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Autore: Cronos22    27/11/2016    1 recensioni
Uno strano duellante si unisce al gruppo dei nostri eroi,celando un oscuro segreto sulla sua vera identità,che porterà i nostri eroi a compiere strane avventure,che porteranno spesso a dubitare delle reali intenzioni di questo strano essere
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: No.96 Black Mist/ No.96 Nebbia Oscura, Nuovo personaggio, Rio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Salvataggio rivelatore
 
Il mondo di Barian era una lunga distesa di rocce rosse e case ormai disabitate e prive di alcun tipo di vita,dove gli antichi fasti del passato sono stati sostituiti dalla violenza e dalla morte che la guerra millenaria con il mondo Astrale aveva provocato,con Kain che appena uscito dal portale insieme al numero oscuro,osservava disgustato la sua terra natia,respirando profondamente l’aria della dimensione morente in segno di appartenenza ad un mondo ormai privo di speranze e di redenzione.
-E’ da molti anni che non metto più piede a Barian mio caro Dark Mist-girando lentamente il suo sguardo verso l’amico –E ti posso assicurare che ne avrei fatto molto volentieri a meno di tornarci-cominciando a camminare lentamente per quelle distese rocciose informi,osservando mentre proseguiva la sua traversata la città principale dell’impero ormai caduta e senza più alcuna forma di vita al suo interno,ripensando nel mentre a tutti gli eventi che lo hanno spinto a seguire il percorso che ora stava percorrendo senza più avere la possibilità di tornare indietro e cambiare il suo destino,ormai segnato dalla sofferenza e dall’odio,canalizzando successivamente i suoi pensieri verso la figura sorridente di Rio,animandosi di una grande forza d’animo,muovendosi con decisione verso un grande castello nero e rosso,posto in lontananza,sede degli imperatori bariano e probabile luogo di prigionia del suo amore terrestre
-Kain-esclamò il numero attirando l’attenzione del bariano,che visibilmente seccato dall’interruzione dell’amico continuò imperterrito a camminare,cercando di ignorare una sua eventuale predica sul suo attuale comportamento –Dobbiamo necessariamente parlare-
-Che cosa vuoi?!-domandò stizzito,fermandosi di scatto,dandogli ugualmente le spalle
-Pensi di andarci disarmato e senza un’arma per proteggerti?!-facendo voltare con questa sua domanda il bariano che strinse con violenza entrambi i pugni -Ascoltami già è un suicidio andarci noi due da soli,ma senza delle armi è veramente una follia!-
-E’ inutile pensarci ora-rispose sospirando -La mia spada fu distrutta molti anni fa quando tentai di salvarmi da Vector-guardando nel frattempo con la coda dell’occhio l’imponente struttura extradimensionale -armato o disarmato devo andare a salvarla,posso a stento immaginare cosa le stia facendo quel mostro-riprendendo la sua marcia verso il castello,seguito da Dark Mist che mentre fluttuava accanto al ragazzo si ricordò di aver recuperato in passato un antico manufatto simile ad un’arma,con un manico d’oro leggermente usurato dal tempo,un rubino incrinato posto sull’apice inferiore ed una grande lama consunta posta superiormente all’elsa,poggiando rapidamente un mano sopra la spalla di lui,attirandone nuovamente le sue attenzione
-Ormai come tu sostieni dobbiamo andare avanti con quello che abbiamo-esclamò porgendogli delicatamente l’artefatto antico sopra le sue mani -Ma prima voglio donarti questa,so che non è molto ma potrà fornirti almeno un minimo di protezione-
-Murasame-afferrandola con delicatezza cercando di non deteriorare o distruggere la lama arrugginita –Pensavo fosse andata distrutta dopo lo scontro con Vector-osservando incuriosito l’amico che sentendosi chiamato in causa,cercò di distogliere rapidamente i suoi occhi da quelli di lui –Dove l’hai trovata?-
-Non importa ora dove l’ho trovata-grattandosi nervosamente il capo con la mano -Sta il fatto che ormai è tutta usurata ed arrugginita e non credo che ci servirà a molto-sospirando per la delusione –Ma almeno ti fornirà un minimo di protezione contro gli imperatori-osservando il nel mentre il ragazzo che scrutava con disappunto e dissenso la sua spada,non capacitandosi del fatto che la sua fidata compagna di mille battaglie si fosse piegata alle intemperie del tempo e dello spazio,quando all’improvviso una strana luce scarlatta fluire dalla mano di lui,cominciò ad irrorare l’antico artefatto,rigenerandola lentamente e riportandola ad i suoi antichi fasti,pronta ancora una volta a combattere insieme al suo maestro contro i bariani che lo hanno tradito e bandito dalla dimensione
