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Autore: amas95    04/12/2016    6 recensioni
Quattro ragazzi e una ragazza: James Potter, Sirius Black, Remus Lupin, Peter Minus e Penelope Hill, detta Nelly. I Malandrini.
Come sarebbe stata la vita dei Malandrini con un componente (femminile) in più?
Storia di amicizie profonde e vere, di sentimenti intensi e nascosti, di verità non dette e di una guerra che cambierà la vita dei nostri protagonisti.
La vita dei Malandrini ad Hogwarts come l'ho sempre immaginata, con un personaggio in più, Nelly: una nata babbana, orfana, che vive con sua nonna a Londra.
Leggete questa storia se siete sempre stati curiosi di sapere la vita di James, Sirius, Remus e Peter ad Hogwarts, se avete sempre desiderato un destino diverso per Sirius Black.
Genere: Azione, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Nuovo personaggio, Severus Piton | Coppie: James/Lily, Lily/Severus, Lucius/Narcissa, Remus/Ninfadora, Sirius Black/Marlene McKinnon
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate, Triangolo | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Più contesti
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“Se solo potessi conoscere il suo cuore, tutto sarebbe più facile.” 
 




Le vacanze di Natale volarono e tutti gli studenti di Hogwarts si ritrovarono al binario 9 e 3/4 per ritornare a scuola. Quella mattina Daniel fu chiamato d'urgenza al Ministero e con suo grande dispiacere dovette accompagnare Nelly in anticipo alla stazione e lasciarla lì da sola per un po'.
"Mi dispiace tanto..." diceva Daniel ripetutamente, mentre Nelly metteva nella borsa le ultime cose.
"Daniel! Ti ho detto che non importa, davvero.. - disse rivolgendogli un sorriso sincero e rassicurante - Questo evento non lederà alla tua immagine di padrino perfetto!"
Il mago dapprima si sentì un po' preso in giro e lo dimostrò con un'espressione corrucciata, poi lui stesso dovette ammettere che la sua figlioccia aveva un ottimo senso dell'umorismo e si mise a ridere assieme a lei.
"Andiamo, se arrivo in ritardo Moody mi caccia a pedate dal Ministero.." disse Daniel ritornando serio.
"Moody? Chi è?" chiese Nelly curiosa.
"E' il capo Auror, un tipo tosto e non è nemmeno molto docile."
Nelly era sempre più curiosa di vedere il suo padrino all'azione, vederlo duellare valorosamente, sapendo però già in anticipo che ne sarebbe uscito vittorioso. L'idea di perdere anche lui la faceva tremare; in effetti fino a quel momento non ci aveva mai pensato, ma fare l'Auror era un lavoro pericoloso. Daniel notò un'ombra preoccupata sul viso di Nelly.
"Penelope Aura Hill, cosa ti prende?" disse prendendola per le spalle e guardandola fissamente negli occhi.
"Nulla..."
"Non sai mentire, proprio come tua madre." sussurrò Daniel quasi a sè stesso.
Si ritrovò stupito da sé stesso per aver menzionato Grace senza paura davanti a Nelly.
"Mi devi fare una promessa, Daniel."
Il mago guardò preoccupato la sua figlioccia capendo già dove sarebbe arrivata.
"Tutto quello che vuoi, Nelly."
"Promettimi di non lasciarmi sola anche tu..." 
Gli occhi di Nelly si erano riempiti di lacrime e sembravano ancora più grandi del solito. Daniel fu colpito dal particolare accento che Nelly mise sulla parola anche: l'avevano lasciata prima i suoi genitori, poi sua nonna, pilastri importanti della sua vita. Voleva dire che lui era diventato importante quanto Grace, Alan e la signora Hellen?! Evidentemente sì.
"Non lo farò, te lo prometto. Ce la metterò tutta per starti accanto sempre.. "
Nelly si buttò al collo di Daniel e gli baciò la guancia, riconoscente.
"Ti voglio bene Daniel, tanto bene. Grazie per tutto quello che fai per me."
"Anche io te ne voglio, piccola Nelly." disse Daniel.
 
Una volta alla stazione, Nelly si sedette sul marciapiede, poggiando la spalla sul muro esattamente di fronte all'ingresso magico per il binario 9 e 3/4. Aprì la borsa e si mise a leggere il libro di Sonetti di Shakespeare che le aveva regalato Sirius. Quando l'aveva ricevuto si era meravigliata che un purosangue come lui, che non conosceva l'esistenza della pizza e della CocaCola, sapesse l'esistenza di un poeta e scrittore babbano. Quel ragazzo non finiva mai di stupirla.
La dedica breve e fredda denotava un certo imbarazzo da parte del suo amico, dopo il bacio che c'era stato tra loro due sulla torre di Astronomia. Le sembrava che fosse passata quasi un'eternità da quel bacio, invece erano passate solo due misere settimane: era stato così irreale, così breve, così intenso.
Cosa voleva significare quel bacio? Quali erano le intenzioni di Sirius?
Nelly non sapeva rispondere a queste domande. Così preferì distrarsi e immergersi nella lettura dei sonetti, iniziò a sfogliare sommariamente le pagine fino a quando il libricino, che sembrava essere stato già letto, si aprì sul ventitresimo sonetto:
 
 Come un pessimo attore in scena
colto da paura dimentica il suo ruolo,
oppur come una furia stracarica di rabbia
strema il proprio cuore per impeto eccessivo,
anch'io, sentendomi insicuro, non trovo le parole
per la giusta apoteosi del ritual d'amore,
e nel colmo del mio amor mi par mancare
schiacciato sotto il peso della sua potenza.
Sian dunque i versi miei, unica eloquenza
e muti messaggeri della voce del mio cuore,
a supplicare amore e attender ricompensa
ben più di quella lingua che più e più parlò.
Ti prego, impara a leggere il silenzio del mio cuore
è intelletto sottil d'amore intendere con gli occhi.
 
