Anime & Manga > Pokemon
Segui la storia  |       
Autore: DolceZeref    19/11/2016    7 recensioni
Ed eccomi su questo fandom con la mia prima storia ad OC! Chi vi parla è un'amante dei Ranger e ha deciso di scriverci una fiction, che si ambienterà ad Almia.
La strada per realizzare il proprio sogno è dura, soprattutto se ci si mettono in mezzo numerose difficoltà, ma insieme ce la si cava sempre. Fra gli anni in Accademia e l'addestramento pratico, riusciranno i nostri giovani eroi a salvare i Pokémon?
Beh, spero di avervi incuriosito, ci vediamo dentro!
Dal prologo:
-Come fai a rilassarti sapendo che presto metteremo piede all'Accademia dei Ranger?!-
...
L'indomani sarebbe stato un nuovo giorno: il primo alla scuola tanto sognata e di una grandiosa avventura, più di quanto pensassero.
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Nuove conoscenze

Era ormai mattina nella regione di Almia e all'Accademia gli studenti dovevano iniziare a prepararsi per le loro lezioni, considerando che queste erano alle 8.00.

***

Luna stava dormendo beatamente con una faccia da angelo dipinta sul viso e l'espressione rilassata di chi sta sognando qualcosa di particolarmente bello, quando un fastidioso raggio di luce la fece svegliare. Aprì lentamente gli occhi emettendo un lieve mugolio e si guardò intorno: le avevano dato il letto in basso all'estrema destra della camerata femminile, ma il giorno prima era talmente stanca da non essersi interessata più di tanto a ciò che la attorniava. Lei non ne aveva ancora avuto il tempo, tuttavia ciascuna ragazza aveva colonizzato a modo suo il rispettivo letto: chi attaccando alla parete foto della famiglia, disegni o poster sui pokémon, chi invece sparpagliandoci riviste, lettori Mp3 e cose varie. Fece vagare lo sguardo sulle sue compagne ancora addormentate, riconoscendo Rita, Amber e la giovane che aveva accompagnato suo fratello a fare il giro della scuola, che se non sbagliava si chiamava Lidia. Sorrise istintivamente al pensiero del giorno prima: cercava di non darlo a vedere, ma era nervosissima ed era stata molto felice di trovare un'amica. Certo, le piacevano le novità e le avventure, tuttavia le dispiaceva molto di aver lasciato Oblivia, il luogo simbolo della sua infanzia e temeva che non si sarebbe sentita a casa nella regione di Almia. Era anche vero che diventare Ranger e di conseguenza aiutare i pokémon insieme a Leo era il suo sogno sin da quando era bambina e, dato che da dove veniva non c'erano Accademie dei Ranger, non aveva esitato un secondo a dare il suo consenso per il trasferimento. Comunque quello non era il momento di essere nostalgici: il suo stomaco cominciava a brontolare e doveva assolutamente raccontare tutto al fratello, dato che la sera precedente era talmente esausta da non riuscire a pensare a qualcosa che non fosse dormire. Loro due erano molto legati, da quando erano piccoli erano inseparabili e giocavano sempre insieme, finalmente avrebbero potuto fare ciò che avevano desiderato da una vita.

Con un incredibile sforzo di volontà riuscì ad alzarsi ed uscì da sotto le coperte, salutando a malincuore quel piccolo angolo di paradiso. Stava giusto cercando il bagno, quando si accorse che uno dei letti era vuoto. Sopra c'era un'ocarina, ma non ebbe il tempo di incuriosirsi più di tanto, dato che lo stomaco le brontolò di nuovo, ricordandole il motivo per cui era in piedi.

Dopo una decina di minuti era vestita di tutto punto: aveva indosso la divisa dell'Accademia ed i suoi capelli erano tirati indietro da una fascia in tinta. Uscì dalla camerata ed andò a sedersi al tavolo della colazione, o almeno...a quell'ora era apparecchiato per la colazione, aspettando che Leo la raggiungesse. La cosa strana era che di solito era lei quella ritardataria, non il contrario, ma non si soffermò a lungo sull'argomento dato che si perse nei suoi pensieri.

