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Autore: GettAmourZe    30/11/2016    1 recensioni
Un nuovo viaggio aspetta Ash Ketchum e Pikachu, stavolta in un'avventura intrapresa per riscoprire chi sono e i loro obbiettivi!
Nella regione di Forsia intraprenderanno un viaggio per definire loro stessi. Vagando in un labirinto di dubbi e crescita, dovranno trovare la via per un futuro molto diverso da quello per cui avevano iniziato a viaggiare.
Combatteranno per realizzare il loro sogni e ristabilire l'equilibrio tra luce e oscurità, accompagnati da nuove e vecchie conoscenze... tra cui qualcuno molto speciale.
Amourshipping (AshxSerena)
Genere: Angst, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Pikachu, Serena
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Anime
Capitoli:
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Scusate il ritardo ma eccoci con un nuovo capitolo! Speriamo possiamo farci perdonare regalandovi un'altra piacevolissima lettura!  Importante: Da questo capitolo la storia è in fase di riscrittura. Verranno fatte pesanti modifiche, quindi consigliamo di interrompere qui la lettura!





Episodio 4: Incontri e incontri! La famiglia si ingrandisce!


 

Durante il loro viaggio verso Collinopoli, i nostri eroi hanno fatto la conoscenza di un nuovo amico:Tweeny, un Pokémon volante valoroso e pieno di coraggio. Ash è riuscito a farlo entrare nella sua squadra, risultando così la sua prima cattura forsiana in assoluto. Ora i nostri amici continuano ad avanzare verso la capitale di Forsia, sempre più vicini alla loro meta.


"Ah, che bello avere un nuovo amico in squadra!" sorrideva Ash guardando la pokéball con dentro il nuovo arrivato in famiglia.


"Già! Tweeny è proprio un Pokémon in gamba! Si troverà bene qui con noi, ne sono sicura!" commentò Serena.


Ash aveva accennato che era già partito molte volte per altre regioni ma non le aveva mai raccontato le varie esperienze che aveva vissuto. Serena si sentì improvvisamente incuriosita e non avendo qualcosa di preciso di cui parlare, avanzò lei la domanda. "Senti Ash, ripensando a tutti i Pokémon a casa del Prof. Oak, quanti viaggi hai fatto prima di venire a Kalos?" 


"Beh, ecco.. vediamo.. Kanto, Johto, Hoenn, Sinnoh, Unima…. un bel po’direi!" rise Ash pensando a tutte le avventure che aveva affrontato in questi anni, dalla sua partenza a dieci anni, fino all’arrivo a Kalos "Ogni volta mi divertivo sempre ed ero circondato da veri amici!" 


"Intendi i tuoi Pokémon?" 


"No, non solo loro! Viaggiavo in gruppo con altre persone! Come abbiamo fatto io, te, Lem e Clem!" Ed Ash ripensò a tutti i suoi amici che sperava un giorno di rivedere "Vediamo... ci sono stati Misty, Vera e Max, Lucinda, Iris, Spighetto..."


Serena rabbrividì sentendo tanti nomi di ragazze che avevano viaggiato con lui. Sperava nel suo cuoricino che  nessuna di loro ci avesse provato con Ash.


"Ma tra tutti i compagni che ho avuto tu, Brock, Lem e Clem siete stati i più cari!" continuò Ash. 


La ragazza arrossì, sollevata dal complimento che Ash le aveva appena rivolto casualmente. Almeno sapeva che per lui era speciale. Poi pensò all'altro nome che si aggiungeva tra il suo e quelli di Lem e Clem, non lo aveva mai sentito. Serena alzò un sopracciglio "Brock? Chi é?"


"Era il capopalestra di Plumbeopoli a Kanto. Fu il primo compagno con cui ho viaggiato insieme a Misty. E anche colui che mi ha accompagnato a Kanto, Jotho, Hoenn e Sinnoh! É come un fratello maggiore per me! Mi ha insegnato tante cose e siamo praticamente cresciuti assieme durante i miei primi anni da allenatore!" Cominciò a descrivere Ash "Dopo Sinnoh decise di lasciare il gruppo per andare a studiare medicina Pokémon. Credo che ora sia un dottore coi fiocchi!"


"Mica solo le infermiere Joy studiano medicina?" Chiese Serena.


"Beh.. di norma si" Ash rispose ridacchiando "Ma lui non é normale! Inoltre corteggiava sempre le ragazze più carine. Le infermiere Joy erano tra le prime insieme a tutte le agenti Jenny!"


Serena ebbe come un dejavou "Mi ricorda tanto Clem!" Commentò lei, ricordando la mania della ragazzina nel cercare una fidanzata per suo fratello. 


Ash poteva immaginare Brock e Clem assieme a cercare persone attraenti. Uno per un motivo e una per l’altro "Si, proprio così!"


"E come era di aspetto?"


"Uhmm..." il ragazzo provò a ricordarsi l'amico, come cercando di far apparire un’immagine davanti agli occhi "..Ehm.. capelli marroni sparati, occhi sottili, carnagione abbronzata.. ora porterà spesso il camice da dottore, visto il suo nuovo lavoro. Adora prendersi cura dei Pokémon!"


La performer non aprì bocca. Non sentendo risposta, Ash si girò verso di lei, la quale aveva fermato il suo passo e fissava qualcosa. "Uh... come lui?" Alzò il dito indicando il punto in cui guardava. 


Ash seguì la direzione del braccio e posò uno sguardo veloce sull'individuo. "Si, proprio lui! É Brock!" Disse semplicemente. Quasi mentre stava per andare via, fece qualche calcolino. 


……


"Aspetta... Brock!?" Alzò la voce Ash per farsi sentire.


"Uhm?" Si girò la persona "Ma questa voce..."


Ash corse in sua direzione "Brock!!!!!" Lo salutò Ash correndo da lui.


Anche il ragazzo più grande sorrise stupefatto "Ma guarda se non é Ash Ketchum!!!!!"


L'allenatore di Biancavilla era basito "Cosa ci fai tu qui!?" 


"Potrei farti la stessa domanda, sai? Ma credo che sia inutile, tu viaggi ovunque ti porta il vento!" ribatté altrettanto stupefatto l'altro
"Beh hai ragione! Sono partito per Forsia per una nuova avventura e allora... eccomi qua! Tu invece?" 


"Io sono qui per il mio lavoro! Mi è stato assegnato il ruolo di assistente medico in un rifugio per Pokémon qua vicino!" Brock ci mise relativamente poco ad accorgersi che Ash non era solo, infatti con lui vi era una ragazza molto carina "Ehi Ash, chi è lei?" 


"Oh ehm.. si scusa non te l'ho presentata! Brock, ti presento Serena, una mia cara amica! Brock-Serena Serena-Brock!" 


"Ciao! E' un piacere conoscerti!" sorrise Brock stringendo la mano alla performer.


"I-il piacere è mio!" contraccambiò lei. 


"Serena viene da Kalos! Fa la performer ed è venuta qui con me a Forsia per partecipare ai Varietà regionali!” continuò Ash contento che i due si potessero conoscere.


"Quindi anche tu fai la performer?" chiese curioso Il ragazzo di Plumbeopoli”


“Si proprio così! Inoltre Ash è un mio caro amico perciò quando l'occasione di partire insieme ci è stata proposta..." incominciò lei.


"Basta, basta ho capito ahah! Ma dove ho la testa? Venite! Vi porto al rifugio! Sono sicuro che ai Pokémon che si trovano nel rifugio farà piacere incontrarvi!" la interruppe Brock. 


I due accettarono molto volentieri l'invito del caro amico di Ash. Non molto lontano dal luogo del loro incontro, i tre ragazzi arrivarono al rifugio. C'erano più Pokémon di quanti se ne aspettassero. 


"Ash, Serena, vi presento l'infermiera Joy del rifugio! Sto lavorando con lei ultimamente!" Improvvisamente il volto di Brock si oscurò per poi scintillare "E il mio cuore mi dice che é il luogo giusto! Curo i Pokémon e le sofferenze del mio animo umano!!"


"...." Ash abbassò la visiera del cappello, sentendosi imbarazzato. 


Brock si inginocchiò ai piedi dell'infermiera "Come una poesia d'amore e una rosa che sbooooo..... ahaiahaiaiaia!!!!" L'orecchio di Brock cominciò ad allungarsi, afferrato da qualcosa, o meglio qualcuno, il quale lo allontanava dalla donna. Ash teneva saldamente la mano attorno all'orecchio e lo trascinò via "Pensavo avessi perso questo brutto vizio!" Si lamentò lui.


"Il lupo perde il pelo, ma non il vizio, mio caro Ash!" Sdrammatizzò il ragazzo più grande.


"Non mi interessa! Non davanti a Serena! Insomma contieniti!" Di nuovo Ash si sentiva molto frustrato.


La ragazza li guardava confusa e ridacchiando "Si, decisamente la versione maschile di Clem.." pensò lei.


"Qual'é il problema Ash? Tutti sanno delle mie abitudini, ma non te la mai presa così tanto! Forse avrei dovuto corteggiare Serena?"


Ash mollò l’orecchio dell'amico e sbuffò scoraggiato "Uhm.. nulla di particolare, ma non é obbligatorio farlo sapere a tutti! E poi é un vizio che dovrai perdere prima o poi!" Poi Ash si avvicinò e scontrò la sua fronte contro quella di Brock "E infine... non ci pensare nemmeno!!!!"


"Ehi calma Ash! Rallenta! Non ti ho mai visto prendertela cosi a cuore per questa cosa! Che ti è successo?" si sorprese Brock della sua reazione. Di solito ad Ash non interessavano certe cose.


"E' che... Aaaarrrgh!!! È che mi sono stufato e basta di questa storia, chiaro?" concluse Ash al volo. 


"Ok, ok, se lo dici tu..." rispose dubbioso l'ex capopalestra di tipo roccia.


