Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: alex150588    19/05/2009    7 recensioni
Salve miei cari lettori! Allora…vi ricordate Winter is my love? Ricordate che avevo preannunciato un seguito? Eccolo!!!
Come promesso, i protagonisti saranno i due gemelli figli di Jacob e Ness.
La ff vedrà i Cullen lanciati in nuove avventure, capitanate dai due magnifici ragazzi, che sperimenteranno amori, sofferenze e tanto tanto altro. Buona lettura.
Aaron: Morirà se non lo faccio.
Poso le mani sulla sua pelle ferita, sussultando per la dolcezza che mi provoca il suo contatto.
Un mio tocco e lei ritorna a respirare, più bella di prima.
Ecco questo è davvero un guaio.
Sorride.
Però che meraviglioso guaio che è.
Amalia: Non capisco perché dobbiamo tutti dannarci per sembrare normali…
Insomma, se proprio dobbiamo dannarci, non possiamo farlo per qualcosa di più divertente?!
Genere: Romantico, Commedia, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Jacob Black, Renesmee Cullen
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
0.3 Aaron: you’re beautiful

Image Hosted by ImageShack.us



My life is brilliant.

My love is pure.
I saw an angel.
Of that I'm sure.

You're beautiful. You're beautiful.
You're beautiful, it's true.
I saw your face in a crowded place,
And I don't know what to do,
'Cause I'll never be with you.

Yeah, she caught my eye,
As we walked on by.
She could see from my face that I was,
Flying* high,

There must be an angel with a smile on her face,
When she thought up that I should be with you.
But it's time to face the truth,
I will never be with you



