Harry
Potter e la Pietruzza Rossa che non si sa a che serve
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Capitolo 18: WLF(W La…) -
Harry si
avvicinò, incredulo: non era vero, non poteva essere vero, era Piton che aveva l’aria da bastardo, non Rat-Man.
KRAK-HOOM
«No, non è possibile» disse Harry, e Rat-Man
si voltò. «Non può essere lei. Piton…»
«Ah, certo» rispose
Rat-Man. Non
balbettava più, né tantomeno parlava pugliese. «Chi sospetterebbe mai del
povero, balbettante, rincoglionito prof. Rat-Man
quando c’è in giro Piton?»
«Ma non è possibile» ripetè Harry.
«Ma cos’è, sei scemo?» sbottò Rat-Man. «Ti ho detto
che è possibile, non continuare a ripeterlo, e che cazzo»
«Ma Piton ha tentato di uccidermi durante la
partita!»
«Seeeeeeeeeeeeee te piacerebbe» rise Rat-Man. «IO ho cercato di ucciderti. Quando la tua amica Granger ha dato fuoco al mantello di Piton,
mi ha assestato un ceffone particolarmente violento, cosa che ha interrotto il
contatto visivo necessario per il malocchio. Anzi, ci sarei riuscito anche
prima, se Piton non avesse incominciato a canticchiare
la canzoncina dei Teletubbies per distrarmi e quindi
salvarti»
«Piton ha cercato di salvarmi?» esclamò Harry. «A me? Ma sei sicuro?
«Sicurissimo» confermò Rat-Man. «Ed è stato lui ad
intercettarmi la notte di Halloween quando ho fatto entrare l’Orso Coattone. Sarebbe stato un diversivo perfetto, non fosse
stato per Piton e per quel CENSURED di chiwawa radioattivo di Hagrid. Ma
non importa. Ormai sono qui…sono arrivato fino a questo punto…e poi finalmente
ruberò la Pietruzza Rossa e…come segno di stima la donerò al mio padro…dove cazzo vai?» urlò Rat-Man.
Infatti, mentre parlava, Harry aveva tentato di svignarsela. Aveva appena
raggiunto le fiamme che sentì delle funi invisibili stringerlo e Harry cadde e
terra.
«Sta buono, Potter, o ti farò del male» disse Rat-Man,
gelido.
«Lei non ne è capace!» gridò Harry.
«Sì che lo sono»
«Davvero?»
«No, ma sul copione c’è scritto così». Harry tentò di divincolarsi, ma senza
risultato. Rat-Man sogghignò e si girò verso lo
Specchio.
«Allora» continuò Rat-Man. «Come cavolo funziona
questo dannato Specchio?».
Harry stava per liberarsi quando una voce fredda e acuta parlò. Non sapeva da
dove provenisse, ma era talmente fredda da ghiacciare le vene.
«Usa il ragazzooo». Harry si inchiodò al pavimento. Rat-Man si voltò.
«Vieni qui, Potter!» tuonò, «Subito!». Harry non si mosse. Era ancora
inchiodato al pavimento.
«Ho detto vieni!» ripetè Rat-Man.
«E come cazzo faccio a muovermi se sono legato?» sbraitò Harry, senza riuscire
a trattenersi.
«D’oh!» fece Rat-Man. «Non hai tutti i torti» e detto
questo lo slegò. Sulle prime Harry tentò di nuovo di scappare, ma Rat-Man a un semplice gesto con la bacchetta lo bloccò e lo
costrinse a forza ad avvicinarsi allo Specchio.
«Vuoi sapere perché ho accettato di aiutare il Signore Digiacomort?»
domandò Rat-Man. «Vedi, la mia è una storia molto
triste. Anche se non sembra, ma prima abitavo in Arabia Saudita. Mi chiamavo
Luca. Infatti Povia mi ha pure dedicato una canzone.
