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Autore: luckie_controlofwhatIdo    19/11/2016    0 recensioni
Quando Blaine Anderson soggiornò al "Kellerman's Mountain Home" con la sua famiglia nel 1963, non si aspettava altro che giorni al sole e partite a croquet, ma quando lui e sua cugina Rachel conobbero gli istruttori di danza , i loro piani furono scombussolati. Le vacanze di Blaine in famiglia potrebbero quindi diventare il più bel momento della sua vita.Klaine Dirty Dancing .AU
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Finn Hudson, Hiram Berry, Kurt Hummel, Rachel Berry | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Blaine imparò presto che essere alle prove del talent show non era il posto peggiore in cui essere.

Esteriormente sarebbe stato difficile dire perché.

Rachel era arrabbiata ed accigliata durante le prime prove… con suo sommo dispiacere non le fu permesso di cantare le canzoni che aveva preparato.

Si era lamentata con Blaine dopo,  non avevano nemmeno apprezzato la visione di Jacob, che non era altro che una romantica pagliacciata che coinvolgeva pirati e danza hula.

Jacob aveva anche scritto dei dialoghi atroci per leggere i vari atti e , alla fine, Blaine fu più che felice di non dover partecipare allo spettacolo dopo tutto.

Blaine scoprì anche che non gli dispiaceva lavorare sugli oggetti di scena, anche se finora tutto quello che aveva dovuto fare era stato assemblare palme fatte di cartone e compensato.

Non vedeva l’ora di pitturarla seguendo i contorni che uno degli altri ospiti che avevano disegnato per lui.

Blaine non aveva un grande talento artistico a parte il saper cantare, ma era convinto di essere in grado di colorare tra le righe.

Ma non era questa la cosa che gli piaceva di più, neanche per sogno.

La parte migliore era che Kurt era lì.

Tutti gli insegnanti di danza erano lì.. anche Quinn che non aveva la sua solita energia, ma aveva recuperato abbastanza da poter aiutare Kurt a coreografare semplici numeri di danza per quegli ospiti  che erano stati così coraggiosi da iscriversi e partecipare.

Vederla in piedi e sorridente fece un gran bene.

Questa felicità veniva eclissata solo dall’emozione di passare due ore nella stessa stanza con Kurt.

Non era come passare del tempo da soli , ma almeno potevano scambiarsi sorrisi e sguardi intimi e Blaine quasi si morse una guancia per non scoppiare a ridere all’espressione inorridita di Kurt alla prima rilettura della sceneggiatura.

Aveva potuto vedere Kurt mentre mostrava alcuni passi di danza , ed i suoi vestiti aderire al suo corpo ad ogni movimento fin quando fu costretto a distogliere lo sguardo .

A volte, riuscivano ad avvicinarsi abbastanza da potersi sfiorare con le braccia senza destare sospetti.

Solo il quarto giorno Kurt si avvicinò a Blaine, apparentemente per chiedergli di spostare uno dei pezzi della scenografia in modo che nessuno potesse inciamparci contro mentre ballavano.

Poi, velocemente e a bassa voce gli chiese:

“ Sei libero domani pomeriggio? Puoi svignartela?”

Blaine, con espressione neutrale, annuì.

“Si posso farlo”.

“Bene. Ci vediamo nella mia stanza , diciamo , verso l’1:30?”

“Okay” disse Blaine, il morale alle stelle.

“Ci vediamo lì “ sussurrò Kurt, lanciandogli uno sguardo pieno di significato prima di tornare al gruppo di ospiti ballerini.

Blaine si sedette con un tonfo, riprendendo il pennello e sforzandosi di combattere la voglia di sorridere.



Il pomeriggio dopo , Kurt salutò Blaine davanti alla porta della sua stanza, trascinandolo dentro rapidamente  per poi chiudere la porta.

Delle tende di plastica a buon mercato erano state messe davanti a tutte le finestre, molte delle quali erano chiuse, in modo che l’interno della stanza fosse al buio.

Blaine si guardò intorno confuso e chiese:

“Come mai le finestre sono tutte chiuse?”

“Ciao anche a te” replicò Kurt “ fa tutto parte del mio brillante piano.
Naturalmente.

Ho detto a Finn che mi stava venendo uno dei miei famosi mal di testa.

Lo dirà a tutti gli altri, nessuno vuole avere a che fare con me quando sto male.

In più questo significa che Finn dovrà fare tutte le lezioni ed è tutto prenotato oggi. Non tornerà per ore.”

Guardò Blaine con un sorriso pieno di aspettative .

“Ma… le finestre?”

Kurt lo guardò leggermente esasperato.