"Sudo Sudo!" si sentì in lontananza una voce. Era il verso di un altro caro vecchio amico che sembrò spegnere i dissapori. 


Era da secoli che Ash non sentiva quel Pokémon "Ehi ma quello è?" 


"Già ci sono anche lui e Chansey!"


".... E Croagunk?" chiese sospettoso Ash, dato che il suo amico non aveva accennato al suo Pokémon ranocchio ormai conosciuto come personal chaperon. 


"... Ecco..."iniziò a balbettare Brock "E' che mio fratello Forrest voleva conoscerlo e si sono subito piaciuti e cosi... ahaahahha"


"Ceeeeeeeeeeeeeeeeeeeeertooo" rispose sempre più dubbioso Ash della veridicità delle parole del suo amico.


Serena tratteneva un risolino ai battibecchi tra Ash e Brock “Ah i maschi.. quando si arrabbiano per frivolezze possono essere parecchio divertenti!” Pensò lei.


Sudowoodo arrivò e sbarrò subito gli occhi quando vide la presenza di Ash. "Ciao Sudowoodo! E' da tempo che non ci si vede come stai?" lo salutò tutto contento Ash.


"Sudo Sudo Sudo!" rispose il Pokémon finto albero, contentissimo di aver ritrovato un vecchio amico poi guardò Serena "Sudo?" 


"E questa è Serena! Una mia cara vecchia amica, non credo di avertene mai parlato... mi dispiace" disse Ash poggiandosi una mano sul cappello quasi chiedendo scusa a Serena per la sua dimenticanza. Anche se ormai non serviva a molto, nemmeno Ash stesso si era ricordato di lei inizialmente quando si erano incontrati di nuovo a Kalos.


Sudowoodo si avvicinò alla ragazza e gli porse una mano per salutarla. Era un Pokémon veramente gentile "Sudo!"

 
"Il piacere è mio Sudowoodo" rise lei dei metodi abbastanza galanti, ma simpatici del Pokémon.


Il Pokémon finto albero trascinò Serena all'interno del rifugio seguito da Ash e Brock. 


Quest’ultimo nel frattempo raccontava come se l'era passata in questi anni."Sono stato a lungo a Johto, dove ho vari ricordi, tra cui una volta.. che c'è stata un attacco furioso di un Gyarados e sono stato aiutato anche da un tipo che sembrava un cameriere..!”


Ash era allo stesso tempo interessato e non interessato a cosa diceva il suo amico ritrovato dopo tanto tempo. Era più focalizzato a vedere i Pokémon che abitavano il rifugio. Vi erano Oddish, Zigzagoon, alcuni Tweeny e molti altri.


"Ehi Brock, ma tutti questi Pokémon?" 


"Sono tutti esemplari che si erano feriti o comunque trovati in pessime condizioni. Vengono trovati dai Pokémon ranger e poi portati qui per le cure mediche. Una volta di nuovo in salute li lasciamo liberi. Alcuni tornano subito in natura, altri preferiscono stare qui per godersi la sicurezza che offriamo!”


"E' un gesto molto carino!" commentò Serena.


"Beh si, rispecchia a pieno il giuramento dei dottori Pokémo! Ovvero quello di provvedere sempre alla salute e alla felicità di tutti i pazienti che ci vengono a trovare" minimizzò lui.


"Chan Chan!" Un Chansey stava letteralmente correndo per il corridoio a portare da mangiare ai piccoli pazienti "Chan? CHAN!" Si fermò poi dopo vedendo una faccia a lei familiare. 


Anche Ash fu contentissimo di rivedere la piccola… o meglio, quella che era una piccola Pokémon, ormai grande infermiera. Dopotutto l'aveva conosciuta più come Happiny e rivederla cosi gli faceva comunque ancora un po’ di stranezza "Ciao Chansey! Wow sei cresciuta molto!" sorrise Ash


"Chan! Chansey!" sorrise lei contenta del complimento. 


"Ma quanto sei pacioccosa?" disse poi Serena "Scommetto che Clem ti adorerebbe! Anche se ripensandoci Clem adora qualsiasi Pokémon..." commentò ridendo e pensando alla reazione che avrebbe avuto la sua cara amica. Era difficile non parlare spesso di lei e Lem. Mancavano molto ed era come se fossero ancora con loro.


Chansey era felice di far la conoscenza di Serena, ma si era resa conto di essersi dilungata più del dovuto, perciò chiese scusa molto educatamente e si rimise subito al lavoro.


"Ehi Brock!" esordì Ash "Ti va se ti do una mano come ai vecchi tempi?" 


Brock concordò "Perché no? Certo! In onore dei vecchi tempi!" 


"Ehi! Anche io voglio dare una mano!" li interruppe Serena.


Brock annuì "Certo! Hey Ash, intanto raccontami di Kalos e del tuo viaggio in quella regione! Devi aver passato un'esperienza meravigliosa!" Brock chiese mentre si inginocchiò davanti ad uno dei pazienti.


Ash si lasciò immergere dai ricordi "É stata la più bella a dire il vero! Ho viaggiato con Lem, Clem e Serena che ho rincontrato dopo anni, ho scoperto che posso attivare una nuova forma ad un mio Pokémon, sono arrivato alla finale della lega, ho conosciuto tanti amici e combattuto contro una minaccia mondiale. Penso proprio di si!" Ridacchiò concludendo. 


Brock si fermò un attimo "Ho sentito dell'attacco a Luminopoli e sapevo che eri presente. Ne hanno parlato in televisione, ovunque! Però il resto non lo sapevo! Voglio i particolari! Sembri maturato dall'ultima che ti ho visto! Sia di carattere che di aspetto ovviamente!"
"Beh, mentre ti diamo una mano... potrei raccontarti! ..allora..."


.


.


Ci volle un bel po’ a curare i Pokémon e quindi Ash ebbe tutto il tempo di raccontare la sua avventura, era ormai arrivato al giorno dell'addio a Kalos..


"E quindi l'aereo di Serena stava partendo. Ci siamo... salutati. Lei ha dettooo... che.. ehm. E niente, ci siamo salutati e poi lei ha sceso le scale mobili, poi é tornata indietro e mi ha ba... oh ehm. E mi ha salutato di nuovo. Poi è andata, io ho lottato un'ultima volta con Lem e sono tornato a Kanto. Il resto te lo racconto un'altra volta!"


Serena provò a nascondere il suo viso rosso fiammante. Ash di era dimenticato in entrambi i casi di lasciar perdere la storia che li coinvolgeva parecchio. O almeno aveva provato. 


Brock alzò il sopracciglio perplesso. Stranamente non riusciva a concludere ciò che voleva dire Ash. Voleva capire cosa intendesse, il suo istinto gli diceva che era molto interessante "Cosa intendevi prima? Quello che ti ha detto? E poi con lei ti ha ba...? Dopodiché hai svicolato?" Brock curioso domandò .


Ash scosse la testa "Niente! Niente! Non sapevo spiegarmi bene!" Ash cominciò a sudare freddo "Devo tenere la mia boccaccia chiusa.." pensò infine.


Brock sentì un prurito nel cervello. Si, cosa strana, cercava di farlo funzionare, ma era troppo preso dal suo lavoro per riflettere alle parole di Ash.


Serena intanto, vedendo i Pokémon feriti , cercò di farsi venire in mente qualcosa per rendersi molto più utile. Vedere quegli sguardi indifesi e tristi le ricordava moltissimo i volti degli abitanti di Luminopoli dopo lo scontro con il Team Flare. Ed ecco ch le venne in mente la soluzione. Doveva solo fare ciò che aveva fatto già in precedenza. Donare un sorriso e il suo modo più pratico erano le esibizioni.
“Hey Brock, pensi che ai Pokémon del rifugio farebbe piacere un bello spettacolino per tirarsi su di morale?”


Brock alzò lo sguardo “Beh, certo. Ma come?”
Serena lo guardò con aria un po’ ovvia, credendo banale e scont

ata la risposta “Beh, sono una performer, no? Posso pensare io a qualcosina!”


Ash subito la incoraggiò “Trovo sia un’idea grandiosa!”


"Quindi vedrò per la prima volta un'esibizione di Serena! Sarà sicuramente interessante! L'ultima esibizione che avevo visto, anche se diversa, era quella di Lucinda!" disse Brock. 


Ash replicò "Vedrai quanto è brava Brock! Ha un legame fantastico con i suoi Pokémon! I varietà non sono molto differenti dai Contest, ma hanno le loro differenze!"


Serena li invitò a sbrigarsi e alzarsi “Prendete una pausa allora! Così possiamo subito uscire e tirare su di morale quei poveri Pokémon! Voglio vedere se riesco nel mio obbiettivo!”


Una volta all’esterno la ragazza fece uscire dalle loro sfere i suoi Pokémon “Avanti! Uscite fuori!”


Dalle tre sfere si materializzarono Sylveon, Braixen e Pancham. La ragazza sentiva come il dovere di fare una bella figura, non solo per rendere i Pokémon felici e regalare loro un sorriso, ma anche perché era la prima esibizione che avrebbe visto Brock. La prima impressione fa sempre un po’ colpo.


“Vediamo cosa ha in serbo Serena per noi!” Ash si domandò mettendosi di fianco a Brock.


Brock non sapeva bene cosa volesse dire con quell’affermazione, dopo tutto Serena la conosceva bene. Non aveva nemmeno idea di quali mosse avrebbe usato o se avrebbe improvvisato con un esibizione a piacere pensata al momento? “Ash, ma non sai quale esibizione farà Serena?”


“Purtroppo no, è da un po’ che non vedevo più le sue performance. Dopo la nostra separazione a Kalos lei ha viaggiato per un po’ ad Hoenn e io sono stato a casa. Sospetto quindi che sarà migliorata molto e sono scura sarà grandiosa come è sempre! Anche quando non si esibisce!”


