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Autore: _Broken Dream_    30/11/2016    5 recensioni
I Five-0, Steve, Danny, Chin e Kono, ormai sono una famiglia, una vera Ohana.
Steve e Danny oltre che a essere colleghi sono anche amici, il loro rapporto si è consolidato nel tempo, c'è sempre stato feeling tra loro, nonostante l'inizio burrascoso fatto di pallottole ed inseguimenti.
E poi c'è Grace, che farà unire maggiormente il suo papà Danno e l'ormai Zio Steve.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Chin Ho Kelly, Danny Williams, Grace Williams, Kono Kalakaua, Steve McGarrett
Note: AU, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'From Uncle to... Dad'
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Disclaimer: I personaggi non mi appartengono. La storia non è scritta a scopo di lucro ma per puro divertimento personale. I personaggi e alcune situazioni sono prese direttamente dallo show Hawaii Five-0 e appartengono al Canale Televisivo Americano CBS. Le immagini non sono di mia proprietà ma sono state copiate da google immagini.
 
 
 
“Where is the moment when we needed the most?
You kick up the leaves, and the magic is lost
They tell me your blue sky's faded to gray
They tell me your passion's gone away
And I don't need no carrying on

Stand in the line just to hit a new low
You're faking a smile with the coffee to go
You tell me your life's been way off line
You're falling to pieces every time
And I don't need no carrying on

'Cause you had a bad day
You're taking one down
You sing a sad song just to turn it around
You say you don't know
You tell me don't lie
You work at a smile, and you go for a ride
You had a bad day
The camera don't lie
You're coming back down, and you really don't mind
You had a bad day
You had a bad day

Well you need a blue sky holiday
The point is they laugh at what you say
And I don't need no carrying on

You had a bad day
You're taking one down
You sing a sad song just to turn it around
You say you don't know
You tell me don't lie
You work at a smile, and you go for a ride
You had a bad day
The camera don't lie
You're coming back down and you really don't mind
You had a bad day

Sometimes the system goes on the blink, and the whole thing it turns out
Wrong
You might not make it back and you know that you could be well, oh, that
Strong
And I'm not wrong

So where is the passion when you need it the most?
Oh, you and I
You kick up the leaves and the magic is lost

'Cause you had a bad day
You're taking one down
You sing a sad song just to turn it around
You say you don't know
You tell me don't lie
You work at a smile and you go for a ride
You had a bad day
You see what you like
And how does it feel one more time?
You had a bad day
You had a bad day (had a bad day, had a bad day, had a bad day)”


 
Steve POV
 
Non si è fatto sentire tutta la mattina. Sto cominciando seriamente a preoccuparmi. Ho provato a chiamarlo più volte ma il suo cellulare continua a squillare a vuoto.
Concentrarsi sul lavoro man mano che passano le ore diventa sempre più complicato. Non sono mai stato una persona apprensiva, gelosa o eccessivamente soffocante, anzi. Mi hanno sempre accusato di essere tutto il contrario. Allora perché non riesco a smettere di pensare a lui, a quello che Rachel gli starà dicendo e soprattutto a quali saranno le conseguenze su di noi. Nella mia mente si sono creati gli scenari più improbabili. Credo che il mio subconscio abbia anche una buona dose di sadismo perché in uno di questi Danny stava facendo sesso selvaggio con lei dopo una lunga discussione.
Sono quasi le cinque. Giuro che se entro mezz’ora non ricevo sue notizie faccio irruzione a casa di Rachel. Non riesco più ad attendere. Direi che la mia pazienza, che proverbialmente è sempre stata poca, è stata messa alla prova per troppe ore.

-   Kono! –
Non volevo usare questo tono autoritario. Mi è sfuggito. Sarà meglio che mi dia una calmata prima che i miei colleghi mi mandino a quel paese. È tutto il giorno che li strapazzo senza che abbiano fatto nulla. Mi sembra di essere una donna in piena crisi ormonale. È così che le donne si sentono il novanta per cento del tempo? È orribile.
-   Capo, hai bisogno di qualcosa? –
-   Avete avuto recentemente notizie di Danny? –
Kono aspetta qualche secondo prima di rispondere. Vedo che sta studiando la situazione. Credo stia cercando di capire come gestirmi.
-   Recentemente, cioè dall’ultima volta che me lo hai chiesto esattamente meno di una decina di minuti fa? –
Mi lascio andare indietro sulla poltrona sfinito. Non ho fatto nulla oggi ma mi sembra di essere distrutto, peggio di come mi sono sentito finita la Hell Week[1].
-   Si può sapere cosa sta succedendo tra te e Danny? –
Ormai Kono e Chin sanno di noi. Chi meglio di una donna può consigliarmi il modo migliore di gestire questa gelosia mista ad ansia che da questa mattina mi fa impazzire?
-   È da Rachel da questa mattina. Dovevano vedersi a casa sua per parlare. Non so di cosa e soprattutto non capisco perché diavolo non sia ancora ricomparso e non risponda a quel maledetto telefono. –
Dicendo questo provo nuovamente a chiamarlo e questa volta lo trovo direttamente staccato. Scaravento il mio cellulare sulla scrivania. Dove è finito il mio autocontrollo? Riprenditi Steve dannazione.
Kono si volta come per uscire dal mio ufficio. Grandioso. Sono impazzito completamente e faccio fuggire anche gli amici più stretti. Mi sono bevuto il cervello. Come cazzo mi è venuto in mente di farmi trascinare in questo casino?
Raggiunge la porta, la chiude, si volta e si siede sulla poltrona davanti alla mia scrivania.