“Beh.. quando ho mal di testa la luce mi da fastidio agli occhi.. ed in questo modo non dobbiamo preoccuparci di …”

“.. perdere il controllo ?” lo interruppe Blaine, quasi a corto di fiato.

“Non ho detto questo , Blaine. Vuoi andare oltre?” chiese Kurt inclinando la testa e sorridendogli con furbizia, lo sguardo malizioso e scuro.

Solo quello sguardo bastò a far agitare Blaine, che si sentì come se facesse molto caldo in quella stanza, troppo caldo in quei vestiti , troppo caldo nella pelle.

Si sforzò di mantenere un tono disinvolto.

“Oh.. non lo so.. Solo se non riusciamo a pensare ad un modo migliore per passare del tempo”.

Con finta espressione dispiaciuta , Kurt iniziò ad avvicinarsi a Blaine.

“Hai qualche suggerimento?”

“Possiamo giocare a cribbage*” balbettò Blaine , cercando di stare al gioco riuscendo solo a rabbrividire.

Questo fece fermare un attimo Kurt che poi raggiunse Blaine in fretta.

“Non so come si gioca” disse inclinando la testa e scrollando le spalle.

“Oh..” disse Blaine senza riuscire a staccare gli occhi dalla bocca di Kurt sempre più vicina.

“Sono a corto d’idee, allora”.

“Ok..” disse Kurt.

Allungò una mano sotto il braccio di Blaine, sfiorandogli un fianco e afferrandolo fermamente per la schiena per avvicinarlo a se.

“Immagino che possiamo fare questo “.

Blaine gemette non appena le labbra di Kurt si posarono con decisione sulle sue.

Senza esitare , allungò una mano sul fianco di Kurt per avvicinarlo ancora di più.

Non appena furono vicini , Kurt tolse le mani dai fianchi di Blaine, per avvolgere le braccia intorno alla sue spalle.

Blaine sentì il calore delle mani di Kurt accarezzargli la nuca.

Per quanto lo riguardava , Blaine avrebbe volentieri baciato Kurt per tutto il tempo che poteva, fino a ritrovarsi le labbra screpolate o fino a morire di fame.

Poi Kurt iniziò a camminare all’indietro tirando Blaine per la camicia, continuando a baciarsi freneticamente, cercando di non staccarsi .

Questo fece ridacchiare Blaine, fin quando Kurt non toccò il letto , lasciandosi poi cadere, senza grazia su di esso, trascinando con se Blaine che smise di ridere.

Kurt afferrò la nuca di Blaine con una mano, facendo scontrare le loro bocche insieme mentre Blaine scalciava per togliersi le scarpe e poi salire sul letto con le ginocchia.

Erano stesi sul letto con una strana angolatura, così che Kurt iniziò a scivolare indietro quasi facendo scontrare le loro teste, tirando Blaine per il collo e per la camicia.

Una volta che si furono sistemati, Blaine si ritrovò con la camicia tirata in su , così che, volutamente o per caso, Kurt ci infilò la mano libera , accarezzando la pelle della schiena di Blaine.

Blaine gemette in risposta, imbarazzandosi , per un momento, per quanto fosse stato rumoroso.

Kurt portò la mano più su sulla schiena di Blaine, graffiando la sue pelle sudata.

Blaine assecondò volentieri i movimenti di Kurt, permettendogli di pressare i loro corpi ancora più intimamente.

Una delle gambe di Kurt era stesa tra quelle di Blaine, mentre con l’altra accarezzava la sua coscia, stringendolo a se.

Le loro erezioni erano ormai evidenti.

Tutto quello che avevano fatto era una novità ma questo… questo era davvero qualcosa di nuovo..

Il corpo di Kurt sotto di lui, pelle contro pelle.

Blaine si sentì con le spalle al muro a causa della sua inesperienza e del nervosismo, le braccia e le gambe bloccate.

Kurt lo teneva ancora stretto a se, una mano sulla nuca e Blaine lo baciava ancora ed ancora .. fin quando non prese coraggio e , smettendo di stuzzicare la lingua di Kurt, infilò la sua più profondamente nella bocca di Kurt.

Kurt gemette piano e si spinse contro Blaine, continuando ad accarezzargli la schiena.

Incoraggiato, Blaine mosse i fianchi verso il basso, sperimentalmente, sentendosi soddisfatto quando Kurt si strinse di più a lui, gemendo di nuovo.

Kurt tolse la mano da sotto la camicia di Blaine iniziando a tirarla verso l’alto a caso, piagnucolando per la frustrazione quando la vicinanza dei loro corpi gli impedì di andare più su .

Blaine si staccò dalle labbra di Kurt, con un gemito tremante.