 
Rilesse per bene le parole e pensò che il libro non si fosse aperto su quella pagina per puro caso.
Cosa voleva essere quello, Sirius?! Un messaggio subliminale? immaginò Nelly di dire al suo amico. Non gli bastava di certo un sonetto per giustificare le sue azioni; così la ragazza chiuse arrabbiata il libricino e lo ficcò nella borsa, per poi mettersi con le braccia incrociate sul petto, con sguardo minaccioso perso nel vuoto.
"Era un libro noioso?" chiese una persona alle sue spalle.
Nelly si voltò scocciata per vedere chi fosse il suo fastidioso interlocutore che stava interrompendo il suo flusso di pensieri, ma fu costretta a ricredersi: di fronte a sè c'era il bellissimo Drew, che sfoggiava un sorriso da togliere il fiato.
"Drew! Stavo per mandarti al diavolo, lo sai?!" disse Nelly ricambiando il sorriso.
Il ragazzo le tese una mano e l'aiutò ad alzarsi.
"Senza un motivo valido?"
Nelly fece finta di pensarci un po', per poi annuire con un sorrisino soddisfatto.
I due aspettarono il momento della partenza parlando del Quidditch e delle strategie da attuare durante la partita contro i Corvonero: Nelly voleva vincere, era una questione di vita o di morte.
"Certo che quella McKinnon non molla il tuo amico neanche per farlo respirare.." disse Drew indicando con un cenno del capo qualcosa, o meglio, qualcuno alle spalle di Nelly. La ragazza si voltò facendo svolazzare i suoi capelli biondi diventati troppo lunghi e si ritrovò a guardare uno spettacolo a cui avrebbe volentieri rinunciato: Marlene, attaccata a Sirius le sussurrava nell'orecchio paroline sdolcinate, mentre il ragazzo accortosi di essere osservato da niente di meno che Nelly, cercava di divincolarsi da quella presa invadente. Nelly e Sirius rimasero per un po' a guardarsi uno negli occhi dell'altra, finchè la Grifondoro non fu distratta dall'arrivo di James Potter.
"Ecco la cercatrice migliore del mondo, non che la mia migliore amica!" disse il quattrocchi sollevando Nelly da terra, come al solito.
Drew si sentì un po' sopraffare dalla gelosia provocata dalla complicità che c'era tra Nelly e il cacciatore, ma riuscì a scacciarla via quando pensò che i due erano soltanto buoni amici; si doveva preoccupare piuttosto dell'intenso scambio di sguardi che la sua cercatrice aveva avuto con quell'arrogante di Black.
Sirius, invece, si sentiva davvero in imbarazzo, era infastidito dal comportamento di Marlene e se il suo buon senso gli aveva consigliato di aspettare qualche giorno prima di scaricare la Corvonero, la sua impulsività invece lo intimò a farlo il prima possibile: le avrebbe parlato dopo il banchetto, era deciso.
Quando riuscì a svincolarsi da lei, raggiunse i suoi amici nello scompartimento e notò con stupore che mancava il mai - in - ritardo Remus. Fu difficile scegliere dove sedersi: scegliere di avere anche un minimo contatto fisico con Nelly sedendosi accanto a lei o piuttosto essere vittima del suo sguardo risentito che l'avrebbe sicuramente intrappolato sedendosi di fronte?! Decise infine di prendere posto di fronte alla ragazza, la quale non alzò minimamente lo sguardo tanto era concentrata nel ricopiare la planimetria dei sotterranei del castello di Hogwarts. A gambe incrociate sul sedile del treno, mentre si mordeva il labbro e sbuffava per cacciare i lunghi capelli biondi dalla sua visuale, Nelly cercava di dare il suo contributo alla Mappa del Malandrino, sebbene non fosse la più brava a disegnare della combriccola; Sirius rimase un po' incantato a guardarla impegnarsi, mentre lei si sforzava di tenere gli occhi incollati sulla pergamena per non posare il suo sguardo assassino su di lui. Proprio quando il ragazzo era sicuro che Nelly stesse per cedere, Remus entrò nello scompartimento con il fiatone ed una nuova cicatrice sul volto che lasciò tutti sorpresi.
"Ehi Remus, ma quella c.. AHI!" iniziò a dire James e avrebbe continuato se non fosse stato per il pizzico doloroso di Nelly e il calcio negli stinchi di Sirius.
I due ragazzi guardarono minacciosamente il giovane Potter, il quale la maggior parte delle volte mancava di tatto. L'unico rimasto in silenzio e fermo era stato Peter che si limitò ad alzare una manina cicciottella per salutare Remus.
Per Peter fu quasi un sollievo vedere il suo amico con una nuova cicatrice: almeno così non sarebbe più stato l'unico poco considerato per la sua avvenenza nel gruppo dei Malandrini. Se James aveva il fascino del giocatore di Quidditch, Sirius non poteva competere con nessuno, nemmeno con quelli più grandi di lui. Il giovane Black aveva un fascino innato, un'eleganza che sembrava essergli stata cucita addosso: era impossibile che non venisse notato. Non solo era bello esteticamente, con il suo fisico slanciato, i suoi lineamenti fini e perfetti, i suoi occhi di ghiaccio; ma era anche affascinante, con quell'aria da ribelle che gli conferivano i suoi capelli spettinati e riccioluti, quel suo sguardo arrogante e sicuro di sè stesso. Come se non bastasse, Sirius era anche un ragazzo brillante, dotato di un ottimo senso dell'umorismo e intelligente.
Era facile per uno come Peter sparire dietro l'ombra del famoso Sirius Black; e non c'era da stupirsi che una ragazza come Nelly si fosse presa una cotta per Sirius e non per lui. Non che ci avesse mai sperato, d'altronde. Peter sapeva di non essere un adone e tanto meno un genio; non sapeva in realtà come si trovava in uno dei gruppetti più popolari di Hogwarts, ma non era di certo per il suo fascino o per le sue capacità di mago. L'unica cosa che sapeva fare era starsene zitto e vivere sotto l'ala protettrice e privilegiata dei suoi amici, sostenerli e ridere delle loro malefatte e degli scherzi che facevano a Piton, senza curarsi minimamente del fatto che poteva esserci lui al posto del Serpeverde. Poteva solo rimanere a guardare Nelly, l'unica ragazza che gli fosse mai piaciuta, innamorarsi di Sirius ed essere ricambiata; perchè lui non era un genio, ma certe cose le capiva. Si vedeva lontano un miglio che Nelly aveva un debole per Sirius dall'inizio del primo anno e che Sirius, dietro quel suo orgoglio corazzato, aveva un occhio di riguardo per la bionda Grifondoro. Ed era inutile cercare di reprimere quell'invidia che sentiva crescere dentro di sé quando vedeva crescere l'amore fraterno fra Nelly e James o quando osservava la complicità tra lei e Remus; ancor peggio quando captava quell'alchimia che c'era tra il perfetto Sirius e la sua amata Penelope.
Per questo non fu troppo dispiaciuto quando vide sul viso di Remus una nuova importante cicatrice; gli sembrò quasi che il suo amico fosse suo pari, uguale a lui nell'ombra dell'esuberante fascino di Sirius e James.
 