-   Ok, Steve. Parliamone. Apriti, sfogati. Di cosa hai paura? –
-   Ho paura di come sto reagendo a questa situazione, è la prima volta nella mia vita che mi sento in questo modo. Non mi piace. –
-   Sei innamorato, è perfettamente comprensibile. –
-   No. Io non sono così. Sono pratico e razionale. Non perdo mai il mio autocontrollo. –
Kono non risponde e mi fissa. Credo stia aspettando che io vada avanti a spiegarle il perché sono così frustrato. Come faccio a spiegarlo a lei se nemmeno io so darmi una giustificazione?
-   Ho il terrore di perderlo. È la prima volta che tengo in questo modo a qualcuno. Non riesco a pensare di non averlo più nella mia vita. Non ho intenzione di rinunciare a lui ma purtroppo questa decisione non dipende solo da me. Posso lasciarlo libero, posso dargli lo spazio e il tempo di cui ha bisogno ma se decide di allontanarsi, non posso fare nulla per impedirglielo. –
-   Lo sai che torturarti a questo modo non serve a nulla vero? Danny prova qualcosa per te Steve, lo sappiamo tutti. Può anche essere confuso da quello che è successo negli ultimi giorni ma non credo che tu abbia qualcosa da temere. Con Rachel è finita da tempo, non credo che lei abbia il potere di allontanarlo da te. Lasciagli lo spazio che gli serve, vedrai che tornerà. Tu però ti devi calmare prima che ti parta un embolo per lo stress. –
Anche io ne ero convinto fino a qualche ora fa. Ora ho perso tutta la sicurezza che mi ha sempre caratterizzato.
-   Cosa dovrei fare secondo te? –
Kono sorride. Non aspettava altro che glielo chiedessi.
-   Lascia perdere quel rapporto sul tuo pc, tanto sono sicura che tu non abbia fatto alcun progresso nelle ultime ore. Vai a casa, compra una scorta formato famiglia di birra, fai un bagno nell’oceano e una doccia per rilassarti. Guarda una partita, un film, qualunque cosa ti distragga. Non puoi tormentarti a questo modo. Ordina qualcosa per cena. Doppia porzione accompagnato magari da qualcosa di dolce nel caso Danny decida di farsi vivo. Steve, fidati di me. Non è successo nulla tra Danny e Rachel. –
Sconsolato mi abbandono di nuovo sulla poltrona. Chiudo gli occhi e respiro profondamente. Ha ragione Kono, in ufficio non sto combinando nulla se non trattare male tutti quanti, meglio tornarsene a casa. Essere il capo ogni tanto ha qualche vantaggio.
-   Ok. –
-   Ok? –
-   Si, ok. Me ne vado. Vi libero dalla mia negativa influenza. –
Kono scoppia in una fragorosa risata.
-   Non per offendere Boss ma solo per sdrammatizzare. Sappi che eravamo veramente tentati di farti un video. Solo come memo per il futuro, per farlo visionare ai posteri e prenderti un po’ in giro. Se ci fosse stato Danny, avrebbe avuto materiale per prenderti in giro fino alla fine dei tuoi giorni. –
Le lancio un’occhiataccia. So perfettamente che ha ragione. Non mi sono mai comportato in questo modo, quasi. Forse ho avuto un episodio simile nel Jersey per colpa di Ty ma questo lei non lo può sapere, o forse sì. In ogni caso devo darmi una regolata, non posso continuare in questo modo. Tuttavia so anche che lei non si prenderebbe mai gioco delle mie debolezze. Dopo avermi sopportato tutta la giornata non posso toglierle anche questo piccolo divertimento.
Le rispondo congedandola con un finto tono che non ammette repliche.

