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Autore: Elsinor    24/11/2016    6 recensioni
La vita non ti sorride quando sei un Magonò, e il giovane e irriverente Silas lo sa bene, tra Burrobirre, lavori ingrati ed elfi domestici più ricchi di te. Ma se sei un Magonò e ti ritrovi con il soffio di Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato sul collo?
È ora di scoprire cosa si può fare senza magia e cosa si può fare con, cosa si può fare da soli e cosa si può fare insieme a qualcuno, specie se quel qualcuno è un mago brillante e vanitoso come Alec Kingsman.
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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«È già uscita la classifica? Oh, Merlino! Pensavo uscisse la settimana prossima.»
«Già, ma ho Il Settimanale delle Streghe in antemprima assoluta.» spiegai alla Guaritrice, dandomi un po' di importanza. Non che l'importanza mi salvasse dal dover ingurgitare tre pozioni una più schifosa dell'altra.
«Quando ha finito di leggerlo, lo presterebbe anche a me?» intervenne speranzosa la strega con la testa fasciata.
«Lo tenga pure.» dissi io, magnanimo come pochi «tanto quel che mi interessava l'ho letto.»
Avevo letto l'intervista di Alec a quell'Auror fresca di diploma che inciampava e faceva cadere cose. Mi aveva un po' rincuorato circa le mie capacità di Auror amatoriale.
Mentre la strega sfogliava felice la rivista, presi lo Specchio Gemello e rimirai la mia faccia. Era come una porta verniciata esposta al sole per troppo tempo, colore andato e bolle e asperità in piena luce. Ci voleva fegato per avere voglia di darmi un bacio, eppure Alec l'aveva fatto.
Borbottai il suo nome e immediatamente lo Specchio si oscurò. Una oscurità strana, con delle bande più chiare che si spostavano. Quando sentii le voci, capii che mi stavo godendo il panorama delle tasche di quell'idiota.
«E se Tu-sai-chi tornasse veramente? In quel caso ci potremmo fare poco...» stava dicendo mio cugino (parlava come al solito a voce alta, pregavo non fossero in un posto affollato).
«Se è morto non può tornare.» rispose Alec, con lo stesso tono definitivo che aveva usato con me quando ne avevamo discusso al pub.
«Be', ma non è morto, ovviamente. Nessuno sa che gli è successo!»
«Uguale a tuo cugino. Se sei così ansioso di prevedere il ritorno di Tu-sai-chi è perché all'epoca eri solo un bambino stupido. Io ho qualche anno più di te e me lo ricordo.»
«Non ero così piccolo...e comunque non ho detto che sono ansioso! Hai più motivi tu per esserlo, faresti lo scoop del secolo e dopotutto la tua famiglia è purosangue.»
«Nessuno è purosangue, a parte Crouch, Malfoy, Black...magari puoi vantare tu più generazioni di me. E per lo scoop sul ritorno di Tu-sai-chi in che mi pagherebbero, in dita di Babbano? Ma di che stiamo parlando. Se Tu-sai-chi fosse vivo, i Mangiamorte lo starebbero cercando.»
«Infatti stando a quel che ha visto Silas lo fanno. Ma scusa, parli con cognizione di causa perché i tuoi sono Mangiamorte?»
Inspirai sonoramente. Non sono un tipo coi peli sulla lingua, ma Chip in quel caso mi stava battendo alla grande. Mi aspettavo che Alec gli mollasse un pugno (o una fattura), invece rispose tranquillamente.
«No, sono sempre stati solo dei sarti. Ma li ho visti, i Mangiamorte. Credo che i miei li aiutassero, o almeno che gli lasciassero fare i loro comodi, visto che siamo ancora tutti vivi. Ho capito subito che Silas non raccontava storie, perché sono pochi ad aver visto il Marchio Nero sulla pelle di un uomo, di sicuro non i ragazzini delle pulizie.»
«È un Magonò, lo sai, vero. Ai Mangiamorte non piacciono. Vabbè, a nessuno piacciono, ma capitano, non ci si può fare niente.»
La torre di carte costruita dal mago del letto a fianco scelse quel momento per esplodere.
«Ehm, ti va una partita?» mi chiese, cogliendo la mia occhiata, la faccia gonfia tutta affumicata.
Di solito non dico di no allo Spara Schiocco, ma la Guaritrice entrò nella stanza.
«COSA FA!» abbaiò all'indirizzo del tizio gonfio «Vuole farsi trasferire al Reparto Incidenti da Manufatti? Silas,» cambiò completamente tono rivolgendosi a me, si vedeva che scoprire in anteprima qual era il Sorriso-più-affascinante del Mondo Magico l'aveva bendisposta nei miei confronti «hai proprio tanti amici! È venuta a farti visita anche questa signorina.»
«Resta pure seduto!» esclamò la sorella di Alec, entrando nella stanza, impettita, con un passo lieve ed elastico che sicuramente usava per far turbinare i vestiti farfallosi del papà. Solo che non indossava un vestito, né con farfalle né senza, ma degli abiti babbani chiaramente scelti a caso, tipo i miei per intenderci: scarpe da ginnastica logore, jeans forse da uomo, felpa quasi sicuramente da uomo, grigia con scritto "DTF", più un incomprensibile berretto da sci con tanto di corta visiera. Quel berretto le copriva anche le orecchie e nascondeva tutta la capigliatura. Rispetto alla prima volta che l'avevo vista erano rimasti uguali solo gli occhiali, infatti la riconobbi più che altro dalla voce acuta e imperiosa e dal portamento da scopa in culo.
«Ho pensato di farti una sorpresa» continuò in tono impostato, allungando il braccio con gesto ugualmente teatrale e lasciandomi cadere sul letto una pergamena sigillata (col sigillo rotto, però) «e portarti di persona un messaggio.»
