Anime & Manga > Inuyasha
Segui la storia  |       
Autore: ClosingEyes_    20/11/2016    4 recensioni
Si sa che il successo porta altro successo, ma cosa accade se durante questo successo qualcosa si mette in mezzo fino a far intoppare tutto e creare un grandissimo.. Disastro?
Le avventure della nostra Rin non sono ancora finite, cosa accadrà ora?
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Rin, Sesshoumaru, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Rin/Sesshoumaru
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il mio sedere era diventato un tutt'uno con la poltrona, la pancia mi faceva tremendamente male, la testa mi girava da morire, insomma un viaggio di 14h con i fiocchi.
Kagome dormiva come un orso in letargo, non ne voleva proprio sapere di svegliarsi.
A mali estremi , estremi rimandi, maledizione eravamo arrivati.
-Kagome sta nascendo, sta nascendo!!- urlai.
Vidi i suoi occhi aprirsi di scatto e poggiare le mani sul mio petto terrorizzata, missione compiuta.
-Spingi Rin!-.
-Guarda che stavo scherzando, era per svegliarti-.
-Sei una cretina, ho pensato al peggio!!-.
Almeno si era svegliata, finalmente.
Allungai le braccia e mi stiracchiai a dovere, avevo dolori da tutte le parti che scocciatura.
Sesshomaru aprì la tendina dolcemente, guardandomi con i suoi bellissimi sorrisi , abbastanza rari e mi porse la sua mano , chiedendomi di alzarmi.
Mi alzai e lui mi strinse a se, dandomi un bacio sulla guancia , quello era il suo buongiorno.
L'aria di Parigi mi era entrata nelle ossa, come d'altronde il suo freddo, ma finalmente mi sentivo a casa, anche se di familiare c'erano solo i ricordi di quando io e Sesshomaru siamo stati qui.
-Ho prenotato nello stesso albergo dove siete stati voi due piccioncini- disse mio padre.
-Non dirmi anche stessa stanza- dissi alzando gli occhi al cielo, già prevedevo la risposta.
-Esatto signorina, come hai fatto ad indovinare!- è inutile che fai quella faccia da finto sorpreso.
Io e Sesshomaru ci guardammo un secondo  solo per intenderci, sarebbe stata una bella tortura.
Tra aereo e macchina, ero stonata peggio di una campana, avevo innanzitutto la necessità di farmi un bagno caldo ed emolliente, poi mettermi nel letto e dormire per ore, con il mio bel pigiama da pre mamma.
Quando arrivammo davanti all'hotel ho avuto un momento come se tutti i miei ricordi tornassero alla mente, arrogantemente, in quel ingresso che ho varcato dieci volte, quell'androne enorme dove misi un broncio esagerato perché mi aveva dato della stupida, completamente meditato però perché stavo finendo sotto le macchine.
-Stanza 809 per voi signori-.
Già, era proprio la nostra stanza, quella dove l'idea che nascesse qualcosa era talmente lontana da non poterci credere che ora siamo qui come una famiglia.
Non avevo il coraggio di entrare, Sesshomaru aprì per me la porta, ispirando un odore simile a quello si casa.
-Non dormirò sul divanetto- dissi categorica mentre Sesshomaru posava dentro i bagagli.
-Penso che quei momenti sono finiti-.
-Lo spero per lei avvocato, si metta al lavoro- prima frase che dissi quando entrammo  dentro.
Mentre Sesshomaru era alle prese con il mettere in ordine i vestiti  negli armadi, passavo le dita su ogni mobile della stanza: un tocco ed era un brivido, una scarica di ricordi nella mia testa, come ho mai potuto cedere così in fretta da restare incinta addirittura ed essere ad un passo dal matrimonio.
Se penso a tutte le volte che abbiamo fatto l'amore qui, in questa stanza oppure a casa, in qualunque posto, se era necessario.
-Sesshomaru?-.
-Dimmi Rin, non ti senti bene? - arrivò accanto a me come un fulmine, ma perché tutti pensano che quando li chiamo sto per partorire?!.
