aveva paura... paura di perdere. «Allora provaci » Alzai lo sguardo, gli occhi ancora d'onice. «No»

«Perchè? » Il sorriso si spense, il coltello premette nuovamente sulle ferite.

«Perchè potresti servirmi; potresti davvero aiutarmi » gemetti, sentendo il coltello penetrare la carne. «Non capisco »

«Uccidimi»


Voglio terminare la mia opera d'arte.

Voglio mettere la parola fine a questa sofferenza.

Voglio tante cose, troppe.

Non ce la faccio.

La mia vita non mi appartiene più da tempo.


«E' quello che voglio fare » Mosse la mano, posandomi accanto il coltello.

«B-Bene » Chiusi gli occhi, così sarebbe stato tutto più facile. Presto sarei finito dove realmente meritavo di stare. Presto li avrei rincontrati tutti. Tutti tranne lui.

«Piangi? » sentii la sua voce a fatica, intrisa di stupore.


Non piango.

O forse sì?


«Le tue lacrime sono... rosse » sentenziò infine, osservandomi.

Ora capisco. «Non parlare, agisci »

Prese nuovamente la lama tra le dita, impugnandola in posizione d'attacco. «Allora... Addio »


Lo vedo, il braccio si sta muovendo.

Lo sento, il braccio mi ha raggiunto.

Sasuke...

Avevo detto a tutti che mi sarei fatto uccidere da te.

Mi ero ripromesso di regalarti il mio potere.

Ma non ce l'ho fatta...

Sasuke...

Guardami, cercami.


Perdonami.

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Partorita in 30 minuti per una sfida del Writer'zone xD

Macabra forse, ooc boh xD

Però mi sono divertita ùù





  
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