«Wow» commentai, guardando ancora piuttosto interdetto la pergamena, poi lei «è la sorpresa più bella da quando ho trovato una gelatina tutti-i-gusti al gusto di cazzo.»
«Be', per te era una bella sorpresa!» ribatté prontamente lei, portandosi le mani dietro la schiena e guardando pure lei prima la pergamena poi me, come se si aspettasse che mi precipitassi a leggere.
«Da quand'è che sei diventata il mio gufo?»
«Non sai leggere, vero? Posso farti il riassunto a voce...»
«Sì, grazie. Non la tocco questa roba, chissà che fattura ci hai messo su. Sono cresciuto con un cugino mago, non sono scemo.»
«Sull'ultima ho dei dubbi! Vedi, l'ho letta prima di portartela» fece uno svolazzo con l'indice sopra la pergamena, accennando al sigillo rotto «quindi è sicura. No, non è da parte mia. È da parte di mia madre. Si dà il caso che il suo investigatore si sia appena licenziato per colpa tua, è tornato strisciando. Quasi letteralmente: mio fratello l'ha trasformato in una pogona.»
«Alec, coglione.» sospirai, spiattellandomi una mano sulla faccia.
«Una pogona adorabile, direi che ci ha guadagnato, non che voglia complimentare troppo mio fratello...comunque gli ha dato un incentivo per togliersi di mezzo, ma prima la pogona si è sentita in dovere di spiegare a mia madre che tu ad Alec gli hai stregato il cuor» la cantò proprio, sulle note del ritornello di Celestina Warbeck, con intonazione e tutto «quindi dovrebbe rassegnarsi e lasciarlo stare, eccetera.»
Mi dispiaceva davvero per Lloyd, dopotutto era una brava pogona...cioè, persona. A parte il fatto che non avevo stregato il cuor a nessuno, e comunque non erano fatti suoi.
«E alla fine di tutto ciò tua madre ha deciso di rompere le palle a me?» chiesi, allungando un dito verso la pergamena semiaperta per poi cambiare idea ed evitare di sfiorarla.
«Fingi di avere una bocca e non una fogna quando parli di mia madre» mi rimbeccò lei, gelida, alzando il mento tanto che temetti bucasse il soffitto «ha deciso di chiederti gentilmente di ripulire la vita di Alec dalla tua presenza, la tua influenza, e in generale i tuoi sporchi affari. Sei bravo a fare le pulizie, giusto?»
«No, mi hanno licenziato.»
«Be', se pensavi di fare il colpo grosso con Alec hai fatto male i conti. Da noi della famiglia non prende un soldo, e da solo ha lo stipendio di uno scribacchino di terza categoria. È questo che dice più o meno la lettera.»
«Dì pure a tua madre che non sono uno Snaso, che è stato Alec a cercarmi ed è Alec a starmi tra i piedi. Ho già i problemi coi miei parenti senza dovermi sorbire quelli degli altri, e ho problemi più gravi, come avrai intuito dal letto d'ospedale.»
«A me non importa niente dei tuoi problemi! Non dovrei nemmeno essere qui, ma origlio le conversazioni di mia madre e del signor Pogona da una vita. Ho intercettato il gufo e sono venuta perché questa storia mi è sembrata potenzialmente distruttiva per Alec e, come ti ho già spiegato, la sua distruzione è uno spettacolo a cui mi ritengo invitata.»
«Ah, ho capito, e ti sei vestita così per dar ancora più fastidio a tuo fratello.»
Alzò un sopracciglio, assumendo un'espressione effettivamente simile a una di quelle di Alec «No, per non farmi riconoscere dai miei fan ed essere realistica come tua conoscente.»
I suoi fan! E poi parlava male di Alec. Figurati se quelle quattro foto da manico di scopa addobbato l'avevano fatta diventare famosa.
Mossi il ginocchio e scalciai col piede per far cadere a terra la lettera senza toccarla direttamente «Be', tuo fratello se n'è andato da un bel pezzo, ripassa più tardi o ancora meglio mai. Curiosità, ma lo sai per cosa sta "D.T.F"?»
«Sta per Devi Tacere, Feccia!» ribatté lei, avvelenata. Si voltò in quello che sarebbe dovuto essere un turbinio di vesti e veleggiò altera fuori dalla stanza senza salutare.
La salutai io gridando «Occhio alle richieste di autografi lungo la strada!»
Il mago con la faccia gonfia e la strega con la testa fasciata seguirono entrambi con lo sguardo quell'uscita teatrale (il paziente verdastro no, era sempre in stato catatonico), io mi affrettai a riprendere mano allo Specchio. Solo che mi sbagliai e pescai l'Avversaspecchio, invece.
Di solito la superficie era coperta di nebbia indistinta, ma stavolta nella nebbia si agitava una forma allungata, a colori, umana. Cazzo.
Afferrai lo Specchio giusto solo per constatare che c'era ancora il nero dentro. In compenso si sentiva la voce di Chip, alta e giuliva come sempre:
«Sì, ero Battitore! Io invece di te non mi ricordo!»
Chiunque gli rispose non parlava altrettanto forte. Mi avvicinai lo Specchio all'orecchio, sforzandomi di sentire.














Angolo dell'autrice: il grande ritorno di Alanna! Vi era mancata? Sorprendetemi dicendo di sì. Per la cronaca, D.T.F non sta per Devi Tacere Feccia, potete appurarlo googlando. Finalmente l'Avversaspecchio ha dato segni di vita! Come potete intuire i nodi stanno per venire al pettine (persino nei curatissimi capelli di Alec) e le cose si faranno movimentate...continuate a seguire!
   
 
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