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Autore: NebulaChain    18/05/2009    4 recensioni
La favola di Cappuccetto Rosso rifatta con i personaggi di Death Note.
Comico!
Genere: Parodia, Demenziale, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri personaggi, L, Light/Raito, Mello, Misa Amane, Near
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Ok, mi merito sassate, legnate, sprangate e quant'altro, lo so!
Chiedo scusissima a tutti quanti... purtroppo solo ora ho potuto aggiornare!!! T___T
E' da novembre che ho scritto il secondo capitolo... e da agosto che ho scritto il primo! Tra poco questa fanfic compie un anno! XD
I motivi per cui ci ho messo così tanto? Problemi, scuola, mancanza di tempo e/ o ispirazione.
Ma, dovessi metterci tutto il tempo del mondo, le cose che comincio le finisco sempre! Sicuro!
Ed infatti, ecco a voi il terzo capitolo della saga (più idiota) di Death Note nel mondo della famosa fiaba euroea di Cappuccetto Rosso!
Detto ciò, non mi resta che augurarvi... buona lettura!

+++

III Capitolo ~ Una dolce strage?

Ordunque, infin giunti dinnanzi alla casa di cioccolato della nonna, Cappuccetto Rosso ordinò a Lester di suonare.
Finalmente l’uomo fece qualcosa di utile in questa fanfiction, superando di utilità perfino i suoi due compagni.
Il campanello non produsse il classico suono onomatopeico ‘dlin dlon’, bensì intonò la musica di “Cacao Meravigliao” scatenando lo stupore di tutti tranne della bambina dalla mantella rossa che ormai aveva ben chiari i sintomi di dipendenza che la nonna aveva nei confronti della suddetta sostanza odorosa marrone.

All’interno della casa…

“Sguattero, vai ad aprire, sarà mia nipote con la scorta di cioccolato.”
“Aspè… ora non posso.” – affermò lo ‘sguattero’ dalla maglia a righe mentre giocava concentratissimo con la playstation a Naruto assumendo facce ed espressioni assurde.
“Come?! Forse non ho sentito!!!”
“E allora si compri un apparecchio acustico!”
“Matt… ERA UNA DOMANDA RETORICA!”
“Vai ho vintooooo!” – esultò Matt cominciando a correre per la stanza – “Ho battuto Itachiiiii!”
Improvvisamente gli arrivò una ciabatta in testa.
“Cretino! Smuovi quel fottutissimo culo da quel fottutissimo pavimento!” – urlò agitandosi e avvicinandosi in modo minaccioso verso di lui.
“Ti pare che una debole, vecchia e indifesa signora come me possa alzarsi dal letto?!”
“Ma voi… vi siete alzata proprio ora!” – disse massaggiandosi il bernoccolo.
“Che bugiardo! Osi approfittarti di una persona anziana, sei un burino e un maleducato!”
“Ma mi ha educato lei da quando sono rimasto orfano!”

Intanto il campanello continuava a cantare, mentre i due bisticciavano a mezzo metro dalla porta su chi dovesse andare ad aprire.
“Ce la giochiamo a ‘carta sasso forbici’?” - propose la nonna.
“Ma non si chiamava ‘foglio masso taglierino’?” – disse in risposta il ragazzo.
“Nono vi sbagliate entrambi, era ‘linoleum ciottolo pinzatrice’.” – disse Matsuda dall’alto dei cieli.
“Oh, è vero!” – dissero all’unisono.
Linoleum… ciottolo… pinzatrice…
“AHAH, ho vinto io! La classe non è acqua!” – esultò l’arzilla signora dal caschetto biondo.
“Sigh…”

Matt andò ad aprire la porta agli ormai spazientiti ospiti, che si accomodarono dando un’occhiata qua e là, incuriositi.
“Amore della nonna! Tesoro! Puccipù!”
La nonna si precipitò sulla cioccolata togliendola dalle mani di Cappuccetto Rosso, abbracciandola e coccolandola.
“Grazie del caloroso benvenuto, nonna.” – la guardò storta la piccola arricciandosi un ciuffo di capelli, offesa.
“Ah, giusto! Ciao, portatrice della preziosissima cioccolata nonché mia nipote!”
“Roger mi ha detto che devo dirti «Mello, se vuoi spararmi fai pure» E’ in fissa con quel manga… com’è che si chiama…”
“Death Note!” – intervenne il maggiordomo che intanto aveva ripreso a giocare alla play.
“Ecco, Death Note. Ormai scambia i personaggi del fumetto per noi.”
“Ah.”
“Eh.”
CIBO!

