"Sapete, mi sento strana…" disse Emma "Come?" chiese Bonnie guardandola "Sì, strana…Ecco, vedete, voi due ormai siete coppie fisse, e io ancora non ho trovato il ragazzo giusto!" "Ma dai Emma, non scherzare…Ah, forse ho capito, dici così perché il tuo lui non lavora con noi vero?" chiese Katie "No, ragazzi, ma che state dicendo? Io non ho assolutamente un lui!" esclamò Emma "Avanti Emma, non prenderci in giro, lo sanno tutti che sei fidanzata con Erik Lane!" Lei fu scossa da un brivido. Sgranò gli occhi e prima di parlare con gli amici, borbottò qualcosa di incomprensibile. "Cosa? E chi vi ha detto questa menzogna?" "Era in tutti i giornali! In prima pagina, annunciavano tutti il vostro fidanzamento!" esclamò Rup "Ma ragazzi, voi avete creduto a quello che scrivevano i giornali? E' tutta una montatura! Io non sono fidanzata con Erik!" "Emma, noi…" cominciò Bonnie ma Rup la interruppe "Cosa possiamo farci noi, abbiamo solo creduto ai giornalisti! Un tempo, noi credevamo che voi eravate solo amici!" "E infatti lo siamo! Niente di più di semplice amicizia!" esclamò Emma alzandosi e battendo il pugno al tavolo. Poi si voltò e pensò "Non devo piangere, non devo piangere proprio adesso…" ma fu tutto inutile. Una lacrima scese veloce sul suo viso e la notarono chiaramente i suoi 4 amici. "Emma…" disse Katie ma lei si girò e con un finto sorriso disse agli amici "Scusate, sono in ritardo, torno agli Studios" e se ne andò correndo, tenendo lo zaino in mano. A un certo punto, Dan batté una mano sul tavolo, come per aiutarsi ad alzarsi e corse dietro Emma. "Dan…" sussurrò Katie. Emma correva forte, non voleva voltarsi a guardare le facce dei loro amici. Arrivò davanti alle strisce pedonali e pensò che bastava attraversarle per poi non tornare più indietro, ma una mano la prese per il braccio e la costrinse a fermarsi. Lei si girò di scatto e incrociò i suoi occhi e lui disse "Perché stai piangendo Emma?" vedendo il suo viso rigato dalle lacrime "Non sono affari tuoi! Lasciami in pace!" esclamò lei "No, non ti lascio finché non mi spieghi cos'è successo!" esclamò a sua volta lui. Emma in quel momento voleva davvero rimanere sola e fece una cosa che non avrebbe mai voluto fare. Mandò indietro la mano e, a una velocità incredibile, diede uno schiaffo a Dan. Lui non si massaggiò neanche la guancia, ma la lasciò andare, ormai rassegnato di non valere più niente per lei. Emma lo guardò per un momento e poi, a testa bassa, sussurrò "Non puoi capire…" Poi attraversò correndo le strisce pedonali e arrivò negli Studios. Andò direttamente nel suo camerino e si tuffò nel letto. "Ma perché? Perché sono così stupida?" si chiese piangendo, come aspettandosi una risposta da qualcuno. Dan intanto stava tornando indietro, pensando a pochi istanti fa, quando aveva visto gli occhi di Emma lacrimanti. Le aveva fatto talmente tanta compassione…Tornò al bar e i suoi amici subito l'assalirono "Dan, cosa le hai fatto?" domandò Rup "Perché s'e l'è presa così tanto?" chiese invece Bonnie "Ehi ma perché hai la guancia rossa?" chiese Katie. Lui li guardò tutti e tre e poi disse "Sono cose che non vi interessano. Io me ne vado" e, dopo aver preso lo zaino, andò via camminando. Katie lo guardò sparire fra la folla e le vennero in mente un sacco di pensieri, ma il più terrificante è che Dan si fosse innamorato di nuovo di Emma. Nel pomeriggio, finita la pausa, (erano le 4) ripresero le prove. Emma era intenzionata a non parlare a Dan, anche se non sapeva bene perché, ma doveva farlo e basta. Fu contenta di recitare senza di lui, sennò non avrebbe saputo come fare: infatti, quel pomeriggio provò a recitare assieme al ragazzo che interpretava Viktor Krum, Stanislav Yanevski. "No, no, no e no! Em, ma cos' hai oggi? Non azzecchi una