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Autore: Lady Aquaria    03/12/2016    1 recensioni
Raccolta di drabble, flashfic o quant'altro, ispirate da vari prompt trovati qua e là.
Dalla flashfic n°4:
Saga si fece largo tra i compagni, agguantando Aiolos per il maglione.
"...che stai facendo?!"
"Non pensavi mica che avrei cantato da solo, vero?" sibilò, sul viso un sorriso sinistro mentre in sala tutti li stavano incoraggiando. Pigiò qualche tasto sullo schermo accanto a loro, scegliendo una canzone del suo gruppo preferito. "Se devo perdere la faccia, la perderò insieme a te, amico mio."
"...che cos'hai in mente?!" sussurrò Aiolos, riconoscendo poco dopo l'inconfondibile riff di John Deacon. "Oh no. Under pressure? Davvero?"
Genere: Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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quinta storia
5.
A Saturday night at the movies (who could ask for anything more?)

 

Otp: Freya/Hyoga, Camus/Mei-Yin/Lixue
Prompt(s):
-il principale è questo: Imagine your OTP watching a sad movie, and Person A tries to comfort Person B when they start bawling during the heartbreaking parts.
ma in questa shot sono parzialmente presenti anche un mio personale headcanon postato
qui e un terzo (non mio) postato qui.
Rating: verde
Note: questa è una shot collegata alla mia longfic principale, e si colloca all'incirca tra i capitoli 32 e 33.
 
***
 
Il rosso biforcuto sopracciglio di Camus scattò verso l'alto per l'ennesima volta, quella sera.
"Scordatevelo, non ho guidato mezz'ora attraverso tutta Parigi per rivedere l'ennesima volta quel polpettone."
Freya distolse lo sguardo dalla locandina dove i due protagonisti, infreddoliti ed esausti, si abbracciavano sulla poppa della nave.
"...sarebbe bello poter guardare uno dei miei film preferiti in una comune sala cinema insieme a tanta gente, come fanno le persone normali." sospirò. "E poi, è in 3D!"
Hyoga corrugò la fronte.
"Perché, scusa, l'ultima volta che ti ho portata al cinema non eravamo in una comune sala con tanta gente? La ressa che c'era me la ricordo eccome!"
"In che senso comune sala come fanno le persone normali?" interloquì Mei.
A palazzo, le spiegò Freya, quando si decideva di guardare un film appena uscito, un incaricato andava a noleggiare la pellicola direttamente al cinema per proiettarla nella sala video del castello; una cosa, questa, che aveva adorato da ragazzina quando poteva vantarsi di aver guardato in anteprima qualunque film ma che aveva iniziato a detestare con tutta l'anima una volta raggiunta la maturità.
"...a differenza di mia sorella e mia nipote a me piace andare al cinema insieme a tanta gente. Alla lunga, credimi, ti snerva essere l'unica spettatrice di un film senza poterlo commentare con nessuno."
Camus e Mei la guardarono interrogativi.
"Vi portavano a casa le bobine con il film? Davvero?" domandò Camus.
"Davvero." sospirò Freya, imbarazzata.
"Giuro, è proprio così." intervenne Hyoga. "Io ho visto X-Men L'Inizio a palazzo."
"...e vi permettevano di prenderla senza farvi storie?" continuò Camus, riservando a Hyoga un'occhiataccia: aveva atteso quel film con tanta impazienza e a differenza sua aveva dovuto aspettare come tutti per poterlo vedere.
"Hai presente, vero, com'è mia sorella? Pensi sia facile dirle di no?"
Mei si schiarì la voce.
"Vogliamo scegliere questo film? Mancano solo tre settimane al parto."
Si voltarono di nuovo verso il maxischermo sul quale campeggiavano le locandine dei venti film trasmessi nell'enorme multisala.
"Titanic 3D." disse quindi Freya.
"Ah no, assolutamente no." borbottò Camus. "Trentacinque minuti per attraversare Parigi, ho una fame da lupi e non ho voglia di deprimermi su un film che ho già visto a casa. Per fortuna che questo cinema ha un parcheggio enorme o sarei ancora in auto a cercare un posto."
"...hey, quello che deve discutere la tesi sono io e sei tu quello ansioso?!" lo riprese Hyoga. "Titanic anche per me."
"Non credo sia una buona idea." proruppe Mei, poco dopo.
"Perché?"

"Hyoga, davvero... scegliamo un altro film, d'accordo? Battleship...o c'è John Carter..."
"No, va bene così, so già di che parla. Non mi impressiono, tranquilla."
Pur sapendo che nel giro di un paio d'ore Hyoga sarebbe stato tutto fuorché tranquillo, Mei sospirò e annuì.
"D'accordo allora, vada per Titanic."
"È un film che dura tre ore e un quarto, fossi in te ci ripenserei." li interruppe Camus.
"...disse quello che si sciroppa Il Dottor Živago ogni tre per due." sbottò Mei.
L'altro inarcò ancora un sopracciglio.
"Non si deride una bella storia d'amore. Comunque d'accordo. Vado a fare i biglietti e torno; voi pensate a popcorn e bevande."
Lixue lo seguì alle casse trotterellando allegra.
"Papà, io non voglio vedere Titanic... l'ho già visto."
"Non preoccuparti, a noi due ci penso io. Ti fidi del tuo papà?" sorrise quando la figlia annuì, quindi, non appena fu il suo turno, ordinò cinque biglietti.
 