Sono io il Luca di “Luca era gay”. Ma lasciamo perdere. Da piccolo, per fare il
bagno nella ***** di
cammello, mi persi. Non trovai mai più i miei genitori. Iniziai a vagare come
un disperso per il Deserto Arabico, finchè non fui
trovato dalla persona più buona che conobbi: il Sultano Abdul. Egli mi accudì,
mi fece crescere e diventare adolescente, e fu allora che capii di essere gay,
e di essermi innamorato perdutamente del Sultano Abdul. Ma io credevo di non
avere speranze. Invece, per mia gioia, scoprii che anche lui era gay. Allora,
per dimostrargli il mio amore, andai da un anagrafe e mi feci cambiare il nome
in Abdul. Purtroppo però, dopo qualche tempo scoprii che il Sultano mi aveva
tradito con un uomo che poi tradì lui e salì al potere: Gigino
Bin Laden. Quando lo venni a sapere ero pieno di dolore. Il Sultano Abdul era
morto, Bin Laden era salito al potere e io sono stato costretto a fuggire in
Italia, che era il paese più vicino e più raggiungibile. In Puglia, per
esattezza. Pensavo di avere una carriera di successo lì, ma l’accoglienza non
fu quella che pensavo. Affondarono il mio gommone, e per salvarmi mi resi conto
che ero un mago. Quando mi portarono sulla terraferma, mi sbatterono in
prigione. Quando mi presentai come Abdul venni deriso, e mi furono affibbiati
altri due nomi: Abaghdad, che era la città dove
vivevo, e Aziz, che non c’entra un cazzo ma stava bene con i primi due nomi. Il
tempo che passai in carcere lo usai per ottenere la cittadinanza italiana e
imparare meglio la magia. Ma era un insegnamento comunque scarso. Quando
finalmente uscii, assaporai di nuovo la libertà. Vidi un cartone animato, anche
se all’epoca non sapevo cosa fosse, di Rat-Man. E fu
allora che mi innamorai di nuovo. Ebbene sì. Mi innamorai di Rat-Man. Le sue disavventure erano così simili alle mie
che, dopo aver fatto un incantesimo per cambiare aspetto, mi recai nuovamente
da un anagrafe e, stufo di farmi chiamare da tutti Abdul Abaghdad
Aziz cambiai il mio nome in Luca Rat-Man. Continuai
ad amare Rat-Man, finchè
non scoprii l’atroce verità: Rat-Man non esisteva
veramente. Il dolore allora fu troppo per me. Senza pensarci, mi feci da solo
un Incantesimo Castrosempra, dopodiché scappai
dall’Italia per via dei troppi brutti ricordi, e mi recai in un paese
abbastanza sperduto: l’Albania. Fu lì che conobbi il Signore Digiacomort. Lui mi illustrò che l’amore non esiste, che
contano solo il potere, e chi riesce a controllarlo. E fui lieto di servirlo.
Questa è la mia storia»
«Zzzzzzzzzzzzzzz…»
«Potter! Stavi dormendo?»
Harry si svegliò di soprassalto(non per l’urlo, eh), e rispose: «No, no, si
figuri. Stavamo dicendo?»
«Che cosa vedi nello Specchio?» domandò Rat-Man
ritrovata la malvagità.
Non dire la verità…non dire la verità…non
dire la verità…
«Mi vedo con la Pietruzza in mano! E ora me la metto in tasca!»
D’oh!
«Sì, ti piacerebbe!» rise Rat-Man. «Dimmi la verità!»
«Fammi parlare col ragazzo» disse la voce fredda e acuta. Harry s’impietrì.
«Ma padrone» fece Rat-Man, «non ne avete la forza!»
«Ho abbastanza forza per quessssssto» disse la voce
«Ma padrone» fece Rat-Man, «non ne avete la forza!»
«Ho abbastanza forza per quessssssto» disse la voce
«Ma padrone» fece Rat-Man, «non ne avete la forza!»
«Ho abbastanza forza per quessssssto» disse la voce
«Ma padrone» fece Rat-Man, «non ne avete la forza!»