Nessuno più durante il viaggio osò far notare a Remus l'evidenza della nuova cicatrice ed erano seriamente intenzionati a schiantare chiunque gliel'avesse fatto notare. Remus d'altro canto non era uno stupido e capì che i suoi amici facevano di tutto per guardarlo negli occhi senza soffermarsi sul segno indelebile del suo volto. E si sentiva in colpa per averli messi in una situazione così imbarazzante! Si era rifiutato di mettere il fondotinta di sua madre, perchè tanto non sarebbe servito a nulla: fra un mese si sarebbe aggiunto un altra ferita, un altro brutto ricordo da portare con sè per tutta la vita.
"Remus, ci sei?" chiese Nelly.
"Sì, dicevamo?"
Mentre Nelly spiegava a Remus le sue perplessità circa la planimetria del primo piano del castello, Sirius si sentiva ribollire di rabbia: la sua amica lo stava deliberatamente ignorando in ogni modo possibile.
"Sir?!" lo richiamò James mentre si aggiustava gli occhialetti, spingendoli indietro per vedere meglio.
"Jamie?" rispose Sirius cercando di sembrare disinvolto.
"Io e te dobbiamo parlare." disse Potter minacciosamente.
L'erede dei Black deglutì un po' angosciato; cosa voleva dirgli James?! Sperava davvero in cuor suo che James non avesse scoperto nulla, ma sapeva che nell'ultimo periodo non era riuscito a celare i suoi sentimenti nel migliore dei modi e probabilmente il suo migliore amico si era accorto del modo in cui guardava Nelly parlare e ridere con Remus.
Sirius rispose allo sguardo autoritario di James annuendo sommessamente e poi riprese a parlare di scherzi con Peter che era seduto al suo fianco. Più di una volta Marlene passò davanti al loro scompartimento, controllando con fare circospetto che Nelly non stesse parlando con il suo ragazzo. James notò anche questo e non potè fare a meno di ridere quando la ragazza passò per l'ennesima volta e Sirius sbuffò, attirando l'attenzione di tutti i Malandrini.
"Amico, sei proprio in trappola.." disse James portandosi le mani dietro la nuca per stiracchiarsi.
"Lascia stare.." borbottò Sirius, quasi nascondendosi nella sua sciarpa rosso-oro.
"Non mi dire che hai intenzione di mollarla, finalmente?!" chiese l'occhialuto ragazzo.
"Sarebbe anche ora, amico. - aggiunse Remus - Si vede che non sei preso da lei."
In tutto ciò Nelly, non riuscì a contenere il suo nervosismo e passò lo sguardo prima su James, poi su Remus ed infine su Sirius, vanificando tutti gli sforzi che aveva fatto per ignorarlo durante tutto il viaggio. Il ragazzo ricambiò quello sguardo e lo trattenne solo per qualche secondo, per non dare troppo nell'occhio.
"Hai ragione, Lunastorta... - disse Sirius riacquistando la sua sicurezza e fronteggiando lo sguardo serio della ragazza - Come sempre d'altronde."
Nelly riprese a disegnare nervosamente sulla pergamena, in qualche modo doveva distrarsi.
"Infatti, amico! - intervenne James - Hai schiere di ragazze ai tuoi piedi, perchè  uscire solo con una?"
La punta della matita di Nelly si ruppe a causa dell'eccessiva forza che ci aveva messo; Remus sfilò una matita dalla tasca della sua giacca e gliela porse. Nelly non capiva nemmeno il motivo di tutto quel nervosismo che la stava smascherando davanti a tutti: era semplicemente l'effetto che le faceva Sirius ultimamente. La metteva in soggezione, in imbarazzo, si sentiva una stupida. E la conferma arrivò subito dopo quando Sirius parlò.
"Esattamente,  io voglio essere libero!"
La vocina interiore di Sirius lo appellò "cretino!", perchè dopo quell'affermazione era certo che Nelly non avrebbe preso più sul serio quel bacio che si erano scambiati; la sua amica avrebbe pensato che Sirius andasse in giro a baciare chiunque, quando in realtà non era così. Per lui quel bacio non era privo di importanza.. Perchè era così idiota e impulsivo?! Quanto avrebbe voluto tornare indietro per dire al suo amico James che si sbagliava, che voleva bene ad una persona in particolare e le altre potevano andare al diavolo per quanto gli riguardava.
Ma ormai il danno era fatto.
"Dovete scusarmi - disse Nelly alzandosi - Per quanto sia vostra amica, non sono ancora pronta a sentirvi parlare delle vostre idee maschiliste di libertà."
E così dicendo, buttò sul sedile la pergamena e uscì dallo scompartimento sbuffando. Aveva decisamente bisogno di prendere un po' d'aria; era stato davvero sciocco da parte sua illudersi che per Sirius quel bacio significasse qualcosa. Invece era solo uno dei tanti baci che aveva dato ad una delle sue tante fan. E la cosa che la faceva più imbestialire era il fatto che lei si era lasciata baciare, glielo aveva permesso, dandogli così l'occasione di capire i sentimenti che lei provava per lui. Si era mostrata ancora una volta vulnerabile e tremendamente stupida. Lei era solo un'amica per Sirius, un'amica con cui parlare di Quidditch, di musica e addirittura di ragazze. Possibile che non la vedesse come le altre?! Nelly era consapevole di essere dotata di poca femminilità e iniziava seriamente a pensare che probabilmente il suo modo di comportarsi e di vestirsi  avesse compromesso per sempre la sua vita sentimentale.. Possibile che i ragazzi la ignorassero e la trattassero come amica solo perchè non vestiva mai di rosa, preferiva i pantaloni alle gonne ed era perennemente in compagnia di ragazzi?
Lei non aveva assolutamente voglia di cambiare per piacere agli altri. Cercò di consolarsi in qualche modo e ricordò il modo in cui l'aveva guardata Drew più volte: l'aveva fatta sentire apprezzata per quella che era. Quando si decise a tornare nello scompartimento aveva già passato più di mezz'ora nel corridoio del treno; camminava a testa bassa pensando a cosa avrebbe detto ai suoi amici quando le avrebbero chiesto spiegazioni, ma fu riportata alla realtà quando si scontrò con qualcuno. Alzò lo sguardo e si ritrovò di fronte a due occhi gelidi come quelli di Sirius: era Regulus Black, così somigliante al fratello maggiore, a eccezione dei capelli corvini più ordinati e di qualcosa che in generale lo rendeva diverso da Sirius, qualcosa che Nelly non riusciva a spiegare.
"Fatti da parte, sanguesporco!" disse Regulus digrignando i denti.
Il più piccolo dei Black non aveva mai visto di buon occhio quella Penelope Hill, costantemente in giro con suo fratello e la combriccola dei suoi amici patetici.
Nelly sentì tutto il disprezzo che Regulus provava per lei e non potè fare a meno di tenere la bocca chiusa.
"Tu e tuo fratello vi somigliate così tanto.. ma solo fisicamente. Lui è sicuramente più gentile ed educato di te!" disse con lo sguardo pieno d'orgoglio e di risentimento.
Dietro Regulus spuntarono i suoi amichetti più grossi e stupidi, che gli serpeggiavano sempre affianco come due cani da guardia.
"Non ho motivo per essere educato e gentile con la feccia."
Il più piccolo dei fratelli Black ora era minacciosamente vicino a Nelly, la quale si sentì quasi perforata da quello sguardo gelido e freddo, tagliente.
"Regulus!" una voce eccheggiò alle loro spalle.
Nelly chiuse un attimo gli occhi e in quel frangente si ritrovò Sirius davanti, mentre la proteggeva dal fratello minore e lo prendeva per il colletto della camicia, ringhiando.
"Stalle lontano, fratello." disse Sirius minaccioso.
Regulus si divincolò dalla presa del fratello e sorriso guardando con pena Sirius.
"Come ti sei ridotto, Sirius... Tutto questo per una sanguesporco?!" chiese retoricamente mentre con disinvoltura dava le spalle al fratello maggiore, seguito dai suoi amici.
Sirius ebbe lo slancio di inseguirlo per prenderlo a pugni, ma Nelly lo bloccò, parandosi di fronte a lui.
"No, Sirius. Davvero, non ne vale la pena.." lo supplicò la ragazza con una voce insolitamente dolce.
Il ragazzo cambiò espressione, da furibondo divenne stupito di sentire quelle parole, con quella voce, quell'intonazione che non sentiva da tempo. I due si guardarono a lungo negli occhi, finchè la signora col carrello dei dolci li interruppe.
Sirius la maledisse mentalmente, perchè pensò che quello sarebbe stato un buon momento, per parlarle, spiegarle le ragioni di quel bacio. Ma niente da fare. "Grazie signora" disse nella sua testa.
 