Dalla porta, che era rimasta aperta, saltò dentro casa il lupo armato di forchetta e coltello, pronto a mangiarsi i presenti.
Tutti rimasero a bocca aperta, tranne Matt che non si accorse di nulla, impegnato com’era, e Cappuccetto Rosso, che, però, se la fece sotto.

“Un orrore!” – disse la biondona, Halle, indicando il lupo.
“Come hai osato chiamarmi orrore!”
Prima che si potesse difendere, la donna venne azzannata e successivamente mangiata dal lupo.
Gevanni era talmente preso a fare le parole crociate che si ritrovò direttamente nello stomaco della creatura a far compagnia ad Halle.
“Lester, fai qualcosa, sei rimasto solo tu.”
L’uomo si mise a pregare e a pronunciare frasi sconnesse accucciandosi spaventato a terra.
“Li odio i bigotti come te!” - e se lo pappò.
“Ci penso iooo!”
Matt arrivò urlando armato joystick e si mise a muovere i tasti come se giocasse ad un videogioco.
“Oh no! Ma questo telecomando è inutile!!! E me l’hanno fatto pagare un euro e 99 euri, dannati venditori ambulanti!!!”
“Oh my God…” – la nonna si accasciò al suolo, esterrefatta per la stupidità del suo servo.
“E questo è il quarto! Muahah!” – disse il lupo mangiandosi anche lui.
La bestia, conosciuto ormai anche come I’m a gay, fece per avvicinarsi alla piccola e a sua nonna con sguardo assatanato e bava alla bocca.
Una scena raccapricciante.

Fuori della casa…

Lalala…
c’era una volta una caramella,
fresca, profumata, succosa e molto bella,
ma davanti a lei trovò una grossa buca,
ci cadde dentro e non ci fu più via di fuga.
Quella grossa buca era la mia bocca,
forza, venite qui, sotto a chi tocca!
Lalala…
Un cacciatore dai vestiti consumati, sporchi, e dall’atteggiamento che ricordava più quello di un barbone, cantava allegramente mentre andava a caccia di dolci.
Vi chiederete: come si fa a cacciare dei dolci come se fossero animali selvatici?
Beh, non ve lo chiedete. Lasciate perdere che è meglio.

Ad un tratto, udì una risata malsana all’interno di un’abitazione lì adiacente.
Rimase quasi paralizzato quando vide che quell’abitazione era, praticamenente, un dolce vivente.
Si mise il pollice sul labbro inferiore, strabuzzando gli occhi e si accovacciò a terra.
“C’è il 99% che io voglia andare a dare un morso e c’è l’1% di possibilità che io muoia di diabete.”
Detto fatto, il ragazzo-cacciatore corse subito verso la casa, appiccicandosi al muro e dandogli una leccatina di prova.
“Devo chiedere al proprietario se posso comprare questa casa! Gli darò tutti i miliardi che ho guadagnato illegalmente grazie a Watari che sfruttava minori per costruire rotoli di carta igienica riciclata.”
Suonò il campanello.
“Muahahah!”
Il lupo si era mangiato anche Cappuccetto Rosso e la nonna, e ora stava ancora ridendo autoproclamandosi DioDiUnNuovoMondo.
Tra breve gli sarebbe venuta una paresi facciale, se non fosse per la musichetta di Cacao Meravigliao che lo fece sobbalzare fino al soffitto.
“*Coff coff* Chi è?” – disse il lupo imitando una voce femminile.
“La guardia di finanza.” – disse il cacciatore, ridacchiando, che aveva la passione per i dispetti e le bugie.
“Argh mi avete scoperto! Non mi avrete mai!” – disse sfondando la porta e preparandosi a divorare quello che credeva fosse un agente.
L’altro, non capendo cosa stava succedendo, fece una mossa di capoeira dando un calcio sul muso del lupo buttandolo a terra.
“Oh no, Chi è stato a ridurti così???” - disse poi.
“Ma sei scemo, idiota rincretinito, sei stato tu!!!” – si alzò il lupo carezzandosi la parte dolorante.
“Scusa, riflesso incondizionato.”
Il lupo si gettò nuovamente sul cacciatore, che lo stese ancora.

Andò avanti così tutto il giorno fino al tramonto.
Il lupo fece ricorso alla sua tecnica speciale: la Teru Mikami.
Questa tecnica consisteva nell’evocare un pazzo indemoniato ai suoi ordini, che andava rincorrendo allo sbando il nemico urlando cose come “sakujo” oppure "kami kami kami!".
Il cacciatore lo convinse a uccidersi sacrificandosi per il suo Padrone, indi questo si gettò dal fosso precipitando su uno spunzone di roccia.

