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Autore: bieberhug__    27/11/2016    0 recensioni
Ho deciso di cancellare la storia precedente perchè non mi piaceva come era scritta.
Margaret è una giovane ragazza Boston, semplice ma allo stesso tempo molto insidiosa. L'amore non ha limiti, nemmeno per popstar super famose come il cantante Justin Bieber. Sarà tutto semplice per i due?
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Jeremy Bieber, Justin Bieber, Pattie Malette
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, PWP
Capitoli:
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Capitolo 4: what would I do?
 
L’unica cosa che mi lasciava un pò perplessa era: ma cosa gli avrei dovuto dire ai suoi? Cioè se mi avessero chiesto come ci fossimo conosciuti.. che avrei dovuto dire?
“Ma se i tuoi mi chiedono come ci siamo conosciuti.. che devo dire? Io sono una ragazza molto timida, soprattutto in queste situazioni”
“Mag, stai tranquilla. So che ci siamo appena conosciuti e so perfettamente che non ti fidi di me, ma fin da subito mi è piaciuta la tua presenza, la tua risata e le stupidaggini che dici..” Del resto non aveva tutti i torti, c’eravamo trovati bene fin da subito, e ammetto che le mie stupidaggini fanno sempre colpo sulle persone (no, non è vero). In fin dei conti la pensavo così anche io, la sua presenza mi piaceva e non poco. Era gradevolmente gradevole. Gli sorrisi; un sorriso avrebbe dato la risposta giusta e infatti mi sorrise anche lui, come se gli avessi fatto un regalo.

“Ma.. ora possiamo mangiare? Ti prego sto morendo!” mentre io letteralmente morivo di fame, Justin se la rideva come un matto, manco fossi caduta davanti ad un milione di persone! Gli tirai una pacchetta sul braccio per dirgli di smetterla, e dopo aver mimato un sostanziale AMEN, cominciammo a mangiare. FINALMENTE.

Quando finii il mio cibo, puntai subito l’occhio su qualcosa di Justin.. per esempio quel bel cheeseburger lasciato in solitario nell’angolino del vassoio … perfetto ora è mio! Lo presi e in un nano secondo lo scartai per mangiarmelo.
“Ma sei tremenda! Quella era mio, ma per sta volta chiuderò un occhio..” fece una faccia minacciosa finché non finì di mangiare e fino alla fine non riuscii a togliergli lo sguardo di dosso. È così bello.. così carino.. così dolce.. così.. EVITIAMO MARGARET!
Era un po’ tardi e sinceramente dovevo pensare a una scusa da dire a mia madre per dirle che sarei andata a Los Angeles e in giro per il mondo per qualche giorno o settimana.. non l’ho ben capito sinceramente, meglio chiedere

Justin posso chiederti qualche informazione per questo ‘viaggio’?”


“Dimmi Mag! Sarò più che felice di risponderti”

“Io non ho ben capito per quanto tempo dovrei ehm.. soggiornare mh da te o con te.. diciamo che non ho capito nulla sostanzialmente” si mise a ridere. Beh sì, sono tonta e stupida e tutto quello che volete, ma ho bisogno di capire certe cose!!

“Allora, poi dimmi se sono stato abbastanza chiaro, domani arrivano i miei a Los Angeles a casa mia e sei più che invitata, anzi praticamente costretta!” scossi la testa per far capire che fino a qui, c’ero!

“..E se hai piacere puoi rimanere per un paio di giorni e poi ti riporto a casa. Tutto qui in pratica” Quindi la proposta per i concerti non è più valida? E io che non vedevo l’ora di andare via da sta città uff. Abbassai lo sguardo, e mi feci un po’ abbattuta anche se ero stra contenta!
“E io che volevo vederti in concerto” Feci finta di piagnucolare; che attrice che sono. Grazie, grazie ora voglio il premio Oscar però eh!
“Ma è ovvio che mi vedrai! Te l’avevo anche già detto!” Pt.1 è mezzanotte e se permetti sono STANCA! E dovresti esserlo anche tu dato che hai appena fatto un concerto. Pt.2 non ti fai capire caro mio!

“e come ci arrivo ai tuoi concerti? Metto le ali e volo?”

