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Autore: STACY    22/11/2016    1 recensioni
Questo fandom mi ha preso tantissimo e dopo aver letto praticamente tutto quello che trovavo su internet ho deciso di dare anche io il mio personale contributo. Adrien e Marinette cominciano a mettere in dubbio la solidità dei loro sentimenti mentre la lotta contro gli akuma continua e diventa sempre più difficile far conciliare le loro doppie identità. Aggiornamento due volte a settimana. Enjoy it!
Genere: Azione, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Plagg, Tikki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Adrien quella mattina andò a scuola in assetto da combattimento. 
Aveva giurato a se stesso di lasciare perdere Ladybug, di non forzarla a rivelare la sua identità ma niente, il suo cervello lavorava per conto suo. 
Plagg, anche se l'aveva pesantemente insultato per motivi ancora ignoti, gli aveva confermato che Ladybug si trovava nella sua classe. La sua classe, come aveva fatto a non accorgersene prima? Era veramente incredibile che una delle sue compagne di classe potesse essere Ladybug. Aveva giurato di mettersi il cuore in pace ma essere così vicino alla verità e non saperla lo stava facendo diventare matto. 
Quando varcó la soglia della classe odiò per la prima volta il suo posto. Primo banco, non poteva in nessun modo guardare gli altri senza girarsi. 
Come poteva adesso trovarla ? 
Sentì un po' di confusione dietro di lui. La professoressa non era ancora arrivata... 
Decise che si sarebbe messo seduto sul banco dando le spalle alla cattedra e avrebbe passato al radar uno per uno tutto i suoi compagni. 
La prima che si sentiva di escludere era Chloè ( in quel momento stava parlottando con Sabrina e si stavano dirigendo verso Marinette, sicuramente volevano giocarle qualche brutto tiro )
Anche Sabrina non poteva essere.
Insomma, la voce di Chloè era inconfondibilmente irritante e lui non aveva mai pensato questo della voce  della sua patner.  Sabrina non si muoveva mai da sola mentre Ladybug era una leader nata, quindi le loro personalità erano troppo diverse. 
Adesso che ci pensava le personalità di tutte le sue compagne di classe erano troppo diverse da quella di Ladybug. 
Completamente. 
Così non l'avrebbe mai trovata... A meno che ... La sua patner non facesse di tutto per nascondere la sua vera indole, in questo caso avrebbe dovuto cercare qualcuno gentile ma non troppo in vista, che non amava mettersi in mostra ma che aveva buon cuore... 
Forse Rose corrispondeva a quella descrizione, ma non solo lei ... 
Cominciò a fissare la biondina con insistenza per cercare di incrociare il suo sguardo ... Magari gli avrebbe scatenato le stesse sensazioni che suscitavano in lui gli sguardi di Ladybug e così avrebbe capito ...

Marinette teneva la scatola stretta tra le mani e sedeva al suo posto quasi cercando di nascondersi. 
Alya le tirò una gomitata. 
- Insomma ti vuoi muovere ? - 
- sai Alya non sono sicura che sia una buona idea, per me non funzionerà - 
- allora signorina , intanto poi mi devi ricordare di offendermi con te perché non mi hai messo al corrente di questa idea dei dolci - 
- ma Alya te l'ho detto è un'idea che mi è venuta così ... Per caso - 
- ma è una buona idea , Adrien poi adora i dolci ! Lo capirà che ti piace se offri un'intera scatola di dolci proprio a lui , si farà della domande - 
- ma io ci aveva già rinunciato a lui, non sono sicura che questa speranza,anche se piccolissima, possa aiutarmi - 
- hai detto che è l'ultimo tentativo, no? Ci provi, se non funziona vuol dire che non è quello giusto , e oggi pomeriggio compriamo Nutella e patatine e andiamo a casa mia fino a domani a piangere, guardare  film e mangiare  fino a scoppiare , ok ?- 
Marinette sorrise di cuore all'amica. 
Un ultimo tentativo non poteva farle male. 