Durante la cena Sirius mangiò poco e niente, stranamente. Tutti si stupirono, infatti lui era il Malandrino più vorace e vederlo a malapena sfiorare il cibo fu un evento a cui pensavano non avrebbero mai assistito. La realtà era che Sirius aveva molti pensieri per la testa: aveva detto a Marlene in treno che dopo cena le avrebbe parlato e si sa, la frase "ti devo parlare" non promette mai nulla di buono. Per questo la McKinnon lo stava fissando minacciosamente e costantemente da quando tutti gli studenti si erano seduti ai tavoli delle loro case per la cena. Sirius non sapeva come spiegare a Marlene che... non la voleva più e che non l'aveva mai voluta. Non era un maestro di diplomazia e tanto meno dire le cose con tatto e sensibilità non rientrava tra le sue abilità. In più aveva promesso a sé stesso che avrebbe parlato a Nelly subito dopo aver chiarito la situazione con Marlene. Doveva dirle ciò che provava e che per lui, lei era l'unica. L'unica amica, l'unica ragazza che davvero gli piacesse. Non sopportava più quella freddezza che c'era tra loro due, quell'indifferenza che lei cercava di ostentare ogni qual volta si trovavano vicini e che irrimediabilmente terminava con un intenso scambio di sguardi. Gli occhi, loro sì che sapevano parlare e dire le cose giuste.
 