-No amore sto bene..- il dito scivolò lungo la sua camicia, tutti quei ricordi "caldi" avevano risvegliato in me delle piccole voglie represse.
-Rin, non possiamo- ma tu puoi coccolare me.
Sesshomaru ti prego coccolami, ho bisogno di te, forse perché siamo ad un passo dal matrimonio, forse perché non facciamo l'amore da un sacco di tempo, forse perché lui adesso è l'unica certezza che ho.
Non parlai, mi prese in braccio, posandolo un bacio sulla fronte e mi mise sul letto dolcemente, sedendosi vicino a me.
-Dovresti riposare Rin-.
Lo so ma non ci riesco Sesshomaru, questo profumo di casa, la neve fuori, il caldo dentro, il tuo profumo, questo insistente odore di tabacco..
-Sesshomaru quando hai fumato!!!-.
Avevamo espressamente detto che prima della nascita del bambino neanche  lui doveva fumare, proprio per evitare il fumo passivo, ma anche dopo la nascita del bambino non doveva fumare, insomma doveva smettere.
-Rin una sigaretta con papà, non ero neanche vicino a te-.
-Appunto-.
-Non possiamo fare sesso, non mi togliere anche questo-.
Se per te questa è una leva di sfogo,va bene.
Chiusi gli occhi, dimenticando quell'odore aspro di tabacco, ero esausta, non riuscivo neanche più a  stare sveglia.
MI addormentai fra le braccia del mio principe , presto mio re.
Era ancora presto, tanto da riuscire  a intravedere la luce del giorno, quella poca luce prima della notte più profonda.
Mi meravigliai, trovando Sesshomaru accanto a me, non dormiva mai così tanto, mai così rilassato e mai sicuramente così poco composto: un braccio era sopra la sua testa e l'altro sullo stomaco, una gamba fuori dal letto e l'altra dentro.
Lo guardai e risi, quanto era buffo lo sapevo solo io, più buffo di lui in quel momento non c'era nessuno, tranne me con il pancione.
Mi alzai silenziosamente dal letto, dormiva così beatamente che non volevo si svegliasse, guardai l'orario e per poco non mi venne un infarto.
Avevo solo cinque minuti per prepararmi prima che Kagome bussasse alla mia porta dicendomi che dovevamo scappare a fare la prova abito; considerato che siamo arrivate alle cinque del mattino in albergo ed erano appena le dieci, la mia stanchezza era a livelli massimi, ma dovevo farcela.
Corsi in bagno preparandomi al meglio, anche se con il pancione, iniziava a diventare complicato anche vestirsi: mi misi un vestitino molto largo, con delle calze doppie sotto e delle ballerine, un filo di trucco, capelli legati in una treccia morbida, cappotto ed ero pronta.
Peggio di un orologio svizzero, Kagome ebbe la geniale idea, per una volta, di inviarmi un messaggio dicendo che era fuori la mia stanza, dunque uscì dalla porta, richiudendola delicatamente.
-Anche a te dorme come un sasso?- mi chiese.
-Sapessi, sembra che non dormiva da secoli così- dissi chiudendomi il cappotto e aggiustando la borsa.
-Andiamo che l'autista ci aspetta giù- mi trascinò ma era chiaro che anche lei stava morendo di sonno.
Entrate in macchina, crollammo come due sassi, incuranti di inviare almeno un messaggio ai nostri futuri mariti di dove eravamo andate.
Dopo mezz'oretta di macchina, le porte dell'atelier si aprirono davanti ai nostri occhi ancora un po' assonnati: sembrava un castello fatto di sogni compiuti, di traguardi raggiunti e di gioie inaspettate.
-Kagome ci sei?- chiesi.
-Andiamo prima che mi addormento in piedi- disse tirandomi.
Entrammo e all'interno sembrava una di quelle sale di gala, grandi e luminose, con tantissimi modelli di abiti da sposa classici, moderni e anche più "sbarazzini".