Prese coraggio e si rivolge verso il biondo. 
- Adrien ? - 
- uhm? - rispose il ragazzo senza guardarla, anzi probabilmente non la ascoltó nemmeno. 
Stava fissando qualcuno. 
Marinette si girò per guardare chi fosse l'oggetto delle sue attenzioni ma quasi contemporaneamente Chloè e Sabrina si avvicinarono a lei. 
- Ciao Marinette - fece Sabrina mielosa 
Come per riflesso lei strinse di più a se la sua scatola di dolci.
Alya si alzò in piedi furente
- cosa volete voi due ? - 
Senza chiedere altro le presero la scatola cominciando a tirare.
- cos'hai qui ? che nascondi con tanta cura ? - 
Marinette tentò di riprendersi la scatola urlando un "non sono affari tuoi" ma per paura che tutti i dolci si frantumassero non tenne la presa abbastanza forte e Chloè riuscì ad appropriarsi della scatola. 
Un lampo di vittoria passò nei suoi occhi e con soddisfazione aprì la scatola rimanendo un po' delusa. 
- Sono dolci ? - 
Kim , che passava li accanto, si bloccó di colpo. 
-Dolci ? Vengono dalla tua pasticceria Marinette ? Ho sempre voluto assaggiarne uno ! - 
E senza chiedere il permesso allungò la mano e ne prese uno prima ancora che Marinette potesse aprire bocca per protestare. 
Nel giro di qualche microsecondo la notizia che i dolci della pasticceria di Marinette erano in quella scatola si diffuse e praticamente tutta la classe decise che voleva assaggiarne uno. 
Alya tentava inutilmente di protestare ma Marinette pensó solo  a recuperare almeno un dolce dalla scatola e lasciarla in balia dei suoi compagni. 
Trovo persino divertente Alya che si arrabbiava al posto suo, e che esplose quando Nino tentó di mettere una mano nella scatola e afferrare un dolcetto. 
Povero Nino, in fondo lui non centrava niente . 
Però Marinette ora lo vedeva chiaro come il sole. 
Adrien non solo non l'aveva notata ma non aveva preso neanche un dolce. 
Questo era un segno del destino come aveva detto Alya prima, non era lui la persona giusta. 
Marinette si rivolse ad Alya ancora intenta a rimproverare Nino. 
- ci ho provato ed è andata male Alya, per ora mi schiarisco un po' le idee, salto la prima ora, ma oggi pomeriggio abbiamo un appuntamento a casa tua, ricordi? - e senza aspettare la risposta o senza voler incrociare lo sguardo triste di Alya si allontanò dall'aula. 
Quasi contemporaneamente Adrien infastidito dalla calca che si era creata in aula decise di uscire e di accamparsi in bagno con Plagg per fare il punto della situazione. 
Ma non riuscì a dire nulla perché,non appena uscì fuori dalla sua giacca, Plagg riprese ad insultarlo.
- sei davvero idiota, e io che non volevo immischiarmi ma tu ... Sei così ottuso ! - 
- Ehi smettila immediatamente mica è colpa mia se non riesco a capire chi sia Ladybug! - 
- ma quale Ladybug io sto parlando di Marinette! - 
Adrien sbattè le palpebre sorpreso, non capendo.
- mi hai fatto passare le ultime due sere trasformato insieme a te, mentre facevi tutto il carino e davi delle false speranze a quella ragazza, tutta quella storia dei dolci e quell'odore rivoltante di zucchero e oggi che hai fatto ? Lei aveva portato i suoi dolci e te ne sei infischiato, - Fece Plagg veramente arrabbiato agitandosi fin troppo per il suo normale standard. 
Quando nominó i dolci, Adrien ricollegó quello che era successo in classe , la calca attorno a quella che sembrava una scatola. La scatola per dolci. 
Sbiancó. 
Se ne era dimenticato ? Come aveva potuto ? Era stato così accecato dal desiderio di scoprire l'identità di Ladybug che non aveva prestato attenzione a Marinette. Era stato orribile. 