-   Grazie Kono, puoi andare. –
Mi risponde sghignazzando.
-   Agli ordini capo. – 
 
 

Danny POV
 
Non riesco a pensare ad altro. Non riesco a credere a quello che è successo nelle ultime dodici ore. Non avrei mai potuto immaginare che tutto questo potesse succedere a me.
Guardo nel vuoto e non sento nulla tranne il rumore delle onde. Non sento l’aria, non so quanto tempo sia passato da quando mi sono seduto qui e non so nemmeno se sono sempre stato da solo.
Il sole sta tramontando. Lo spettacolo è unico e inimitabile. Non avevo mai visto giochi di luci sull’oceano come qui alle Hawaii. Ora ne capisco la magia di cui ho sempre sentito parlare. È incantevole.
La mia vita cambierà radicalmente. Nuovamente. Negli ultimi anni ho subito cambiamenti che mai mi sarei aspettato.
Dovrò trovare il modo di gestire al meglio questa situazione. Non posso permettere che siano gli altri a soffrire, soprattutto non per errori di cui non hanno colpe.
Questa mattina sono uscito di casa e la mia preoccupazione più grande era come poter comunicare nel modo più indolore possibile a Rachel la notizia della mia relazione con Steve. Dopo averne parlato con lei, insieme avremmo dovuto pianificare una strategia per parlare con la mia Scimmietta. Sono argomenti importanti, avremmo dovuto essere cauti ma spiegarle la situazione per evitarle traumi.
Non voglio mentire a mia figlia. Lei adora Steve. È ancora una bambina ma è molto più intelligente e sveglia dei ragazzini della sua età.
Rachel invece ha deciso di spiazzarmi con questa novità. Chiamarla novità mi sembra piuttosto riduttivo. Come ha potuto nascondermelo per tutto questo tempo? Come ha potuto mentirmi così facilmente? Ormai sono anni che non so più chi sia. Non avevo sposato questa Rachel. Non era una donna capace di pensare solo a stessa senza pensare alle conseguenze delle sue azioni.
A volte mi incanto a pensare a come sarebbe stata la mia vita se Rachel non se ne fosse mai andata, se fossi rimasto nel Jersey circondato dalla mia famiglia e dalle persone che amo.
Il cellulare ha smesso di squillare ore fa. Non perché Steve abbia smesso di cercarmi ma perché ho deciso di spegnerlo. Non oso immaginare quanto sarà arrabbiato quando deciderò di rivederlo.
Il problema principale è che non riesco a trovare la forza di muovermi da questo scoglio. Non riesco a smettere di fissare l’oceano e le onde sfrangersi contro gli scogli che mi circondano.
Per qualche minuto potrei anche riuscire a cancellare dalla mia mente tutti i pensieri che la affollano e riuscire a godermi questi attimi di pura pace e tranquillità. Potrei stare qui ancora per ore.
In questo momento vorrei avere dietro il mio i.pod, metterei gli auricolari nelle orecchie, imposterei la modalità shuffle e mi lascerei trasportare dalle canzoni e dai ricordi che sicuramene queste mi evocherebbero.
So perfettamente che invece mi dovrò alzare qui e affrontare l’incasinata realtà in cui sono piombato. Devo trovare il modo di non farmi prendere dal panico, pensare lucidamente e sbrigliare uno ad uno i nodi della matassa.
Ancora qualche minuto.
Prendo l’aggeggio infernale e gli auricolari che porto sempre con me, lo accendo, sperando che ci sia ancora batteria, visto e considerato il numero di chiamate e messaggi della giornata e decido di andare su Youtube. Ho bisogno di una canzone che mi faccia almeno sorridere. Subito mi viene in mente Bad Day di Daniel Powter. Il video mi ha sempre messo di buon umore.
…“'Cause you had a bad day
You're taking one down
You sing a sad song just to turn it around
You say you don't know
You tell me don't lie
You work at a smile, and you go for a ride
You had a bad day”…

Il video si interrompe una miriade di volte per l’arrivo di milioni di notifiche, una volta conclusa la canzone decido che è giunta l’ora di tornare alla realtà. Inizio a scorrere i messaggi e le chiamate senza risposta.
“Dove sei finito? Mi sto preoccupando.”
“Danny se non vuoi che faccia irruzione a casa di Rachel, chiama.”
“Qualunque cosa stia succedendo possiamo parlarne.”
“Danny.”
“Daniel Williams mi ha appena chiamato Steve preoccupato. Si può sapere che sta succedendo? Devo venire fino alle Hawaii a prenderti a calci nel sedere? Per fortuna che la sorella minore sono io. Smettila di fare il cretino e accendi il cervello. Torna dal Super Seal, è un ordine, quell’arpia di Rachel può andare a farsi fxxxxxx.”
Cazzo, ha chiamato Alice. Come gli è venuto in mente di chiamare quella pazza furiosa.
È ora... decido di mandargli un messaggio.
“Arrivo. Ci vediamo a casa tua? Dobbiamo parlare.”
 
