Prompt: The White Queen Margaret Beaufort: quell'ambizione che cerchi di mascherare con lo zelo religioso non inganna nessuno

 
Santa Causa, 258 parole


 

Margaret si fece il segno della croce “Perdonami Padre perché ho peccato.” Disse al crocifisso d’oro davanti a lei.
Aveva bisogno di confessarsi, di liberarsi l’anima, da quel tormento. Da bambina voleva farsi monaca per essere poi proclamata santa, invece si era ritrovata sposata ad Edmund Tudor quando avrebbe voluto sposare Jasper. Poi era nato Enrico, era scoppiata la Guerra delle due rose e gli York erano saliti al trono. Allora Margaret decise che la sua missione sarebbe stata far avere ad Enrico il posto che gli spettava sul trono d’Inghilterra.
Era una missione santa la sua perché solo i Lancaster erano i legittimi regnanti d’Inghilterra e suo figlio era l’ultimo discendente. Aveva messo da parte tutto per la sua missione, era perfino diventata la preferita delle dame di compagnia di quella strega di Elisabetta. Tutto per suo figlio.
Ma quel giorno non si sentiva uno strumento di Dio. Quel giorno sembrava che tutti coloro che incontrava le dicessero che era mossa solo dalla vanità, dal desiderio di essere la madre del re. Di essere Margaret Regina. Quel giorno sembrava che tutti vedessero la sua vanità, quasi che la compatissero. Tutti sapevano e tutti vedevano la sua anima bruciare all’inferno divorata dal peccato mortale.
Così si era rifugiata in chiesa, aggrappata al rosario benedetto dal Papa, aspettando un segno divino. Un segno di perdono, un segno che rinvigorisse i suoi propositi. Un segno che nemmeno le maledizioni della strega l’avrebbero potuta fermare. Un segno che Enrico sarebbe diventato re e che degli York non sarebbe rimasto più nulla.