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Autore: Matthw883    01/12/2016    1 recensioni
Dopo che Chloe e Max si salutano sulla scogliera durante il tornado Chloe viene inspiegabilmente trasportata ad Arcadia Bay nel futuro, sette anni dopo per l'esattezza. Spaventata Chloe si fionda subito nella sua vecchia casa dove....(beh, il resto leggetelo voi, non voglio spoilerarvi troppo)
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yuri | Personaggi: Chloe Price, Max Caulfield, Nuovo personaggio, Warren Graham
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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CAPITOLO 6  JEAN SEBASTIAN


POV MAX


Io e il sogno Dupont raggiungiamo un bar vicino e una volta li ordino due caffè, mentre aspettiamo ci sediamo in un tavolo, lui con molta naturalezza e gentilezza mi chiede:
-Posso chiederle come mai una brava fotografa come lei deve lavorare per quel tipo di aziende ?-
-Che intende dire ?-
-Lei stava uscendo dal edificio di quella rivista discutibile. Mi chiedevo come mai ci deve lavorare.-
-Beh per necessità, è il cliente che paga meglio e io ho tante spese a cui far fronte. Sa l'affitto dello studio, gli strumenti del mestiere e tante altre cose.-
-Suo marito non guadagna abbastanza ? La obbliga lui a fare questo ?-
-C-come fa a sapere che ho un marito ?-
-La sua fede sul anulare parla per lei.-
-Comunque no, no di certo, anzi se sapesse che il lavoro per quella "rivista" manda avanti la mia passione credo che mi obbligherebbe a lasciarlo per salvaguardare la mia reputazione.-
-Non è un bella cosa che suo marito si preoccupi di questo ?-
-Si, ma se facessi ciò credo che vorrebbe che io rimanga a casa a fare la casalinga. E io non voglio, io voglio che la mia passione sia il mio lavoro, non voglio essere una di quelle donne che vivono solo per il loro marito, non so se mi spiego...-
Con tono forte mi chiede:
-Intende dire che suo marito è uno di quegli uomini che ritengono che le donne debbano solamente occuparsi delle casa, di preparare loro la cena e che devono essere sottomesse a loro ? È cosi ?-
-No, no lui non è quel tipo di uomo, e solo che....parole sue... mi considera la sua dama, una creatura che non deve affannarsi, lui si considera come una cavaliere che deve proteggermi e salvarmi, e una cavaliere deve pensare al sostentamento della propria. Lui è l'uomo più buono, dolce e premuroso che esista, questo è molto bello, ma io non ho bisogno di essere protetta e salvata, io non ho bisogno di appoggiarmi su un altro, io ho bisogno di sentirmi libera e di "dominare io la vita". Ma in questo modo io non posso sentirmi realizzata e ho paura che questo mio marito non l'abbia mai capito.-
Lui annuisce, non so perché ho voluto raccontargli cose che non ho mai detto nemmeno a Chloe. Che cazzo ti prende Max ? Dire queste cose a uno sconosciuto, ma lui è cosi carismatico, bello, accogliente, sicuro di se che mi sento tranquilla nel parlargli di queste cose. I camerieri intanto ci portano il caffè, e mentre versa due cucchiaino di zucchero nel caffè riprende la conversazione:
-Posso chiederle da quanto tempo siete sposati e da quanto vi conoscete ?-
-Ci siamo sposati  quattro anni fa, e ci conosciamo da sette.-