“Chiudi questa storia Aaron…ti prego” mormora mia sorella in tono supplichevole. Credo sia la prima volta che la vedo tanto preoccupata.
Non riesco a capire cosa in realtà la turbi maggiormente, il fatto che qualcuno scopra il nostro segreto, oppure, malignamente potrei credere che ha paura che mi allontani da lei, dal nostro piccolo mondo “sovrannaturale”.
Per un motivo o per un altro Amalia ha ragione, in fondo è solo un bacio per la miseria! Non dovrei esserne tanto scosso, ne tanto meno compiacermene come ho fatto da quando ci siamo lasciati il cartello della “Castel Rock High School” alle spalle.
Ovviamente ho già baciato delle ragazze, abbastanza da non poterle quantificare.
Sia io che Amalia abbiamo ereditato da nostra madre quel fascino particolare che esercita una sorta di attrattiva irresistibile per le altre persone, un po’ come il feromone per gli insetti.
Che anche Aurora sia stata soggiogata da questo influsso?
In caso affermativo, la cosa mi creerebbe un certo disappunto.
Averla accanto ha scatenato in me l’irrefrenabile desiderio di essere una persona comune.
Mi sarei potuto avvicinare a lei privo di timore, senza essere costretto a ricamarmi addosso una corazza dietro cui sistemarci i mille segreti della mia famiglia.
Nessun vincolo…
Nessuna sorella rompiscatole nella testa…
Ah quella sarebbe stata vita!
Controvoglia mi avvicino alla porta, mi faccio forza e la spalanco velocemente.
La vedo e tutti i miei buoni propositi crollano rovinosamente.
È la creatura più meravigliosa su cui la miei occhi si siano posati.
Credetemi, so quello che dico: ho una vista piuttosto acuta!
Piega le labbra in un sorriso serrato, che non scopre i denti e non rende giustizia al suo bellissimo viso.
Il suo respiro è affannato e il suo cuore batte a ritmo forsennato.
O ha corso parecchio o è molto agitata, penso.
Per quanto mi riguarda so solo celare meglio il mio stato d’animo, ma dentro di me un turbine di sensazioni mi avvolge.
Sono nell’occhio del ciclone e non so proprio come uscirne.
Ci scrutiamo in silenzio, occhi negli occhi.
La tentazione di entrare nella sua mente è forte, mi basterebbe un attimo per sapere cosa le passa per la testa, cosa la turba tanto da regalarmi la visione idilliaca del suo petto che si alza e si abbassa rapidamente, in preda all’ inquietudine.
Serro le mani attorno alla maniglia della porta per frenare il mio potere che smania per impossessarsi dei suoi pensieri.
Non violerò così l’intimità della sua mente, non sarebbe giusto ne tanto meno coerente con ciò a cui ho sempre creduto.
Se vorrò sapere qualcosa da lei dovrò farlo in un modo umanamente accettabile.
Amalia ci lascia abbozzando una scusa che non ascolto.
Un ombra scende sul volto di Aurora e il mio istinto si ribella al mio autocontrollo con tenacia.
Un’ulteriore pressione e la maniglia si disintegra tra le mie mani.
Ops… Esme mi ucciderà, darò la colpa ad Amalia, ha già tanti peccati da espiare, uno in più non farà differenza.
Facendo finta di nulla mi faccio da parte, lasciandole spazio per entrare.
“Vieni…”
Una voce più strozzata non mi poteva uscire!
Mi schiarisco le corde vocali.
“Entra pure” continuo, ritrovando una cadenza maschile.
Con due timidi passi varca l’ingresso e si porta al centro del salone.
Allarga le braccia per poi farle ricadere pesantemente sui fianchi e mostrando nuovamente quello strano sorriso serrato.
“Allora…”mormora lei.
“Allora” ripeto io.
Ah no, così non va, non faccio altro che metterla in difficoltà, sono un idiota fatto e finito!
Devo sforzarmi di trovare le parole giuste per…
Si insomma un modo carino per dirle che…
“Noi due non dovremmo stare insieme!”
Ma come mi è venuta?
Idiota, idiota, idiota!
No un momento perché le sue labbra si stanno muovendo?
Con delusione mi accorgo che non sono stato io a pronunciare quella frase…ma lei.
Inarca le sopracciglia interrogativamente, in attesa di una mia qualche reazione.
“Aaron tutto ok?”
Come se mi avesse colpito una cannonata in pieno volto!
“Sono perfettamente d’accordo con te”
Mi osserva stupita e un po’…amareggiata?
Ma insomma l’aveva detto lei per prima no?
“Ah…bene, allora visto che è tutto a posto, diciamo che possiamo essere ancora…”
“Amici…”termino io per lei.
Mi sta rendendo le cose molto semplici, infondo dovrei solo ringraziarla per questo, eppure qualcosa si ribella dentro di me, una voce impetuosa che mi impone di ritirare ogni cosa , di avvicinarmi di nuovo a lei.
Se solo potessi sentire un’altra volta le sue labbra sulle mie.
No basta così Aaron!
Mi rivolge un sorriso forzato prima di incamminarsi verso l’uscita.
La seguo contro voglia e le apro la porta.
Si volta un ultima volta verso di me e io annego di nuovo in quell’oceano sconfinato che sono i suoi occhi.
“Io volevo solo che tu non pensassi che io…”.
Annaspa in cerca delle parole adatte e i suoi occhi mi rivolgono una preghiera silenziosa.
“Aurora non ho mai pensato niente che ti darebbe dispiacere sapere”
A parte quando avrei voluto vivisezionarle i pensieri, ma quello non è da mettere nella lista vero?
Abbassa lo sguardo, chissà se mi crede.
“D’accordo…allora immagino che ci vedremo a scuola”bisbiglia.
“Certo…”
Si incammina lungo il vialetto di casa e lontano da me.
La osservo camminare leggiadra, sembra danzare.
“Non sono il genere di ragazza che bacia tutti quelli che incontra…”
Sto per chiudere la porta quando le sue parole mi immobilizzano gettandomi addosso una valanga di pensieri incerti e confusi.
“Aurora tu hai p…pensato che io…no io ti assicuro…insomma non è per quello che io e te…non…possiamo…”
“Non fa niente Aaron sul serio, ci tenevo solo a dirtelo…”mormora prima di voltarmi di nuovo le spalle.
Come un fulmine attraverso la distanza che ci separa, infischiandomene del fatto che potrebbe notare la mia rapidità sovraumana.
Mi porto al suo fianco afferrandole una mano e lei sussulta sorpresa.
Vorrei stare con te!
Aprirti il mio cuore!
Dirti che non ho mai baciato nessuno come tu hai baciato me.
Chiederti se anche tu hai paura come me.
Perché è impensabile stare insieme.
Perché è assurdo che tu mi piaccia tanto.
Perché fino a ieri non ti conoscevo eppure mi sembra che tu esista da sempre.
“Aurora io…”
“Ehi signorinella cosa stai facendo qui?”
Entrambi ci voltiamo verso la casa di Aurora, da dove proviene la voce.
“Papà…ciao!”esclama Aurora sorpresa. “Aaron lui è mio padre Nick Angelo…”
Tendo una mano verso quell’ uomo alto e elegante nel suo smoking firmato Armani.
“Mr Angelo sono Aaron Cullen il vostro nuovo vicino di casa”
“Ah tu devi essere uno dei figli del dottor Cullen allora!”
“Si signore”
Ovviamente io e Amalia fingiamo di essere i figli di Carlise e Esme, spiegare a tutti che in realtà sono i nostri bis nonni sarebbe quanto meno complicato.
Nick Angelo sorride, mostrando una fila di denti dritti e bianchissimi.
“La fama di tuo padre lo precede, sarai all’altezza del mito figliolo?”
Resto in silenzio, un po’ stupito dalla sua sfrontatezza.
“Papà!”
Lo rimprovera Aurora stizzita.
Lui ignora la figlia e la sua espressione resta imperturbabilmente tesa in un sorriso.
“Bè suppongo che ci vedremo dato che mia figlia fa così facilmente amicizia…immagino l’avrai notato!”
Nelle sue parole leggo un disappunto davvero mal celato.
“Avanti signorina è quasi ora di cena…saluta”
“Ci vediamo Aaron…”bisbiglia lei obbediente, prima di seguirlo e sparire nell’enorme villa.






Note
Lo so che sono imperdonabile ragazze! Non credo che potrò fare mai qualcosa per ottenere un condono, vi assicuro però che ho avuto una marea di impegni e proprio non sono riuscita prima a postare. Ringrazio tutte per avermi seguito fin qui e spero continuerete a farlo!
Ora passiamo al capitolo, come avevo preannunciato il capitolo spiega il “chiarimento” di Aaron e Aurora dopo il loro bacio.
Allora mi rendo conto che la canzone che ho messo all’inizio è ovviamente dedicata a Aurora da parte di Aaron, però vorrei farvi notare quanto è bello in questa foto lui! Cioè non vi verrebbe voglia di urlare a lui “You're beautifullllllllllllllllllll!!!!!”
Via adoro e mi siete mancate tutte immensamente!
Baci a presto!




  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: alex150588