X - Xilofono
Scorpius Malfoy teneva in braccio sua figlia.
Antares Malfoy, la prima femmina dopo cinque generazioni, era nata da pochi minuti e ora dormiva placida tra le braccia del giovane padre, che la guardava stravolto è commosso.
Rose, distrutta dal lungo travaglio, li guardava dal letto con gli occhi pieni di orgoglio.
”L'abbiamo fatta proprio noi?” Sussurṛ il neo padre.
”A giudicare dalla fatica, direi di ś. Chiedi alla tua mano...” Gli rispose la moglie, indicando l'arto offeso su cui erano ancora ben visibili i segni che gli aveva lasciato.
Scorpius continuava a fissare il batuffolo che aveva tra le braccia, incantato. Aveva una figlia. La prima Malfoy dai capelli rossi era sua figlia. Chissà come sarebbe stata da grande... E lui? Sarebbe stato un buon padre? Un po' eccentrico come il suo, geloso come Ronald Weasley? Sarebbe stato all'altezza di Rose, di tutti?
Un brivido lo percorse e la piccola apŕ gli occhi. Il panico si impadroń di lui, al pensiero che potesse rimettersi a piangere. Ma lei lo guarḍ con i suoi occhi blu e rose.
Quel suono coś improvviso e cristallino gli ricorḍ il bizzarro strumento che Rose gli aveva fatto provare una volta.
La risata di sua figlia somigliava ad uno xipofono.
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