Non appena il banchetto finì, Marlene raggiunse Sirius, che ancora stava parlando con James. La Corvonero incrociò le braccia sul petto e richiamò l'attenzione di Sirius.
"Allora, di cosa devi parlarmi?!" disse con fare dispettoso.
Nelly alzò immediatamente lo sguardo e Marlene la guardò velenosa.
"Non qui." rispose Sirius, trascinando Marlene fuori dalla sala grande.
"Ahi ahi ahi ahi. - esclamò James mentre si alzava - Cosa darei per sapere cosa dirà Sirius a Marlene per mollarla."
"James, fatti gli affari tuoi." consigliò Remus.
Nelly rimase in silenzio ma nella sua testa c'era un rumore terribile causato dal vorticare costante dei suoi pensieri che non riusciva nemmeno a mettere in ordine.
Una volta in sala comune, al posto di andare a dormire come fecero tutti gli altri, rimase sul divano rosso, vicino al caminetto, a leggere un libro che le aveva consigliato Daniel. Ultimamente non faceva altro che aprire un libro e abbandonarlo per un altro, ma questa volta si era promessa di finire I Miserabili di Victor Hugo prima di inziarne uno nuovo. Si immerse nella lettura, ma il suo pensiero andava a Sirius che ancora non era tornato e che probabilmente stava ancora parlando con Marlene. Una parte della sua mente, quella più ostinatamente romantica e sognatrice, sperava che sarebbe tornato in Sala Comune per professarle amore eterno; quella più razionale, invece, sapeva che non sarebbe cambiato assolutamente nulla: lei avrebbe continuato a tacere e a sotterrare i suoi sentimenti per non rovinare un'amicizia, mentre lui avrebbe continuato a volare di fiore in fiore e a trattarla da amica. Sentiva sulle sue spalle due folletti: quello ottimista che le diceva di non perdere mai le spereanze e quello pessimista che le  consigliava di rimanere con i piedi ben saldati al terreno.
La ragazza sbuffò  e cercò di immergersi nella storia: peccato che era arrivata proprio al punto in cui la povera Eponine assiste allo scambio di parole d'amore tra Marius e Cosette.
"Dannazione!" esclamò nella Sala Comune vuota, scaraventando il libro sul pavimento.
"In questo periodo non trovi un libro che ti piaccia, a quanto pare.." disse Drew appena entrato nella sala circolare, perfetto nella sua divisa con la spilla a forma di P appuntata con precisione sul petto.
Nelly si sforzò di sorridere, mentre Drew si toglieva il mantello, lo adagiava sulla poltrona e si sedeva affianco a lei.
"Tutto bene?" le chiese, puntando i suoi occhi scuri e caldi in quelli di Nelly verdi e cristallini.
"Tutto alla grande.." rispose la ragazza, raccogliendo il libro.
"C'era del sarcasmo in questa risposta?"
"Tu che dici?!"
Drew sorrise e il cuore di Nelly si sciolse un po': era strano l'effetto che le faceva quel ragazzo. Nelly era affezionata a Drew, gli voleva bene, le piaceva, era un ragazzo bellissimo; ma quando incontrava il suo sguardo o sfiorava la sua pelle per sbaglio non provava le stesse emozioni che provava quando succedeva con Sirius, non sentiva le farfalle nello stomaco. Drew aveva la capacità di farla sentire speciale nei momenti in cui si sentiva un fallimento completo e Nelly si stupiva ancora che un ragazzo bello e famoso come lui perdesse ancora del tempo con lei, inutile ed insignificante ragazzina del terzo anno. Eppure ora lui era seduto vicino a lei, la osservava e la faceva sentire speciale. Le vennero in mente i commenti che facevano le altre ragazze di Grifondoro su Drew: si lamentavano del fatto che non desse alcuna possibilità a nessuna di loro e dicevano che avrebbero pagato oro per vederlo sorridere e per uscire con lui almeno una volta. A Nelly sembrarono strane quelle parole, perchè il Drew che conosceva lei era sempre sorridente, disponibile, per niente "montato" - come lo chiamavano le ragazze. Doveva ritenersi una privilegiata?
"Sai, l'altro giorno mi è capitato di passare del tempo con le ragazze.. - iniziò a dire Nelly mentre Drew sgranava gli occhi stupito - Strano no?!"
Il ragazzo emise una risata calda e contagiosa.
"E...? Cosa hai scoperto?"
"Ho scoperto che hai molte fan, ma che tu non dai una possibilità a nessuna... Perchè?" chiese Nelly curiosa.
"Semplice: non mi piacciono. Perchè le dovrei illudere?"
Il suo ragionamento non faceva una piega, ma non si spiegava ancora come a Drew non potesse piacere Jaqueline Woodstock del sesto anno, per esempio, bella, alta, con degli splendidi occhi blu e i capelli neri e lucidi, e invece perdesse tempo con lei, scialba e insignificante.
Drew sapeva che Nelly stava cercando di capirlo, poteva sentire il ticchettio degli ingranaggi del suo cervello.
"Però potresti .."
La ragazza iniziò a parlare, ma qualcuno entrò come una furia in Sala Comune: Sirius. Aveva l'aria di chi aveva discusso molto e aveva perso la pazienza, era furioso; e come se non bastasse, il suo sguardo cadde sul braccio di Drew che avvolgeva la spalla di Nelly, ranicchiata accanto al ragazzo, con gli occhi sgranati, come se fosse stata colta in flagrante mentre faceva qualcosa di sbagliato.
Sirius passò lo sguardo su entrambi velocemente, quasi a volerli esaminare, per poi accorgersi che era stato tremendamente indiscreto.
"Buonanotte." disse glaciale lasciandoli da soli, a suo malgrado.
Il suo desiderio di sapere a tutti costi però lo portò ad origliare un'altra volta la conversazione di quei due.
"Dicevi?" disse Drew.
"Sì, dicevo che ... - continuò Nelly cercando di riprendersi - Potresti almeno dare una possibilità alle tue fan. Non mi sembri tipo che crede nel colpo di fulmine.."
"Stai parlando proprio tu.." rispose Drew ridendo amaramente.
"Che vuoi dire scusa?"
"Non mi sembra che tu mi abbia dato una possibilità." affermò Drew lasciando senza parole la cercatrice.
Sirius, seduto sulle scale nel frattempo, si sentì quasi mancare. Come se fosse stato colpito da un Pietrificus Totalus.. A quanto pareva Drew si era dichiarato a Nelly e lei l'aveva rifiutato; che stupido era stato a perdere del tempo con Marlene!
Gongolava di gioia, ma la sua felicità sarebbe durata poco.
"Potrei ripensarci.." disse Nelly senza badare a quello che stava dicendo.
Il suo lato impulsivo aveva preso il sopravvento: non le importava più delle conseguenze, di ciò che era giusto e di ciò che era sbagliato. Voleva vivere. Se non faceva follie alla sua età, quando le avrebbe fatte?!
"Davvero?" chiese Drew speranzoso, mentre Sirius avrebbe tanto voluto prendere a testate il muro.
"Sì." disse con fermezza la ragazza.
"Non hai nessun'altro per la testa, il tuo cuore è libero, ora?" chiese con insistenza il capitano.
Nelly sapeva che il suo cuore non era per niente libero e che nella sua testa eccheggiava solo l'immagine del bacio con Sirius, ma gli rispose annuendo la testa. La Nelly razionale la rimproverava, ma cercò di cacciarla via.
Sirius non sentì alcuna risposta e per un istante pensò di palesarsi in Sala Comune, di intromettersi nella loro conversazione e di dire a Nelly che l'amava e che voleva solo lei.
"Quindi mi concederai un appuntamento ad Hogsmeade questo sabato?" chiese Drew scoppiettante di gioia.
Sirius poteva sentire anche dietro un muro la contentezza che provava il perfetto King e sentiva crescere sempre di più la gelosia dentro di sé.
"Va bene, sabato ad Hogsmeade, io e te."
I due giocatori di Quidditch si sorrisero e Nelly pensò di aver fatto la cosa giusta.
 