***

Leo si svegliò puntuale come un orologio svizzero all'ora da lui stabilita e dovette lottare un bel po' contro il suo istinto di girarsi dall'altro lato e continuare a dormire. Ad un certo punto si tirò a sedere di malavoglia, riuscendo miracolosamente a non dare una testata da qualche parte, ma ogni tanto lanciava un'occhiata nostalgica al suo morbido cuscino. Il suo letto era posto in alto all'estrema sinistra del dormitorio maschile, vicino alla porta. In realtà, dato che i ragazzi erano pochi, aveva potuto scegliere da solo quale sarebbe stato. Comunque si era trovato molto bene fino a quel momento insieme ai suoi nuovi compagni, ancora addormentati, considerando che lui era sempre stato timoroso di andare da qualche parte dove non conosceva nessuno. Per un lungo periodo di tempo il suo unico riferimento era stato sua sorella, si erano sostenuti a vicenda in ciascuna occasione che ricordasse, anche se nel momento in cui gli chiesero cosa ne pensava del trasferimento accettò subito senza pensarci un secondo di più. Decise di non abbandonarsi ai ricordi e di, invece, cominciare a prepararsi per andare a colazione: bastava guardare il suo aspetto da zombie per capire che ne aveva un serio bisogno, per poco non sapeva nemmeno dove si trovava. Scese mooolto lentamente la scaletta che collegava il letto al pavimento e sentì subito il freddo quando toccò terra. Si diresse verso il bagno con l'andatura di un morto vivente e gli occhi aperti quanto serviva perché ci potesse vedere e fu pronto nel giro di qualche minuto: si era messo la divisa dell'Accademia e spazzolato un po' i capelli, con scarsi risultati dato che parevano più spettinati di prima. La cosa buona era che adesso aveva un'aria decisamente riposata e gli era venuto pure un certo languorino, cosa rara per lui considerando che di solito di mattina mangiava poco. Gettò un'ultima occhiata agli altri ragazzi presenti nella stanza, sperando di vivere con loro una bella esperienza, ed uscì.

Notò all'istante la sorella seduta al tavolo della colazione, con il suo tipico sguardo perso nel vuoto da sognatrice. Non si stupì troppo di vederla già lì, dopotutto quando qualcosa la interessava era capace di sorprenderlo...inoltre lui di mattina non era esattamente arzillo, anzi stava ancora rimpiangendo  le sue amate coperte. Si avvicinò a lei e le sventolò una mano davanti alla faccia, facendola immediatamente sobbalzare e diventare attenta a ciò che la circondava. Poi  guardò male l'altro, che si sedette davanti a lei.

***

-E poi sarei io quella perennemente in ritardo- sbuffò Luna.
-Mi pare ovvio, dato che nove volte su dieci è così- replicò Leo, cominciando ad elencargliele aiutandosi con le dita delle mani.
-D'accordo, ho afferrato il concetto...passando alle cose importanti, ho una fame!-  A quell'affermazione sembrò rianimarsi e le brillarono le iridi verdi quando si mise nel piatto un muffin con le gocce di cioccolato. Il fratello, invece, roteò gli occhi e prese semplicemente una brioche dal centro della tavola.
-Sento che questa giornata sarà fantastica!- esclamò la prima, che si stava già versando nella tazza il latte col caffè ed era alla ricerca dello zucchero.
-Siamo all'Accademia, questo è fantastico!-
-In effetti...non ci riesco ancora a credere-
-Però...secondo te Turtwig dov'è? Dovrebbe poter entrare dato che ci sono molti pokémon che scorrazzano liberi nei dintorni...- Lui teneva molto al suo amico, si erano conosciuti quando erano ancora piccoli ed avevano un solito legame.
-Sai che non lo so? Magari lo vedremo più tardi-
-Probabile, inoltre sono curioso di sapere...-
Non fece in tempo a finire la frase che una delle porte dei dormitori si aprì facendoli voltare entrambi di scatto verso quella direzione e mostrando il ragazzo biondo che Leo aveva visto il giorno prima parlare con l'altra giovane nella sua classe.
Pure lo studente si fermò un attimo ad osservarli: erano impressionanti i due paia di occhi verde smeraldo che lo fissavano, nonché la loro incredibile somiglianza. Però dopo pochi secondi gli si avvicinò sorridente agitando la mano. -Ehilà, ieri non mi sono presentato: io mi chiamo Zero, piacere di conoscervi-
-Luna, credo che tu conosca già mio fratello-
Il nuovo arrivato annuì con un sorrisetto e si sedette alla destra del secondo, prendendo dei biscotti di vario tipo con una tazza di latte e caffè. -Com'è che vi siete svegliati così presto?-
-Non farti strane idee, è lei che mi ha obbligato- rispose Leo indicando la sorella e finendo la colazione.
-Uff, ero emozionata, che vuoi farci...tu, invece?- La sopracitata si rivolse di nuovo a Zero.
-Mah...non riuscivo a dormire, comunque puoi essere sicura che fra poco avremo compagnia-
Per un attimo il suo sguardo parve farsi cupo, ma solo per un attimo perché quello dopo aveva già cambiato argomento.