-Vi siete sposati molto giovani, strano, in quest'epoca ci si sposa sempre più tardi o non ci si sposa affatto. Posso chiederle come mai avete preso questa decisione ? Forse è per questo che non riuscite a capirvi su certi punti, potrebbe essere stata una decisione troppo affrettata, non vi conoscevate ancora bene e per questo ora avete delle incomprensioni. Ora la prego, non mi prenda come uno sputasentenze che vuole farsi i suoi fatti privati, ma io ho studiato psicologia e ho pensato che magari potessi esserle d'aiuto con qualche piccolo consiglio.-
Queste parole mi innervosiscono un pò:
-Preferirei non dirvelo, questi sono affari miei, e poi io lei non la conosco nemmeno, so solo che è un gallerista.-
-Ha ragione lei, mi perdoni non volevo essere invadente.-
-Perdonato, perchè ora non mi racconta qualcosa di lei ?-
-Certo, io sono per metà francese e per metà americano. Ho vissuto buona parte della mia infanzia a Parigi, poi nell'adolescenza sono venuto a studiare negli Stati Uniti dove ora risiedo permanentemente, le mie passione sono l'arte in generale, con predilezione per fotografie, dipinti e teatro. Come le ho già detto sono un gallerista, espongo le fotografie di molti artisti. Tra l'altro sarei curioso di vedere altre sue foto, lei ha talento.-
Ci sa proprio fare con le parole, sempre sicuro di se, sa sempre cosa dire. Ricordo invece che al nostro primo incontro Warren non faceva altro che balbettare, faticava a produrre delle frasi di senso compiuto, era cosi buffo:
-Ma come ha fatto a diventare una gallerista ? Occorrono molto soldi per fare una cosa dal genere.-
Lui sospira:
-Un eredità, i miei genitori erano molto ricchi, purtroppo sono morti cinque anni fa, e siccome ero il loro unico figlio...-
-Oh mi dispiace, non immaginavo di certo.-
-Oh non si angusti, non è colpa sua, lei non poteva di certo saperlo.-
Mentre dice queste cose mi stringe la mano:
-Lo so, ma mi sento comunque in colpa, p-posso chiederle come è successo ?-
-Incidente d'auto.-
Fa una pausa e poi riprende:
-Ma non voglio rivangare questi brutti ricordi riprendiamo e...-
In quel momento gli suona il cellulare:
-Mi perdoni...Come ? È già arrivata ? Bene, esegui la solita procedura e aspettami, io sarò li in un baleno, non immaginavo di certo che sarei riuscito a fare questo colpo. Arrivo subito.-
Posa il cellulare in tasca e poi si rivolge di nuovo a me:
-Mi perdoni, ma il lavoro mi chiama, tuttavia mi piacerebbe molto rivederla, ecco le lascio il mio biglietto da visita. Chiami quando vuole, e la prossima volta porti altre foto...ci conto.-
-C-certo...arrivederci signor Dupont.-
-Au revoir mademoiselle, e per favore mi chiami semplicemente Jean.-
Mi fa il baciamano e poi se ne va. Io ritorno nel mio studio a sistemare alcune foto, ma anche durante il lavoro continuo a pensare a lui. È bello, intelligente, colto, figo, sicuro di se ed è un amante dell'arte, e se avrò fortuna forse forse esporre le mie foto, il mio sogno forse si realizzerà, tutto grazie a quell'uomo. Ah chissà cosa sarebbe successo se l'avessi conosciuto quando frequentavo la Blackwall, forse mi sarei innamorata di lui e forse ora saremmo sposati. Aaaah che razza di pensieri sto facendo ? Non posso prendermi una cotta, sono sposata con un uomo che mi ama, e poi già sono incasinata con i miei sentimenti a causa di Chloe. Quando è tornata ho avvertito dei forti sentimenti, una grande gioia, felicità, voglia di passare del tempo con lei, tenerla lontano dai guai e tante altre cose. Non so se è amore però...aaaah in questo periodo sono davvero incasinata, non so quello che voglio davvero.
Qualche ora dopo torno a casa, ad aprirmi la porta c'è Chloe chi mi guarda con un fare gelido:
-Ciao Max.-
-Ciao Chloe, c-c'è qualcosa che non va ?-