Sirius salì le scale ed entrò nel suo dormitorio, dove i suoi amici lo aspettavano in trepidante attesa.
Si buttò sul letto a peso morto e iniziò a dare pugni sul materasso del letto.
"Amico, io e te dobbiamo parlare." disse James sedendosi ai piedi del suo letto.
Sirius prese il cuscino e se lo mise sulla faccia.
"Non ora, Jamie. Non è un buon momento."
"Invece parliamo ora." disse James con tono imperatorio, strappando il cuscino dalla faccia di Sirius.
Anche Remus e Peter si erano avvicinati al letto di Sirius.
"Hai lasciato Marlene?" chiese Lunastorta.
"Sì, l'ho lasciata. E' stato più difficile del previsto, ma me ne sono liberato." disse Sirius sentendosi anche un po' cattivo.
Marlene lo aveva supplicato, si era messa in ginocchio, aveva pianto, ma lui era stato irremovibile.
"Finalmente!" esclamarono Remus e Peter in coro.
"Ora potrai dichiarare il tuo amore a Nelly.." disse James con un sorriso sornione dipinto sul volto.
Sirius si mise seduto e squadrò il suo migliore amico, stupito.
"Guarda che non sono un cretino: pensi che non me ne sia accorto di come guardavi Nelly nell'ultimo periodo?!" esclamò Potter lanciando con violenza il cuscino in faccia a Sirius.
Remus rise di gusto, mentre Peter era immobile a fissare il vuoto.
"Lo avevamo capito tutti, tranne te a quanto pare, Sirius." aggiunse Lupin.
"Anche voi?" chiese Sirius indicando Peter e Remus.
"Ora sei pregato di raccontarci i retroscena." ordinò James con le braccia incrociate sul petto.
Così Sirius raccontò ai Malandrini di quando aveva sentito Nelly e Drew mettersi d'accordo per un appuntamento e di come le sue speranze si erano infrante e che per consolarsi aveva deciso di fidanzarsi con Marlene, in un vano tentativo di far ingelosire Nelly. Raccontò del bacio che si erano scambiati prima di Natale e della sua strana reazione, e infine di ciò che aveva sentito dire qualche minuto prima.
"VI SIETE BACIATI?" chiesero i tre Malandrini in coro.
"Sì, sono stata io a baciarla... - ammise Sirius - Ho lasciato Marlene perchè volevo dire a Nelly tutto, ma è troppo tardi ora."
"Fattelo dire, Sirius: sei un perfetto idiota." disse Remus quasi arrabbiato.
Lui sapeva tutto e il fatto che Sirius avesse preferito comportarsi da orgoglioso qual era lo faceva imbestialire.
"Nelly ti voleva e ti vuole ancora, ne sono convinto!" esclamò Lunastorta.
"Fidati amico, non ne saresti così convinto se avessi visto quei due parlottare intimamente in Sala Comune. Sabato usciranno insieme.."
"Tu devi parlarle.." lo intimò James.
"Non se ne parla, che figura farei?! Voi non avete visto il suo sguardo disgustato dopo il bacio..."
"Metti da parte quel dannato orgoglio e parlale, ORA!" gli ordinò Remus.
Gli altri lo guardarono stupiti, perchè raramente Remus diventava così severo nei loro confronti.
"E' inutile ormai. Le cose dovevano andare così evidentemente.."
"Allora meglio così per lei - disse Remus - Vuol dire che non ci tieni a lei così tanto come dici."
Sirius non riuscì a replicare a quell'affermazione ingiusta e priva di senso per lui. Sembrava quasi una provocazione.
"Promettetemi di tacere, Nelly non deve sapere nulla o si rovinerà anche la nostra amicizia." disse Sirius implorante.
James, Peter e Remus si guardarono e alla fine annuirono in accordo.
Quella notte Sirius fu tormentato dagli incubi, sogni in cui Nelly era felice e convolava a nozze con Drew e invece lui rimaneva da solo, con il cuore infranto e con il suo orgoglio a rovinargli la vita. Si sentiva terribilmente patetico a fare sogni del genere.
 
