Fumetti/Cartoni americani > My Little Pony
Segui la storia  |       
Autore: Everian Every    02/12/2016    1 recensioni
Mentre la Lucas Force, sulla terra, è stata catturata da Shadow Blade e dai suoi sgherri, come si sviluppa la conquista del Multiverso da parte dell'esercito delle Ombras?
Nitro, l'Every che ha deciso di parteggiare per Shadow Blade in questa guerra, è stato incaricato di guidare la conquista del pianeta equestre, assoggettandone e distruggendone ogni forma di vita, con ogni mezzo possibile.
Capitoli più corti del solito, per permettere una lettura più agile e piacevole e per non dare troppa pesantezza alla storia che non pretende di essere troppo pesante.
Enjoy This :D
Genere: Drammatico, Guerra, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La lunga scia di energia onirica rilasciata dalla criniera di Luna si trascinava lungo le macerie dell'intera cittadina devastata di Ponyville. La piccola pegaso guardava di dietro un cumulò fumante di straccia che prima dovevano essere stati i vestiti di pony ammassati lì solo per essere fucilati senza pietà dai soldati Ombras.
Gli occhi dorati e sbilenchi di Derpy faticavano a seguire il moto fluido della lunga coda eterea della principessa della notte, le bruciavano le cornee e doveva distogliere lo sguardo per stropicciarsi le palpebre, mugolando infastidita. La regina alicorno ora era diventata alta, ma non alta normalmente. Era proprio una gigantessa. Avrebbe sovrastato una casa di tre piani, se almeno una fosse stata risparmiata dai mezzi blindati nemici. Ora, invece, a contrastare il suo primato restava solo il cielo, irraggiungibile da laggiù, e così le migliaia di navi armate con batterie di cannoni al plasma, in grado di perforare i resistenti strati di roccia e minerale di un pianeta fino a giungere al nucleo e smantellare anche quello.
Intorno alla principessa non c'era nemmeno un ombra, né viva, né normale ombra dettata dalla mancanza della luce. I soldati di Shadow Blade si erano ritirati tutti oltre un perimetro di sicurezza dopo aver visto la sorte toccata a tre dei loro carri armati che erano stato afferrati dalla criniera di Luna ed erano stati polverizzati dal suo sguardo cosmico.
Derpy deglutì, nascondendosi dietro la pila di abiti e detriti fumanti quando quel mostro in cui la sua protettrice era stata tramutata dalla guerra si voltò nella sua direzione nitrendo come una bestia imbizzarrita. Aveva già visto quegli occhi, quegli occhi in cui milioni di stelle lucenti venivano risucchiate senza sosta e scomparivano nel buco nero più tenebroso che si fosse mai visto. Un grido rabbioso e impazzito dal dolore precedette un'esplosione. La pegaso chiuse gli occhi stringendoli più forte che poté quando il bagliore della detonazione eruttò dal suolo spaccato in due dal raggio magico invisibile della alicorno.
Un vento freddo la fece tremare. Sentì una sgradevole sensazione. Uno sguardo penetrante le stava facendo formicolare il collo. Tremando, si azzardò ad alzare la testa e a socchiudere un occhio. Sbarrò lo sguardo e lanciò un urlo rauco vedendo il ringhio schiumante bile simile a petrolio della gigantesca mostruosità che poco prima era Luna. Gli occhi della puledra della luna lampeggiarono terribili, facendo provare a Derpy una sensazione di smarrimento e orrore mai sperimentate prima di allora, superiore perfino al dolore di vedere il suo mondo crollare per mano delle Ombras. L'urlo le si spense in gola, lasciandola immobile, protesa verso l'alto, la bocca aperta, ma muta, gli occhi aperti, ma spenti.
Il corno immenso di Luna baluginò di luce nera e un raggio grande quanto il tronco di un baobab le piombò addosso. Non ebbe nemmeno la forza di pregare per la propria anima. Non ebbe nemmeno lo spirito per resistere e vedere piombare di fronte a lei una figura con un grande mantello grigio che le coprì la vista allargando le braccia possenti.
La luce nera si fece bianca man mano che si avvicinava. Poi il bianco cosparse ogni aspetto della realtà. Per pochi secondi la piccola postina non sentì più nulla. Poi la realtà la agganciò e la trainò a sé con violenza, facendola cadere al suolo.