“… cosa scusa?” Domandò Brock puntualizzando sull’ultima parte.


“uh? Ho detto che Serena è grandiosa! Dopotutto ha sempre un legame profondo con i suoi Pokémon e vuol far sorridere tutti! Non è ammirevole per una performer?” Ash non sapeva bene se stava dicendo quello che teneva dentro. Non capiva nemmeno perché Brock fosse così… beh si soffermava su molto di quello che diceva.


“Ah.. ok!” Sembrò convinto Brock. Dopotutto cosa poteva pensare di Ash?


Serena si mise in mezzo allo spiazzo libero e un soffio di vento diede il via libera all’esibizione "Sylveon usa comete! Braixen usa lanciafiamme Sylveon!"


I due Pokémon saltarono in aria, cominciando ad imitare mosse di danza, mentre lanciarono i loro due attacchi. Il lanciafiamme di Braien finì per colpire comete di Sylveon, infuocando le stelle che volavano in aria e spargevano la loro polvere ora non oro ma arancione ardente.


“Pancham usa Neropulsar e lanciati in aria!” 


Pancham seguì alla lettera l’ordine dell’allenatrice, caricò il colpo e lo puntò sul terreno, creando abbastanza pressione da farlo liberare in aria e farlo arrivare proprio sopra le loro testa, lasciando senza fiato gli spettatori. Una volta arrivato il momento di tornare giù, Pancham cadde giusto, giusto su una delle stelle infuocate. Però il fuoco non gli fece alcun danno, essendo solo sulle punte.


“E’ fantastico! Sembra che Pancham stia facendo surf su quelle comete!” Commentò Brock mentre fissava il Pokemon che ormai si era già abbassato gli occhiali da sole sul viso.


Serena alzò il braccio, sempre mentre ballava con i suoi Pokémon “Sylveon ! Vento di fata!” 


Il Pokémon allungò i suoi lunghi nastri e creò una brezza incantata che sembrava quasi un mulinello. Le stelle caddero su questa corrente di aria che parevano onde marine. Ora l’effetto era ancora più scenico. Pancham saltava di stella in stella, mentre la sua allenatrice e le sue due compagne di esibizione ballavano intorno alla mossa.


I Pokémon attorno erano tutti venuti fuori e osservavano la scena in completa estasi. Erano molto felici a quanto pare. I loro occhi brillavano e i loro sorrisi erano talmente grandi che sembravano anni in cui non li mostravano. Un barlume di gioia li aveva presi e sembravano volersi divertire quanto gli amici di Serena. Questa ovviamente fu una cosa che Ash puntualizzò a Brock, il quale era notevolmente sollevato di vedere che l’esibizione andava a buon fine.


“E’ ora di concludere! Pancham avanti!” Serena ordinò infine.


Il panda saltò in aria e si lanciò in mezzo a vento di fata, con la zampa puntata sul terreno, emanando una forte energia. Improvvisamente come toccò il terreno si alzò una montagna che spazzò via tutti gli attacchi in una volta, emanando una bellissima luce brillante che quasi coprì tutto l’ambiente, non permettendo la visione.


La prima cosa visibile dopo quello spettacolo fu Serena, Pancham, Sylveon e Braixen su questa montagnetta di terra, con la performer che teneva un bracciò esteso verso l’esterno “Finitooooo!!!!”


Ash e Brock scoppiarono in un applauso e tutti i Pokémon che prima non si facevano vedere o se ne stavano nascosti erano attorno alla montagnetta. C’era chi scodinzolava, chi sorrideva e basta, chi si agitava qua e là e chi muoveva le orecchie felice. Sembrava che ce l’avesse fatta. 


Vedere tutti quei sorrisi faceva sorridere di sua conseguenza anche Serena, la quale saltò giù con i piedi per terra una volta che l’attacco di Pancham si era dissolto.


"Wow ma sei stata fantastica!!" Esclamò Brock avvicinandosi all’allenatrice.


“Che ti avevo detto????” Sorrise soddisfatto Ash, alzando fieramente il petto “Nessuno può battere Serena!” Poi si girò verso di lei “Sei migliorata moltissimo da quando ti ho vista esibirti! Allora il viaggio ad Hoenn non è stato del tutto vano!” Ash pensò che fosse carino citare che aveva fatto la scelta giusta.


Serena sorrise con il cuore sollevato da quei complimenti, anche se quello che aveva detto Ash non la convinceva molto. Il suo periodo ad Hoenn era stato.. triste.. molto privo di emozioni forti “Devo dire che a dire il vero questo è tutto frutto del mio allenamento individuale! Credo che sia il frutto di questa bellissima aria Forsiana e la felicità che ora siamo di nuovo un team e viaggiamo assieme!”


Ash si grattò imbarazzato il naso “Eh già hehe..!”


Questa volta fu il turno di Brock di dare un commento più preciso “Non ho mai visto del genere! Mi spiace dirlo, ma i varietà sembrano molto più coinvolgenti delle Gare Pokémon!”


“Lo credo anche io, anche non so molto il perché.” Ash portò la mano sotto il mento per riflettere.


Serena a quel punto provò ad aiutare l’amico a ragionare sul perché quello che diceva Brock era giusto “Credo che il perché sia il fatto che noi Performer ci esibiamo con i nostri Pokémon!”


“Già” Annuì Brock “Nelle Gare Pokémon di Vera e Lucinda, loro non si esibivano con i loro Pokémon. Indossavano bei vestiti ma si occupavano solo di dare i comandi ai loro Pokémon che intanto eseguivano il tutto. L’aspetto scenico era ovviamente pure nelle lotte, ma ciò che rende i Varietà più coinvolgenti è appunto l’allenatore. Serena balla e interagisce con i Pokémon, viene a contatto con l’esibizione e ne fa parte, ciò le permette di divertirsi e vivere l’essenza del suo spettacolo con i suoi Pokémon. E’ un bellissimo significato quello che trasmette! Può coinvolgere di più anche il pubblico e farlo divertire, mostrando il legame profondo tra Pokémon e performer!”


La spiegazione di Brock sembrava molto convincente, ovviamente veniva da un parere esterno, però molto osservatore. Poteva basarsi su ciò appena visto “Io non ho visto altre esibizioni dei Varietà, ma questo è ciò che mi trasmettono. Essendo la prima volta che ne vedo uno devo dire la differenza è molto notabile. Ciò che mi ha stupito è proprio questo lavoro unito di tutta la squadra di Serena. Non dubito che ovviamente il tuo sia un lavoro più scenico di altri. Ash ti elogia così tanto che non si potrebbe dire il contrario!”


Brock, Serena ed Ash cominciarono a ridacchiare di fronte alla ovvia personalità di Ash, il quale ora si grattava la testa.


Serena arrossì, ovviamente quello che pensava Brock le interessava, ma anche quello che pensava Ash ovviamente non le dispiaceva affatto! “Grazie ad entrambi!”


Ash sentì quasi che quel grazie era più diretto a lui “Non c’è di che!”


“Prego” Rispose Brock “Sai… è quasi un miracolo… questi Pokémon che sono usciti sono reduci di brutte avventure. La gran parte di loro non vuole tornare in natura o si è chiusa in se stessa, nel dolore. Un sorriso sarebbe bastato ma vederli così entusiasti.. non credevo sarebbe mai successo!”


Infatti tutti saltellavano intorno agli allenatore, non sembrando più tanto spaventati. Si facevano coccolare e accarezzare senza problemi..
Tutti tranne uno.. uno in particolare però.. era rimasto nascosto, o meglio, se ne stava ai lati dello spiazzo e non si avvicinava. Questo lo rendeva distinguibile dagli altri.


“Chi è quel Pokémon che se ne sta tutto solo?” Chiese Serena all’ex capopalestra, mentre accarezzava un esemplare di Ponyta.


Brock girò la testa e puntò lo sguardo sul Pokémon che se ne stava dietro agli altri, poi però il suo sguardo diventò serio e dispiaciuto “E’ un esemplare femmina di Weepbud… non mi stupisco che… ehi ASPETTA!”


Brock nemmeno fece a tempo di finire. Serena si stava già dirigendo verso la piccola Pokémon, poi accovacciandosi di fronte alla creaturina.


"Ehi ciao! E tu chi sei? Piaciuto lo spettacolo?" chiese la performer alla piccolina. Però la reazione arrivata sorprese sia Serena che Ash, non tanto Brock.


La Pokémon terrorizzata scoppiò in un pianto terribile e poi scappo via terrorizzata. Questo fece sussultare tutti i Pokémon i quali si coprirono le orecchie. Brock tentò di farlo, ma non ebbe tempo. Invece Serena e Ash dovettero sopportare quegli ultrasuoni che spaccavano le orecchie.


Un volta terminato Serena si diresse verso il medico “Eh? Ma che è successo? Ho fatto qualcosa di sbagliato?" si chiese preoccupata la ragazza data la strana reazione di Weepbud.


“Non è colpa tua..” Disse Brock notando il viso un po’ rattristato di Serena "Come mi aspettavo anche se tu avessi convinto gli altri Pokémon, era impossibile farcela con lei. Weepbud è oramai qui al rifugio da un sacco di tempo. Da prima ancora che arrivassi io. E’ un caso molto particolare ed è molto turbata"


“A me però sembrava in perfetta forma quando l'ho vista” Ash non aveva afferrato che Brock intendeva altro. In effetti sembrava che la Pokémon piantina scoppiasse di salute nel guardarla.