«Ho abbastanza forza per quessssssto» disse la voce
«Ma padrone» fece Rat-Man, «non ne avete la forza!»
«E muoviti cazzo, ti ho detto che ce la faccio, smettila di rompermi le palle!»
esclamò la voce. Rat-Man iniziò a sciogliersi il
turbante che gli aveva regalato il suo primo amore, il Sultano Abdul. E,
sciolto del tutto, se lo tolse. Harry vide chiaramente nello specchio che, dove
teoricamente avrebbe dovuto esserci la nuca, c’era un’altra faccia: una faccia
pallida e serpentesca, con gli occhi rossi.
«Tu sei…tu sei…» balbettò Harry. «Michele?»
«Sì, io sono Mi…ma che cazzo c’entra mo Michele, no comunque» rispose la voce
fredda e acuta.
«A…allora…» fece Harry, atterrito, «tu…sei…Lord Digiacomort?»
«Sssi» rispose Digiacomort.
«Guarda che cosa sono diventato, per causa tua»
«Mia?» ripetè Harry.
«Ah, fai pure lo gnorri, eh?»
«Ciuppa!». Digiacomort
esitò un po’.
«E hai anche voglia di fare lo spiritoso. Comunque, guarda come mi hai ridotto»
«Ma perché? Cosa ho fatto per ridurti così?»
«Basta con queste sciocchezze, Harry» disse Digiacomort.
«Vieni qui». Harry si avvicinò. Non perché lo volesse lui, ma perché le sue
gambe si mossero automaticamente. Si avvicinò e si fermò vicino a Rat-Man.
«Dimmi che cosa vedi» ordinò Digiacomort. Harry non
sapeva che fare. Doveva inventarsi per forza una menzogna, visto che con la
verità non gli aveva creduto. Si mise la mano in tasca e, con sua sorpresa, si
accorse che la Pietruzza Rossa stava nella sua tasca. Allora era la verità, pensò Harry. Devo svignarmela
«Allora?» chiese Rat-Man. «Che cosa vedi?»
«Ehm…io…» rispose Harry. Non sapeva cosa inventarsi.
«Io…ecco…io…io…IO…VENGO…DALLA LUNA!» tuonò Harry, mettendosi a cantare la
suddetta canzone.
«Sta mentendo» disse Digiacomort.
«Ma, come fa a mentire?» chiese Rat-Man
«Idiota, secondo te uno può venire dalla Luna?» domandò Digiacomort,
beffardo.
«Sì!». Un attimo di esitazione, poi Digiacomort
riprese: «CENSURED. Se non mi servivi da supporto ti avevo già ucciso da un
pezzo».
«Comunque» continuò Digiacomort, «lui ha la
Pietruzza!». Harry si sentì paralizzare. Rat-Man si
scagliò su di lui e si accinse a strangolarlo. Harry non sapeva che fare. La
bacchetta gli era scivolata dalla tasca e ora era troppo lontana. Invano
allungò le mani nel tentativo di allontanare le sue di mani. Ma, con suo sommo
stupore, vide Rat-Man allentare la presa fino a
toglierla del tutto. Harry guardò Rat-Man. Urlava di
dolore e si guardava le mani: erano piene di vesciche e bolle, e bruciavano.
«Idiota! Uccidilo! Sennò torna sulla Luna!» tuonò Digiacomort.
«UCCIDILO!!!». Rat-Man si avventò di nuovo su Harry,
ma stavolta era pronto. Allungò le mani per primo e gli toccò la faccia.
…
Non successe nulla.
«D’oh!» fece Harry. Scappò via, recuperò la bacchetta, la puntò su Rat-Man e ruggì: «Bombarda Maxima!».
Ci fu un’esplosione colossale che squassò tutto il castello. Posatasi la
polvere, Harry vide Rat-Man, o meglio, ciò che ne
rimaneva: un mucchio di ceneri fumanti. All’improvviso, un’ombra si diramò
dalle ceneri. L’anima di Digiacomort prese la
rincorsa e si avventò su Harry. Harry cadde a terra, sbattè
la testa su un gradino e tutto svanì.
