BENE
Quando Naruto ebbe chiuso la porta, emise un sospiro
spiritoso dalle sue labbra, era già
Girò la chiave e la tolse per lasciarla sul centro
tavola che c’era su un tavolino vicino alla porta. Una volta fatto, camminò
verso il salotto, dove Sasuke guardava svogliato la
televisione.
- Alla fine non ho capito niente del film- sussurrò il
moro cambiando canale.
- E’ quello che capita quando ti perdi la parte più
importante dopo il finale- gli rispose camminando fino a lui e sedendosi al suo
fianco.
Si voltò a guardarlo.
- Tu lo hai capito?- chiese.
- Io sono stato attento per tutto il film- gli
rispose.- Eccetto per il lasso di tempo in cui sono venuto a salvarti- disse
prendendo un popcorn dalla ciotola, sul suo grembo.
Sasuke rivolse la vista allo schermo
e non presto attenzione al fatto che Naruto non gli toglieva gli occhi di
dosso.
- Sono contento per te…- sussurrò infastidito, mentre
anche lui mangiava popcorn.
- Senti Sasuke, non ha
significato nulla per te quello che abbiamo discusso prima?- chiese fissandolo.
Sasuke tornò a guardarlo.
- Sì, ha significato molto però…non so come reagire,
chiaramente – disse lasciando la ciotola sul tavolo e posizionandosi in modo da
potersi guardare in faccia.
- Cioè? Reagire come?- chiese
sorpreso, accomodandosi pure lui meglio.
- Non so… mi sento un po’… strano…-
- Prendo il Sake?- scherzò
facendo finta di alzarsi.
- No – disse arrossendo e afferrandola per la
maglietta perchè tornasse al suo posto.
- Bene, allora di qualcosa- Sasuke
distolse lo sguardo, provocando che Naruto inarcasse un sopracciglio.- Stavolta
un “dimenticalo” non servirà a nulla, ricordalo- gli disse.
Sasuke alzò lo sguardo e lo guardò
direttamente.
- Dammi, un po’ di tempo perchè
possa fidarmi- sussurrò.
- Fidarti?- chiese sorpreso.
Adesso si che non capiva niente.
- Io…- incominciò.
- Sì, ok, hai sofferto, e allora? Questo ti rende
incapace di ricominciare a voler bene a qualcuno?- chiese alzandò
un po’ la voce. Sasuke sapeva che lui non gli avrebbe
mai fatto del male, a meno che non facesse lo stupido nuovamente, ma anche così
non era capace di aprirgli il suo cuore completamente.
- No è questo- davanti allo sguardo del biondo si
arrese- Ok, sì, però…non è che sono incapace…io sono ridotto a un caos,
dovresti saperlo ormai-
Naruto distolse lo sguardo e fece una smorfia, l’Uchiha era un mare di complicazioni, di per sé, era un caos
totale.
- Bene, non ti disturberò più, aspetterò finchè non ti decidi- disse alzandosi.
La sua piccola arrabbiatua
con il moro già gli era passata, sapeva che Sasuke
non era in mala fede, solo che aveva ricevuto tante bastonate che non gli era
rimasto altro che proteggersi dalla gente, anche quella a cui voleva bene. E
quello lo capiva.
- Ok- rimase a guardare come il biondo si dirigeva in
camera sua- vai a dormire?- chiese.
- Sì- rispose voltandosi- è già tardi, inoltre,
altrimenti si che domandi non potrò alzarmi neanche alle undici…-
- Capisco- disse spegnendo la tivù e alzandosi pure
lui- allora… buona notte- disse passandogli di fianco e chiudendosi in bagno.
Naruto sospirò, che situazione scomoda e sgradevole.
- Senti Sasuke, ti va se
dormiamo insieme?- chiese guardando come il moro infilava lo spazzolino da
denti in bocca.
Questi si voltò e lo guardò sorpreso, inarcando un
sopraciglio.
- Be’, se non ti va, fa niente…non ti obbligherò a
fare nulla…- disse negando a gesti.
Sasuke sputò e si riasciacquò la bocca e asciugandosela, mentre osservava il
biondo, parlò.
- Va bene, ma vieni tu nel mio letto- rispose uscendo
dal bagno- dimenticavo- disse ricomparendo mentre il biondo facevi saltelli di
gioia- voglio mani e denti puliti, capito?- chiese.
- Ok- rispose il biondo regalandogli un dolce sorriso,
che causò un lieve sfarfallio nello stomaco di Sasuke.
Che cosa strana: quella stessa mattina litigavano e
adesso sarebbero andati a dormire insieme. Quello si che era un bel casino.
Aprì l’armadio e prese un pigiama pulito, che indossò
dopo aver lanciato i vestiti in un cesto che sarebbe andato a finire in
lavatrice il giorno dopo. Non dovette aspettare molto a che Naruto facesse la
sua comparsa, il biondo era abbastanza tranquillo, portava in mano il suo
pigiama nuovo, al quale sembrava essersi affezionato.
- Io dormo sul lato destro- sbottò indicandolo.
- Ok- rispose l’altro togliendosi la maglia e
mettendosi quella del pigiama.
Lo guardò per qualche istante, lui e il petto che
aveva formato muscoli negli anni, instintivamente
abbassò lo sguardo e quando il biondo si portò mano ai pantaloni per
toglierseli, si rese conto di quello che faceva.
- Cálmati- disse a se stesso
Sasuke, chiudendo gli occhi, cercando così maggior concetrazione.