“Tecnicamente Weepbud sarebbe anche pronta ad essere rilasciata e da parecchio, ma da quando è guarita ha paura di tutto e di tutti. Avvicinarla è impossibile per chiunque, anche per me e Joy che ce ne occupiamo. Ogni volta che qualcuno ci prova, scappa via terrorizzata e non si fa vedere per ore. Non reagisce così con gli altri Pokémon del rifugio ma tende comunque a tenersi alla larga anche da loro. O almeno abitualmente, qualche volta la vediamo con loro, però non cambia molto la questione. Pure loro sono preparati ai suoi pianti, la conosco anche meglio” Anche Brock pareva sconsolato di fronte a quel caso impossibile.


Ash diede uno sguardo a Pikachu, il quale saltò giù dalla sua spalla “E se Pikachu parlasse con loro? Magari capisce cosa succede! Poi lo dirà a noi!” 


Brock scosse la testa “Mettendo da parte il fatto che più o meno capisci quello che dice Pikachu.. Con Weepbud non funzionerebbe, non si fiderebbe mai di lui. Anche se poi Pikachu provasse a parlasse con gli altri Pokémon dubito che saprebbero qualcosa..” disse sconsolato Brock. 


"Però bisognerebbe capire perché è fifona?" propose Ash. 


“Secondo me ha solo bisogno di un amica..." rispose Serena, alzandosi in piedi "Brock sai per caso dove è finita?" 


"Beh di solito ogni volta che scappa si nasconde dietro all'edificio, tra i cespugli più fitti, i rovi e le radici.. perché me lo chiedi?" 


Serena strinse un pugno convinta "Voglio trovarla! Sono sicura che riuscirò a farle ritrovare il sorriso!" fu la risposta decisa di Serena che ormai provava compassione per quella piccola Pokemon. D'altronde una sfida come quella non la faceva tirare indietro. Ash le aveva insegnato a non mollare e di fronte a quella povera Weepbud sofferente che le faceva tanto pena, doveva fare qualcosa. 


“Non so se è una buona idea… nemmeno io e Joy ci siamo riusciti!” Brock non sapeva che tipo era Serena di preciso, ma se era come Ash o aveva preso da lui, doveva farla tornare con i piedi per terra.


“Motivo in più per far provare me!” Serena sorrise ingenuamente. 


Era la fotocopia di Ash.. il quale ovviamente stava dalla sua parte “Ha ragione lei! Dovrebbe tentare!”


Brock sentì una gocciolina di sudore scendergli dalla fronte “E sia… ma attenta, è difficile passare in quella zona!”


“Farò attenzione!” Rispose la ragazza mentre si allontanava.

..nel frattempo, la Weepbud si era nascosta bene e continuava a piangere incessantemente. Quella ragazza sembrava dolce ma appena si era avvicinata le aveva innescato un terrore tremendo. Le sue paure, quasi ormai meno dolorose di quanto lo fossero in passato, si erano fatte vive di nuovo. A sua solitudine durata mesi ormai non serviva più a nulla, visto che tutto era tornato a farle paura più che mai.


Il suo piagnisteo però dovette concludersi quando sentì un fruscio tra gli alberi. Non poteva essere un umano, giusto? Nessuno poteva sapere dove era e passare tra quella vegetazione…


No, dovette ricredersi, era proprio la ragazza di prima. A fatica Serena cercò di avanzare tra la boscaglia e lentamente riuscì a liberarsi completamente e arrivare dalla Pokémon. “Uff, che faticaccia!” Si guardò i vestiti, era piena di spinette dei rovi e di foglie, ma ciò non le importava. 


Si girò verso Weepbud e si accovacciò senza avvicinarsi troppo."Ehi come va?” Sussurrò gentilmente per non spaventarla, anche se la piccolina tremava già peggio di una foglia. “Tranquilla.. non mordo mica! Sai che sei proprio carina?" 


Weepbud impallidì e incominciò a piangere più forte"WWWWWWWWWWWWWWWWEEEEEEEEEEEEUUUUUUUHHHHHHHAAAAAAAAAA"! Il suo urlo era talmente forte che Serena dovette tapparsi le orecchie, come in precedenza. Brock le aveva raccomandato di fare attenzione, dato che il pianto prolungato di queste specie di Pokémon era terribile. Se ascoltato a lungo avrebbe causato uno stordimento dei sensi per giorni.


"D-Dai non piangere!” Stranamente riuscì quasi a calmare il pianto della piccola, almeno abbastanza da permetterle di togliersi le mani dalle orecchie “Guarda ho per te un pokébigné! L’ho fatto io! Ti piacciono i pokébigné?"


"Wee???" Il piccolo Pokémon continuava a tremare ma il suo pianto si era placato.


Serena rimase immobile, senza sporgersi o altro, voleva solo vedere se la Pokémon si sarebbe avvicinata spontaneamente. Teneva il braccio esteso davanti allo sguardo di Weepbud, la quale osservava assiduamente il pokébigné, quasi temendo fosse avvelenato.
"Provalo, vedrai che ti piacerà!" 


Il Pokémon però rimase indietro tutto il tempo, senza accennare a muoversi.


In quel momento sentì una voce provenire da dietro la massa di vegetazione. Non aumentava di tono, quindi non aveva intenzione di avvicinarsi. "Serena, forse faresti meglio a lasciar perdere! Prova a lasciare lì il pokébigné, prima o poi uscirà ad assaggiarlo. Noi facciamo così per darle da mangiare." Era Brock e probabilmente c’era pure Ash con lui.


"No" rifiutò lei "Non è il modo giusto. Se lo faccio non si fiderà mai si me. Devo dimostrarle che io posso aspettare pazientemente il suo arrivo e lasciarle il suo spazio e tempo. Appena si sentirà pronta uscirà, dopotutto ognuno di noi vuole un amico prima o poi. Anche se sei è timido ci vuole sempre qualcuno che rompa questa timidezza. Tutto sta nel farlo nel modo giusto"


Brock rimase silenzioso davanti a quella risposta.


Serena tornò a guardare la Pokémon "Se lasciassi qui il pokébigné significherebbe che non mi interessa oppure che non sono disposta ad aspettare che si senta bene. Inoltre non farei che aumentare la sua voglia di stare da sola e il vizio rimarrebbe. Non si abituerebbe mai agli altri! Non importa cosa, aspetterò anche ore se serve!"


Brock stava per obbiettare, ma Ash posò una mano sulla sua spalla "Se Serena si convince di qualcosa non la si può smuovere" ma nella sua affermazione c’era un tono di divertimento e positività.


Brock alzò un sopracciglio "Mi ricorda qualcuno.. avrà imparato bene dal maestro..!" Lanciò un occhiata all’amico. 


"A chi ti riferisci?" Domandò Ash mentre i due si allontanavano.


"Niente..." rispose perplesso Brock. C'erano cose che non cambiavano mai...


I due pian piano si sentirono sempre più lontani e Serena poté tornare a concentrarsi sulla Pokémon che tuttavia ormai era dietro ad uno dei cespugli, anche se la fissava ed era presente. Questo però non scoraggiò Serena.


Le ore passarono, ma lei rimase ferma, aspettando pazientemente seduta sull'erba. Ash e Brock avevano aiutato altri Pokémon in difficoltà, passando il tempo e aspettando la ragazza. Però non era ancora tornata. Ormai stavano preparando la cena e non vi era nessuna traccia della Performer nella cucina. Dalla finestra potevano vederla ancora seduta in quello spiazzetto d’erba.


Il ragazzo dai capelli corvini si avvicinò alla finestra, mentre un profumino si diffondeva nell'aria. Guardò l’amica che se ne stava ancora pazientemente in attesa, senza progressi. 


Pure Brock si unì a lui con un mestolo in mano "miglioramenti?"


"No" scosse la testa l'allenatore.


Brock aveva capito una cosa: Serena assomigliava ad Ash sotto certi versi. Aiutare i Pokémon in ogni situazione era ammirevole, ma per quanto si aspettasse risultati dall'amico, non trovava possibile la riuscita dell'intenzione della ragazza. "Direi di andare a chiamarla per la cena, é inutile continuare così.. mi spiace per lei ma Weepbud é diversa dagli altri Pokémon"


"No, lascia che si adatti. Serena sa quel che fa e scommetto che a breve avrà successo. Non si arrende mai, é fatta così! Weepbud non é diversa, ha solo bisogno della persona giusta a smuoverla! Serena vuole proprio provare che questa differenza non esiste!"


Improvvisamente i due notarono con la coda dell’occhio dei piccoli e movimenti e la videro. La Pokémon avanzava verso l'allenatrice e sembrava intenzionata a prendere quel dolcetto che teneva tra le mani da ore ormai. 


A quel punto Ash si girò vittorioso verso Brock "Che ti dicevo?" un ghigno soddisfatto prendeva in giro il ragazzo più grande.
L'ex capopalestra era basito, completamente in shock "ok, penso di dovermi ricredere.." Una cosa che raramente succedeva. Qualcuno che riusciva nell’impossibile.. e non era Ash.

 


Intanto.. all'esterno..



La Weepbud dai motivi floreali non aveva ancora la sicurezza di uscire completamente. L'ostinatezza della ragazza davanti ai suoi occhi era... piacevole. Non era tra quelle persone ostinate che ti danno fastidio. Lei era paziente e rispettava il suo spazio personale.
La piccola Pokémon sentì di nuovo il profumino del dolce arrivarle sotto il naso.


"A-Achooo!!" Starnutì la performer. Lo starnuto foce sobbalzare Weepbud, che era già quasi pronta a tornarsene nel suo angolino.
Serena subito scosse la mano "Scusa! Non volevo spaventarti!" Aveva la voce rauca e nasale. Forse faceva un po’ freddo per lei a quegli orari, dopotutto era un’umana. Però non sembrava nemmeno volersi spostare. 


Weepbud non capiva le motivazioni della ragazza o da dove venisse quella dolce tenacia, ma non voleva far ammalare nessuno. Tanto valeva accontentarla, non sembrava pericolosa. Dopo ore di osservazione poteva convincersi no?
Serena chiuse gli occhi per pochi secondi e appoggiò la testa sulle ginocchia. 