“Kurt.. cosa vuoi…?”

“Va bene?” disse Kurt, una mano ancora stretta al tessuto della camicia di Blaine.

La tirò un po’ più su , accarezzando la schiena di Blaine con le dita.

Respirando pesantemente, Blaine si bloccò.

Per un momento si sentì fremere al ritmo del suo cuore, poi si sollevò sui gomiti per dare un migliore accesso a Kurt.

Kurt si lasciò scappare un sospiro e sollevò la camicia di Blaine fin sotto le sue braccia.

“Dovresti…”

“Uh..huh…” sospirò Blaine , tirandosi su e accovacciandosi .

La mano di Kurt scivolò via e Blaine si tolse la camicia da sopra la testa.

Cercò poi di riabbassarsi velocemente sul suo corpo , ma Kurt lo fermò portando le mani sul suo petto.

Quando Blaine si fermò, Kurt fece scorrere le mani sul suo petto delicatamente ; il calore aveva reso la loro pelle umida.

Accarezzò poi con la punta delle dita il petto di Blaine , scendendo lentamente fino allo stomaco e poi tornò di nuovo su fino a sfiorargli un capezzolo.

Il corpo di Blaine sobbalzò e poi crollò su Kurt per baciarlo disordinatamente.

Kurt ricambiò, continuando ad accarezzare la schiena di Blaine ormai nuda, ma poi Blaine si allontanò per un secondo , mormorando un “anche tu” contro le labbra di Kurt , sentendosi accaldato.

Strattonò la camicia di Kurt .

“Alzati “ gli disse , spingendo Blaine all’indietro, di nuovo in ginocchio.

I suoi occhi fissarono il petto di Blaine insistentemente  e questo fece sentire in imbarazzo Blaine, ma riuscì a capire il motivo quando , dopo che Kurt si era tolto la maglietta, poté ammirare la pallida pelle di Kurt avvolgere i suoi muscoli e le sue ossa.

Blaine respirò affannosamente fin quando quasi smise di respirare quando Kurt si sporse verso di lui per lasciare caldi baci a bocca aperta sulle sue spalle nude.

Kurt si fermò un attimo, poi riprese a baciarlo sulla clavicola, appena sotto la spalle, e mordicchiando leggermente .

“Kurt” disse Blaine con voce strozzata.

Fu come immergersi nell’acqua fredda.. così tanta pelle di Kurt contro la sua, calda e umida… così tanta che si sentì andare a fuoco dappertutto.

Blaine si sentì stordito, scosso , arrendevole.. lasciò di nuovo il comando a Kurt, incapace di fare altro se non seguire lui.

Ricambiò con le labbra e le mani , seguendo il modo in cui Kurt lo stava toccando, afferrando e baciando quanta più pelle riusciva a raggiungere.

Blaine non sapeva quanto tempo fosse passato prima che provasse a far ruotare , senza accorgersene, i loro corpi insieme, fin quando Kurt non fermò i suoi fianchi , staccandosi per sospirare “Blaine…” contro le sue labbra,.

“Cosa?” rispose Blaine, preoccupato di aver fatto qualcosa di sbagliato.

“Posso… posso toccarti?”

Le parole non avevano senso per Blaine, che si chiese se il motivo fosse stato il fatto che si sentiva completamente stordito.

Kurt lo stava già toccando dappertutto.

“Cosa?” ripeté .

Kurt portò le mani tra loro , iniziando a giocherellare con il bottone del pantalone di Blaine.

Oh!!... Non dappertutto.

Non appena  realizzò il significato di quelle parole, Blaine non riuscì ad evitare di tremare; la bocca secca nonostante l’umidità.

Annuì.

Kurt aprì il bottone ed abbassò la cerniera e Blaine si sistemò meglio, appoggiandosi sui gomiti e sulla gambe malferme.

Le mani di Kurt si mossero rapidamente , senza toccarlo, mentre abbassava i pantaloni e le mutande di Blaine per quanto poté.

Blaine chiuse gli occhi; si sentì così esposto che gli sembrò che Kurt gli avesse tolto anche la pelle, oltre ai vestiti.

Pensò che il respiro di Kurt fosse strano e poi… Oh! Kurt lo stava toccando .

Blaine sospirò ma fu qualcosa tra un sussulto ed un gemito poi barcollò, riuscendo a malapena a mantenersi in equilibrio sui gomiti ; poi la mano di Kurt sparì.

Blaine spalancò gli occhi giusto in tempo per vedere Kurt portarsi la mano alla bocca per inumidirla con la lingua.

Guardò Blaine per tutto il tempo, gli occhi dilatati.

“Oh dio..” gemette Blaine quando Kurt lo afferrò di nuovo.