“Mag.. dai per piacere, ovviamente ti vengo a prendere. Ti pare?” Come se fosse una cosa da tutti i giorni no? Amici di una vita che si conoscono come le proprie tasche e via così, Mag&Justin BFF for ever and ever. Ho capito che con queste domande sono passata per una vera e propria CRETINA. Feci la finta arrabbiata e permalosa, con le braccia incrociate sbuffando.
“Vieni qui scema e smettila di fare la finta arrabbiata, dai!” Si alzò e venne dalla mia parte e di botto mi sbiancai perché non avevo idea di cosa volesse fare. Mi tirò su in piedi e.. MI HA ABBRACCIATA. Il cuore cominciò a battermi fortissimo, così lo strinsi ancora più forte. Mi ricordò mio padre e tutti i momenti passati assieme prima che morisse. Era l’abbraccio che stavo aspettando da anni che nessuno mi era mai riuscito a dare. Rimanemmo in quella posizione per qualche secondo, ma sembrarono minuti, ore, giorni, anni. Forse potrebbe cambiarmi..
Una volta staccati, mi guardò negli occhi e mi sorrise ed io contraccambiai

“Aspettavo un momento del genere da anni, e non puoi capire quanto io te ne sia grata” gli dissi senza pensarci due volte. Io la verità la devo dire, qualsiasi essa sia.

“Non devi assolutamente ringraziarmi!” ormai si era fatto tardi e forse dovevo anche tornare a casa, soprattutto se poi domani devo svegliarmi così presto per partire con Justin. Probabilmente questa notte manco dormirò, che ansia.
“Justin, forse dovrei tornare a casa, o domani mattina col cavolo che mi riesco a svegliare presto ahah!”
“Certo Mag! So che ti vuoi sbarazzare di me, non serve che usi la stanchezza come pretesto sappilo!”

“Ma finiscila va là! Comunque posso anche andare a piedi tanto è qui vicino!”

“Non ti farei andare a piedi e sola nemmeno se fossi donna! Dai andiamo che la macchina è qui fuori! La signorina è stanca. Madame prenda pure il braccio, la scorterò alla macchina!” lo presi sottobraccio e ci incamminammo alla macchina come una coppia del medioevo. Io la dama e lui il signorotto.

Salimmo in macchina e questa volta restammo abbracciati per tutto il tragitto e fu in un attimo l’eternità. Quando arrivò il momento di scendere, non ebbi le forze. Mi dovetti sforzare ai massimi livelli per scendere, come quando ti sei appena sdraiato sul divano ed il telecomando è sul tavolo in cucina. Avrei voluto restare in quella macchina, su quei sedili, tra quelle braccia.. tutta la notte fino alla notte successiva, e anche quella dopo, e anche quella dopo ancora. Penso che non ne avrei mai avuto abbastanza. È proprio il ragazzo che fa per me, è proprio quello che potrebbe dare la svolta alla mia vita. Meglio non sperarci troppo Margaret, le delusioni sono sempre dietro l’angolo.
“A domai Justin! Smack”
“non vedo l’ora! Smack”
Tutta notte pensai a Justin, non un minuto in meno. Non dormii per via dell’ansia di partire e di conoscere i suoi genitori. È successo tutto così in fretta.
Capitolo 4: what would I do?
 