La Pokémon strizzò gli occhi prendendo coraggio e con estrema lentezza arrivò fino alla ragazza, sorprendendola. Alzò lo sguardo velocemente, fermando la piccola e spaventandola ancora. Per fortuna non sembrava retrocedere.


Aspettò che tornò la tranquillità e stranamente riprese a camminare verso di lei, con gli occhi della performer addosso, luccicanti e speranzosi. Era un processo lungo e a vederlo sotto altri punti di vista noioso, ma Serena non mollava.


Quando la piccolina afferrò il dolcetto, Serena sentì una gioia enorme, chiamata "successo". Non esultò o si agitò, temendo di causare un'altra reazione agitata.


Serena si limitò a sorridere, mentre Weepbud diede un piccolo assaggio al dolcetto. La Pokémon sentì le papille gustative fremere per buonissimo sapore. La sua delusione e tristezza si ruppero e sul viso del Pokémon comparve un primo sorriso spontaneo e naturale. Come automatico. 


Brock e Ash fissavano la scena sulla soglia della porta, mentre Ash sorrideva sempre più di gusto. Brock invece era sorpreso, talmente tanto sorpreso da lasciar cadere il mestolo a terra.


"Hai visto? Serena ce l'ha fatta! Che ti avevo detto?" si pavoneggiò Ash sul fatto che aveva avuto ragione. 


Brock era senza parole "Ci- Ci è riuscita... ancora non riesco a crederci..." 


Ash avrebbe voluto subito andarsi a complimentare con la performer per il suo successo, ma qualcosa gli diceva di non intromettersi al momento. Aveva appena fatto una cosa molto lunga e difficile e dopotutto Weepbud era "quasi" diventata amica di Serena. Un improvviso sobbalzo avrebbe spezzato quel momento magico. 


Già quel qualcosa gli diceva di non intromettersi figuriamoci ora che la sua pancia reclamava la cena e sembrava non volergli permettere di fare un passo oltre. "Lasciamole da sole un altro po’! Quando le due se la sentiranno entreranno a cenare che ne dici?" 


"Non è che stai abbozzando una scusa per mangiare subito anche la loro parte, vero?" rise Brock avendo sentito chiaramente il brontolio della pancia del ragazzo "Mi chiedo come tu sia sopravvissuto senza di me data la tua proverbiale fame..."


"Diciamo che sono stato fortunato.. eheheh!" 


Pikachu lo guardò con aria leggermente scocciata "Pikaaa".


“Ok.. ok..! Troppo fortunato!”


Nel frattempo di fuori la Pokemon aveva quasi finito di mangiare di gusto, ma lentamente, il suo pokébigné. Era una sensazione strana per lei, di solito le portavano il pasto e solo quando se la sentiva di uscire mangiava. Soprattutto da sola. Ora mangiare in compagna di un’altra persona le dava.. piacere? Disagio? Non lo capiva con sicurezza, ma di certo era una sottospecie di felicità che da tempo non sentiva e che le faceva piacere riprovare.


"Bud.." la piccola si lasciò scappare un ruttino, subito coprendosi imbarazzatissima la bocca con le mani. Non era decoroso. 
Serena sorrise di fronte al gesto spontaneo del Pokémon vegetale. A tratti sembrava che le ricordasse se stessa. Anche lei all'inizio era un po’ timida e si imbarazzava ad ogni cosa. Non ai livelli di Weepbud e a sua differenza fare nuovi amici le piaceva sempre. Tuttavia era abbastanza, insicura di se stessa. Per fortuna anche per lei era accorsa una persona che l’aveva aiutata. Se non fosse stato per Ash, adesso non avrebbe concluso un bel niente.


“Era buono vero?" chiese con un sorriso lei.


Weepbud la guardò e annuì, non sentendo più timore attorno a quella ragazza sotto certi versi speciale.


"Ti dispiace se...ti prendo in braccio?" chiese Serena, senza fare gesti avventati o senza nemmeno provarci prima di un consenso dalla parte della piccola. 


Weepbud impallidì di nuovo, ma stavolta la richiesta le pareva più accettabile che in altre situazioni. Non avrebbe mai accettato quel pomeriggio, ma ora sentiva che quella proposta meno terrorizzante. Serena voleva il contatto? Weepbud temeva che le facesse male, temeva nel sentire il tatto della performer. 


Eppure le mani della ragazza erano le stesse che avevano preparato con tanta dolcezza per dolcetto, le stesse dell’umana che le sorrideva e che la sembrava capire. Non potevano farle del male, da quel che sembrava potevano farle solo bene. 
Per la prima volta lo capì e annuì.


Serena prese delicatamente la Pokémon fra le sue braccia, con movimenti calmi e lenti, aspettando che la piccola si rilassasse un pochino "Ecco qua, scommetto che da tempo non provavi una sensazione del genere vero?” 


Weepbuf sentì pian piano che la tensione e la rigidità si allontanavano. “Bud….” Mormorò con un filo di voce.


“So che te l’ho già detto, ma ti trovo adorabile!” sorrise la ragazza.


La creature vegetale ritornò a prendere colorito e con rapidità si accoccolò sentendo le carezze che stava ricevendo sul capo. Era una dolcissima sensazione e non si ricordava nemmeno l’ultima volta che l’aveva sentita. Quelle parole e quelle gesta la fecero perfino arrossire un pochino. 


"E’ tardi, sarebbe ora di rientrare. Ti va??" chiese l'allenatrice scrutando il cielo ormai scurito.


"Weep..." la piantina sembrava addormentarsi tra le sue braccia. 


Una volta rientrati, Serena si sedette  e appoggiò la ormai addormentata Weepbud sul tavolo. Lasciò sfuggire uno sbaglio, quando si accorse di un biglietto sul tavolo..

 


"Ti abbiamo lasciato la cena nel forno, devi solo scaldarla e gustartela! Eh si, non mi sono mangiato tutto, quindi approfittane! Buonanotte, ci vediamo domani!


Ash


P.S. : sapevo che ce l'avresti fatta!”


 
Un'impronta di Pikachu era vicino al nome dell'allenatore come sua firma personale.


Serena sorrise e arrossì nel vedere che Ash aveva sempre avuto fiducia nelle sue capacità. Posò la lettera, si alzò e si scaldò la cena. Una volta mangiato sentì le palpebre chiudersi, si sedette un momentino, ma finì con l'addormentarsi sul tavolo vicino alla sua nuova amica. 


Così le due dormirono beatamente e il mattino successivo...

"Aww*” si stropicciò gli occhi Serena sbadigliando "Mi sono addormentata sul tavolo... che frana..."


"Vedo che ce l'hai fatta! Non ho mai visto nulla del genere se non sa Ash!" Una voce rispose. 


Serena si girò, trovando Brock in piedi dietro di lei "Biongiorno!"


"Buongiorno a te, dov'é Ash?" Notò poi una coperta sulle sue spalle "Chi mi ha coperta?"


Brock sorrise, mentre sorseggiava della cioccolata da una tazza "Suppongo lo conoscerai bene.. cosa fa Ash ogni mattina??"


"Mangiare!" Rispose Serena come ad un quiz.


"Ahaha esatto! Ma oltre a quello?” 


“Allenarsi!” Rispose banalmente Serena.


Brock annuì “Comunque se ci tieni a saperlo é Ash che ti ha messo quella coperta addosso. Ti abbiamo trovata addormentata qui e non volevamo svegliarti spostandoti. Quindi ha pensato di non farti per lo meno provare freddo!" Il ragazzo prese una sedia e si sedette su essa. 


Serena solo pensandoci arrossì, ma per sua fortuna Brock non notò nulla. "Hey Brock, tu cosa ne pensi? Dici che Weepbud si abituerà prima o poi? Tornerà nel suo habitat naturale?"


"Non saprei, ho paura che sia successo qualcosa alla piccolina che l'abbia sconvolta talmente tanto da darle la voglia di nascondersi dal mondo intero. Non sembra aver voglia di tornare in natura."


"Ah..."


"Tu però hai rotto un muro. E se la catturassi?" Quella domanda sorprese la performer.


"Catturarla?" Pensò lei ad alta voce "Ma Weepbud é timida e paurosa, se non volesse essere catturata?"


Brock cominciò a parlare seriamente "E’ un’ipotesi considerabile, anzi credo che probabilmente tu abbia ragione. Tuttavia dovresti pensarci, potresti aiutarla. Magari lei non vuole essere catturata ma é la scelta migliore per il suo bene, pian piano con il tuo aiuto si abituerebbe al mondo. Insieme a te potrebbe girare in varie regioni e perdere il suo timore, dopotutto dovrebbe per forza farlo. Non può continuare a vivere così. Per quanto mi dispiacerebbe vederla catturare in questo modo é una cosa che potrebbe servirle."


Serena rimase silenziosa, non le piaceva per niente questa idea, anche se avere Weepbud in squadra era una cosa che desiderava.


"Dovresti pensarci molto. Come tanti allenatori fanno, catturare Pokémon contro la loro volontà é normale oppure sarebbe troppo facile diventare esperti. Sarebbe un po’ duro nel caso di Weepbud. ma è la cosa ideale. Con il tuo aiuto, secondo me è possibile. Di norma non consiglio questo tipo di allenamento con Pokémon come lei, ma Weepbud è spaventata da tutto e tutti. Non vivrà mai come si deve in questo modo. Potrebbe essere doloroso inizialmente, per tutte e due, ma a volte bisogna essere decisi e fare la cosa giusta per il bene migliore." 


Brock non voleva essere duro, ma non aveva tutti i torti. Parlava per il bene della piccolina e non perché non volesse rivederla in natura. Anzi, avrebbe potuto anche tornare libera un giorno con l’aiuto di Serena, ma ovviamente prima doveva essere catturata e sebbene potesse sembrare un passo difficile era fondamentale. Abituarsi era l’unica ricetta.