Era diversa .. la sensazione era così diversa da quando lo faceva da solo..

Blaine non si toccava spesso  ma lo aveva fatto abbastanza volte per sapere che non era la stessa cosa.

In un certo modo era molto più eccitante ed imprevedibile, forse perché la mano di Kurt era diversa per forma, dimensione e consistenza della sua.

Non lo sapeva e non riusciva nemmeno a pensarci  quando i tocchi della mano di Kurt da esplorativi divennero più decisi , più sicuri.

Ci vollero pochi minuti, forse secondi , prima che Blaine si sentisse al limite, ma combatté contro questa sensazione.

Incombeva ancora su Kurt, la testa bassa, gli occhi chiusi , senza fiato e se fosse rimasto così….

Riuscì a grugnire un “Kurt..”, cercando di allontanarsi.

“Vieni” ringhiò Kurt e, tirando i fianchi di Blaine, accelerò il ritmo della mano.

 Si irrigidì tutto .. un ultimo colpo secco di polso .. e Blaine crollò.. venendo più velocemente e duramente di quanto avesse mai fatto in tutta la sua vita, cercando poi di sistemarsi sul letto per evitare di cadere sul casino che aveva appena combinato sul petto di Kurt.

Per una frazione di secondo si sentì mortificato… ma tutto quello che poté fare fu cercare di recuperare un po’ di controllo nelle braccia, spingersi debolmente di lato e ricadere sul letto.

“Oh.. mi dispiace” ansimò , ammirando il petto di Kurt.

“Va tutto bene” disse Kurt vagamente .

Il suo viso era arrossato così come lo era quello di Blaine, che si accorse che Kurt stava pulendosi la mano su qualcosa.

Blaine abbassò lo sguardo , guardando con interesse il corpo di Kurt fino a fermare lo sguardo sul davanti dei suoi jeans, dove era ancora e chiaramente evidente la sua erezione.

“Posso?” si lasciò scappare Blaine, sorprendendo persino se stesso.

Kurt annuì , per poi slacciare velocemente i pantaloni e sollevare i fianchi per sfilarli.

Blaine deglutì e lo guardò…

Kurt era diverso da lui ; pensiero piuttosto ridicolo in quanto Kurt era diverso da lui dovunque, dal viso alle mani, ai piedi.

La mano di Blaine si allungò quasi spontaneamente .

Toccò Kurt dolcemente e leggermente all’inizio, assaporando la sensazione della pelle del pene di Kurt tra le mani, che era più morbida di quanto si aspettasse, ma tesa e dura.

Kurt piagnucolò, scivolando un po’ più su sul letto e … stava davvero accadendo , pensò meravigliato Blaine.

Avvolse completamente tutta la lunghezza di Kurt e fece del suo meglio per imitare quello che aveva fatto Kurt.

Kurt aveva leccato la sua mano, ricordò Blaine.

Non era qualcosa che faceva di solito , ma forse.. poteva per Kurt?

Blaine iniziò ad allontanare la mano e sobbalzò quando vide Kurt spalancare gli occhi ed afferrargli il polso.

Kurt rifletté per un momento , respirando con affanno, poi fece scorrere la mano di Blaine sul suo petto ancora umido di sudore, per poi riportare la mano dov’era prima.

Blaine gemette , combattendo quella che gli sembrò una scossa improvvisa e vibrante perché tutto era così tanto.. troppo.

Senza pensarci , mosse la mano sul pene di Kurt, osservando tutte le sue reazioni: lo sbattere le ciglia, il cambiamento del respiro, l’irrigidimento dei muscoli.

Non ci volle molto prima che Kurt poggiasse di nuovo la testa sul cuscino , la bocca socchiusa..

Si lasciò scappare dei respiri ansimanti e poi un gemito gutturale mentre veniva.

Blaine lo fissò , ad occhi spalancati, fin quando Kurt non gli spostò la mano, che poi lui fissò stupidamente.

Era bagnata.

“Ecco “ disse Kurt flebilmente, mostrandogli la maglietta che si era appena tolto.

“Kurt, no.. non devi rovinare i tuoi vestiti” disse Blaine, anche se ormai era ovvio che Kurt ci si era già pulito prima.

Il respiro di Kurt stava lentamente tornando regolare, sembrava fiacco ma rilassato sul letto.

Passò di nuovo la maglietta a Blaine.

“E’ solo una maglietta”.

“Ma.. “

Con un sospiro , Kurt afferrò di nuovo il polso di Blaine.

Gli pulì le dita gentilmente con la maglietta per poi pulirsi anche lui.