- Plagg tu l'hai visto ? Hai visto a chi ha offerto i suoi dolci ? - 
Plagg lo guardò diffidente.
- tutti hanno mangiato quei dolci - fece senza espressione ma continuando a studiarlo. 
- si ma lei a chi li ha offerti ? Non può averli offerti a tutti ? L'hai visto almeno tu Plagg? - 
L'espressione di Plagg fu indecifrabile e per un momento Adrien pensó che stesse nuovamente sul punto di insultarlo. 
- quando fai così diventi l'umano più stupido con cui si possa parlare . Non ho visto nulla ma ho visto che è fuori in giardino, se vuoi sapere qualcosa va a parlarle. E credo proprio che dovresti farlo.  - non aggiunse altro.
Adrien si affacció alla finestra e la vide, seduta alla panchina da sola. 
Probabilmente non era andata a buon fine la storia dei dolci , anzi senza probabilmente . 
A giudicare dal fatto che tutti avevano mangiato quei dolci o lei ci aveva rinunciato o la persona non aveva accettato. 
E doveva essere uno stupido per non aver accettato dei dolci fatti a mano. Voleva proprio dirgli cosa si era perso anche se in effetti era stato così concentrato nella sua assurda ricerca che nemmeno lui aveva assaggiato nessun dolce. 
Vederla lì, da sola, gli fece salire addosso una grande tristezza. Voleva andare a parlarle magari consolarla chiedere chi era l'idiota e insultarlo insieme ... Ma lui non doveva sapere nulla di questa storia. Adrien era solo un compagno di classe.. Quello che poteva avvicinarla era Chat Noir. 
Non ci pensó più di tanto e fra le proteste del kwami nero si trasformò nel suo alter ego. 
Con un balzo  le fu difronte e la salutó. 
- Oh buongiorno principessa non siamo a scuola oggi- 
- chat noir? Come mai sei in giro ? - 
- come ? Ti stavo spiando ,ovvio ! - 
Marinette lo fissó stranita.
Adrien la trovó adorabile e si maledisse di nuovo per essersi dimenticato di lei quella mattina. Non avrebbe rifatto più questo errore. 
Notó che stringeva qualcosa tra le mani avvolto in un fazzoletto. 
- davvero mi stavi spiando ? - chiese la ragazza- 
Lui ridacchiò - no,  ma ammetto che ero curioso di sapere chi fosse il fortunato, oggi era il gran giorno dei dolci no ? - 
Lei lo fissò per qualche minuto in silenzio poi sospirò tristemente. 
- non è andata, non ha preso il mio dolce. Questo vuol dire che la prima sensazione avuta era quella giusta,  non devo più sperare. Devo arrendermi . - la tristezza e la rassegnazione del suo tono di voce lo fecero sentire ancora più in colpa e quasi arrabbiato. 
Avrebbe davvero voluto fare due chiacchiere con la persona che stava pian piano spezzando il cuore della ragazza. 
Si sentiva stranamente impacciato non sapeva come reagire e cosa dire così rimase semplicemente lì, a fissarla in silenzio. 
Senza preavviso Marinette si alzò e si avvicinò a lui. 
- Sai Chat, fra poco devo rientrare  ma sono davvero felice di averti incontrato- 
 - felice ? Per me ? - 
- si gattino, perché volevo darti questo - 
È così dicendo gli porse il fazzoletto che aveva in mano che conteneva un macaroons, l'ultimo rimasto , quello con la crema di colore nero. 
-sono  riuscita a salvarne solo uno e lo voglio dare a te - 
Adrien si sentiva incredibilmente rallentato mentre guardava il dolce che la ragazza gli stava offrendo .
- A me ? Perché ? - 
- perché tra tutte le persone che oggi hanno mangiato i miei dolci c'è solo una persona che desidero davvero che li assaggi. E bhe quella persona  sei tu . - 
Lo disse con una semplicità disarmante ma Adrien non riuscì a capire come quelle parole avevano fatto letteralmente impazzire il suo cuore.
   
 
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