Il problema per Serena era che questo passo poteva essere traumatico e distruggere un lungo lavoro, così come la fiducia di Weepbud.
"Io..." Serena non sapeva cosa fare, sebbene catturare Pokémon selvatici fosse normale e come aveva detto Brock era nell’ordine naturale delle cose, non pareva lo stesso giusto nel caso di Weepbud. Ora era lei che aveva paura a tirare fuori la pokéball, di far entrare la creaturina e poi guardarla faccia a faccia.


"Pensa al bene di Weepbud Serena, pensa al suo bene.." detto questo, Brock alludeva al fatto di decidere in fretta e nella maniera giusta perché presto lei e Ash probabilmente sarebbero partiti e attendere avrebbe comportato lo spreco del momento giusto quale era in quella situazione, mentre la Pokémon dormiva. 


Il ragazzo moro si alzò ancora con in mano la sua cioccolata ed uscì di casa.


Serena fissò per qualche secondo la piccola Pokémon. Davvero serviva al suo bene? Poteva agire in quel modo? Che risultati avrebbe ottenuto andando contro i suoi stessi ideali? Quelli con cui era riuscita nella prima parte di una missione quasi impossibile?


La ragazza tuttavia sentiva fretta, come se ci fosse un ticchettio nella stanza che le imponeva di muoversi. Prese una pokéball dalla tasca e premette il pulsante per ingrandirla. Avvicinò la sfera alla testa di Weepbud e si preparò a farla entrare, aveva deciso.


"Scusami..." mormorò mentre il Pokémon floreale dormiva respirando profondamente.
E la performer si preparò a catturarla...


.


.


"No.." Serena si bloccò a pochi millimetri "Non posso farlo, andrei contro quello in cui credo e il mio metodo. Stesso con il quale sono riuscita a rompere un muro tra Weepbud e il mondo. A fare qualcosa mai fatto prima. Che allenatrice sarei se ci andassi contro proprio ora, se prendessi proprio la via opposta? Che allenatrice sarei a forzare Weepbud quando sono la prima ad averla capita e dato il suo tempo? Che senso avrebbe aiutarla ma farle del male nello stesso tempo con il rischio di rovinarla per sempre? Sarebbe tutto inutile..."


E la ragazza cominciò a ritrarre la pokéball. Fu in quel momento che però qualcosa andò storto. 


Weepbud aprì gli occhi pian piano, ma la visione che aveva non le piaceva per nulla. Anzi la scioccava. Serena aveva in mano una Pokéball e sembrava volerla catturare. Un nodo in gola e le pupille si rimpicciolirono. Non credeva a quello che vedeva, di nuovo i suoi incubi tornavano. Era tutto confuso, la sua fiducia, la sua stupida voglia di credere alla ragazza. Aveva davvero fatto male…


"WWWWWWWWWWWEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!"


Serena fu colta alla sprovvista e anche nel momento più sbagliato. Sentire le urla della Pokémon le aveva appena comunicato che era crollato un lavoro che credeva sodo. E ora come risolveva la situazione?


Si, la Pokémon era sconvolta, si era fidata e come era stata ripagata? Era finita con l'allenatrice che voleva catturarla! Weepbud pianse di nuovo ma stavolta non era la sua timidezza, piuttosto la delusione nel vedere che erano tutti uguali, gli umani erano uguali e anche i miracoli non cambiavano la loro indole. Quella gentilezza era falsa, il sorriso falso e lei era una stupida ad essersi fidata.


"No Weepbud! Non è come pensi!" cercò di scusarsi Serena, di risolvere la situazione e dirle come andava davvero. 


Stavolta Weepbud non fu timida, non fu paurosa.. anzi, tirò fuori quell’odio che per tempo aveva tenuto chiuso in un buco del suo cuore, coperto dalla tristezza e il dolore. Attaccò la performer con un colpo di Fogliamagica e un esplosione risuonò in cucina, distruggendo quasi tutto. Era stato un attacco potentissimo, caricato da dolore ormai accumulato e che era scoppiato inevitabilmente. 


Intanto….


“Forza ragazzi! Aumentiamo il ritmo, stiamo andando molto bene!” Incoraggiò i suoi Pokémon Ash. 


“Hey Ash!” Salutò Brock.


Ash si girò verso l’amico, sorpreso dalla rapidità del suo amico nell’andare a controllare Serena “Hey Brock! Come sta Serena? Dorme ancora?”


Brock lo guardò con aria un po’ strana “Non esattamente..”


“..Che succede?” chiese Ash con tono interrogatorio e un poco convinto, non gli piaceva molto quel tono di voce usato da Brock. 
“Uhm… niente, vai tranquillo e continua ad allentarti!” Svicolò il ragazzo abbronzato.


Nonostante Ash volesse controbattere, perché conosceva bene Brock e sapeva che non era suo solito parlare in quel modo.. tuttavia sapeva anche che non gli avrebbe detto nulla in quel caso. Tornò a pensare al suo allenamento “….ok…….” Si girò verso i suoi Pokémon “Greninja usa Acqualame! Pikachu usa Fulmine!”


“Pikaaaaaaaaaaaaaaa….. CHUUUUUUUUUUU!!!!!” 


“GREEEEEEE… JAAAAA!!!!”


I due attacchi collisero ed esplosero, ma non furono gli unici. Un’altra esplosione arrivò dalle loro spalle ed era molto più potente. Si girarono di scatto e videro molto fumo uscire dalla cucina. 


“..oh no…” Mormorò Brock, non serviva un genio a capire che non era un classico incidente in cucina. L’unica cosa che pensò fu una “..Serena è ancora là!”


Ash sentì le gambe diventare di pietra “..no…” Tornò a guardare da dove era avvenuta l’esplosione, in quel momento le gambe si sbloccarono e partì in quarta verso il laboratorio “SERENA!!!”

Sul luogo dell’esplosione..


"I-Io..." provò a dire Serena. Era distrutta emotivamente, quanto aveva appena distrutto nello stesso modo Weepbud. La polvere si dissolse e della Pokémon non c’era da nessuna traccia, era fuggita. Non era tutto a causa di un malinteso, se non avesse tentato di catturarla, non sarebbe accaduto nulla.


"SERENA!” Sentì la voce di Ash sempre più vicina. Il ragazzo si precipitò in casa e al fianco di Serena. Le diede un’occhiata e per fortuna non sembrava ferita. “Serena che è successo? Tutto bene?" le diede una mano ad alzarsi.


"I-Io sono una pessima a-allenatrice" si demoralizzò la ragazza che stava per scoppiare in lacrime.


Ash la guardò confuso e perplesso, non capiva cosa stava accadendo, sapeva solo che non voleva vederla piangere “Hey, cosa c’è che non va?”


“Serena, per caso si tratta di Weepbud?” Domandò Brock, senza pensare troppo al tatto con cui avrebbe dovuto chiederle tutto.
La ragazza annuì "H-Ha visto la Pokeball e- e-e..." balbettava singhiozzando. 


"Ascolta, non so bene cosa sia successo, ma so che tu non ne hai colpa. Volevi solo il suo bene, ne sono sicuro..." provò a rincuorarla Ash. “Però non piangere…”


"T-Tu dici?" singhiozzo la kalosiana.


Brock annuì, appoggiandole la mano sulla spalla "Certo, Ash dice la verità! Anzi devo chiederti scusa io..." disse lui "Non ho pensato a cosa significasse per Weepbud vedere una pokéball in mano a te e ti ho costretta a scegliere la via più semplice, ma meno giusta" si scusò sinceramente Brock.


"G-Grazie, non s-sentirti in colpa” Si asciugò lei le lacrime “Il problema è che ora Weepbud mi odierà a morte..."


"Vacci a parlare. Forse non sarà contenta, ma se provi a spiegarle la situazione vedrai che ti darà una chance!” propose Ash.
Serena però non pareva molto convinta “Di chance me ne ha già data una, non credo lo rifarà..”


Ash scosse la testa, sembrava deluso ma non voleva mostrarlo “Questa non è la Serena che conosco!" 


Le sue parole colpirono profondamente l’allenatrice, la quale sentì la giusta spinta per non mollare. “Hai ragione!” 


“Ecco, questa sei tu!” Ash sorrise sostenendola.


All'improvviso un enorme tubo spaccò il muro della hall del centro di recupero e con grande forza incominciò a risucchiare tutto quello che trovava sulla sua strada.


"I Pokemon! Qualcuno li sta risucchiando!" urlò l'infermiera Joy.


Delle risate familiari risuonarono nell’aria. "Ahahahah! Comprare quel tubo aspiratore è stata una grande idea te lo concedo Meowth!" rise qualcuno all'esterno. 


"Ma queste voci!" Brock si rese conto di averle già sentite e per sua sfortuna molte volte, troppe per la sua povera testa.


I tre allenatori uscirono all'esterno. L'enorme tubo era collegato ad una mongolfiera tristemente famosa e all'interno di questa mongolfiera vi era il solito e ovviamente sospettabile Team Rocket. 


“No dai…” Brock si schiaffeggiò la testa con una mano. “Dimmi di no..”

 


Preparatevi a passare dei guai! Wow non è il moccioso grande di tempo fa!”

 



“Invece si…” Ash lo sconsolò.

 


“Dei guai molto grossi! Si, ma nemmeno lui ci fermerà!”
 


“Proteggeremo il mondo della devastazione!”



“Uniremo tutti i popoli nella nostra nazione!”
 


“Denunceremo i mali dei amore e verità!”
 


“Estenderemo il nostro potere fino alle stelle e anche più in là!”
 


“Jessie!”
 


    “e James!”    



“Team Rocket, pronto a partire alla velocità della luce!”
 


“Arrendetevi subito, o preparatevi a combattere!”