Manco a pensarci che un secondo dopo la porta della camerata maschile si aprì per la seconda volta, attirando l'attenzione dei tre. Ne uscì un ragazzo alto e magro, con i capelli spettinati di un colore biondo-castano, dei ciuffi ribelli ricadenti sulla fronte, e gli occhi scuri: era lo stesso a cui Leo aveva rivolto un veloce cenno di saluto il giorno prima, con lui si concludeva la triade di maschi presenti nelle due classi. L'appena arrivato riconobbe Zero, ma dato che non si era ancora presentato ai gemelli non perse tempo e lo fece subito.

-Piacere, io sono Koito-
Strinse la mano a Leo e successivamente a Luna, sedendosi vicino a quest'ultima, che lo guardava curiosa: quelle due pozze verdi erano impressionanti. Afferrò velocemente una fetta di torta e l'unica cosa che lo distolse dal flusso dei suoi pensieri fu la voce di Zero che faceva l'ennesimo commento.
-Eeeh, ve l'avevo detto io che sarebbe arrivato qualcun altro-
Koito roteò gli occhi, versandosi poi una tazza di...della prima bevanda che aveva davanti.
-Tanto entro poco arriveranno tutti, fra non molto dovremo andare in classe-
-Scusate, ma qui come funzionano esattamente i corsi?-
Con la sua domanda la ragazza interruppe lo scambio di battute dei due, attirando tre paia di occhi su di sé. Fu Koito a risponderle per primo, anticipando l'amico.
-Allora, intanto ogni alunno passa qui all'Accademia due anni, ognuno diviso in due metà. Penso che adesso non vi interessi troppo sapere qual è il programma, ma ogni mattina gli studenti del secondo escono dall'aula per seguire le loro lezioni restando soltanto per pochi minuti-
-Capito...grazie, sono davvero troppo curiosa-
-Figurati-

I quattro finirono la colazione ed una manciata di minuti dopo arrivarono anche i compagni...le compagne, uscite dal dormitorio femminile a poca distanza di tempo, che si sedettero ai vari tavoli presenti.

-Lu, io comincio ad andare in classe, ci vediamo dopo?- chiese Leo.
-Sì, ti aspetto fuori-
-Ok-

***

Salutò il fratello, che sparì giù per le scale insieme ai suoi due nuovi amici, e si guardò un po' intorno. In realtà venne investita da una furia castana ben conosciuta.
-Ehi, ciao!-
-Rita!-
Era sinceramente felice di vederla, era la prima persona con cui aveva fatto amicizia nella sua nuova avventura.
-Dimmi la verità...com'è possibile che tu sia già pronta?!-
Aveva una faccia buffissima, a metà fra il confuso e l'incredulo.
-In realtà credo di essere soltanto emozionata per oggi-
Rita pareva sul punto di replicare,  quando il suo stomaco la interruppe bruscamente ricordandole suo malgrado che era in ritardo per mangiare.
-Ehm...ti va se ci sediamo un attimo? Prendo qualcosa al volo tanto per resistere fino all'ora di pranzo- chiese la sopracitata con leggero imbarazzo, al quale l'altra sorrise serena.
-Non c'è problema-