“Non ti preoccupare” disse, mentre si puliva , con il suo solito tono, “ Non mi vesto così quando non sono qui comunque”.

Blaine rotolò su un fianco, tirandosi su i pantaloni; le attenzioni di Kurt lo avevano  reso , improvvisamente e con imbarazzo, consapevole di quanto fosse esposto.

“Davvero?” chiese .

“Davvero.. non mi vesto così”.

Kurt gettò la maglietta sul pavimento , si riallacciò i pantaloni , accasciandosi di nuovo sul letto.

“Allora… come ti vesti di solito?”

Blaine si sentì arrossire e rilassarsi leggermente quando Kurt scivolò abbastanza vicino da pressarsi contro di lui.

Blaine inclinò la testa così da essere appoggiato con la testa sulla spalla di Kurt, muovendosi lentamente, cercando di farlo sembrare accidentale.

“Con un pò più di stile rispetto ai jeans e alle magliette a quadri “ disse Kurt, spostandosi leggermente in modo che la sua guancia fosse poggiata sulla fronte di Blaine.

Blaine respirò con cautela come se respirare più forte potesse rovinare il momento.

“Penso che tu stia bene in jeans e maglietta” mormorò.

“Grazie” disse Kurt  e Blaine poté sentire un leggero sorriso nella sua voce.

“Dovresti vedermi con i miei solito vestiti, però”.

Ciò colpì Blaine, come uno spiffero di aria gelida.

Non avrebbe mai visto Kurt se non con gli abiti che sceglieva di indossare li al Kellerman.

Il tempo che avevano  li era tutto il tempo che avrebbero avuto.

Restarono in silenzio per un po’ e Blaine si chiese se anche Kurt stesse pensando alla stessa cosa.

“Allora” iniziò , cercando disperatamente di rompere questo silenzio, “ perché ti vesti diversamente qui?”

Kurt si allontanò un po’, urtando contro il corpo di Blaine, turbando entrambi.

“Uhm… credo di farlo solo per non attirare troppo l’attenzione su di me qui” disse alla fine, “ Non piaccio molto a Max per come sono.

Godrebbe nel trovare un motivo per licenziarmi, così faccio del mio meglio per non darglielo”.

Blaine ripensò a quella prima notte, quando vide sorpreso come il Signor Kellerman sbottò contro Kurt per i suoi atteggiamenti un po’ da stronzo.

“Non gli piaci?” chiese a bassa voce, capendo di star camminando su un terreno pericoloso.

Sentì Kurt prendere un respiro profondo prima di parlare.

“Pensa che io sia troppo femminile. Quale donna vorrebbe prendere delle lezioni di danza se mi assomigliano”.

“Non sei femminile” esclamò Blaine, guardando ad occhi spalancati i muscoli del petto e delle braccia di Kurt.

Kurt sbuffò.

“Tu mi vedi da una diversa prospettiva “ disse prima di riflettere.

“Non gli piace la mia voce. O cosa indossavo quando ci siamo incontrati. O qualsiasi cosa di me a dire il vero. Lo metto a disagio”.

“Max ti ha assunto comunque, no?”

“Penso che lo abbia fatto più per avere Quinn e Finn che per altro.

Max li voleva davvero… specialmente Quinn .. e loro gli hanno detto che se non assumeva anche me non avrebbero mai lavorato qui”.

“Oh…” disse Blaine, “ma questo … è un bene giusto?”

“E’ bello avere un lavoro” disse Kurt non del tutto convinto.

La conversazione languì.

Blaine sfiorò attentamente con la guancia la spalle di Kurt, sperando di riuscire così a confortarlo un po’.

Kurt si voltò leggermente verso di lui poi allungò la mano libera, accarezzando poi con un dito il braccio di Blaine facendogli venire la pelle d’oca.

Blaine era solidale , ma tutto ad un tratto, la sua mente fu piena di un unico pensiero:

Sono steso su di un letto, mezzo nudo, con un altro uomo.

Non appena ripensò a quello che avevano appena fatto , Blaine si irrigidì leggermente.

Ancora non sapeva quello che stava facendo, si era lasciato andare impulsivamente senza pensarci troppo.

Non era sicuro che questo suo nuovo desiderio… più di questo , la sua disponibilità.. di toccare ed essere toccato fosse un qualcosa di indecente o solo.. una parte del crescere.

Era tutto così confuso.

Sapeva che era immorale essere qui con Kurt, ma a Blaine non sembrava per nulla così.

Nonostante il calore e l’urgenza di tutto questo, c’erano volte in cui pensava che questo fosse qualcosa di sacro.

Riverente.

Speciale.

E cosa peggiore, non era sicuro se era lo stesso per Kurt.

