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Autore: sunako chan    05/04/2005    5 recensioni
Sotto l'atmosfera caliente della Spagna i nostri eroi si imbatteranno in una piccola peste che li aiuterà nel loro sport... e non solo...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una ragazza camminava tra i corridoi dell’albergo, in silenzio, non voleva che qualcuno la sentisse e specialmente la vedesse,

 

Capitolo 29

 

Una ragazza, vestita con una mini gonna di jeans e una maglietta con le bretelline, camminava tra i corridoi dell’albergo, in silenzio, non voleva che qualcuno la sentisse e specialmente la vedesse, specialmente qualcuno.

Arrivò fuori dell’Hotel e si diresse velocemente verso la fine del suo percorso: la fontana.

Si fermò e socchiuse gli occhi per focalizzare i lineamenti della figura seduta sul bordo della fontana. Dai lineamenti sembrava un ragazzo.

-Bene... è già qui!-

Si avvicinò correndo al ragazzo, che si alzò non appena la vide e allargò le braccia in sua direzione, la ragazza aggrappandosi a lui con tutta la forza che aveva. Lui dopo averla abbraccia e baciata, disse: -Allora piccolina... hai avuto problemi con tuo fratello?-

-No... sai non ha avuto neanche il tempo di rimproverarmi... che io sono scappata...-

-Lo sai che non si fa mai arrabbiare il fratello più grande?-

-Si... però... mica stavamo facendo qualcosa di male...-

-Già... lui è troppo precipitoso... glielo detto sempre... allora, perchè mai mi hai fatto venire qui a quest’ora della notte?-

-Sai... stallone... pensavo che potevamo stare un po’ insieme senza che mio fratello ci possa rompere le scatole...-

-Brava... è dove? In camera mia, no! C’è’ Benji... quindi... qui, no! ci potrebbe vedere...-

-In camera mia?-

-In camera... no!-

-Perchè?-

-Beh... ecco...-

-dai... non farti pregare!- e con queste parole, la ragazza prese per mano il ragazzo e, facendolo correre, lo portò in camera sua.

 

Le piccole mani di Lusia avevano slacciato la camicia e gli accarezzavano il torace scolpito da anni di allenamento, Mark sentiva il suo tocco leggero che lo mandava in estasi.

-Ma cosa?- cercò di dire Mark.

-Mark... lo voglio... con tutto il cuore...-

-E se...- Lusia lo bloccò mettendo l’indice della sua mano sulle labbra di lui.

-No... non dire nulla...-

Allora Mark la prese in braccio, era leggera come una piuma, e la fece sedere sulle sue gambe mentre lui era seduto sul letto.

Il ragazzo le prese una mano e la tenne in una delle sue: era la prima volta che un ragazzo le trasmetteva queste sensazioni, sensazioni piacevolissime, tanto che il suo cuore aumentò i battiti. Mark passò la mano libera dietro la schiena della ragazza cercando di attirarla di più a se.

Lusia fu attraversata da brividi in tutto il corpo e sarebbe andato avanti… la mano del ragazzo che stava dietro la sua schiena risalì verso la nuca, accarezzò i capelli per poi tuffarla tra loro, così come per scompigliarli.

Mark, avvicinò con una leggera pressione, la testa di Lusia alla sua... si fissarono negli occhi languidi. Nessuno dei due avrebbe voluto che quel guardarsi cessasse, ma le labbra, le tumide labbra di Mark cercarono quelle bellissime di Lusia, si incontrarono, si sfiorarono…

Adesso lo sapeva, la desiderava troppo, era troppo bella. Questi pensieri lo distrassero e si mise ad osservare i lineamenti della ragazza che aveva davanti. Un visino furbetto, diciamo da schiaffi, bocca da baci, rossa come il sangue, il seno ne piccolo ne grande. Tolse lo sguardo da lì e lo posò…si accorse solo adesso che Lusia indossava una mini gonna di jeans.

Mise una mano sulle gambe si Lusia e le accarezzò dolcemente, non voleva spaventarla, voleva solo  farsi strada per risalire lungo le cosce, ma trovò ostruzione nella mano destra di Lusia che lo bloccò.

Mark si avvicinò ancora all’orecchio della sua Lusia e le sussurrò -Ci hai ripensato, non è vero?- Lusia non disse nulla e Mark decise di lasciar perdere e la baciò sulle labbra poi sul viso e pian piano una scia di dolci baci sulle spalle.

Decise di toglierle la maglietta e lo fece lentamente. Lusia non indossava un reggiseno in quando la maglietta fungeva da tienitutto. Quella vista così seducente scatenò i sensi di Mark oltre ogni limite e senza che Lusia se n’accorgesse, Mark la fece alzare e trovò, con sua grande meraviglia, la cerniera della gonna, e così gliela bassò, togliendole anche la gonna; adesso Lusia era coperta solo da un paio di mutandine viola con disegnato un grazioso Winnie de Poo sul lato, Mark le trovò dolci e sensuali.

Finalmente, Lusia aiutò Mark a spogliarsi, incominciando a sbottonargli la cerniera dei pantaloni, quando rimase un attimo perplessa.

-Cosa c’è?-

-Niente...- “Oh... Mark... non credevo che fossi così dotato... anzi lo sospettavo!”

Dopo avergli sfilato i pantaloni e fatti scivolare per terra, decise di togliergli anche la maglietta nera... che bellissimi addominali, da baciare, da toccare.