“Meowth, proprio così!”




“E’ possibile che non si siano trovati un lavoro migliore!?" urlò Brock dall’esasperazione. Non era sorpreso dallo scoprire che il trio composto da Jessie, James e Meowth, nonostante gli anni continuasse disperatamente a dare la caccia a Pikachu. Rimaneva però il fatto che sperava si fosse concluso tutto anche se, ora che ci pensava, coloro che avevano girato le riprese dello scontro epocale di Kalos, erano proprio loro.


"Beh ma è questo il nostro lavoro, no?" sogghignò James “Però che scortese, noi facciamo un lavoro molto difficile e meritiamo rispetto!”
Meowth fece le spallucce "Devo ammettere che però, in un certo, senso mi fa piacere rivederlo!" 


"Non perdiamoci in smancerie" li riportò alla realtà Jessie "Moccioso grande o no, il nostro piano sta avendo successo! Con questo tubo aspiratore stiamo risucchiando tutti i Pokémon del rifugio e senza neanche muovere un muscolo ahahahah!"


"Voi non risucchierete proprio un bel niente! Pikachu vai!" urlò Ash.


“Pika!” Pikachu si prodigò subito all'attacco.


“Aumenta la potenza Meowth!" comando Jessie. 


Meowth premette un bottone e la forza risucchiante del tubo aumentò, mentre i tre ridevano senza sosta.


"Pikaaaaaaaaa............Pipipipipipipipikaaaa!" Pikachu urlò venendo risucchiato dalla troppa forza dell'aspiratore.


"NO PIKACHU!” Ash provò a prenderlo prima che fosse tardi, ma non fece a tempo e il suo migliore amico venne risucchiato completamente. “Maledizione! Greninja ho bisogno di te!" Disse Ash facendo avanzare il Pokémon di tipo acqua.


"Ti do una mano anche io! Sudowoodo ho bisogno di te!" e Brock fece uscire il suo finto alberello. "Serena Scappa! Ci pensiamo noi a loro!" 


"Non se ne parla! Vi do anche io una mano!!!!” Disse la ragazza reggendosi la gonna e urlando per farsi sentire, per via dell’aria che soffiava così forte da attutire ogni suono. 


“Devi andare! Weepbud è l’unica rimasta e conoscendola sarà terrorizzata! Solo tu la puoi calmare!" Fu il turno di Ash di chiederle di andarsene.


“Ash.. non…”


“VA!” Ripeté lui, sperando che se ne andasse il prima possibile.


"O-Ok.." Serena corse via, andando a cercare Weepbud. Sperava di trovarla nel suo solito posto, dove il Team Rocket non l’avrebbe trovata e dove avrebbe potuto nascondersi.


Corse più in fretta che poteva, fino ad arrivare al luogo segreto della piccola “Weepbud! Ti prego vieni fuori!” Si fece strada lentamente e faticosamente tra i cespugli e i rovi. Spostò un bel po’ di foglie e arbusti, ma quando arrivò nel luogo la piccola non c’era e ciò diede un gran sconforto alla ragazza. 


Purtroppo però non era il Team Rocket l’unico a spaventarla. Inizialmente era fuggita solo scappare da Serena e quindi non sarebbe andata di sicuro nel luogo più ovvio in cui l’avrebbe cercata. E ora poteva essere lontana, cosa in cui sperava. Però allo stesso tempo doveva essere certa che stava bene almeno lei. Ne aveva il dovere.


Il rifugio però era grande e un Pokémon piccolo come quello poteva essere ovunque, in particolar modo se non voleva essere trovato. 


"Weepbud!!!!!" Gridò Serena "Ti prego vieni fuori! Sei in pericolo!!!" Continuò ad urlare, cercando la femmina di Pokémon, senza però trovarla.


Il paesaggio correva intorno a lei velocemente, non riusciva a guardarsi completamente attorno, ma sperava che l’avrebbe vista. Non poteva andare lenta, doveva correre tutto il perimetro possibile.


"So che non mi vuoi perdonare, ma sono tutti in pericolo! Tutti i Pokémon e quelli dei miei amici, li hanno catturati! Devi metterti almeno tu al sicuro!!!" Serena cercava disperatamente di farsi sentire.


La ragazza scrutò ogni angolo, ma non vi era traccia di Weepbud "I-Io ho sbagliato, lo so. So che ho fatto un terribile errore, ma ti giuro che non ti stavo catturando! Non potrei mai! Si ci ho pensato ed é vero, ma solo per il tuo bene. Ho commesso uno sbaglio enorme e ho tradito la tua fiducia! Tu ti sei fidata di me e hai fatto un eccezione! Io ho rovinato tutto! Sono un'allenatrice pessima, avrei dovuto pensare di più a quello che facevo!" La performer cominciò a singhiozzare.


La sua corse e gli occhi lucidi non le permisero di vedere tutto e inciampò in una radice. Il suo piede si bloccò sotto ad essa, facendola rivoltare a terra con violenza. 


Un fruscio si mosse tra i cespugli. Weepbud aveva visto la scena e voleva correre dietro all'allenatrice per vedere se stava bene, ma allo stesso tempo voleva solo essere lasciata sola e non sopportava la presenza di quella ragazza.


Eppure Serena non si preoccupava della caduta, continuava a singhiozzare e cercava di rimettersi in piedi "T-Ti prego... non farlo per me.. odiami se vuoi, non mi farò mai più vedere.. ma fallo per gli altri Pokémon. Mettiti in salvo almeno tu. Non odiare il mondo per colpa mia, non tutti sono così"


"..."


"Loro non ti hanno mai tradita e non tutto il pianeta è fatto di odio. Tu puoi essere speciale.. puoi trovare amici ovunque. Non hai bisogno di me. Anche se ormai io ti ho fatta soffrire e non so come farmi perdonare, io posso solo chiederti scusa."


La ragazza lanciò cadere la testa fra le braccia, singhiozzando sempre di più "S-Scusami...."


"B-Bud?"


Serena alzò gli occhi, Weepbud le era vicino. Quando vide i movimenti della ragazza, sentì il bisogno di scappare, ma non lo fece. 


“Weepbud, sei tornata?”


La piccola piantina annuì e le fece cenno di alzarsi. Serena lo fece, anche se la guardò confusa “Cosa? Cosa hai in mente?”


“Bud! Wee!!” La piantina alzò la sua mano/foglia, come se volesse lottare. 


Aveva capito, nonostante tutto Serena voleva solo il suo bene, o almeno voleva che fosse al sicuro e questo bastava. Non poteva rimanersene indietro, doveva almeno lottare per aiutare gli altri. Serena aveva ragione, il mondo non era fatto solo di odio, almeno non completamente. Se lei era parte di quel mondo avrebbe dovuto anche trovare qualcosa di buono e vivere con chi lo rendeva bello davvero.


"Oh Weepbud..." Serena si rimise in piedi con un bel sorriso.


Weepbud sebbene tremolante, fece intendere che l’aiutata come meglio avrebbe potuto “Wea!”


"G-Grazie... andiamo presto!" Serena aprì le braccia e Weepbud saltò da lei, facendosi afferrare. Poi le due corsero verso gli amici.


Nel frattempo Greninja e Sudowoodo resistevano alla macchina aspirapolvere del Team Rocket, ma la fatica nell'ancorarsi a terra non gli permetteva di agire 


"Greeeee" 


"Sudoooo" 


"Se non possiamo risucchiarli allora li sbatteremo a terra! Meowth inversione!" 


"Subito!" agì il gatto.

 


La macchina cominciò ad emettere una potentissima folata d'aria che fece sbalzare all’indietro i Pokémon, non aspettandosi un colpo del genere. 


"Inversione di nuovo! Stavolta non hanno scampo!" La macchina ricominciò il risucchio. Stavolta Greninja e Sudowoodo sembravano non potercela fare, non potevano prepararsi e resistere, la loro presa si era molto allentata.


"E' fatta!" urlò contento il Team Rocket.


Improvvisamente una Fogliamagica passò sopra le loro teste, tagliando uno dei baffi di Meowth.


"UUUUUUHHHHHHHHHMMMMMMM… il mio baffoooooooo! Il mio splendido baffoooooooooo!" piagnucolò Meowth. 


“Weepbud e Serena?” Brock e Ash rimasero stupiti nel vederle insieme e pronte a lottare. Tuttavia ne erano più che felici.


"Ce ne siamo fatte scappare una! Forza risucchiamola!" L’urlo di Jessie spaventò la piccoletta, che cercò di tornare indietro e nascondersi dietro a Serena. 


Il Team Rocket aumentò la potenza del tubo aspiratore e anche Greninja e Sudowoodo furono catturati.


"Forza Weepbud!" La incitò Serena "So che sei speciale! L'ho sentito la prima volta che ci siamo viste! Non puoi tirarti indietro, ormai siamo qui! Sei l’unica speranza!” l'incitamento di Serena era talmente di forte effetto sulla Pokémon che la ricaricò.


La piccolina tornò alla sua postazione e cominciò a raccogliere energia “BUUUUUUUUUUUUUUUUU…….. WEEEEP BUUUUD!!!!” Dal terreno un sacco di radici colossali spuntarono e avvolsero la macchina dei nemici. 


L’aggeggio risucchiava e risucchiava, ma la Pokémon non si muoveva. 


"Ma certo!" Esclamò Brock "Ancorandosi a terra con Radicamento la macchina non riesce a risucchiarla o scaraventarla via! Allo stesso tempo potrà anche bloccare gli avversari!”


"Meowth più forte!" ordinò Jessie.


“Non possiamo! E’ inutile! Inoltre ora siamo bloccati!!!!” ribattè James. 


“Forza Weepbud! Diamo il colpo finale!” Incoraggiò Serena.