-Ora ci tornerà molto utile-esclamò con un mezzo sorriso sul volto,lasciando basito ed esterrefatto Dark Mist,il quale osservava incuriosito l’amico,notando nel mentre una strana scia di sangue fuoriuscire dal suo occhio sinistro,fluttuando velocemente con aria preoccupata ancor più vicino a lui
-Che cosa ti sta succedendo?-chiese allarmato per le condizioni di lui,asciugandogli dolcemente la lacrima di sangue con la sua mano nera come la pece
-Non è niente-allontanando con delicatezza la mano dell’amico –Continuiamo a camminare,ti racconto strada facendo-riprendendo la loro traversata verso il castello –Quello a cui hai assistito in precedenza è il potere emesso dal Ryokomi,capace di cambiare il destino del possessore,consentendogli di viaggiare nel tempo a piacimento-giocherellando nel frattempo con la sua katana bianca come il sole –Murasame ne è un chiaro esempio,l’ho riportata indietro nel tempo fino a quando non riavesse la sua struttura originale…-
-Allora perché non sei tornato indietro nel tempo per salvare Rio-lo interruppe il numero sbracciandosi vistosamente con entrambe le braccia –Avresti potuto evitare tutto questo-
-Ora ti spiego il perché non ho potuto farlo-sospirando tristemente -Questo potere ogni volta che viene usato richiede un sacrificio vitale da parte dell’utilizzatore,più lo si utilizza più si diventa deboli,per questo fino ad ora non l’ho mai impiegato in nessuno dei miei combattimenti-riponendola lentamente dentro il fodero nero come le ombre -Se ne avessi fatto uso per tornare io stesso indietro nel tempo,il sacrificio che avrei dovuto versare sarebbe stato così grande che avrei potuto rimetterci la vita e saremo tutt’ora allo stesso punto di adesso,l’unica differenza era che io non sarei più esistito-
-Chi mai ti ha mai potuto dare un simile potere capace di distruggere il proprio corpo e la propria anima?-si domandò il numero massaggiandosi il mento con l’indice ed il pollice
-Non ci arrivi proprio-strofinandosi la mano sulla guancia -L’unico essere con una forza e un potere così grande da poter utilizzare questo potere senza risentire degli effetti collaterali…-sospirando ed osservandolo senza fermarsi con la coda dell’occhio -Don Thousand-lasciando l’amico esterrefatto ed allo stesso confuso -Scommetto che tu ti stia chiedendo il perché di tale gesto-fermandosi senza voltarsi –Dopo che Krystal fu uccisa da Vector,cercai disperatamente un qualcosa capace di rendermi più forte,in modo tale da concludere questa guerra insulsa,ritrovandomi catapultato improvvisamente all’interno di una dimensione oscura e priva di luce,incontrando per la prima volta Don Thousand,il quale mi offrì parte del suo potere se in cambio lo avessi liberato dalla sua prigionia,ma per sua sfortuna io non mantenni il patto stipulato e non lo liberai dalla sua prigione-stringendo con forza entrambi i pugni -Se l’avessi fatto sarebbe stata la fine per entrambi i mondi e questo lo sapevo bene-
-Perché l’hai fatto?-domandò il numero,non riuscendo a comprendere pienamente le ragione che lo hanno spinto a portare con se un fardello così pesante –Perché ti sei fatto carico di un potere capace di portarti alla morte?-
-Affinché non lo possa utilizzare Don Thousand-rispose con determinazione -Immaginati se ritornasse in possesso di un simile potere,potrebbe cambiare il destino a suo piacimento e non ci sarebbe più pace per i nostri mondi-incrociando entrambe le braccia -L’unica cosa che mi consola è che è ancora imprigionato in quel buco oscuro da dove non potrà mai fuggire-fermandosi di colpo davanti ad un imponente strutture contorta,nera come le tenebre e rossa come la lava,che con le sue torri acuminate sembrava tagliare il cielo di Barian,circondato da un grandissimo fosso ricoperto di pietre aguzze,dove vi erano conficcati ossa e teschi di vari esseri che tentarono invano di addentrarvici –Ma ora non è più il tempo di discutere riguardo al passato-separando entrambe le braccia ed esponendo il palmo sinistro,dove comparì il sigillo appartenente ad i generai bariani,che fece azionare il meccanismo di apertura del ponte levatoio in pietra nera,con i suoi cigolii lenti ma costanti,mascherati da delle urla femminili poderose provenire da dentro le mura del castello,che fecero trasalire Kain al solo pensiero di poter udire l’agonia della sua amata,cominciando successivamente a correre il più velocemente possibile all’interno del cortile,entrando successivamente all’interno di una piccola porta situata a nord della struttura,che lo condusse in un ampio corridoio spoglio e rivestito unicamente da un grande tappeto nero con degli strani disegni dorati incisi sopra l’oscuro tessuto.