Era più che ovvio che i membri dello staff del Kellerman erano più abituati di lui ad avere a che fare con l’intimità fisica rispetto a lui.. bastava vedere il loro modo di ballare, o a quanto fosse Noah pronto a dargli i nomi di alcune ragazze che avrebbero passato volentieri del tempo con lui.

Sapeva che per Kurt non fosse così semplice , ma non c’era nessuna ragione per credere che lui non si fosse trattenuto con altri ospiti prima.

Forse accadeva con ogni gruppo che arrivava.

Provò una sensazione di gelo ed una stretta al cuore, al pensiero.

L’unica ragione per cui Blaine potesse credere che tutto quello che stavano facendo fosse speciale era tutto quello che Kurt aveva condiviso con lui sulla sua vita, cosa che aveva fatto sentire Blaine così a proprio agio da aprirsi e parlargli della propria.

Voleva credere che fosse diverso, ma forse per Kurt le loro conversazioni non erano state nulla di diverso dal solito.

“Cosa c’è che non va?” gli chiese Kurt dolcemente e Blaine si rese conto di essersi irrigidito , usando le braccia come uno scudo.

“Mi stavi solo chiedendo …” iniziò Blaine, abbassando la voce quando non riuscì a trovare le parole per continuare.

“Cosa c’è?” chiese Kurt cercando di allontanarsi , ma Blaine allungò una mano per fermarlo.

Ricominciò.

“Mi stavo solo chiedendo… se tu.. lo avessi mai fatto prima? Quante volte?”

“Io… no..” rispose Kurt , con voce sorpresa. “Perché..?”

Blaine sentì il volto in fiamme.

“Solo.. sembrava che tu sapessi cosa fare” disse Blaine, gesticolando, rendendosi però conto di starlo facendo sul petto di Kurt.

“Quello?” chiese Kurt, “ Oh no.. mi sono fatto trascinare dal momento”.

“Non si tratta solo di quello” disse Blaine, “ ma… di tutto”.

Anche Kurt si irrigidì contro di lui.

“No .. io.. uhm.. ti ricordi di Brittany? La cheerleader di cui ti ho parlato?”

Blaine annuì.. accarezzando la pelle di Kurt

“Mi ha insegnato alcune cose. Ed ho letto qualcosa. Ma non l’ho mai fatto.. con nessuno se non con te.”

Blaine poggiò di nuovo la testa sul cuscino e vide che il volto di Kurt era in fiamme e lo sguardo sfuggente.

“E tu?” chiese Kurt , con voce volutamente bassa.

“No” disse Blaine che avrebbe voluto ridere perché era abbastanza sicuro che la cosa fosse evidente.

“Ho tipo pomiciato con una ragazza. Una volta, dopo il Prom. Questo è … tutto”.

Blaine non disse altro , non c’era molto di più da dire.

Già allora aveva pensato che il tutto gli era sembrato un esercizio umido e complicato.

Si era chiesto per la maggior parte del tempo se la ragazza con cui era uscito si fosse aspettata che lui allungasse le mani.

Non lo aveva fatto.

“Oh.. bene” disse Kurt dopo un po’ e si voltò di nuovo verso Blaine, i loro volti vicini sul cuscino.

“Si” replicò Blaine, sapendo a malapena a cosa stava rispondendo.

“Si” sussurrò Kurt .

Blaine si sporse , con una mano accarezzò la mascella di Kurt , poi si chinò per baciarlo.. una volta.. due volte.. ancora ed ancora.

Kurt sospirò quando Blaine smise di baciarlo e restarono così, vicini l’un l’altro, in quella stanza afosa, in quel caldo pomeriggio, fin quando non dovettero salutarsi.



Il giorno dopo Blaine incontrò Kurt nella sala da ballo, portandosi dietro alcune nuove riviste.

Kurt aveva più di un’ora libera tra una lezione ed un’altra e fu più che felice di sedersi sul tavolo accanto a Blaine , le gambe e le spalle che si sfioravano, a sfogliare le riviste.

Kurt fece dei commenti ironici , indicando le foto delle celebrità e dando oneste opinioni sui loro abiti, facendo ridere , raggiante, Blaine.

Quando finì il disco, Kurt attraversò la stanza per metterne un altro, mentre Blaine continuò a sfogliare la rivista.

Blaine riconobbe gli accordi iniziali della chitarra di “Love is strange” di Sylvia e Mickey * e canticchiò il primo verso, girando pigramente le pagine.

Kurt rovistò tra alcuni dischi , formando una pila sul tavolo.

Quando l’intervallo della canzone finì, senza quasi rendersene conto, Blaine , romanticamente, cantò:

“Sylvia?” insieme al disco.