Quel sabato Nelly uscì davvero con Drew, passò una giornata meravigliosa assieme a lui  e non si pentì minimamente di avergli dato una possibilità. Si sentiva stranamente soddisfatta della decisione che aveva preso, alla luce del comportamento immaturo di Sirius che, dal giorno dopo della rottura con Marlene, aveva iniziato a fare il piacione con tutte le ragazze di Hogwarts. Durante il sabato mattina uscì con ben quattro ragazze diverse e, in un tempo relativamente breve, divenne il latin lover della scuola, quello che faceva cadere tutte ai suoi piedi con un occhiolino. Era il suo modo per distrarsi, per non pensare costantemente a Nelly e a ciò che aveva perso per il suo stupido orgoglio.
Nelly e Drew invece continuarono a frequentarsi più assiduamente e passare il tempo insieme, senza però trascurare i suoi amici Malandrini. Infatti i loro piani andavano avanti a gonfie vele, seppur con qualche difficoltà. Nelly e Sirius avevano ripreso a parlarsi per il bene dei Malandrini, ma continuavano sempre a lanciarsi frecciatine e sguardi eloquenti; quando James chiedeva a Nelly come andassero le cose con Drew, lei diventava rossa e sviava l'argomento. Non voleva assolutamente parlare di quell'argomento davanti a Sirius.
 