Mei stava già sgranocchiando i popcorn quando tornarono davanti all'ingresso.
"...l'Orangina era finita, quindi ti ho preso la Fanta, va bene lo stesso? Comunque è sempre aranciata. Ah, per compensare però ti ho preso le brioche alla cannella e i popcorn al caramello."
Camus prese il sacchetto che Mei gli stava porgendo e lo passò a Lixue.
"Tu sei l'addetta ai viveri, custodiscili come un tessssoro. Dunque... voi tre... Titanic 3D, sala 15. Divertitevi." Camus distribuì loro i biglietti, quindi, presa Lixue per mano, fece per avviarsi dalla parte opposta del multisala.
"Aspetta un momento, come sarebbe a dire, noi tre... e voi due?!" domandò Hyoga.
Lixue s'infilò l'elmetto di Thor ricevuto in cassa come omaggio, mostrandoglielo con un gran sorrisone.
"...Avengers! Divertitevi con Rose, Jack e l'orchestra che suona fino alla fine, ci vediamo dopo!"
"Ma..." protestò Mei.
"A dopo!!"
"Dai, sicuramente sta scherzando, vedi che sta tornando indietro?"
Camus tornò indietro, sbirciò nel sacchetto che stava reggendo Hyoga e prese il pacchetto di caramelle.
"Grazie mille, le avevo dimenticate. À tout à l'heure!! Vite, chérie, vite! Allons-y!"
Mei li guardò sparire in fondo al corridoio, ancora sorpresa.
"Ma guardate un po' che tipo." borbottò Hyoga, mettendo mano al portafogli, diretto per la seconda volta al bar.
"Mascalzone, rubare i popcorn a una donna incinta." aggiunse Freya.
"...no, rubare le mie caramelle, accidenti!"
Mei parve riscuotersi.
"Hyoga, vuoi arrivare vivo alla Laurea?"
"Sì."
"Allora taci."

 
*
 
Due ore e quaranta minuti dopo...
"Come va?"
Freya si sporse verso Mei, lasciando la mano di Hyoga.
"Insomma...non è stata una buona idea."
"Per l'amor di Dio, ci sono donne e bambini quaggiù!! Fateci uscire, dateci la possibilità di salvarci!"
"Lasciali passare, maledetto!!"
"Concordo. Pessima, pessima idea." convenne Mei.
"Hyoga, abbassa la voce!"
"Ma che diavolo, li lasciano morire come topi?!"
"Shhhht!"
"...qui va a finire che ci buttano fuori dalla sala."
"Comincio a rimpiangere la sala video del palazzo."
 
"Vedi? Te l'avevo detto che saremmo usciti prima noi."
Lixue guardò il tabellone luminoso: alla fine di Titanic mancava ancora una mezz'ora abbondante.
"Secondo me mamma e Freya usciranno dalla sala con gli occhi rossi."
Camus la guardò corrugando la fronte.
"Dici?"
"Sì sì. Ci scommetto un gelato."
"Lixue, ne stai già mangiando uno, vuoi star male?" la riprese. "Tra l'altro, non dovresti nemmeno mangiare questo, se mamma lo scopre fa lo scalpo a tutti e due."
"Allora facciamo domani?"
"Domani ne riparleremo okay?"
 
"Sei bravo a mentire."
"Bravo quasi quanto te. Non c'è… non c'è nessun accordo, vero?"

"Oh sì che c'è. Ma tu non ne trarrai alcun beneficio. Vinco sempre io, Jack. In un modo o nell'altro."
"Odino, aiutami." mormorò Freya tra sè e sè, preparandosi per la scenata di Hyoga, che non tardò ad arrivare.
"Figlio di puttana!! Devi morire, bastardo!!" sibilò Hyoga, i pugni così stretti da sbiancare le nocche.

Freya alzò gli occhi al cielo, tappandogli la bocca.
"Se ti fa stare meglio, morirà anche Cal."
"Sì, beh, diciassette anni dopo..." bisbigliò Mei.
"Però morirà anche lui."
"Non è abbastanza!"
"Oddèi, abbiamo creato un mostro."
 
*
 
"Eccoli!"
Sollevò lo sguardo dal bicchiere di carta, sorbendo gli ultimi sorsi del suo frappé diventato ormai caldo, e lo posò sui tre: Mei si reggeva il pancione, Freya portava le borse di entrambe e Hyoga, mani infilate in tasca, fischiettava come nulla fosse.
"Allora, andiamo? Ho un gran sonno e domani devo alzarmi presto."
Camus gli afferrò una spalla, obbligandolo a voltarsi.
"Non così in fretta, giovanotto. Sai che questi occhialini danneggiano la vista se li indossi troppo a lungo?"
"Ah, intendi dire questi?" Hyoga tentennò un po' prima di togliere gli occhialini per il 3D e riporli nel taschino della giacca, quindi sobbalzò quando si accorse di avere la faccia di Camus a pochi centimetri dal naso.
"...ho pianto, va bene?"
"Hyoga, passi lei che è incinta ed è emotivamente instabile ma tu... tu. Athena mia, che delusione sei." sospirò Camus, prima di avviarsi al parcheggio.
 

***

 

Lady Aquaria's corner
L'idea di questa breve shot è piuttosto datata, in effetti giaceva in una cartella da un po' e dopo opportune modifiche eccola qua. Il titolo deriva da una strofa della canzone Saturday Night at The Movies dei The Drifters.
L'Orangina è una bevanda molto simile alla Fanta, che in Francia va per la maggiore.
-À tout à l'heure!! Vite, chérie, vite! Allons-y! A presto! Veloce tesoro, veloce! Andiamo!
Alla prossima!

 

Lady Aquaria

 

   
 
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