1869.. il mio povero, caro cognato Massimiliano, nato dalla dinastia Asburgo, che ha sognato un altrove .. versi e regni ora immobile.. In pace.
Di lui si sussurrò che fosse il figlio segreto dell’Aiglon, Napoleone Francesco Giuseppe Carlo, prole di Napoleone I, principe e erede decaduto a duca, amico e (forse amante) di Sophie di Baviera, mia zia, detta il solo uomo della casa di Asburgo. Per il suo carattere fermo e deciso in una corte di larve.
Mia zia e mia suocera, che ho sposato Franz imperatore, suo figlio e mio primo cugino.
Massimiliano è stato il prediletto di sua madre, il secondogenito da amare e viziare, tranne che lui ha sofferto tutta la vita di essere l’erede apparente, di non avere troni o regni, soltanto sogni.
Amava le lingue e la poesia, suo poeta prediletto era Heine come per me, si dilettava nelle scienze e nella botanica.
Fu un mirabile ammiraglio nella Marina austriaca e un navigatore instancabile, visitò il Brasile e Madera e Corfù.
Governò il Lombardo Veneto e fu un ottimo viceré, a lungo lo rimpiansero, alla fine del 1859 volevano lui come imperatore al posto di mio marito.
Sposò Carlotta del Belgio nel 1857, lei era fanatica, ambiziosa e intrigante, voleva il potere, che finchè non nacque mio figlio Rudi, l’erede al trono nel 1858, Massimiliano era il principe ereditario, dopo erano meno di nulla, figure rappresentative, eleganti piume di pavone.
La loro dimora il castello di Miramare a Trieste, sull’Adriatico, dopo ci avrebbe perduto un Oceano
Sognavano un luogo diverso, un regno, ebbero un traumatico altrove, il trono messicano ..
Vi giunsero nel 1864.
Rivolte furiose, lei tornò pazza, i nervi ceduti, lui dentro una bara, che lo avevano fucilato.. a Queretero dai repubblicani., il corpo imbalsamato ed esposto in Messico, prima di essere ricondotto nel 1868 a Trieste a bordo della fregata NOVARA, la medesima su cui aveva fatto il viaggio del 1864.
Fu da lì trasportato a Vienna e sepolto nella Cripta dei Cappuccini dove riposa la mia piccola Sophie, morta a due anni e due mesi, tra le braccia, ancora oggi non riesco a parlare di lei, anche se nelle mie stanze ho un suo ritratto, al polso un bracciale con i suoi capelli e una nuova, piccola figlia da amare. .
Valeria.
Di lui si sussurrò che fosse il figlio segreto dell’Aiglon, Napoleone Francesco Giuseppe Carlo, prole di Napoleone I, principe e erede decaduto a duca, amico e (forse amante) di Sophie di Baviera, mia zia, detta il solo uomo della casa di Asburgo. Per il suo carattere fermo e deciso in una corte di larve.
Mia zia e mia suocera, che ho sposato Franz imperatore, suo figlio e mio primo cugino.
Massimiliano è stato il prediletto di sua madre, il secondogenito da amare e viziare, tranne che lui ha sofferto tutta la vita di essere l’erede apparente, di non avere troni o regni, soltanto sogni.
Amava le lingue e la poesia, suo poeta prediletto era Heine come per me, si dilettava nelle scienze e nella botanica.
Fu un mirabile ammiraglio nella Marina austriaca e un navigatore instancabile, visitò il Brasile e Madera e Corfù.
Governò il Lombardo Veneto e fu un ottimo viceré, a lungo lo rimpiansero, alla fine del 1859 volevano lui come imperatore al posto di mio marito.
Sposò Carlotta del Belgio nel 1857, lei era fanatica, ambiziosa e intrigante, voleva il potere, che finchè non nacque mio figlio Rudi, l’erede al trono nel 1858, Massimiliano era il principe ereditario, dopo erano meno di nulla, figure rappresentative, eleganti piume di pavone.
La loro dimora il castello di Miramare a Trieste, sull’Adriatico, dopo ci avrebbe perduto un Oceano
Sognavano un luogo diverso, un regno, ebbero un traumatico altrove, il trono messicano ..
Vi giunsero nel 1864.
Rivolte furiose, lei tornò pazza, i nervi ceduti, lui dentro una bara, che lo avevano fucilato.. a Queretero dai repubblicani., il corpo imbalsamato ed esposto in Messico, prima di essere ricondotto nel 1868 a Trieste a bordo della fregata NOVARA, la medesima su cui aveva fatto il viaggio del 1864.
Fu da lì trasportato a Vienna e sepolto nella Cripta dei Cappuccini dove riposa la mia piccola Sophie, morta a due anni e due mesi, tra le braccia, ancora oggi non riesco a parlare di lei, anche se nelle mie stanze ho un suo ritratto, al polso un bracciale con i suoi capelli e una nuova, piccola figlia da amare. .
Valeria.