Spalancò gli occhi per la sorpresa quando Kurt rispose con un “ Si, Mickey?”.

Si voltò per fronteggiare Blaine, appoggiandosi contro il tavolino affianco al giradischi, un luccichio negli occhi ed un sorrisetto birichino sul volto.

Blaine ridacchiò ed attaccò quasi in ritardo il suo verso successivo.

“How do you call your lover boy?” ( come lo chiami il tuo amore?)

Kurt, invece, non perse l’attacco e cantò.

Come here, lover boy!” ( Vieni qui, amore!)

in perfetta sintonia con Sylvia .

Anche dopo tutto quello che avevano fatto, queste parole fecero arrossire Blaine fino all’attaccatura dei capelli.

“And if he doesn’t answer?” ( e se non dovesse rispondere?)

“Oh.. lover boy!” ( Oh.. amore mio )

Tubò Kurt spostandosi dal tavolo ed iniziando a riattraversare la stanza per andare da Blaine.

Blaine tolse la rivista dal suo grembo muovendosi verso il bordo del tavolo, lasciando le gambe penzoloni.

“And if he still doesn’t answer?” ( e se ancora non dovesse rispondere?”)

“I simply say” ( “semplicemente dico” )

continuò Kurt , avvicinandosi sempre di più.

Si allungò verso Blaine, facendolo indietreggiare, appoggiandosi sulle mani.

Baby… oh, baby… my sweet baby, you’re the one,”

( Tesoro.. oh, tesoro.. mio dolce tesoro, sei l’unico per me”)

finì Kurt, cantando , praticamente, contro la bocca di Blaine, prima di unire le loro labbra.

Blaine liberò una gamba per circondare la coscia di Kurt.

Solo pochi secondi erano passati… il tempo necessario perché la mente di Blaine tornasse abbastanza vigile.. quando sentirono un suono di passi sulle scale.

Sussultando sorpreso, Kurt si allontanò velocemente da Blaine raggiungendo l’altro lato della sala.

Blaine scivolò di nuovo all’indietro sul tavolo , afferrando una rivista per poggiarsela in grembo per nascondere un’evidente erezione.

Fissò assente la pagina, senza vederla davvero, quando Jacob apparve sulla cime delle scale, con il solito blocco in mano.

“Blaine!” esclamò, “ non mi aspettavo di trovarti qui”.

Kurt tolse la puntina dal disco, facendola stridere forte, che li fece rabbrividire.

“Ciao Jacob” rispose educatamente Blaine, sperando che il suo viso non fosse rosso come pensava.

Il suo cuore batteva così forte che ebbe paura che il rumore potesse attutire le sue parole.

Jacob guardò avanti ed indietro tra Blaine e Kurt.

“Effettivamente.. cosa ci fai qui?”

“E’ qui per una lezione con Quinn” disse Kurt velocemente, per il sollievo di Blaine.

“Sono contento di sentire che è tornata finalmente al lavoro” disse Jacob, “ E’ in ritardo?” alzò lo sguardo sull’orologio sulla parete e aggrottò le sopracciglia , guardando Blaine in attesa di una risposta.

“No”  disse Blaine, “ Ho sbagliato orario. Sono in anticipo”.

Kurt gli lanciò uno sguardo pieno di gratitudine da sopra la spalla di Jacob.

“Beh quando arriva, assicurati che la tua mezz’ora valga la pena di aver aspettato” lo istruì severamente Jacob.

Blaine gli sorrise a denti stretti.

“Certo”.

Jacob annuì soddisfatto e si voltò verso Kurt.

“Ora Kurt. Devo parlarti del ballo finale per lo show della prossima settimana.

Come sai, quest’anno sono io il responsabile per queste cose.. e stavo pensando che forse è tempo di … cambiare un po’ le cose.

Stare la passo con i tempi”.

Sul viso di Kurt fu evidente la sua incredulità ma anche  un luccichio di speranza.

“Davvero?”

Jacob annuì e Kurt iniziò a blaterare.

“Oh.. ho così tante idee! Stavo pensando che sarebbe bello provare qualcosa di nuovo.. forse potrei insegnare a qualcuno dello staff .. qualcosa a metà tra un ritmo cubano e …”

“Frena, frena.. frena..” lo interruppe Jacob, “ Stai esagerando!”

Kurt si sgonfiò all’istante, dondolandosi sui tacchi e arcuando le sopracciglia.

“Hai fatto fare a Quinn e Finn il mambo come ultimo ballo.

Stavo pensando che forse potremo fare.. “ lanciò uno sguardo eccitato a Blaine, “ … la pachanga*!”

“Oh.. giusto!” disse con tono piatto Kurt.