Durante la partita di Quidditch tanto attesa da tutta la scuola per lo scontro Hill-McKinnon, i Grifondoro erano in netto vantaggio, grazie alle parate di King e ai punti segnati da Potter. Nelly però non riusciva a vedere il boccino, sembrava essersi dissolto. Marlene era nervosa e inviperita come non lo era mai stata: era convinta che Sirius l'aveva lasciata per Nelly e non riusciva a toglierselo dalla testa, anche se il suo ex ragazzo ormai frequentava una ragazza diversa al giorno. Era decisa a fargliela pagare in un modo o nell'altro: quale occasione migliore di una partita di Quidditch?!
Così quando entrambe videro il boccino librarsi nel cielo nuvoloso, le due cercatrici si lanciarono nell'inseguimento; Nelly era nettamente in vantaggio e afferrò il boccino, frenando con la scopa. Marlene fece finta di non accorgersene e la travolse con la sua scopa, colpendola alle tempie.
"Hill ha preso il boccino d'oro, Grifondoro vince!" disse il telecronista.
Ma tutti si accorsero che qualcosa non andava, Nelly si era accasciata sulla scopa e rischiava di cadere. Drew si precipitò verso di lei e la portò giù, evintando di farla cadere.
 
In infermeria c'era quasi tutta la squadra di Grifondoro, più i Malandrini, ad eccezione di Drew che chiedeva disperatamente a Madama Bumb di togliere dei punti alla McKinnon per il comportamento scorretto nei confronti di Nelly.
Arrivato l'orario di cena, Madama Chips cacciò tutti e diede il permesso di rimanere a solo uno dei Malandrini. James, Remus e Peter, insistettero con Sirius affinchè rimanesse con la sua amica e lui fu più che felice di rimanere al suo fianco. La ragazza aveva perso i sensi per la botta sulle tempie, si era svegliata nel pomeriggio con un terribile mal di testa e dopo aver bevuto una schifosissima pozione della curatrice si era rimessa a dormire. Sirius le teneva la mano e la guardava dormire come un angioletto, quando all'improvviso entrò qualcuno nella sala e protestò per poter rimanere.
"Signor King, c'è già il signor Black con la signorina Hill..!" esclamò sottovoce la curatrice.
Drew vide la scena e la rabbia che aveva accumulato in quel pomeriggio per l'incidente divenne incontenibile.
"Tu che ci fai qui?!" disse il capitano ferocemente.
"Sono suo amico.." rispose Sirius fronteggiando King, il quale posò lo sguardo sulle mani del ragazzo che stringevano quelle di Nelly.
"Beh, si da al caso che io sia il suo ragazzo - disse aspramente Drew - Ora sto io con lei, puoi andare."
Sirius con la solita arroganza che lo contraddistingueva, si alzò dal letto, baciò la fronte di Nelly sotto lo sguardo furioso e geloso di Drew e andò via dandogli una spallata, in segno di sfida.
Non si sarebbe arreso così facilmente.
 
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Salve a tutti, gente bellissima! Allora ho scritto questo capitolo in mezza giornata, oggi, perchè durante tutta la settimana non ho avuto molta ispirazione. Ho finito di leggere i Miserabili, ho visto anche il film con Amanda Seyfried e Hugh Jackman (consiglio vivamente di vederlo) e ho iniziato a leggere Ragione e Sentimento per l'ennesima volta. E come potete vedere, mi è servito perchè ho scritto un capitolo abbastanza lungo in mezza giornata. Se mi si stacca il braccio operato è colpa vostra, eh! Tutto questo per voi e per mantenere la mia promessa ad ogni costo, quindi per favore fatemi sapere in una recensione cosa ne pensate di questo capitolo e della storia in generale, è davvero importante per me, non ho lo stimolo e potrei non continuare a scrivere la storia senza il vostro entusiasmo o le vostre critiche.
Ringrazio ovviamente come al solito chi ha recensito, siete i miei tesori! 
Passando al capitolo ho inserito un po' di tutto, come avrete letto. Vi è piaciuta quella parte introspettiva su Peter? Che ne pensate del triangolo? Sì triangolo perchè ormai Marlene CIAOOONE!
Visto che non mi avete risposto al precedente capitolo nel banner, per dare un volto al giovane Sirius ho messo un giovane Ian Somerhalder.. Spero vi piaccia. In seguito deciderò chi scegliere tra Gary e Ian come prestavolto definitivo.

Beh, fatemi sapere eh!

Grazie a tutti anche a voi che non leggete, SCRIVETE DANNAZIONE. :))))

Baci 

Amy

PS: questa storia è ispirata ad una storia di triangoli realmente accaduta e vissuta dalla scrittrice stessa.
   
 
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