-Dimmelo tu.-
-D-dove sono Warren e Chloe ?-
-A fare la spesa, vogliono prepararti loro la cena perchè tu sei sempre stanca dal lavoro...il tuo bello e faticoso lavoro.-
-Chloe ma che dici ?-
-Perchè lavori per quella merda di rivista ? Perchè ti abbassi cosi tanto da fare delle foto a quelle sgualdrine ? Perchè ?-
A quelle parole rimango stupita:
-C-come lo sai ?-
-Non mi hai convinto la sera scorsa, ero preoccupata per te e cosi ti ho seguita e ti ho visto scattare quelle foto all'esterno dell'edificio e poi me ne sono andata. Ma ciò non è importane, dimmi, perchè lo fai ? Ma Warren approva questa cosa ? Cazzo hai una bambina.-
-Non comportarti da madre con me. Ovvio che Warren non lo sa o mi imporrebbe di smettere, ma io ho bisogno di soldi, per mandare avanti lo studio e tutte le altre cose, io voglio essere indipendente da Warren almeno sul lato lavorativo. Mi hanno assunta perchè le ragazze, soprattutto le più inesperte sono più a loro agio se il fotografo è una donna.-
-Si, ho capito ma cazzo Max, ti rende conto se si venisse a sapere in giro che accadrebbe ? Tutti a sparlare di te e se lo venisse a sapere tua figlia ?-
-Lo faccio anche per lei.-
-No lo fai per te stessa, perchè devi essere cosi testarda ?-
Perchè deve essere tu cosi testarda e insistente ? Mi sta facendo incazzare:
-E tu perchè devi essere cosi paternale ? E poi una volta a te non te ne fregava niente del giudizio degli altri.-
-Qui non si tratta di me, si tratta di te e della tua famiglia.-
-Si ho capito. Beh non ti devi preoccupare se avrò fortuna presto non dovrò più lavorare li.-
-Che intendi dire ?-
Racconto a Chloe l'incontro con Jean e tutto quello che ci siamo detti:
-Wow, quindi questo tipo è perfetto ed è in grado di farti famosa.-
-Forse.-
-Da come ne parli sembra un gran figo.-
-Si, e poi dovresti vederlo carismatico, sicuro di se, intelligente.-
-Warren sarà contento, potrebbe dare una svolta alla tua vita.-
-Preferirei che Warren non lo venisse a sapere.-
-E perchè ? Cosa c'è di male ?-
-N-nulla, è p-preferirei che v-vorrei fargli una sorpresa, preferirei che lo sapesse solo quando tutto verrà deciso, se succederà.-
-Non me la racconti giusta, cos'è questo tipo ti ha corteggiato ?-
-N-nom è-è- che ho paura che Warren diventi geloso....-
-Senti....-
Chloe non finisce la frase perchè in quel momento entrano Warren e mia figlia, che corre subito verso di me ad abbracciarmi:
-Ciao mammina.-
-Ciao piccola cosa avete preso di bello ?-
-Cozze, io e Chloe le faremo gratinate per te:
-Grazie.-
Warren da subito un bacio a sua moglie
 
POV CHLOE
 
Posso capire benissimo Warren, anch'io sarei gelosa, anch'io sono gelosa, chi è questo bellimbusto che ci prova con Max ? Cioè, se non può innamorarsi di me, almeno che stia con la sua bellissima famiglia, guardali, Warren e Chloe che stanno cucinando insieme per lei. Perchè non gli bastano ? Perchè deve essere cosi ostinata a voler essere indipendente ? Perchè non riesco a togliermela dalla testa ?
















Okay, nuovo capitolo.   Che ne pensate di Jean Sebastian?  Si proverà spudoratamente con Max ? Come si evolverà il rapporto tra lui e Max ?  Warren capirà che sua moglia ha questi dubbi ?  Che succederà ?Lo scoprirete (forse) nel prossimo capitolo . Le critiche (se motivate in toni non offensivi) sono sempre gradite cosi come le recensioni, di qualunque genere.  Una grazie a tutti coloro che leggono e recensiscono la storia.
   
 
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