“Beh..” disse Jacob, con voce lusinghiera , “ Puoi sempre fare lo stesso noioso numero, se vuoi, ma forse troveremo degli istruttori nuovi l’anno prossimo.. Sono sicuro che possiamo trovare qualcuno che sarebbe ben felice di …”

“Certo Jacob” lo interruppe Kurt “ Finiremo lo show con la pachanga”.

“Bene” e senza dire altro, Jacob si voltò per riscendere le scale.

Poco prima di sparire dalla loro visuale, guardò di nuovo Blaine.

“Ci vediamo più tardi Blaine. Di a Rachel che la saluto”.

 “Certo” disse Blaine, “ Ciao Jacob”.

Entrambi aspettarono , bloccati , fin quando il rumore dei passi sparì e si sentì la porta sbattere.

Non appena Blaine fu sicuro che fossero di nuovo soli, gettò la rivista di lato e si portò le mani sugli occhi.

Respirava a fatica e dopo poco cominciò a tremare; i muscoli non più in grado di trattenere la tensione.

C’erano andati così vicini.

Se Jacob li avesse beccati , Blaine sapeva, senza bisogno di pensare, che non avrebbe mai concesso loro nessuna discrezione e poi?

Blaine era convinto che se il suo segreto fosse stato scoperto, avrebbe avuto il supporto di Hiram, anche se doveva comunque tenerlo nascosto.

Ma cosa avrebbe pensato Rachel ?

E Shelby?

Se fosse stato scoperto, avrebbe dovuto andare in giro mentre tutti sparlavano di lui?

Si sarebbe nascosto in camera sua per il resto delle vacanze.

No, pensò Blaine, probabilmente se ne sarebbero andati ed anche Kurt avrebbe dovuto andarsene, se il Signor Kellerman lo avesse scoperto.

Blaine tolse le mani dalla faccia.

Non aveva mai capito quanto tutto questo potesse essere rischioso per Kurt .

In effetti non lo avrebbe biasimato se avesse lasciato perdere tutto adesso, prima che fosse troppo tardi .

La voce dolce di Kurt invase i suoi pensieri che andavano a  mille.

“Blaine?” chiese “ stai bene?”

“Mi dispiace” ansimò, lanciando uno sguardo sincero  a Kurt. “Mi dispiace così tanto”.

“Non c’è nulla di cui scusarti” disse Kurt, la preoccupazione visibile sul suo viso..

Preoccupazione per me, quando quasi per colpa mia potresti perdere il lavoro.

Kurt riattraversò la stanza, fermandosi di fronte a Blaine.. ma non troppo vicino.

“Dobbiamo solo essere più cauti”.

“Significa che non vuoi… “ Blaine aveva quasi paura di continuare, “ .. non vuoi smettere?”

“No.. non voglio smettere di vederti” replicò immediatamente Kurt.

Si avvicinò e tirò Blaine verso il bordo del tavolo per abbracciarlo.

Blaine sospirò e poggiò la fronte sul petto di Kurt.

“Mi dispiace” sussurrò di nuovo.

“Non devi scusarti” disse Kurt, “ probabilmente è più colpa mia che tua.  E’ solo che… mi piace davvero  tanto passare del tempo con te e … mi distraggo.

“Piace anche a me passare del tempo con te” mormorò Blaine sulla sua camicia.

Kurt strinse un po’ più forte Blaine che portò le mani sui suoi fianchi.

“Non siamo per nulla cauti in questo momento” puntualizzò, odiandosi per averlo detto.

Kurt sospirò.

“Lo so.. saremo più cauti a partire da…” spinse Blaine un po’ indietro , inclinandogli leggermente la testa  per dargli un ultimo bacio “.. da adesso”.

Lasciò andare Blaine per poi allontanarsi mentre Blaine riportava riluttante la mani sulle ginocchia.

Sembrò come se lo spazio tra loro fosse stato riempito da un’altra presenza, ingombrante e indesiderata.

“Okay” disse Blaine, sforzandosi di sorridere.

Dovevano essere cauti perché nessuno doveva sapere.

Non c’era altra scelta.



 
NOTE

* il cribbage è un gioco di carte.

* Sylvia e Mickey erano un famoso duo americano di R&B degli anni 50 e 60.. https://www.youtube.com/watch?v=KpEA5QGYJFQ questo è il link della canzone “Love is strange” ( che fa parte della colonna sonora del film )

* la pachanga è un tipo di ballo tipico di quegli anni simile al cha – cha - cha

Alla prossima settimana.. con la speranza che anche questo capitolo vi piaccia....

http://archiveofourown.org/works/610563/chapters/1111048
   
 
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