L’unica cosa che mi lasciava un pò perplessa era: ma cosa gli avrei dovuto dire ai suoi? Cioè se mi avessero chiesto come ci fossimo conosciuti.. che avrei dovuto dire?
“Ma se i tuoi mi chiedono come ci siamo conosciuti.. che devo dire? Io sono una ragazza molto timida, soprattutto in queste situazioni”
“Mag, stai tranquilla. So che ci siamo appena conosciuti e so perfettamente che non ti fidi di me, ma fin da subito mi è piaciuta la tua presenza, la tua risata e le stupidaggini che dici..” Del resto non aveva tutti i torti, c’eravamo trovati bene fin da subito, e ammetto che le mie stupidaggini fanno sempre colpo sulle persone (no, non è vero). In fin dei conti la pensavo così anche io, la sua presenza mi piaceva e non poco. Era gradevolmente gradevole. Gli sorrisi; un sorriso avrebbe dato la risposta giusta e infatti mi sorrise anche lui, come se gli avessi fatto un regalo.
“Ma.. ora possiamo mangiare? Ti prego sto morendo!” mentre io letteralmente morivo di fame, Justin se la rideva come un matto, manco fossi caduta davanti ad un milione di persone! Gli tirai una pacchetta sul braccio per dirgli di smetterla, e dopo aver mimato un sostanziale AMEN, cominciammo a mangiare. FINALMENTE.
Quando finii il mio cibo, puntai subito l’occhio su qualcosa di Justin.. per esempio quel bel cheeseburger lasciato in solitario nell’angolino del vassoio … perfetto ora è mio! Lo presi e in un nano secondo lo scartai per mangiarmelo.
“Ma sei tremenda! Quella era mio, ma per sta volta chiuderò un occhio..” fece una faccia minacciosa finché non finì di mangiare e fino alla fine non riuscii a togliergli lo sguardo di dosso. È così bello.. così carino.. così dolce.. così.. EVITIAMO MARGARET!
Era un po’ tardi e sinceramente dovevo pensare a una scusa da dire a mia madre per dirle che sarei andata a Los Angeles e in giro per il mondo per qualche giorno o settimana.. non l’ho ben capito sinceramente, meglio chiedere
“Justin posso chiederti qualche informazione per questo ‘viaggio’?”
“Dimmi Mag! Sarò più che felice di risponderti”
“Io non ho ben capito per quanto tempo dovrei ehm.. soggiornare mh da te o con te.. diciamo che non ho capito nulla sostanzialmente” si mise a ridere. Beh sì, sono tonta e stupida e tutto quello che volete, ma ho bisogno di capire certe cose!!
“Allora, poi dimmi se sono stato abbastanza chiaro, domani arrivano i miei a Los Angeles a casa mia e sei più che invitata, anzi praticamente costretta!” scossi la testa per far capire che fino a qui, c’ero!
“..E se hai piacere puoi rimanere per un paio di giorni e poi ti riporto a casa. Tutto qui in pratica” Quindi la proposta per i concerti non è più valida? E io che non vedevo l’ora di andare via da sta città uff. Abbassai lo sguardo, e mi feci un po’ abbattuta anche se ero stra contenta!
“E io che volevo vederti in concerto” Feci finta di piagnucolare; che attrice che sono. Grazie, grazie ora voglio il premio Oscar però eh!
“Ma è ovvio che mi vedrai! Te l’avevo anche già detto!” Pt.1 è mezzanotte e se permetti sono STANCA! E dovresti esserlo anche tu dato che hai appena fatto un concerto. Pt.2 non ti fai capire caro mio!
“e come ci arrivo ai tuoi concerti? Metto le ali e volo?”
“Mag.. dai per piacere, ovviamente ti vengo a prendere. Ti pare?” Come se fosse una cosa da tutti i giorni no? Amici di una vita che si conoscono come le proprie tasche e via così, Mag&Justin BFF for ever and ever. Ho capito che con queste domande sono passata per una vera e propria CRETINA. Feci la finta arrabbiata e permalosa, con le braccia incrociate sbuffando.
“Vieni qui scema e smettila di fare la finta arrabbiata, dai!” Si alzò e venne dalla mia parte e di botto mi sbiancai perché non avevo idea di cosa volesse fare. Mi tirò su in piedi e.. MI HA ABBRACCIATA. Il cuore cominciò a battermi fortissimo, così lo strinsi ancora più forte. Mi ricordò mio padre e tutti i momenti passati assieme prima che morisse. Era l’abbraccio che stavo aspettando da anni che nessuno mi era mai riuscito a dare. Rimanemmo in quella posizione per qualche secondo, ma sembrarono minuti, ore, giorni, anni. Forse potrebbe cambiarmi..
Una volta staccati, mi guardò negli occhi e mi sorrise ed io contraccambiai
“Aspettavo un momento del genere da anni, e non puoi capire quanto io te ne sia grata” gli dissi senza pensarci due volte. Io la verità la devo dire, qualsiasi essa sia.
“Non devi assolutamente ringraziarmi!” ormai si era fatto tardi e forse dovevo anche tornare a casa, soprattutto se poi domani devo svegliarmi così presto per partire con Justin. Probabilmente questa notte manco dormirò, che ansia.
“Justin, forse dovrei tornare a casa, o domani mattina col cavolo che mi riesco a svegliare presto ahah!”
“Certo Mag! So che ti vuoi sbarazzare di me, non serve che usi la stanchezza come pretesto sappilo!”
“Ma finiscila va là! Comunque posso anche andare a piedi tanto è qui vicino!”
“Non ti farei andare a piedi e sola nemmeno se fossi donna! Dai andiamo che la macchina è qui fuori! La signorina è stanca. Madame prenda pure il braccio, la scorterò alla macchina!” lo presi sottobraccio e ci incamminammo alla macchina come una coppia del medioevo. Io la dama e lui il signorotto.

Salimmo in macchina e questa volta restammo abbracciati per tutto il tragitto e fu in un attimo l’eternità. Quando arrivò il momento di scendere, non ebbi le forze. Mi dovetti sforzare ai massimi livelli per scendere, come quando ti sei appena sdraiato sul divano ed il telecomando è sul tavolo in cucina. Avrei voluto restare in quella macchina, su quei sedili, tra quelle braccia.. tutta la notte fino alla notte successiva, e anche quella dopo, e anche quella dopo ancora. Penso che non ne avrei mai avuto abbastanza. È proprio il ragazzo che fa per me, è proprio quello che potrebbe dare la svolta alla mia vita. Meglio non sperarci troppo Margaret, le delusioni sono sempre dietro l’angolo.

“A domai Justin! Smack”

“non vedo l’ora! Smack”

Tutta notte pensai a Justin, non un minuto in meno. Non dormii per via dell’ansia di partire e di conoscere i suoi genitori. È successo tutto così in fretta.
  
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