Sbatté le palpebre e ansimò, nitrendo involontariamente con isteria. Era viva? Chi le aveva fatto dono di altri istanti di vita? Chi aveva voluto maledirla così, con la vita nonostante intorno a lei ci fosse solo morte?
Alzò di nuovo lo sguardo, ma di fronte a sé non trovò né Luna, né un raggio mortale che di certo l'avrebbe spazzata via definitivamente.
Trovò un ragazzo, un umano, come aveva imparato a chiamare quelle strane creature scimmiesche da che la Lucas Force si era messa in stretto contatto con il loro mondo. Era alto. Era muscoloso. La sua carnagione scura resa più scura dal mantello grigio che lo faceva sembrare molto più imponente.
Il generale si tolse gli occhiali da sole e li pulì con un orlo del mantello, senza dare troppa importanza alla piccola pony grigia davanti a sé. Sollevò il capo di pochi centimetri, quanto bastava per poter avere una visione migliore del suo obiettivo. Luna si stava agitando, emettendo versi simili ora al suono di un liuto stonato, ora allo schiumare della risacca del mare, guardandosi intorno spaesata. La sua mente doveva essere così concentrata sul distruggere ogni cosa che vedere qualcosa restare intatto dopo averci poggiato sopra gli occhi doveva essere stata una grande novità.
"Jenna, ho bisogno di una decina di carri in posizione. Usate gli arpioni. Voglio cercare di averla viva, intesi?" borbottò Nitro all'auricolare che i generali dovevano avere sempre con sé.
La alicorno impazzita ruggì furibonda e dal suo intero corpo si distaccarono masse nebulose di un acceso blu oceano che si schiantarono sul terreno in ogni direzione. Nitro batté tra loro i pugni e si lanciò senza paura contro una di quelle sfere, spaccandola in due con un pugno. L'energia cosmica che avrebbe dovuto distruggerlo come un qualsiasi buco nero, invece, si infranse contro la sua pelle come fosse vetro.
Con due balzi, l'Every fu proprio sotto il petto della pony. Gettò una rapida occhiata intorno a sé dove, nascosti dalle Ombras, stazionavano dodici carri, armati con catene di energia. Aspettavano il suo segnale e questo gli dava un senso di potere che in cuor suo sapeva di dover temere, ma che non poteva smettere di ammirare e amare.
Ringhiò cupo, stringendosi un braccio per evitare di cadere preda delle tentazioni, e alzò gli occhi verso la dea. Dalle pupille verdi scurissimo scaturì una fiammata di un colore speciale. Erano fiamme purpuree, ma screziate di nero, come se filamenti di ossidiana liquida si mescolassero con un altro liquido meno denso e di colore diverso. Il fuoco di sole nero, il fuoco del Ra oscuro, un fuoco che non incontrava resistenza e poteva distruggere qualsiasi cosa. Come una lancia, la fiamma si propagò verso l'alto, perforando il corpo della regina della notte, facendola tossire. Sangue viscido e viscoso come melma uscì dalle fauci della alicorno, che rimpicciolì in fretta, tenendosi il petto.
Quando fu a stazza normale e la mente le si fu schiarita dalla collera di poco prima, Luna poté guardare Nitro negli occhi, con un'espressione sconcertata, come se gli stesse chiedendo spiegazioni, ma con collera, come se già sapesse quello che chiedeva. Nitro tentennò di fronte a quello sguardo. La consapevolezza di quello che stava facendo lo avvolse come un secondo mantello di granito che lo schiacciava con un peso anormale. Serrò la mascella e alzò un braccio.
Luna parve cogliere qualcosa nel suo sguardo e provò a supplicarlo con un silenzioso arrancare verso di lui, il petto ancora sanguinante.
Nitro la guardò e poi abbassò il braccio, facendo scattare dodici arpioni che trafissero il corpo della principessa alle zampe e al ventre, evitando per miracolo punti vitali. Luna cercò di dire qualcosa. Il labbro le tremolò e una sola lettera uscì dalle sue labbra.
P...
Poi stramazzò al suolo, senza nemmeno riuscire a chiudere gli occhi.
Nitro si rabbuiò di nuovo. Lui sapeva che voleva dire la principessa. Perché, voleva chiedergli. Bella domanda, avrebbe voluto gridare in risposta lui.