Harry si svegliò di soprassalto. Si trovava in infermeria. Chino su di lui non
c’era né Ron, né Hermione, ma Silente.
«Harry!» lo accolse Silente. «Vedo che ti sei ripreso. Sei stato molto
coraggioso nei sotterranei, e anche molto leale a evitare che i tuoi amici
soffrissero per te»
Veramente non ci ho pensato neanche un
secondo a Ron e Hermione
«Ma dove sono?» chiese Harry.
«Stanno bene tutti e due» rispose Silente. «Ho deciso che è meglio distruggere
la Pietruzza Rossa, per evitare che Digiacomort tenti
di rubarla di nuovo»
«Ma così Flamel morirà!»
«E ‘sti cazzi’ non ce lo metti? Fidati, è meglio
distruggere la Pietruzza Rossa»
«Quindi, lei sa a cosa serve?» domandò Harry, eccitato.
«Ah, sapevo che me l’avresti chiesto» sospirò Silente. «E so anche cosa
risponderti»
«Cosa?»
«Che non lo so. No, Harry, non so a cosa serve, e penso che nemmeno DrHouse93
lo sappia, per quello io non lo so. Comunque, volevo davvero farti i
complimenti»
«Ehm…professore…» cominciò Harry. «Prima…Digiacomort
mi ha detto che sono stato io a farlo diventare così. Perché?»
«Bè, vedi Harry…Digiacomort
era e rimane il Mago Oscuro più potente di tutti i tempi. Quando eri piccolo,
uccise i tuoi genitori, e cercò di uccidere anche te. Solo che tua madre morì
per difenderti, e quindi Digiacomort non riuscì a
toccarti. Quando ti scagliò l’Insufficiente Che Uccide, la maledizione rimbalzò
su di lui. In un ultimo, disperato atto voleva imprimerti il ricordo dello
scontro tramite la cicatrice che hai sulla fronte. Ma riuscì soltanto a farti
una cicatrice a forma di saetta, e nemmeno come la voleva lui, che la voleva a
forma di I, e poi svanì. Ma lui è convinto di averti impresso il ricordo per
averti fatto passare dieci anni di incubi e pianti da bambini cretini. Infatti
ti ha accusato, non a torto, di averlo ridotto a un misero brandello d’anima»
«Ma perché ha cercato di uccidermi quand’ero piccolo?» chiese Harry
«Non è questo il momento per dirtelo, Harry» rispose Silente.
«Ehm…professore…» cominciò Harry, «posso farle un’ultima domanda?»
«Certo, Harry, dimmi pure»
«Non dovrei sbrigarmi altrimenti perdo il treno?». Silente lo guardò, poi
rispose:
«Oh, no, Harry. L’unica cosa che ti farebbe perdere il treno sarebbe il fatto
che tu hai lottato contro il prof. Rat-Man, che era
posseduto da Lord Digiacomort, che ti ha fatto
recuperare la Pietruzza Rossa che non si sa a che serve, e che dopo sei svenuto
sbattendo la testa su un gradino, e che poi sei stato salvato da me che ti ho
portato in Infermeria, poi tu ti sei svegliato e hai cominciato a farmi
domande. Ma le possibilità che succeda una cosa simile sono infinitesimali,
no?». Harry lo guardò un po’, perplesso, poi si alzò di scatto e esclamò:
«CAZZO, IL TRENOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO»
Ok ragazzi/e, e qui finisce
finalmente Harry Potter e la Pietruzza
Rossa che non si sa a che serve! Spero che vi sia piaciuta, e ora è il
momento di rispondere alle recensioni:
kamy: Ebbene sì, purtroppo questo era l’ultimo, anche se
c’è subito il Capitolo Special da leggere, dopo
questo, perciò non perdetevelo. Poi ricorda che qualche fulmine aggiusta sempre
la situazione, o la rovina, dipende dal contesto. Ti ringrazio per l’umorismo,
e riguardo alla pubblicità: non doveva far ridere, cioè, se vi ha fatto ridere