“Oh no, e adesso che faccio! Non mi resta che ricorrere alle mie terribili risate spaventose…”
Il cielo si oscurò e l’atmosfera si fece pesante…
“Hm? Ma al Meteo del TG4 la meteorina aveva detto che ci sarebbe stato il sole tutto il giorno.” – constatò il cacciatore di caramelle, mettendosi un dito in bocca.
“Preparati perché ora patirai le pene dell’inferno, la terribile sorte che spetta a chiunque osi ostacolare le mie volontà, le somme volontà dell’unico, mitico, eccels-“
Ma il lupo venne interrotto da una ragazza bionda che gli saltò addosso.
Raitoooo!”
“Razza di sgualdrina, proprio ora dovevi interrompermi! Torna a casa!”
“Oh, si!!! Riempimi di complimenti, amore mio!”
“Misa! Lurida squillo che non sei altro, vattene!”
“Come sei tenero! Sono venuta apposta qui perché sapevo che ti mancavo!”
Il cacciatore assistette alla scena, accovacciandosi nuovamente a terra.
“C’è il 100% di probabilità che quella ragazza non abbia capito un cavolo di niente della situazione.”

“Amore mio, sei dolce come una caramella allo zucchero ricoperta di zucchero!” – disse la ragazza abbracciando il lupo cattivo.
“Zitta! Io ODIO i dolci!”
Un tuono.
A quell’affermazione, il cacciatore si alzò in piedi e squadrò minacciosamente la belva.
“Cos’è questa sensazione… infausta?” – tremò I’m a gay.
“Forse sono incinta?!” – rispose la ragazza.

Il cacciatore si avvicinò quanto bastò per afferrarlo per il collo.
“Tu ODI i dolci? Tu-odi-i-dolci?
“Lasciami, questa è follia!”
“Follia? No, questa è Sparta!” – Matsuda intervenne dall’alto dei cieli, di nuovo.
“Zitto!” – gli urlarono tutti.
“Sigh… e va bene… me ne torno a giocare a ‘linoleum ciottolo pinzatrice’ con i miei superiori.”
Il lupo lo pregò di lasciarlo andare, ma egli, accecato dalla rabbia per quell’affermazione, lo squartò.
Dal suo interno ne uscirono la nostra Cappuccetto Rosso, la nonna, il maggiordomo e i tre della SPK.
“ARGH! Ma allora eri tu incintooooo!” – urlò la modella Misa Amane, perdendo il senno e andando a gettarsi anche lei nel fosso.

“E voi chi accipicchia siete?” – domandò il cacciatore, grattandosi la testa.
“Ci hai salvato la vita.” – disse Cappuccetto Rosso, alquanto inquietante tutta sporca di sangue con l’espressione identica a quando era fuori.
“Chi sei tu, piuttosto! E perché eri in casa mia, ladro, marrano!!!” – sclerò la nonna, ma il maggiordomo le tappò la bocca.
La SPK era impegnata a festeggiare lo scampato pericolo prima che i succhi gastrici li avessero sciolti con un simpatico trenino, ma, sfortunatamente, si avvicinarono troppo al fosso e… indovinato: caddero anche loro e furono il banchetto di alcuni avvoltoi.

“Io mi chiamo L Lawliet, lavoro come gestore di una fabbrica di carta igienica riciclata, e come hobby faccio il cacciatore di dolci.” – disse, convinto, grattandosi una gamba col piede nudo –“L’unica cosa che vorrei è comprare questa bella casa.”

E così… L, Cappuccetto Rosso, la nonna ed il maggiordomo, trovarono un accordo rimanendo tutti quanti a vivere in quella casa.
Ogni tanto tornavano a far visita a Roger, mentre Watari gli inviava mensilmente pacchi su pacchi di carta igienica riciclata di primissima qualità.
Ogni giorno, insomma, era più animato dell’altro.
Il fosso maledetto in cui erano caduti metà dei personaggi di questa fanfic era stato chiamato, per l’appunto, il fosso maledetto.

Col tempo, in tutto il mondo, si diffuse la leggenda di questa mirabolante ragazzina.

- FINE –

+++

Note finali:

Ce l'ho fatta, non ci credo! ò_ò
Spero vi sia piaciuta e vi abbia fatto ridere, perchè era questo l'intento. XD
Mi scuso ancora per il terribile ritardo... la mia psychè è del tutto autonoma e va spronata, ma se non ho l'ispirazione faccio ben poco! ù_ù
Grazie a chi ha commentato il capitolo scorso, e cioè:
Sayoko_Hattori, nenenene, Per__xX e _Kira_94
... e tutti quelli che hanno aggiunto la fanfiction tra preferiti!

Un saluto affettuoso!

NebulaChain

  
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