-Buongiorno dolci spose e benvenuta da Kleinfer, come posso aiutarvi?- ci chiese una donna.
-Salve, siamo le sorelle Setzuna, siamo qui per la prova degli abiti- disse Kagome presentandosi.
-Ah si mi ricordo, prego seguitemi-.
Kagome aveva già tutto pronto rispetto a me che dovevo cercare due abiti; ero stata categorica, niente abiti pomposi, niente cose scollatissime, niente trasparenze, modello classico e fine punto.
L'abito di Kagome, nonostante non rientrasse nei miei canoni, era bellissimo: portava un corpetto contornato da brillanti e da ricami, rigorosamente non trasparente, poi in vita aveva una piccola cinturina di diamanti e la gonna dell'abito si allungava in una lunga coda fatta di raso e seta, con delle pieghe morbide da far sembrare  jl tutto una nuvola.
Il secondo abito invece era corto, sempre bianco, con una gonna più svolazzante e un corpetto a cuore più scollato.
-Ti stanno entrambi d'incanto, sei bellissima- dissi quasi con la lacrime agli occhi.
-Pensi che la mamma ci sta guardando?- Kagome alzò gli occhi al cielo.
-È probabile, spediamo che aiuti me a trovare quello giusto-.

Credetemi se vi dico che ne ho provati tanti, quasi da girare invanamente tutto l'atelier, ormai ero esausta e Kagome non sapeva più che vestiti portarmi.
-Rin ma non ti piace nulla!-.
-Lo so Kagome ma nessuno mi da il brivido che dovrei avere!-.
Gira e rigira, finì nella sezione degli abiti importanti, quelli da milioni di euro , fatti con tessuti importanti e pietre preziose.
Sembrò quasi come se mia mamma volesse aiutarmi: davanti ai miei occhi, su un manichino bellissimo, un tessuto bianco di seta, morbido sulle curve, delicato come una nuvola, quanto era perfetto.
-K..Kagome..- lo indicai con il dito tremante, gli occhi sorpresi dalla gioia e una lacrima solitaria.
-Rin ma quello costa 10.000€-.
-Non mi interessa, è lui!-.
Mentre sognavo con quel vestito il mio matrimonio, mi squillò il cellulare, già prevedevo chi fosse.
-Pronto?-.
-Ma dove diamine siete finite tutte e due?-.
Prevedibile, Sesshomaru e Inuyasha erano strapreoccupati per noi.
-Siamo in atelier- ecco a proposito di questo.
-Hai trovato qualcosa?- anche troppo Sesshomaru.
-Ecco vedi, c'è un vestito che mi piace molto e forse finalmente è quello giusto-.
-Quanto costa?-.
-Ehm 10.000€..-.
Sentì un silenzio preoccupante dall'altra parte del telefono, forse Sesshomaru era svenuto dal prezzo.
-Compralo, se è l'abito giusto-.
Dio Sesshomaru quanto ti amo, davvero faresti questo per me, per il nostro matrimonio.
-Va bene, allora a dopo-.
Chiusi la chiamata, aspettando con ansia di provare il vestito che la ragazza mi aveva portato in camerino: per poco non piangevo, mi stava benissimo, le mie curve erano circondate morbidamente dal tessuto dell'abito, la coda lunga partiva dal fondoschiena e arrivava a terra, la scollatura leggermente a cuore dava una forma dolce al mio seno e cavolo con quel bellissimo velo stavo per piangere.
Uscì dal camerino con le lacrime agli occhi e non a caso si commosse anche Kagome, venendo vicino a me e abbracciandomi.
-È questo l'abito giusto?-.
-Si, è questo-.
-Sai che è molto simile a quello della mamma? Sei proprio uguale a lei-.
-L'ho visto in foto spesso , forse mi ha influenzato-.
Guardandomi ancora allo specchio, vidi finalmente mia madre, la donna che mi ha cresciuto per poco ma mi ha insegnato tanto.
Mancava solo il suo fermaglio e sarei stata perfetta.
