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Autore: DolceZeref    25/10/2016    9 recensioni
Ed eccomi su questo fandom con la mia prima storia ad OC! Chi vi parla è un'amante dei Ranger e ha deciso di scriverci una fiction, che si ambienterà ad Almia.
La strada per realizzare il proprio sogno è dura, soprattutto se ci si mettono in mezzo numerose difficoltà, ma insieme ce la si cava sempre. Fra gli anni in Accademia e l'addestramento pratico, riusciranno i nostri giovani eroi a salvare i Pokémon?
Beh, spero di avervi incuriosito, ci vediamo dentro!
Dal prologo:
-Come fai a rilassarti sapendo che presto metteremo piede all'Accademia dei Ranger?!-
...
L'indomani sarebbe stato un nuovo giorno: il primo alla scuola tanto sognata e di una grandiosa avventura, più di quanto pensassero.
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Un nuovo inizio

Era l'alba: soffiava una brezza piacevole ed il villaggio ancora addormentato era immerso in una quiete profonda.

-Ehi!-
-Dormiglioni!-
-Sveglia!!-

I genitori dei gemelli si alzarono ansanti si scatto, rendendosi poi conto dei figli perfettamente vestiti impazienti sulla porta della camera. Dopo aver calmato il respiro ed i battiti cardiaci assunsero un'espressione fra l'innervosito e l'incredulo.
-Ragazzi, immagino che siate emozionati e vi posso capire, ma...è a malapena mattina, cosa ci fate qui?!- chiese isterica la madre, con il marito che la sosteneva.
-Come sarebbe a dire, oggi è il nostro primo giorno all'Accademia!- ribatté entusiasta Luna. Gli adulti, seppur sconvolti, non poterono che arrendersi davanti all'ostinazione dei due.
-E va bene, ci prepariamo e scendiamo- acconsentì il padre.
-Sì!- esclamò Leo, uscendo soddisfatto dalla stanza seguito a ruota dall'altra.

Si ritrovarono tutti e quattro pochi minuti più tardi sull'uscio di casa, scambiandosi gli ultimi saluti e raccomandazioni, insieme alla promessa di tornare per le feste. I ragazzi quindi partirono eccitati alla volta della scuola, mentre i genitori probabilmente corsero, di nuovo, a dormire.

Andò tutto bene, almeno fino a quando non arrivarono alla Strada dell'Accademia, non guardatemi in modo strano, si chiama proprio così.
-...è fantastico, neh Luna?- disse Leo ad un certo punto, non ricevendo alcuna risposta -Luna?-
Quest'ultimo si girò, vedendo la sopracitata accarezzare i pokémon sul percorso, completamente estranea ai discorsi dell'altro, e roteando gli occhi dall'esasperazione. Questa era già la terza o quarta volta che si fermava ad osservarli. La cosa divertente era che se continuavano di questo passo rischiavano di arrivare in ritardo, anche se si erano preparati ore prima. Insomma, nel frattempo pure Turtwig era riuscito a raggiungerli! Fatto sta che, insieme all'amico, iniziò a tirarla per un braccio portandola via, ignorando altamente i suoi lamenti.

Finalmente arrivarono alla meta tanto bramata, dopo molti trascinamenti e sofferenze: stavano per varcare la soglia di un nuovo inizio.

Intanto, in entrambe le classi c'era fermento.  Gli insegnanti non erano ancora entrati in aula ed erano passati una decina di minuti. Tutto questo, almeno, finché le porte non si aprirono.

***

-Buongiorno, scusate il ritardo- salutò la professoressa Anna facendo il suo ingresso, con il coro di risposta in sottofondo -Oggi ho il piacere di presentarvi una nuova studentessa: ha dato l'esame a distanza e si è trasferita dalla regione di Oblivia per frequentare questa scuola. Vieni pure- aggiunse poi facendo cenno di entrare ad una ragazza che sostava fuori. Quest'ultima non era tanto alta, ma in compenso snella e slanciata. Aveva delle labbra sottili e dei curiosi occhi dalle iridi verde smeraldo, i quali sembravano scrutare con attenzione ogni singolo dettaglio. I suoi capelli erano spumosi e non troppo lunghi, di un castano molto scuro, tanto che parevano neri. -Ehilà, piacere di conoscervi. Mi chiamo Luna Inverse, ho tredici anni e voglio impegnarmi al massimo per realizzare il mio sogno- disse con un sorriso timido, suscitando qualche curiosa occhiata di sfuggita. -Bene, per oggi le lezioni sono sospese, confidiamo che ti piaccia la vita qui all'Accademia- annunciò la professoressa, rivolgendosi poi alla nuova arrivata.

***

-Salve, ragazzi. Vi sono mancato?- salutò l'insegnante facendo il suo ingresso, con qualche «'Giorno», «Sì, come no, ciao» e «Io preferivo dormire» in sottofondo -Oggi ho il piacere di presentarvi un nuovo studente: ha dato l'esame a distanza e si è trasferito dalla regione di Oblivia per frequentare questa scuola. Vieni pure- aggiunse poi facendo cenno di entrare ad un ragazzo che sostava fuori. Quest'ultimo non era tanto alto, ma in compenso asciutto e slanciato. I suoi occhi erano di un brillante verde smeraldo e sembravano parecchio determinati. Aveva dei capelli castani, corti e spettinati. -Ciao a tutti, io sono Leo Inverse ed ho tredici anni. Volevo venire qui da un sacco di tempo- concluse, chiedendosi come se la passava sua sorella nell'altra classe. -Direi allora che per oggi le lezioni sono sospese, lascio che il vostro nuovo compagno si abitui alla vita qui all'Accademia- annunciò il professore.

