Fanfic su artisti musicali > Guns N'Roses
Segui la storia  |       
Autore: GirlFromTheNorthCountry    20/11/2016    1 recensioni
Le donne sono le migliori psicanaliste fino a quando non si innamorano.
“Io ti salveró” di Alfred Hitchcock
“Pronto, Alison Stone.”
“Sono Axl Rose, vorrei un appuntamento”. Disse una voce al telefono convinta che quella breve presentazione spiegasse tutto.
“Come prego?”
“Axl, l'amico di Izzy”
“Scusi, ma proprio non capisco cosa stia dicendo”
“Oh cristo! Ieri è venuto Izzy da lei per parlare di un suo amico, ecco quell'amico sono io”
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Axl Rose, Duff McKagan, Izzy Stradlin, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Quando rimise piede sul suolo californiano si sentí profondamente grata. Le sembrò di essere stata via degli anni. Si tolse il cappotto pesante che l'aveva accompagnata nei giorni precedenti e assaporò il tepore di quel giorno di dicembre. 
Ventun gradi: gioie che soltanto Los Angeles poteva regalare. 
La macchina era già fuori ad aspettarli.

“Eviti Sunset Strip. È sabato, ci sarà una coda infernale e io non vedo l'ora di arrivare a casa” disse Axl con un tono privo di gentilezza. 
“Agli ordini capo” rispose l'autista caricando le valige nel bagagliaio.

Guidò lungo la Pacific Coast Highway ed Alison tirò giù il finestrino  per sentire la brezza che proveniva dall'oceano. Le onde bianche si infrangevano sulla spiaggia coprendola per buona parte, alcuni gabbiani volavano a mezz'aria seguendo le correnti. 
Respirò affondo. 
Rivitalizzava ogni fibra del corpo quella città. Faceva rinascere. 
Erano quelli i momenti in cui si domandava se avrebbe mai avuto la forza di andarsene via, di lasciarla.
Forse sarebbe stato veramente difficile viverci lontano. Quanti gradi ci sarebbero stati in quel momento a Berlino? C'erano per lo meno alcuni gradi sopra lo zero?
Involontariamente, da qualche tempo, aveva iniziato a fare questi calcoli. Parametri stupidi che nascevano dal niente. Paragonava tutto: cibo, clima, servizio sanitario, traffico, affitti. 
L'idea di un trasferimento la spaccava a metà. Da una parte la voglia irrefrenabile di mettersi alla prova e mordere con tutta la sua forza quell'esperienza, dall'altra un misto di paura e pigrizia la legavano inesorabilmente a quella città. Erano quasi dodici anni che viveva lì, sarebbe stata la stessa persona senza di lei?
Ma c'era dell'altro. Nell'eterno bilancio tra partite e restare, nella lotta tra ignoto e conosciuto, avventura e certezza, c'era un parametro che sfuggiva ad ogni schema e quel parametro le stava stringendo la mano.
Si girò verso di lui e gli si rannicchiò vicino. Lo vide aprire il braccio per accoglierla, in un gesto automatico e familiare.

Premette il viso contro il suo petto per annusare l'odore della sua pelle, ormai solo prestandoci attenzione riusciva a sentirlo. È un cosa che succede quando un odore inizia a fare parte di te, quando diventa una costante, allora finisce per scomparire. Spesso rimpiangeva i tempi in cui, appena lo vedeva arrivare, le narici le si riempivano del suo profumo. Era una bella sensazione, eppure non avrebbe mai voluto fare a cambio. Averlo li, stretto fra le sue braccia era quanto di meglio potesse desiderare.

“Siamo stati quattro giorni senza litigare” le disse. “Lo so, tecnicamente avrei dovuto aspettare di entrare in casa per dirlo, potremo ancora fare danni”
“Siamo stati bravi, non c'è dubbio”
“Dovremo sforzarci di esserlo sempre”
“Hai ragione, tu dovrai proprio sforzarti”   
“Fanculo” le disse spintonandola. Eppure rideva. 




[BREVE, COME I CAPITOLI DI PASSAGGIO]
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Guns N'Roses / Vai alla pagina dell'autore: GirlFromTheNorthCountry