XXII: In battaglia
Parole:339
Non è proprio una battaglia, meh, datemela per buona.
Rabbia. A muoverlo è pura rabbia cieca, voglia di eliminare
il nemico, massacrarlo, umiliarlo.
Nemmeno sente le urla di Finlandia che lo prega di fermarsi,
e tanto meno il pianto disperato di Islanda qualche stanza più in là.
O forse, è come se non sentisse davvero.
Tutto quello che vuole è colpire Svezia – Svezia che continua
a evitare ogni colpo che gli infligge e la lama della sua ascia continua a
conficcarsi spietata nei muri e nel legno dei mobili…
Non sente proprio nulla, nemmeno l’urlo spaventato di Tino.
Capisce solo che la lama, questa vola, ha colpito qualcuno…
Troppo tardi capisce di aver ferito la persona sbagliata.
-Matt!- è
raro sentire Lukas urlare, Danimarca può dire di averlo sentito alzare la voce
non più di cinque volte in tutta la vita – e nessuno era un bel momento, tutte
le volte che ci ripensa al cuore di Mathias manca un
battito e si sente risucchiare dai sensi di colpa.
Spalanca gli occhi in affanno,
come se riprendesse a respirare dopo un’eternità di apnea, e scatta seduto. Un
incubo, solo un incubo – perché non c’è sangue sulle sue mani, non più almeno,
e perché Norvegia non ha nessuno squarcio ad aprirgli il petto…
-Matt.-
Norvegia abbassa la voce, costringendo il danese a guardarlo negli occhi. Gli
si è seduto a cavalcioni sullo stomaco, ma solo ora si rende davvero conto del
peso. –Era solo un incubo, calmati.-
Ma Danimarca sembra non riuscirci
e lo stringe forte tra le braccia, quasi come se volesse soffocarlo.
Norvegia può solo lasciarlo
combattere contro i suoi demoni da solo, ben conscio di non avere nessun potere
contro i fantasmi che l’altra Nazione si porta dietro da non sa bene quanto
tempo.
Quello che Norvegia non sa – e
forse mai saprà - è che proprio lui l’unico suo appiglio per restare lucido,
quando nel riflesso dello specchio vede solo il nero spettro coperto di sangue che
fu secoli prima, quando la sete di potere e conquista l’aveva spinto a ferire
tutte le persone che amava.
D.P.P.: Deliri Post Partum
NON MI
PIACE AAAAAH
…ci
rendiamo conto che questa raccolta va avanti da più di un anno? E meno male che
doveva essere finita in un mese Maki e le tempistiche, due rette parallele
E comunque
niente, questo è uno dei prompt per cui credo che la Clau vorrà uccidermi *armatura* Non farmi troppo male, please e thank you
Alla
prossima! sperando di non metterci secoli
Maki