Improvvisamente durante la loro traversata del castello,le urla della ragazza cessarono,lasciando il posto ad un silenzio quasi soprannaturale,che fece insospettire rapidamente Kain,che rallentando la sua marcia,camminò con passi felpati all’interno di quel grande tunnel di pietra,udendo nel mentre in lontananza dei passi farsi sempre più forti verso la loro direzione,cercando rapidamente con lo sguardo un qualche nascondiglio,scorgendo fortunosamente nelle vicinanze un’antica porta in legno semi-aperta,afferrando frettolosamente Dark Mist ed entrando all’interno di quello che all’apparenza sembrava uno stanzino buio e senza luce,chiudendo dietro di se la porta senza fare rumore ed appoggiando delicatamente l’orecchio sopra il ruvido legno,cercando di scoprire chi fossero gli esseri che lentamente si avvicinavano verso di loro
-Fra poco esalerà l’ultimo respiro-esclamò una voce,che Kain riconobbe subito con quella dell’imperatore bariano Vector -Non vedo l’ora di vedere la sua faccia quando lui arriverà!-
-Non era necessario che tu facessi tutto questo ad una povera ragazza innocente!-ribatté poderosamente una seconda voce,appartenente all’imperatore Mizael
-E’ necessario invece-esclamò Vector sbattendo con forza il pugno sul muro di pietra -Voglio vederlo dinanzi a me con quella sua faccia afflitta dal dolore ed in preda alla follia per la perdita del sua caro amore-continuò ridacchiando -Non vedo l’ora di tornare nel salone centrale per finire il lavoro-allontanandosi insieme al suo compagno,entrando successivamente all’interno di un’altra stanza per rifornirsi di altre attrezzature per continuare a torturare e sfregiare la ragazza umana,con Kain che non appena non sentì più né la voce né i passi dei due bariani,aprì lentamente la porta dello stanzino,osservando con l’occhio sinistro se il corridoio fosse libero,cominciando successivamente a correre velocemente verso il salone centrale del castello,dove trovò al suo interno Rio incatenata sia ai polsi che sulle caviglie,con i vestiti leggermente stracciati e numerose ferite sul volto e sul torace,da cui sgorgava ancora lentamente del sangue,che si riversava sopra il terreno,rimanendo completamente sconvolto e paralizzato nel vederla ridotta in quello stato pietoso e privo di alcuna compassione
-Kain-esclamò il numero anch’egli scioccato da tale vista –Dobbiamo muoverci prima che quei due ritornino-risvegliando con quelle sue parole il bariano,che rapidamente si avvicinò alla ragazza,cominciando a liberarla da quelle catene,notando nel mentre con disgusto le escoriazione che il ferro le aveva causato,con la studentessa che lentamente alzò la testa verso i suoi salvatori,scorgendo sfocatamente il volto preoccupato del giovane
-Kain-esclamò con debole filo di voce –Che ci fai qui?-
-E me lo chiedi?!-esclamò cercando di sorridere per farla rasserenare -Sono venuto a salvarti e non permetterò più che ti facciano del male-ricevendo da lei un sorriso leggermente abbozzato per ringraziarlo,mentre il bariano a fatica spezzò anche le ultime catene che la tenevano prigioniera e con l’aiuto dell’amico caricarsela sopra le spalle,cercando di uscire il più velocemente possibile dalla sala e dall’inferno a cui erano stati condotti
-Kain...sei un bariano?!-domandò con voce flebile,poggiando nel frattempo la testa con pesantezza sopra il suo braccio,lasciando il ragazzo leggermente scosso da quella domanda,rimuginando con se stesso se fosse il caso di rivelarle la sua vera identità 
-Sai…-sospirando pesantemente –Si,sono un bariano-convincendosi con quelle parole che la verità fosse l’unica opzione percorribile –Se vuoi odiarmi per questo fallo pure,ma intanto ti voglio condurre fuori da questa dimensione per riportarti da tuo fratello-