La sua voce era la cosa migliore che poteva sentire la piantina. La voce di chi le voleva bene e, sentiva che pure lei poteva volerle bene. Raccolse tutte le sue energie e strinse il Radicamento attorno alla macchina, rompendola completamente e liberando così tutti i Pokémon.


"Ahh il nostro bottino!" si disperò il trio di lestofanti. 


Pikachu corse verso il suo allenatore come Greninja e Sudowoodo. Gli altri invece si dispersero tutti dietro al gruppetto di allenatori. Stranamente anche pronti ad attaccare. Senza tubo aspiratore, ormai il Team Rocket era alla portata di tutti. 


"Bene ora saremo noi a fargliela vedere!!! Pikachu Fulmine! Greninja Acqualame!" ordinò Ash.


"Sudowoodo usa Mimica per copiare Fulmine!" comandò Brock. 


I tre lanciarono i loro attacchi con grande potenza. Anche i Pokémon intorno lanciarono ognuno un suo attacco che si unì agli altri. 


“Weepbud aiuta con Fogliamagica!” Serena chiese alla Pokémon, la quale automaticamente seguì le sue istruzioni e lanciò il colpo, il quale si unì al resto degli attacchi.


Tutti assieme andarono inevitabilmente a colpire la mongolfiera del Team Rocket con grande potenza, spingendolo con forza in aria e provocando un’esplosione più potente che mai.


"Ci eravamo cosi vicini stavolta!" Si lamentò la donna dai capelli fucsia. 


"Il mio baffo! Il mio baffoooo!" continuava a piagnucolare Meowth.


"Oh falla finita! Ti ricrescerà!" lo sgridò James.


"IL TEAM ROCKET RIPARTE ALLA VELOCITA’ DELLA LUCEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!" e la solita lucina brillò nell'aria. 


I pazienti del rifugio si radunarono tutti davanti a Weepbud ed esultarono la loro eroina. La piccola non era abituata a tutte queste attenzioni e si nascose subito dietro Serena. 


"Dai, esci fuori! Te li sei davvero meritati tutti questi complimenti!" sorrise la performer. La piantina uscì e si guardò attorno. Tutti i Pokémon la guardavano e sorridevano con un sorriso. Poi pianse di nuovo ma stavolta di gioia.


"Su, su, non piangere.." la accarezzò Serena.


I Pokémon del rifugio continuarono a festeggiarla e ringraziarla. Ora Weepbud non aveva più paura, ma le lacrime o meglio, lacrimoni, scendevano ancora ininterrottamente. Era riuscita a rompere un muro alto e solido come una montagna e solo grazie a una ragazza, che aveva creduto nelle sue capacità e l'aveva aiutata con dolcezza.


Serena prese in braccio la piccolina "Hai visto che sei più in gamba di quel che credi?!" Serena ricominciò ad accarezzarla sulla testolina.
"Bud..." annuì lei sorridendo. Per poi abbracciare l'allenatrice.


Brock, Ash e Joy guardavano la scena commossi e sorridendo sinceramente. Ash aveva riposto fiducia in Serena fin dall'inizio e aveva fatto bene. Brock ora sapeva che il fiuto dell'amico non era mai andato perso.


L'allenatore di Biancavilla appoggiò le mani ai fianchi e abbassò la testa soddisfatto "Serena? Credo sia l'ora" Ash propose. 


La ragazza lo guardò insicura sul da farsi. Doveva davvero tentare? E se Weepbud era contraria?


"Non lo saprai mai finché non provi. Abbiamo avuto prove a sufficienza, no?" Ash lesse i pensieri della ragazza. 


La performer rimase a guardare gli occhioni dolci della Pokémon tra le sue braccia. "Weepbud, io non me la sento di costringerti, quindi te lo chiederò apertamente: unisciti a noi nel nostro viaggio!" 


La piantina la guardò confusa e un po’ intimorita.


"Non ti obbliga nessuno, voglio solo farti questa proposta. Ho visto che ti piacciono le esibizioni e credo che tu potresti aiutarmi molto. Faresti passi da gigante con te stessa. Insieme potremmo farcela, dimenticherai il tuo passato e costruiremo la nostra passerella per il futuro! Ti divertirai!"


La piccolina la fissò con il riflesso negli occhi che tremava. 


"Ti aiuterò io!" La esortò Serena.


Se c'era un'allenatrice con cui sarebbe mai andata via da quel bozzolo che aveva chiuso attorno a sé, quella era lei, Serena.
Weepbud ora aveva bisogno di qualcuno con cui andare avanti in quella strada. 


E ora era chiaro, poté annuire "Pwee!!" 


Serena tirò fuori la pokéball e la guardò un attimo, per poi toccare dolcemente il Pokémon, la quale strizzava gli occhi un po’ paurosamente.


Un fascio rosso l'avvolse e finì per essere racchiusa nella sfera. Non era doloroso, era piacevole. Tre vibrazioni e il click finale.


"Evviva!!! Ho catturato un Weepbud!!!!!!" Esultò Serena, con la pokéball tra le mani puntata verso il cielo.


"Pi-pikachu!!!" Pikachu urlò contento.


"Uhm.. Credo ti sia confuso Pikachu" ridacchiò Ash al pensiero che Pikachu avesse sbagliato allenatore con cui esultare.
Eh si, avere un nuovo amico poteva essere entusiasmante per tutti.


"Benvenuta in squadra piccolina..." disse sorridendo Serena guardando la pokéball, contenente la sua nuova amica. 


"Ehi Brock!" esordi Ash. "Perché non vieni con noi? Mi farebbe piacere tantissimo che tu viaggiassi con noi! Insieme di nuovo come ai vecchi tempi!" 


"Ash sai che non posso... c'è bisogno di me qui al rifugio e non posso allontanarmi più di tanto!" provò a dire Brock. 


Sudowoodo lo guardò con aria interrogatoria ma molto eloquente, aveva già capito che in realtà l'unica cosa che impediva a Brock di viaggiare era sempre e solo la solita cosa. Lui voleva stare con Ash, ora non c’erano motivi perché non fosse così, solo una scusa non lo permetteva. 


"Perchè non vai?" disse sorridendo l'infermiera Joy del luogo "Sono sicura che la tua formazione medica serve di più in giro per la regione che qui! Me la posso cavare benissimo da sola! E Poi ti divertirai e apprenderai molto!" 


Brock guardò Ash, che si limitò ad ingrandire il suo sorriso con semplicità. Poi però tornò a guardare Joy "Ma infermiera Joy, come posso separarmi da te? Tu che sei la luce, l'acqua nel deserto del mio cuore solitario.... come farò a sopportaaaaaaaaaaaaaaaahioooooooooooooo!" 


Sudowoodo aveva già sentito troppo e sinceramente non ne poteva più delle moine del suo allenatore. Aveva il permesso punto e basta, non solo, ma anche l’occasione di farlo. Perciò lo interruppe violentemente, scaraventandosi addosso con un potente Sdoppiatore, che fece volare il povero allenatore fino ad un albero lì vicino, sbattendo violentemente la faccia. 


Serena si coprì la faccia, ma Ash ridacchiando provò a rassicurarla "Tranquilla ti ci abituerai! E’ sempre stato così..." Poi si rivolse al Pokémon di Brock “Credo che sia un si, giusto?!” Chiese entusiasta. 


Sudowoodo annuì e agitando le sue maracas chiese all'allenatore una mano per trasportare "il morto", affinché potessero trascinarlo sul percorso appena lui e Chansey avessero preparato le provviste e raccogliere la roba del loro allenatore.


Ash ghignò a quella richiesta, di solito era Croagunk a fare ciò ed essere uno chaperon temporaneo gli dava una strana sensazione di divertimento "Va bene... va bene ci penso io..."


Tempo: una decina di minuti, Sudowoodo e Chansey erano pronti a partire.


Serena fece uscire dalla sua sfera Weepbud, voleva che salutasse tutti i compagni di degenza con cui era stata. Accoccolata sulle spalle dell'allenatrice la piccola salutò i suoi compagni e finalmente lo fece senza timore. Forse gran parte della paura era partita con Weepbud, ma nella direzione opposta.


Nel frattempo Ash e Sudowoodo afferrarono ognuno una gamba di Brock, mentre Chansey si occupò di sorreggere la testa. “Noi siamo pronti Serena!” La avvisò con un pollice all’insù.


Serena rimase un po’ stordita dalla scena, ma ciò le fece venire almeno il sorriso. Annuì e si girò dalla stessa parte di Ash, cominciando a camminare.


"Buona fortuna ragazzi!" li salutò l'infermiera Joy, seguita da un coro di Pokémon "Prendetevi cura di Weepbud! Oh e salutate Brock da parte mia, ringraziatelo per il suo aiuto!"


“Anche a voi! Addio!” Salutarono i due e i loro Pokémon. 

 

 


E così, un vecchio amico ed una nuova amica si sono uniti al viaggio di Ash, Serena e Pikachu. Ora che la famiglia è sempre più grande, non resta che rimanere uniti e arrivare a Collinopoli. Come continuerà il loro viaggio? Weepbud se la caverà nelle sue esibizione e troverò sempre più coraggio? Questo lo scopriremo solo seguendo i nostri eroi.

 


“Ma quando si sveglia Brock?” 


“...”

 

..Ehm… Il viaggio... continua..
 





Spazio d'autori:
Speriamo che anche questo capitolo vi sia piaciuto e vi sia piaciuta l'introduzione della piccola Weepbud e il ritorno di un personaggio storico come lo è Brock! Ci siamo impegnati tanto a creare un bellissimo fakedex pieno di mostriciattoli tascabili forsiani, noi personalmente ne siamo innamorati e speriamo che piacciano anche a voi ^^,e presto faranno il loro debutto anche sulla nostra pagina Facebook e sulla nostra pagina Deviantart, non potete sbagliare siamo sempre i GettAmourZe!
   
 
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