Ora che anche lui era rimasto solo con un paio di boxer, i due ripresero a toccarsi, a baciarsi, facendo scivolare via anche le loro ultime barriere.

Mark, dopo averla presa in braccio, la poggiò delicatamente sul letto.

-Sicuro che vuoi?-

-Si... con tutta me stessa...-

Lusia schiuse le gambe permettendo a Mark di intrufolarsi tra di esse.

Lusia al contatto con quel corpo estraneo si irrigidì, Mark, accorgendosene, cercò di rilassarla baciandola su tutto il corpo per poi riprendere a muoversi lentamente dentro di lei, poi aumentò il ritmo mentre lei lo assecondava.

L'orgasmo arrivò e lasciò entrambi stanchi ma appagati.

 

Un leggero bussare risvegliò Lusia, che aprì lentamente gli occhi, e, dopo essersi stiracchiata un pochetto, rispose: -Chi è?-

-Lusia...-

Lusia si svegliò di colpo.

-Be-Benji... co-cosa... ci fai qui?-

-Fammi entrare... che te lo dico...-

-Mark... Mark...- bisbigliò Lusia all’orecchio dell’amato.

-AHHH.- Sbadigliò forte lui. Lusia gli tappò la bocca con una mano.

-Lusia... posso entrare...-

-Aspetta...-

-Ma che caspio ci fa lui qui?- Disse a bassa voce Mark.

-Non lo so... però adesso... chiuditi in bagno...-

-Corro...-

Mark, dopo aver preso i suoi vestiti, stava per entrare in bagno ma...

-Mark...- lo chiamò Lusia.

-Si?-

-Non dimenticarti di questa...- Lusia gli lanciò una maglietta e Mark, dopo avergli sorriso, si chiuse in bagno e si dispose per vedere cosa succedeva dal buco della serratura.

Lusia, dopo essersi ricomposta un pochino, aprì la porta.

-Ohhhh... finalmente... Lusia... ho bisogno del bagno...- disse Benji entrando e osservando la stanza.

-Come?-

-Si... oggi uno dell’Hotel è venuto e mi ha detto che non c’è acqua fredda in bagno...-

-Il bagno? Acqua fredda?- Disse Lusia abbassando lo sguardo e accorgendosi che hai piedi del letto c’erano i boxer di Mark, si spinse con il piede facendoli arrivare sotto il letto, prima che Banji se na accorgesse.

-Già...- Disse mentre spostava la sorella con una mano e si dirigeva in bagno.

-No, aspetta!- disse Lusia ponendosi tra lui e la porta. –Ehm... anche qui non c’è acqua fredda...-

-Lo vedremo...-  e detto ciò, spinse la sorella lontano dalla porta.

“E ora di dire le mie ultime preghiere... sono morta...

Benji aprì la porta e osservò con attenzione il bagno.

-Non c’e...- disse a bassa voce Benji controllando ancora una volta il bagno.

-Allora?-

-Ti credo sulla parola...-

-Prova ad andare in camera di Holly... lì forse c’è l’acqua calda...-

Lusia spinse Benji fuori dalla porta e dopo avergli sorriso, lo chiuse fuori.

“Non c’era... Mark... non c’era... ero sicuro che avrebbe passato la notte con Lusia... visto che sta notte non è venuto a dormire... bah... mi ero sbagliato!”

 

Lusia rientrò come una furia in bagno. Ma dove si era cacciato Mark? Si guardò in giro ma di lui nessuna traccia. Decise di chiamarlo.

-Mark... ci sei...-

-LUSIA... SONO QUI!- gridò Mark.

-Qui dove?-

-Qui...-

-Dove?-

-PROVA AD AFFACCIARTI!-

Lusia lo fece, ma non vide nulla.

-Ma dove sei... oh mio Dio... non sarà...- Lusia si mise una mano davanti alla bocca.

-Non ancora... se tu mi tiri su...-

Allora Lusia abbassò lo sguardo e vide Mark appeso sul tubo adiacente alla finestra.

Lusia scoppiò a ridere. Mark la guardò allibito.

-Mi aiuti o no?-

-Si... sei così carino con quell’accappatoio rosa che hai indosso...-

-Non prendermi in giro... e tirami su!-

Lusia, anche se con un po’ di difficoltà, riuscì a tirare su Mark che sospirò di sollievo non appena rimise piede nella stanza.

Lusia non riusciva a smettere si ridere, scatenando le ire di Mark.

-SE NON LA SMETTI GIURO CHE ME NE VADO!-

E Lusia rise ancora di più vedendo la faccia incavolata di Mark.

-LA VUOI SMETTERE DI RIDERE?!-

-Va bene... va bene... adesso mi... AHHHHHHHHHHH!-

-Lusia...-

-Basta...- disse Lusia mentre si avvicinava lentamente a Mark. –Sei davvero carino e sexi...- terminò con voce suadente, prima di attirare a se Mark e baciarlo.

 

 

Ciauuuuuuuuuuuuuuuuuuu....

Come va? Ci voleva un po’ di passione eh.... e anche un pizzico di spirito, soprattutto la parte di Mark e l’accappatoio.

Adesso ringrazio quelli che hanno recensito e che continueranno a farlo e anche chi legge solo.

Per quando riguarda la scena *spinta* mi ha dato una piccola mano la mia sorellina che la ringrazio.

GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!

BACI

ASUKI ^______^

 

 

  

 

 

  
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