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Autore: Blue_Sapphire    04/12/2016    0 recensioni
Un'epoca di buio, oggi dimenticata. Ciò che accadde molto tempo dopo la guerra di AZ ma prima degli avvenimenti dei giochi Pokémon che noi conosciamo...
Anche se oggi vediamo un mondo che ci appare tutto sommato pacifico, qualcuno ha sicuramente combattuto in passato per renderlo come ci appare ora.
Genere: Avventura, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Capitolo 2

Kalos, Città Centrale (attuale Luminopoli) Sotto il magazzino

 

Alya si stava calando con la corda nel buio più completo.

Aveva visto i soldati calarsi da lì, ma di sicuro ci doveva essere un’entrata più comoda per il generale.

Mentre scendeva, continuava a girarsi a destra e sinistra nella speranza di vedere qualcosa, ma era al buio più completo. In più, Espeon cominciava a pesare e rimpiangeva un po’ il momento in cui si era evoluta: ora era davvero troppo per le sue spalle.

Ripensò con nostalgia a quando poteva prendere tranquillamente in braccio e nascondere addirittura sotto il mantello Fennekin e Eevee, ora evolute.

Ad un certo punto si accorse che i suoi piedi avevano toccato il suolo.

Espeon saltò giù dalle sue spalle facendo perdere l’equilibrio a Alya, che cadde per terra. O meglio, Lady Eon, il nome che usava come ladra sotto la maschera.

Accarezzò delicatamente la maschera che indossava, fatta per lei da suo padre tre anni prima.

All’improvviso vide un fuoco davanti ai suoi occhi: Braixen era arrivata e aveva acceso la luce del suo bastone.

-Grazie- sussurrò la ragazza, alzandosi in piedi -Ora dobbiamo capire dove andare-

Anche se la luce della fiamma non era molto forte, si riusciva chiaramente a capire che quello era un lungo corridoio di pietra.

Alla loro destra, in lontananza, si scorgeva un puntino illuminato.

-Quello deve essere l’ingresso della base. Mentre dall’altra parte...-

Si girò a sinistra. Il buio totale.

Braixen si mosse in quella direzione tenendo il bastone ben alto davanti ai suoi occhi. Dopo pochi passi, la luce illuminò un vicolo cieco.

Lady Eon la raggiunse e tastò il muro, in cerca di qualche passaggio.

-Non mi fido ad andare subito verso la luce. Potrebbero esserci dei soldati e io voglio passare inosservata- spiegò sottovoce a Espeon e Braixen, che iniziarono quindi a cercare a loro volta.

Le dita della ragazza scorrevano agili sulla superficie fredda e ruvida della pietra, premendo ogni punto, tirando tutte quelle che sembravano fessure.

Stava per rassegnarsi, quando notò che una pietra aveva una forma leggermente diversa dalle altre e sporgeva di più.

Braixen illuminò la pietra.

Era quasi tonda e un lato, il più sporgente, presentava una piccola cavità in cui la ragazza infilò le dita, cercando di tirare.

-Uff... è troppo pesante... Espeon, aiutami per favore...-

Gli occhi del Pokémon Psico si illuminarono di verde e una linea dello stesso colore si delineò tra le pietre rivelando la sagoma della porta. Poi, a fatica, si iniziò ad aprire fino a lasciare aperto uno spiraglio abbastanza grande per loro.

-Grazie, ottimo lavoro!- esclamò la ragazza, chinandosi ad accarezzare Espeon.

Quindi, si infilò nello spiraglio.

Era un altro corridoio, più stretto e illuminato da qualche fiaccola.

Braixen mise via il bastone e si nascose leggermente dietro Lady Eon, intimorita.

-E io che speravo che da qui potessi agire in modo più discreto- sospirò la ragazza con disappunto.

Iniziarono a camminare silenziosamente cercando di aderire il più possibile al muro.

Lady Eon camminava leggera, gli stivali sfioravano appena il pavimento: era una tecnica imparata dalla madre, quando le insegnava la danza delle Kimono Girl.

Salirono dei gradini e si trovarono in un altro corridoio. Quel posto doveva essere uno di quei palazzi sotterranei che gli antichi avevano scavato sotto tutta la città da usare durante le guerre.

La ragazza sbuffò: non era usato esattamente per il suo scopo.

Si affacciò in questo nuovo corridoio e notò l’assenza di guardie. In compenso una delle porte era socchiusa e fuoriuscivano una luce e un gran vociare.

Una riunione” pensò la ladra “Perfetto

Si avvicinò alla porta accanto e notò che non era chiusa a chiave.

Anzi, non aveva neanche una serratura, ma come tutte le altre porte del resto.

La aprì delicatamente e trovò una stanza quadrata e arredata meglio di quanto si potesse aspettare: anche se i mobili erano molto grezzi, c’erano molte più cose rispetto al suo rifugio.

Si intrufolò seguita da Braixen, mentre Espeon aspettava fuori facendo la guardia.

Iniziò ad aprire cassetti cercando oggetti particolari o preziosi.

Trovò un vecchio diario dove erano segnate tutte le conquiste fatte da Unima firmato dal generale Older. Sogghignò mentre infilava l’oggetto nella sacca: era nella stanza giusta.

Prese anche due pugnali con l’elsa decorata, delle pergamene contenenti strategie di battaglia e delle strane sfere rotonde di cui non conosceva l’uso ma che la incuriosivano.

A quel punto la sacca era piena ed era anche abbastanza soddisfatta, quindi fece per uscire.

In quel momento, però, Braixen la chiamò allarmata e per un attimo credette di essere stata scoperta.

Poi il Pokémon Volpe si girò e le mostrò due ventagli dorati.

La ragazza li prese con mani tremanti: erano i ventagli da Kimono Girl delle sue zie, Luna e Antea... le due sorelle della madre.

   
 
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