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Autore: Iron_Captain    21/11/2016    3 recensioni
Un killer misterioso che sta terrorizzando la città... Una verità che sconvolgerà la vita di Judy... Cosa accadrà e come riuscirà Judy Hopps ad affrontare e gestire queste situazioni?
Genere: Azione, Introspettivo, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Capitan Bogo, Judy Hopps, Nick Wilde, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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Capitolo 6: L'indizio dell'assassina

Il giorno dopo, Judy si svegliò stanca: a causa della tensione che le aveva messo quella criminale, non riuscì a chiudere occhio per tutta la notte. Fortunatamente era arrivato Nick a prenderla sotto casa, cosicché potessero andare insieme al distretto. Non appena entrò in auto, la coniglietta si addormentò di colpo, dandole la possibilità di recuperare il sonno perduto.
Povera Carotina, pensò Nick, osservandola di tanto in tanto.
Quando arrivarono al distretto, la volpe svegliò delicatamente la stanca leporide.
“Mmmhh…Nick…?”
“Siamo arrivati, Carotina.” disse il predatore. “Ed ecco un bel caffè molto amaro che ho preso durante il tragitto.”
La coniglietta era ancora troppo assonnata: perciò non prestò attenzione alle parole del suo partner. Dopo aver preso il grosso bicchiere di cartone con il coperchio, iniziò a berlo. A causa di ciò, il sorso le andò di traverso.
“Nick!” esclamò Judy tossendo.
“Te l'avevo detto che era amaro.”
Invece di ribattere, la leporide finì di bere il caffè. Dopo essersi completamente svegliata, i due agenti entrarono nel distretto.

“Ci ho pensato bene, agente Hopps” disse il Capitano Bogo. Dopo aver letto il messaggio ricevuto dalla piccola agente, aveva pensato molto alla situazione in cui si trovavano…e anche sull'assassina.
Oltre a lei e Nick, era stata convocata anche l'agente Fangmayer, che si occupava di dirigere le indagini sul caso della rapina in banca.
“Parteciperà alle indagini e sarà presente sulla scena del crimine…”
“Con tutto il rispetto, Signore, non sono d'accordo con la sua decisione.” intervenne la tigre. “Ieri, l'agente Hopps ha disobbedito agli ordini diverse volte, dimostrando di essere indisciplina e incosciente…”
“Sono a conoscenza di ciò, agente Fangmayer, ma non voglio rischiare di perdere altri agenti.” rispose il Capitano Bogo: quando aveva telefonato alla famiglia dell'agente Delgado, ieri, per comunicare quella spiacevole notizia, la moglie non riusciva ad accettarlo, e piangeva a dirotto. Non voleva permettere che accadesse a un'altra famiglia di uno dei suoi agenti.
“Tuttavia pongo una condizione.” continuò il grande toro, rivolgendo l'attenzione verso l’agente Hopps: “Se anche questa volta non obbedirai agli ordini dell'agente Fangmayer, ti sospendo dal servizio.”
La coniglietta ebbe l'impressione di rivivere un deja vu: quando ebbe il suo primo caso su cui indagare, il Capitano Bogo le aveva dato due giorni di tempo per risolverlo, o altrimenti avrebbe dovuto dare le dimissioni.
“Ci sto, Signore.” disse con ferma convinzione.
“Splendido…in quanto a te, agente Wilde, mi aspetto che tieni d'occhio la tua partner. Ci siamo capiti?”
“Sarà fatto, Signore. Non le toglierò lo sguardo neanche per un secondo.”
Detto ciò, il capitano congedò i tre agenti, i quali andarono rapidamente sulla scena del crimine.