Alcuni soldati Ombras si stavano lentamente avvicinando per portare la carcassa della alicorno priva di sensi sull'aeronave. E lui intanto sentiva un gran vuoto dentro. Ormai lavorava per Shadow Blade da quasi diciotto anni, in gran segreto. Da quando, quel fatidico giorno, aveva salvato un bambino. Eppure, dopo tutto quel tempo, ancora non riusciva a darsi pace. Ogni volta che il re delle Ombras gli impartiva un ordine, lui annuiva ed eseguiva, ma il terribile rimorso lo graffiava e lo straziava sempre di più.
Per un istante, gli venne in mente di guarire Luna e di farla fuggire, di affrontare da solo l'esercito delle Ombras e salvare quel mondo. Ma tanto, Shadow Blade sarebbe arrivato e lo avrebbe soggiogato di nuovo. Non avrebbe avuto senso farlo.
Un suono di risa lo distolse dai suoi pensieri. Si girò e vide un gruppetto di Ombras. Avevano trovato Derpy, ancora troppo sconvolta per parlare. La stavano toccando, stavano giocando con lei, ridendo ogni volta che, con le poche forze rimaste, la pegaso cercava di allontanarsi da loro strisciando come un verme e loro si divertivano a riacciuffarla per il crine o per la coda e a trainarla in mezzo al gruppo facendola strusciare sulla polvere che un tempo era stata la sua città e i suoi concittadini.
Una rabbia genuina esplose nel petto dell'Every che assottigliò gli occhi e gonfiò il petto. Con un balzò fu dietro a due Ombras, ringhiando furioso.
"Che..." alzò le mani dietro le teste dei soldati.
"Cosa..." i soldati si voltarono verso di lui, sbigottiti.
"Credete..." Derpy cercò di allungare l'unica zampa che quei bruti non le avevano rotto del tutto, ma la lasciò afflosciare a terra, mugolando di dolore.
"DI FARE?!" gridò il generale, colpendo con due pugni due dei soldati, staccandogli di netto le teste. I cadaveri caddero a terra, ma Nitro schiumava di rabbia. Con un passo fu di fronte ad altri due dei suoi sottoposti e con altri due semplici pugni perforò loro le casse toraciche. L'ultimo soldato cadde a terra strillando istericamente. imbracciò il fucile d'assalto e sparò una sventagliata di colpi contro Nitro. I proiettili perforarono il corpo del ragazzo, senza riuscire però a trapassarlo. Le ferite si richiusero subito e lui ruggì, avanzando a grandi passi verso il bestione oscuro che, strabuzzando gli occhi dal terrore si mise a ruzzolare lontano, sperando di poter scappare.
La sua vita terminò in pochi istanti.
"Solo perché siete ombre, non vuol dire che non posso toccarvi. Il che vuol dire che chi mi contrarierà di nuovo farà la loro stessa fine. Sono stato CHIARO?" disse con voce tremante Nitro, guardandosi intorno, gli occhi iniettati di sangue.
Nessuno degli altri soldati, immobili e quindi invisibili, ebbe nulla da ridire.
"Signore."
Nitro si voltò con il volto tirato dalla rabbia, pronto ad uccidere ancora il folle che aveva osato proferire parole. Si trovò di fronte Jenna che lo guardavano preoccupata e intimorita.
"Signore..."
"Ne parleremo dopo." chiuse la questione lui, superandola a grandi passi e avvicinandosi alla puledra. La prese delicatamente tra le mani. Gli tremavano le dita mentre teneva quella flebile vita. Qualcosa di orrendo si mosse dentro di lui. Il senso di potere bussò di nuovo alla sua porta. Fuliggine scura uscì per pochi secondi dalla sua pelle, formando quelle che avrebbero potuto essere piccole piume di corvo sugli avambracci.
Si morse il labbro e chiuse gli occhi, contando fino a dieci e ripetendosi di non avere alcun potere.
Quando la fame interiore, quella che lo spingeva ogni volta verso la morte e la brutalità, si fu chetata, osò guardare di nuovo la piccola Derpy. Lo guardava anche lei. Aveva un occhio pesto e  l'altro era stato perforato da una scheggia, ma lo guardava. E cercava di ringraziarlo, lo vedeva da come muoveva a fatica le labbra screpolate e insanguinate.
Il generale ci chinò a terra e mormorò poche parole all'orecchio della pony. Poi poggiò la mano sulla sua tempia. Fu un istante. E poi Derpy poté smettere di soffrire mentre Nitro iniziò a soffrire anche per lei. 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > My Little Pony / Vai alla pagina dell'autore: Everian Every