Dopo cinque minuti le due stavano scendendo le scale per avviarsi nella loro aula e poco dopo che furono andate ai propri posti arrivarono pure le compagne.
O meglio...una era lì da un pezzo ormai. Era alta e magra, aveva dei capelli di un color blu notte con sfumature ciane legati in due lunghe code ed i suoi occhi...oh, i suoi occhi erano più unici che rari, essendo eterocromi: uno era rosso, mentre l'altro giallo. Guardava fuori dalla finestra con aria assorta, chissà a cosa stava pensando...
Non c'era un motivo particolare, ma Luna aveva una gran voglia di conoscerla.

Si guardò ancora un po' intorno e notò un'ultima ragazza: non era molto alta, ma in compenso era piuttosto carina, snella, con la carnagione molto chiara ed un viso dai tratti morbidi e le guance piene. Aveva dei capelli, lunghi e leggermente mossi, biondo rame appena più scuri sulle punte, ora stretti in una coda perfetta, e gli occhi dalle iridi violacee che alla luce del sole sembravano lilla.
Purtroppo Luna non fece in tempo a...beh, fare qualsiasi cosa perché fece il suo ingresso la professoressa Anna, la quale donò un sorriso a tutte prima di controllare le presenze.

Come preannunciato dal compagno a colazione, quando ebbero finito circa la metà delle studentesse uscirono e rimasero soltanto Luna, Rita ed Amber.

Luna cercò con lo sguardo Rita, che alzò il pollice in su.

Ecco, adesso era davvero curiosa riguardo a cosa sarebbe successo.

***

Leo intanto era sceso con i suoi due nuovi amici ed aveva parlato con loro di...un po' tutto. Scoprì che Koito veniva dalla regione di Unima e, come lui, si era trasferito ad Almia.

Inoltre dopo non molto che entrarono in classe arrivarono anche Lidia, che agitò la mano in direzione del trio, e l'altra giovane che il giorno prima stava parlando con Zero, la quale si sedette subito al suo posto.

Dato che non la conosceva, Leo raccolse la sua buona volontà e si avvicinò a quest'ultima facendole un timido cenno di saluto attirando la sua attenzione.
-Ehm...ciao-
La compagna si sorprese della sua insicurezza ed inclinò la testa di lato come per squadrarlo meglio.
-Ciao. Io mi chiamo Nara-
Leo non ebbe il tempo di instaurare una conversazione perché entrò l'insegnante, quindi annuì con un sorrisino e si diresse svelto al suo banco lasciando lievemente perplessa la ragazza.

Successivamente Koito, Zero e Nara uscirono lasciando i restanti studenti in aula.

Chissà cosa avrebbero fatto ora...


Spazio dell'autrice e del puffo
Leo: Ormai mi sono abituato a questi nomi.
Bene.
Leo: ...
Ed ecco il terzo capitolo miracolosamente non in ritardo di mesi, scusate ancora per l'altra volta. Mi sono sentita davvero in colpa ed ho cercato di rimediare aggiornando prima. Ditemi se sono riuscita a scriverlo meglio, mi sta salendo l'ansia.
Leo: Io invece mi sto ansiando perché non pubblichi, come la mettiamo?
Il mio tesoro coffcoffSakurinacoffcoff mi ha già minacciata. Dai, scherzo, spero sul serio di aver fatto qualcosa di quantomeno accettabile.
Comunque finalmente vengono presentati tutti i personaggi, ditemi cosa ne pensate e se sono rimasta IC!
Scusate se per adesso  sembra che le lezioni si svolgano completamente a caso o una cosa del genere, ma state tranquilli che andando avanti si capirà il sistema.
Leo: Hai finito?
Credo proprio di sì, ci tengo soltanto a ringraziare le persone che hanno recensito ed inserito la storia fra le seguite/preferite/ricordate, mi date un grande sostegno!
Leo: Bene, allora alla prossima, vi aspettiamo!
Spero di sentirvi presto!
   
 
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pokemon / Vai alla pagina dell'autore: DolceZeref