Judy osservò l'ambiente circostante ed esplorò la banca per ore. Il partner la seguì.
“Cosa stiamo cercando, Carotina?”
“Qualunque cosa sia fuori posto.” rispose la coniglietta: aveva l'impressione che l'assassina l'avesse scelta, nonostante non riuscì ancora a capire il motivo, e neanche cosa stesse cercando di preciso. Si trovavano all'ingresso del caveau, nel punto in cui la coniglietta aveva ucciso l'elefante che le aveva sparato contro. Cercò di simulare l'assassina, cercando di sapere il suo modo di pensare e di agire; face finta di impugnare una mitragliatrice di grosso calibro e si mise nel punto in cui le era sembrato di averla visto. Fatto ciò, si avviò verso le scale, raggiungendo il salone della banca, seguita dal suo partner.
“Avevate detto che era riuscita a fuggire?”
“Si…”
La coniglietta cominciò a guardarsi intorno, prestando attenzione ai particolari. Secondo il rapporto, dopo aver eliminato i due criminali, la polizia era entrata in banca ed era avanzata verso la scalinata. Come riuscire ad evitarla? Facendo ricorso al suo istinto, Judy andò a sinistra, trovandosi alle spalle della lunga serie di postazioni degli impiegati: i banchi alti e le sedie formavano un nascondiglio perfetto per un mammifero di piccole dimensioni. Iniziò ad esplorarle una ad una, rimanendo abbassata. Mentre camminò lentamente, iniziò ad annusare il terreno. La volpe la seguì e la osservò pensieroso.
Che abbia intuito qualcosa?
Ad un tratto la piccola poliziotta si fermò, notando qualcosa che all'apparenza sembrava essere irrilevante: un bottone. Era particolare: era in ottone, a forma di semi cupola, e con il disegno di due spade incrociate. Dopo essersi alzata in piedi, lo esaminò attentamente.
“Ma guarda: un bottone da cerimonia.” disse Nick, dopo essersi avvicinato a Judy.
“Un cosa?”
“Questi bottoni appartengono alle uniformi militari da cerimonia. Potrebbe essere del nostro assassino fissato per te.” concluse Nick, sapendo che nessuna delle vittime, inclusi i criminali, non erano stati dei soldati.
In quel momento il cellullare di Judy squillò…
“Pronto?”
“Vedo che hai trovato l'indizio che ho lasciato per te.”
“Quindi lo hai lasciato tu apposta…perché?” chiese la coniglietta, accompagnata da vari interrogativi.
“Te l'ho detto: voglio che tu scopra chi sono io.”
Il tono di voce dell'assassina, ancora camuffato per chissà quale motivo, sembrava essere irritato.
“Ma perché vuoi me? Chiunque può arrivare a scoprire la tua identità.”
“Tu non sei come loro. E poi…ogni cosa a suo tempo. Ricordati delle regole che ho imposto, se non vuoi brutte sorprese, e…buone indagini.”
La telefonata terminò. Judy iniziò a chiedersi come avesse fatto a sapere che aveva trovato quel bottone: non sembrava essere nei paraggi, e il posto era tenuto sotto stretta sorveglianza, a causa delle sparatorie avvenute ieri. Ad un tratto, seguendo sempre il suo istinto, che non sapeva cosa lo guidasse, alzò la testa; il osservò il soffitto dell'edificio, finché il suo sguardo non si posò su una telecamera. La fissò a lungo, notando che era molto bassa e che l'obiettivo era puntato su di lei.
Solo ora capì che quella criminale possedeva molte risorse e mezzi che la rendevano pericolosa. Doveva fermarla a tutti i costi, prima che qualche altro mammifero diventasse la sua prossima vittima.
“Tutto bene Judy?” chiese Nick preoccupato, poiché aveva notato la chiamata di Judy.
“Si. Ti spiegherò tutto strada facendo.”
I due mammiferi si diressero verso l'uscita della banca, raggiungendo gli altri colleghi.

Angolo autore

Ho avuto una settimana difficile, ma alla fine ce l'ho fatta a pubblicare questo capitolo, e questa volta senza commettere gli errori che, a causa della fretta di pubblicare il capitolo perché ero incasinato, non ho commesso (sono consapevole che qualcuno mi possa essere sfuggito). Spero che la fanfiction stia continuando a piacervi e ad appassionarvi.

   
 
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