 
 
Note:
 
Salve a tutti!
Sono imperdonabile, lo so. Chiedo umilmente scusa a tutti. Sono passati anni e la storia è rimasta in stand-by. La buona notizia è che siamo giunti alla fine. Questo è il penultimo capitolo, il prossimo quindi sarà l’epilogo. Non escludo che di tanto in tanto possano tornare degli extra ma per quanto riguarda questa storia siamo giunti alla fine del nostro percorso.
Spero veramente di avervi fatto sorridere e perché no, magari a volte anche emozionare. Per me è stato veramente un piacere portare avanti questo piccolo gioco.
Ringrazio infinitamente tutti quelli che hanno fatto parte di quest’avventura, chi solo leggendo, chi commentando e chi mettendo semplicemente la storia tra i preferiti. Grazie, grazie, grazie, per me è stato veramente un onore tenervi compagnia.
Vi lascio a questo capitolo preconclusivo.
La canzone è “Bad Day” di Daniel Powter, potrei averla già usata, non ricordo, ormai i capitoli sono talmente tante che mi sono persa.
Vi lascio a disposizione la traduzione del testo.
“Dov'è il momento di cui più abbiamo bisogno?
prendi a calci le foglie e la magia s'è persa
dicono che il tuo cielo blu si sia sbiadito nel grigio
dicono che la tua passione sia andata via
e non ho bisogno di riportartela
Sono stato lì in coda solo per evitare un'altra tristezza
Stai facendo uno dei tuoi sorrisini falsi mentre prendi il caffè
mi dici che la tua vita è stata disconnessa
stai cadendo in pezzi ogni volta
e io non ho bisogno di portarti avanti
Perchè hai avuto un brutto giorno
hai passato un giorno "no"
canti una canzone triste solo per voltare pagina
dici di non sapere niente
dici di non dire bugie
lavori sorridendo e esci per una passeggiata
Hai avuto un brutto giorno
la macchina fotografica non mente
stai tornando indietro e davvero non t'importa
Hai avuto un brutto giorno
Hai avuto un brutto giorno
Beh hai bisogno di una vacanza da cielo blu
il punto è che loro ridono di quel che dici
ed io non ho bisogno di portare avanti
Hai avuto un brutto giorno
hai passato un giorno "no"
canti una canzone triste solo per voltare pagina
dici di non sapere niente
dici di non dire bugie
lavori sorridendo e esci per una passeggiata
Hai avuto un brutto giorno
la macchina fotografica non mente
stai tornando indietro e davvero non t'importa
Hai avuto un brutto giorno
(Oh.. Holiday..)
A volte il sistema si guasta
e l'intera cosa è sbagliata
tu potresti non aggiustarla mai, lo sai
che potresti stare bene, oh così forte
bene, io non mi sbaglio
Quindi dov'è la passione quando ne hai bisogno di più?
oh, io e te
Hai preso a calci le foglie e la magia s'è persa
Perchè hai avuto un brutto giorno
hai passato un giorno "no"
canti una canzone triste solo per voltare pagina
dici di non sapere niente
dici di non dire bugie
lavori sorridendo e esci per una passeggiata
Hai avuto un brutto giorno
hai visto quel che ti piace
e come ci si sente per una volta in più
Hai avuto un brutto giorno
Hai avuto un brutto giorno
Hai avuto un brutto giorno
Hai avuto un brutto giorno
Hai avuto un brutto giorno
Hai avuto un brutto giorno
Hai avuto un brutto giorno”
 
Grazie ancora a tutti e buona lettura.
Un bacione.
G.
 
[1] Hell Week: è la seconda fase del corso di addestramento BUD/S che consiste in una settimana di prove al limite della sopportazione. Solo chi supera la Hell Week può continuare nell’addestramento per poter diventare un Navy SEAL. Il BUD/S è uno dei corsi di addestramento più duri previsti per le forze armate, la maggior parte degli aspiranti, circa i due terzi, non riescono ad arrivare fino in fondo e abbandonano il corso prima della fine. Il corso si costituisce di quattro diverse fasi: la fase di “indottrinamento” di base detta Indoc; la Prima Fase di Physical Training, che comprende quella che viene definita “Hell Week”, la settimana infernale; la Seconda Fase di addestramento acquatico; la Terza Fase di combattimento terrestre e demolizioni. [http://www.armiespy.com/us-navy-seals-hell-week-addestramento-buds]
   
 
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