-Io non ti odio per questo e non riuscirei mai a farlo,sei troppo importante per me e non m’importa se tu sia un umano,un astrale o un bariano,tu mi piaci e mi chiedo il perché tu non ti sia subito confidato con me-
-Non è stato facile per me tenerti nascosta la mia vera natura-abbozzando un piccolo sorriso malinconico -Pensavo che se tu avessi saputo la verità sul mio vero io-mordendosi il labbro inferiore con i denti -Mi avresti voltato le spalle-
-Forse hai ragione-abbassando la testa sulla spalla di Kain,cercando di riposarsi dopo le torture a cui era stata sottoposta -Ma dopo quella sera era tutto diverso,quella notte magica…-venendo interrotta dall’urlo del numero oscuro che con una spinta gettò di lato Kain,permettendogli di evitare un raggio di energia proveniente da una delle quattro torri del cortile interno
-Dove pensate di andare?!-esclamò l’imperatore bariano Vector,gettandosi da sopra la torre ed arrestando la sua caduta con i suoi poteri,che gli permisero di levitare e di atterrare delicatamente sopra l’erba morente
-Vector-disse digrignando i denti per la rabbia
-Dove pensi di andare?-domandò divertito -Io e te abbiamo ancora un conto in sospeso da finire e non puoi certo dire di no visto che sei circondato-indicando le guardie bariane che velocemente uscivano dalle quattro porte che circondavano il cortile del castello,capitanati da Mizael e Gilag,che puntavano le spade contro di loro per non farli fuggire
-Ci penso io a Rio-intervenne il numero afferrandola con delicatezza dalle spalle dell’amico e tenendola saldamente tra le sue braccia –Tu pensa a loro-osservando il bariano sguainare con violenza la sua spada dal fodero
-Vedo che hai ritrovato quel rottame di spada che hai sempre avuto-mettendosi a ridere come un folle -pensavo di averla distrutta,ma tanto non credo riuscirai a fare molto con quella,ma siccome oggi mi sento buono ti voglio fare una proposta-
-Che genere di proposta?-domandò Kain stringendo con forza l’elsa della sua lama
-Un duello uno contro uno,se vinco io tu rimarrai mio prigioniero insieme ai tuoi amici,se invece perderò vi lascerò liberi tutti e tre,che ne dici anche se non credo tu abbia molta scelta in questo momento-osservando con derisione il bariano,che lentamente riponeva la sua spada ed estraeva il dueling disk che riponeva con cura sul braccio sinistro
-Accetto la sfida-mettendo il suo deck al suo interno -Ti chiedo soltanto un incontro pulito senza scorrettezze,all’insegna di quel poco onore che spero ti sia rimasto-
-Quando mai sono stato poco onorevole-continuando a ridacchiare malevolmente -Ma non credo tu abbia capito contro chi tu ti sia messo,ma sono pronto a farti soffrire le pene dell’inferno-
-Lo vedremo chi soccomberà Vector-concluse Kain,rimanendo di fronte al suo avversario,con il cielo di Barian che lentamente si oscurava e si faceva sempre più tetro prima della sfida che avrebbe deciso le sorti sue e dei suoi amici.
 
Note dell’autore
Io:Ora sono guai
Dark Mist:Me lo immaginavo che finiva così
Rio:Scontato,cosa ci dobbiamo aspettare dopotutto da uno scrittore mediocre come te
Io:Rio te la posso chiedere una cosa?
Rio:Cosa?
Io:Che ti ho fatto?
Rio:Niente mi va solo di prenderti in giro
Io:Così tanto per farlo vero
Rio:Certo…perché no?!
Dark Mist:Ora farete sicuramente a botte
Io:Ma c’è la fai a stare zitto tu una volta tanto?!
Rio:E che cavolo…mi devi fare essere d’accordo con lui una volta tanto
Io:Allora non mi odi così tanto
Rio:Meglio non commentare
Io:Non rispondi solo per non darmi la soddisfazione di avere ragione
Ci vediamo al prossimo entusiasmante capitolo
  
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