***
 
Quando la professoressa uscì dalla classe Luna ebbe l'occasione di osservare meglio le sue nuove compagne. Sì, perché erano tutte ragazze, evidentemente i maschi li avevano raggruppati in un'unica sezione. Comunque, inclusa lei, erano in cinque ed essendo troppo impegnata a scrutarne ogni particolare non si accorse di una giovane che si stava avvicinando. -Ciao, il mio nome è Rita- si presentò porgendole la mano, che strinse -Se per te va bene posso accompagnarti a fare il giro della scuola- La ragazza aveva degli occhi color nocciola ed i capelli di media lunghezza erano castani. -Presumo che non ci sia alcun problema, grazie- rispose allora sorridendo.
-Ehi, quindi vieni da Oblivia, com'è?- Colei che aveva appena parlato era l'unica rimasta in aula oltre alle due. Non era molto alta, ma in compenso mostrava degli stupendi occhi grigi ed i suoi capelli corti, le arrivavano alle orecchie, erano di un'incantevole color ambra. Pareva facesse di tutto per mascherare la sua curiosità. -Non conosco ancora molto bene Almia...comunque Oblivia è...diversa, non saprei come altrimenti definirla- rispose l'interpellata dopo un breve attimo di riflessione ed una scrollata di spalle. L'altra annuì fredda e si diresse verso la porta, prima di bloccarsi.
-A proposito, mi chiamo Amber-  disse senza voltarsi per poi uscire definitivamente dalla classe.
-Dai, vieni, ti faccio vedere l'Accademia- propose Rita spezzando il silenzio creatosi.
-D'accordo-

***

Appena l'insegnante uscì dall'aula l'ordine ed il silenzio andarono a farsi allegramente benedire, fra spostamenti di sedie e mormorii vari.
-Mitico, abbiamo la giornata libera!- esclamò un ragazzo alto, col fisico atletico, i capelli biondi alla Edward Elrick e gli occhi azzurri, mentre un altro rivolse un cenno di saluto a Leo, che ricambiò, e successivamente si avviò chissà dove. -Certo, così magari potrai tornare a dormire- replicò una ragazza dalla carnagione chiara, i capelli castani un po' ondulati lunghi fino alle spalle e degli occhi marroni. I due continuarono a bisticciare anche dopo essere scomparsi alla vista.
Leo non sapeva come comportarsi in quella situazione e di conseguenza restò impalato per qualche secondo davanti alla scena, finché una studentessa non lo scosse facendolo girare.
-Ehi, vuoi stare qui fino a sera?- chiese scherzosa. Era una giovane non molto alta dalla carnagione scura ed i capelli corti e castani. Gli occhi erano color nocciola. -Comunque io sono Lidia, piacere. Ti mostro la scuola, almeno ti potrai orientare meglio-
-Mi fai un favore-

***

Arrivata ormai sera,quasi notte, Rita e Lidia avevano fatto vedere ai gemelli ogni luogo dell'Accademia. Entro poco ci sarebbe stato il coprifuoco e gli studenti dovevano andare ai rispettivi dormitori, fu proprio lì che i due fratelli si rincontrarono quando per tutto il giorno non si erano visti.
Leo e Luna passarono un po' di tempo insieme, scambiandosi varie opinioni sugli avvenimenti appena accaduti, e successivamente si salutarono: erano davvero stanchi e l'indomani si sarebbero tenute le loro prime lezioni in assoluto.


Spazio dell'autrice e del tizio a caso che pare suo fratello
Leo: Tizio a caso?
Non fare troppo il difficile, qui l'autrice sono io.
Leo: Allora la folla inferocita sta cercando te.
Santo Arceus, non ricordarglielo!
Leo: Divertiti.
*guarda i lettori che maneggiano pericolosamente dei forconi con delle facce poco tranquillizzanti*
Lo so, sono in enorme ritardo con la pubblicazione del capitolo, chiedo scusa, venia, perdono, mi dispiace davvero tanto di non averlo fatto prima, sono imperdonabileee...
*scoppia a piangere*
Purtroppo fra la scuola, i compiti, la mia organizzazione inesistente, diversi impegni, vari problemi con la storia essendo la mia prima di questo tipo ed il poco tempo per scrivere l'ho potuto fare soltanto adesso, ma vi assicuro che ci tengo un mondo e sono la prima a volerla continuare quindi spero che vogliate restare con me.
Comunque questa volta vengono presentati definitivamente i nostri due personaggi, i gemelli. Non so Leo, ma a me piacerebbe tanto sapere cosa ne pensate e magari come vorreste che fosse il loro rapporto con gli OC. Per adesso ne ho fatti entrare in scena solo alcuni mentre di altri ho dato solo qualche accenno.  Si vedranno meglio nei prossimi episodi.
A questo proposito, le ISCRIZIONI sono CHIUSE, grazie un miliardo per le vostre schede e recensioni, sono emozionata per la continuazione.
Ringrazio tutte le persone che hanno messo questa fiction nelle seguite/preferite/ricordate e che hanno semplicemente letto, senza dimenticare chi recensisce!
D'ora in avanti aggiornerò più regolarmente e spero più spesso, ma...
Leo: Lo sapevo che c'era un 'ma'.
Dovete assolutamente dirmi se volete degli aggiornamenti frequenti, tipo ogni settimana o due, ma con capitoli più brevi o degli aggiornamenti mensili con capitoli più lunghi.
Mi serve saperlo per sapere come organizzarmi meglio e non deludere le vostre aspettative.
Detto questo finisco l'angolo autrice lungo più del sito e vi saluto dandovi appuntamento alla prossima volta, non potete assolutamente mancare!
   
 
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