Prendemmo le misure e tornammo in albergo , se prima avevo sonno ora era sicuramente peggio, dopo lo stress che non trovavo il vestito e la gioia di averlo finalmente trovato.
Non mi venne lo scrupolo di aver speso diecimila euro per un abito da sposa, perché ero uguale alla mamma, perché era quello giusto, perché era il mio sogno e i sogni possono diventare realtà.

Aprì la porta della stanza e subito capì che era vuota: dove cavolo si era cacciato Sesshomaru!.
-Rin, sai dove è finito Inuyasha?- bene anche lei si era persa il marito.
-Non trovo neanche Sesshomaru- sbuffai, chissà dove erano andati.
-Non c'è neanche Inu- figurati, uscita di famiglia.
-Forse sono andati a comprare lo smoking, oppure non lo so, sono andati a fare shopping-.
-Io ricordo che dovevano andare dall'avvocato Chatelier- ma che diamine, un po' di pace no?!.
-Mi sembrava troppo strano, quel tizio non mi dice nulla di buono, voglio capire che sono andati a fare li!! Ora che torna Sesshomaru mi sente, una bella strigliata!-.
-Inizia pure allora-.
Mi si gelò il sangue nelle vene, sul serio quasi mi mancava il respiro, Sesshomaru era dietro di me, sicuramente con uno sguardo furioso.
-S..Sesshomaru, dove sei andato?- tremavo nella voce, maledizione perché quando mi guarda con quei occhi mi sciolgo.
-Sono andato dall'avvocato con papà e poi a fare compere, non si vede?-.
Aveva con se più shopping bag di quante ne facevo io quando scendevo con Kagome.
-Bene, spero per te che la maggior parte siano camicie, non ne hai portate molte-.
Sentì la sua mano sul fianco, mentre mi portava dolcemente nella stanza, chiudendo la porta.
Mi mancava, mi mancava da morire, avevo bisogno di lui, sulla mia pelle, sulle mie labbra, sul mio corpo.
-Sesshomaru..-.
Lo guardai profondamente negli occhi , lo spinsi contro la porta e lo baciai con foga, togliendogli la giacca e tirandolo a me per la cravatta.
-Rin non possiamo-.
-In teoria non proprio, ancora possiamo, mica sono come Kagome-.
Vidi nei suoi occhi una luce diversa rispetto a quella dei giorni precedenti: non era il semplice fare l'amore in quel momento, ma era un volersi da tanto, un sentirsi uniti prima del grande passo, incoraggiarsi e dire che andrà tutto bene.
Dolcemente mi prese fra le sue forti braccia, portandomi in camera da letto: mi sentivo la regina del mondo con lui accanto, ero imbattibile e più sicura di me stessa.
Era il mio mondo, sopra di me, amandomi, senza neanche chiedersi perché, amarsi senza smettere mai, amarsi e basta.
-Ma cosa mi hai fatto per farmi innamorare di te, Rin?-.
-Ti amo-.
Perchè dirsi altro in questi momenti quando è il corpo stesso a parlare, non abbiamo bisogno di altro se non di noi stessi, il resto lasciamolo fuori dalla finestra , al gelo in quella giornata a Parigi, proprio come le nostre notti bianche, quando si era ancora inesperti sull'amore e non si dormiva per la felicità.
Torniamo a ciò che eravamo, fra queste lenzuola che ne hanno viste di tutti i colori, coprendo i nostri corpi nudi ed esausti ma soddisfatti dell'amore appena consumato.
Presto non saremo più in due, saremo una vera famiglia, ti ci vedo già padre, Sesshomaru, rigido ma con il cuore tenero.
Ora dormi accanto a me, con la tua testa sul mio petto, mentre ti accarezzo dolcemente i capelli, sentendo i tuoi sospiri sempre più profondi ad ogni tocco.
Mamma, ti ringrazio per quello che mi hai dato, la possibilità di essere una persona migliore, amandomi e facendomi amare la vita.
Ora siamo io e te, il resto non conta.


 


   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: ClosingEyes_