battuta!" disse Mike un po' scoraggiato "Forse dobbiamo fare una piccola pausa" commentò Chris Columbus, che aiutava Mike a dirigere i lavori. Emma ne approfittò per bere un bicchiere d'acqua fresca e quando alzò lo sguardo si trovò faccia a faccia con Erik. "Ehilà! Ciao Erik! Che ci fai qui?" "Niente, passavo solo a salutarti e a dirti che Robby (Robby è il manager di Emma, un uomo di circa 30 anni alto, capelli castani e occhi scuri. Di recente amava tenere gli occhiali da sole in ogni momento della giornata) ha fissato un altro appuntamento con il produttore di una linea di vestiti chiamata Eley Kishimoto…" "Uffa, non ne posso più, dopo quelle puntate di Settimo Cielo ho le giornata tutta piena! Non ne posso più!" "Su non scoraggiarti…Lo sai, anche io reciterò nella pubblicità con te, farò la parte dell'innamorato, da quello che mi ha detto Brad (Brad, invece è il manager di Erik. Dopo aver sfondato nel mondo del cinema, ha lasciato il lavoro di barista e ha incominciato a lavorare accanto a Emma)…Sei contenta? Stasera c'è il colloquio col produttore, questione di mezz'oretta…" "Uff…Volevo tornare subito in albergo e andare a dormire, non ce la faccio più…Va beh allora ci vediamo dopo ok?" "Ok…Ciao!" e se ne andò. "Ehi Emma!" la chiamò qualcuno. Era Stanislav. "Che c'è Stan?" domandò lei "Niente, volevo solo dirti che sono molto contento di lavorare con te! Sei una ragazza davvero molto simpatica e piena di energia!" "Dai, così mi fai arrossire…E poi oggi ho sbagliato tutte le battute!" ( -_-" ß ecco la faccia di Emma in quel momento…) "Dai è uguale, capita di avere giornate no! Non si può recitare sempre bene, non credi?" "Sì, forse hai ragione…Andiamo!" Il resto della giornata fu piuttosto piacevole: Emma si riprese da quell'attimo di disconcentrazione e andò alla grande. Girarono tre scene, tutte e in quante (fortunatamente) non doveva recitare con Dan: quando Krum e Hermione si presentano al ballo insieme, quando Ron e Hermione vengono rapiti da Silente per la seconda prova e quando Hermione balla con Krum. Quest'ultima scena è stata davvero abbastanza difficile, perché non riuscivano mai a coordinare i passi e molte volte scoppiavano a ridere tra una battuta e l'altra. Finita quella straziante giornata, Emma e Erik, assieme a Robby e Brad, andarono a parlare col riduttore della pubblicità e ottennero la parte. Emma doveva interpretare una ragazza che, coi vestiti di Eley Kishimoto, incantava un ragazzo, Erik e lui la seguiva dappertutto. Emma era come un'anima, e arrivava in una casa abbandonata. Erik era steso per terra che dormiva e quando si sveglia, per il fruscio del vento in mezzo alla foresta, vede una persona che corre. Quando si alza, la vede dietro un albero e le chiede "Ehi! Per caso hai visto passare una ragazza?!" e quando Emma si avvicina, lui si accorge che è lei, e lei gli chiede "Sei un ospite?" e poi, dopo una piccola pausa, la ragazza riprende "Benvenuto". "E' un po' complessa come pubblicità però ce la faremo!" commentò Erik leggendo il copione mentre tornavano a casa. "Sì però dai, ho visto cose peggiori!" "Hai completamente ragione" LE giornate passarono velocemente, e Emma, recitazione a parte, non aveva ancora rivolto la parola a Daniel. E neanche lui accennava a parlarle. In questo ultimo periodo era diventato molto taciturno e assumeva sempre un'aria di uno che se ne frega di tutto e di tutti. Quella sera, però, Emma doveva assolutamente dire qualcosa a Dan. Il giorno dopo, aveva deciso, si sarebbe buttata a capofitto nel lavoro, cartelloni pubblicitari, pubblicità televisive, e il film. Lei, finito di lavorare, l'aspettò sulla porta degli Studios. Ormai erano rimasti in pochi, saranno state le 8 di sera e tutti erano occupati a mangiare o a tornare agli hotel.