bene, ma serviva a pubblicizzare il doppiaggio della OC Production. Se vi
interessa cercate su youtube La Signora Delle Note o
OC Production
_Niki_: Capirai che bel sospeso, tanto già sapevate chi
c’era davanti allo Specchio. Da notare che avrai scritto, nella recensione,
almeno settanta volte “via”. Grazie per le risate, quanto a DJ Bobo è caduto in
testa a Neville, che è chiaramente morto, ma per il resto è rimasto illeso(DJ
Bobo, intendo). Per l’amicizia con Mrs Merd non saprei, se per amicizia intendi mangiarsi l’amico
e morire per via del padrone allora potevano diventare ottimi amici! E poi
chiaramente non ti avrei buttata sotto il Nespresso,
mi accontento di poco io: per esempio, un lanciafiamme xD
gelb_augen: Ma figuuuuuuuuuuurati
xD. Com’è che mo hai preso l’abitudine di recensire
il sabato? Mica è la prima volta xD. Comunque certo
che le tue recensioni mi piacciono, mica sono lo scrittore stronzo io! E poi
non devi suicidarti, per nessuna ragione al mondo, sennò dove la trovo un’altra
fan numero uno? xD. Scherzo dai, comunque non devi
farlo, perché la vita è bella, anche se non sempre, ma soprattutto è UNICA. E
ricordati che non tutti siamo come Neville. Quanto a DJ Bobo te lo regalo al
modico prezzo di 9999999999999999 galeoni(tra l’altro era Harry che gli ha dato
il calcio, e Hermione che lo butta di sotto). Quanto
al Pisello del Diavolo, premetto che in effetti solo ora ci ho fatto caso che
ho più recensioni femminili(tanto meglio), ma l’idea l’ha inventata Fantasy
dipendente, che ripeto per la 7982113654026 volta che è il mio migliore amico,
quando ha scritto il fumetto originale, e poi ci piaceva troppo il trucchetto per farlo fuori. Hermione,
alla fine di questo libro, scopre anche lei quanto sia bello il lato sessuale
di ogni persona, poiché prima l’aveva sempre ritenuto una cosa spregevole. Non
vi anticipo niente di quello che accadrà nel secondo, che è quello prima del
terzo(ma va?)in cui Hermione, si scoprirà, non è più
così santa donna come tutti credono, anzi.
Per la suspense, non è fatta molto bene, visto che solo uno scemo non ha
letto HP 1 originale o se l’ha letto non l’ha capito, non sa come va a finire,
ma ho fatto del mio meglio. Comunque, se volete delle vere suspense, non
perdetevi: I Mitici 8 - La vendemmia!
Per il lanciafiamme ci sto lavorando, ma se siete deficenti
come me non credo vi conviene usarlo(ogni volta che gioco a Gears
of War, che è uno sparatutto, e che prendo il lanciafiamme
rido come un malato mentale alzando gli occhi al cielo e schiumando muahahahahahah coff coff)
P.S. Sto scherzando, eh
Bene, e con questa finisce la prima
fan fiction delle (dis)avventure di Harry Potter, non
perdetevi le prossime fiction, nonché l’imperdibile sequel: Harry Potter e la Camera del Biscione
Secchione. Bene, qui è arrivato quindi il momento di separarci, ma ci
rivedremo nelle prossime, imperdibili fan fiction, e non perdetevi, in
esclusiva, come fan fiction d’intermezzo tra HP 1 e HP 2…I Mitici 8 - La vendemmia! Bene, ma ora è arrivato il momento di
andare, ciao ragazzi/e, alla prossima! E non perdetevi il Capitolo Special che uscirà domani!
…FINE!
P.S. Per chi non
avesse capito il perché dei tre puntini davanti alla scritta fine, provi a rileggere
il titolo