Naruto alzò un sopracciglio non perché avesse sentito
mormorare Sasuke, semplicemente per lo strano
comportamento del moro, anche se non ci fece troppo caso.
Una volta che si fu cambiato i pantoloni
si mise a letto e si coprì con le lenzuola, tutte le volte che si infilava nel
letto aveva freddo, per quanto caldo facesse all’esterno; potè
notare come il suo leggero temblore sorprendesse Sasuke dato che questi si incorporò leggeremente
e si voltò a guardarlo, dal momento che si era sdraiato dandogli le spalle.
- Vuoi un’altra coperta?- chiese stranito, normalmente era lui ad avere freddo, non
gli altri.
- No, è solo una reazione spontanea, mi
viene sempre da tremare quando mi infilo tra le coperte- rispose con un dolce
sorriso.
Sasuke non fece altre domande, tornò
a coricarsi e spense l’unica luce che illuminava la stanza con un bel colore
arancio, quella del suo comodino.
Naruto deglutì, stava dormendo con Sasuke,
in quel letto enorme coperto da cuscini, guardò di fronte a sé, le luci delle
case filtravano attraverso la finestra che aveva di fronte, illuminando la
stanza e il piccolo terrazzo. Proseguì con il suo studio e i suoi occhi si
soffermarono sulla poltrona e il tavolino che aveva al suo fianco, dove Sasuke aveva lasciato un libro e una tazza da the, il
giorno dopo avrebbe dovuto riportarla in cucina,voltò
il capo e osservò l’altra enorme finestra
della stanza , da l’ si che si risucivano a
vedere bene le luci di Konoha, abbasò
lo sguardo e trovò la foto del team 7, sorrise, quel gruppo si era separato,
aveva avuto nuovi membri e alla fine si era ricongiunto, quandò
finì la sua ispezione, deglutì nuovamente e guardò di sottecchi la nuca di Sasuke, il collo della camicia si abbassava sul retro e
lasciava scoperto le preziose ossa che aveva baciato qualche ora prima,
istintivamente si tocco le labbra con i polpastrelli, cercando di ricordare la
sostanza cremosa della pelle di Sasuke, quella pelle
lattiginosa, vulnerabile, delicata…e si odio a se stesso per non risucire a ricordare i baci che gli aveva dato la notte
precedente, le carezze, le strette, i morsi…definitivamente si odiava per non ricoradre quella pelle. Abbasò
lentamente la mano e l’infilò sotto le coperte, posandola sopra lo stomaco,
allacciando le dita con quelle dell’altra mano, assumendo una posizione di
riflessione pacifica.
- Smetti di muoverti- sbottò all’improvviso Sasuke, durante le sue missioni aveva imparato a dividere
la stanza con Naruto e in diverse occasioni, il letto, ma non era come quando
dormiva con lui quando lui stesso era esausto e si addormentava di botto, così
come il suo compagno..
- Se mi sono a malapena mosso!- esclamò voltandò il capo verso Sasuke,
dato che era tornato a fissare il soffitto.
- Però ti sei mosso, per cui ora rimani immobile-
disse.
Naruto brontolò un po’ prima di tornare alla sua
posizione originaria, con la faccia rivolta al soffitto e le mani allacciate
tra di loro. Chiuse gli occhi e tentò di dormire ma quando ci provava si distraeva
con una fragranza che lo lasciava stupito, certo, il letto di Sasuke, lì lui dormiva e trascorreva la maggior parte del
tempo. Non riusciva a descrivere a parole quel profumo, era dolce, gli
ricordava il sandalo…senza sapere come né perchè, il
suo corpo incominciò a rilassarsi e le sue palpebre pesavano sempre di più, era
come se qualcosa o qualcuno gli inducesse il sonno…ma certo, il sandalo…secondo
Ino il sandalo si utilizzava come essenza rilassante,
che induceva il sonno, quasi un sedante… e l’idiota di Sasuke
aveva le lenzuola impregnate di sandalo…o forse lui stesso ne era impregnato.
Non lo sapeva…sapeva solo di voler dormire…
Aprì gli occhi di colpo e si trovò faccia a faccia
col suo comodino, tardò un po’ a reagire, si era svegliato per colpa di Naruto,
che si era messo a russare debolmente, ma anche se lo faceva appunto
debolmente, per lui era già rumoroso, abituato a dormire da solo, nel silenzio,
e all’improvviso dormire con qualcuno che si muoveva moltissimo e che russava,
per lui era troppo. Non si era ancora abituato alla novità.
Si voltó leggermente per
vedere Naruto, che in quel momentio gli stava dando
un leggero pugno alla spalla, quando lo vide si accorse: l’idiota era senza
coperte e si muoveva inconsciamente verso di lui, cercando il calore perduto.
Brontolò e si incorporò, prendendo la coperta la lanciò sul biondo e tornò a
coricarsi, questa volta con la faccia rivolta verso di lui, forse se lo sentiva
da più da vicino, avrebbe finto con l’abituarsi e non si sarrebbe
svegliato ogni ora.
Si incorporò lentamente, cercando di fare il minor
rumore possibile. Una volta incorporatosi, cercò le ciabatte e si alzò
definitivamente, si
diresse verso la poltrona a raccogliere la tazza da the che aveva lasciato nel
pomeriggio e uscì dalla stanza, verso la cucina. Una volta lì lavò la tazza e
poi andò in bagno a farsi una doccia. Guardandosi allo specchio, acarezzò lentamente il marchio rosso sul suo collo e lo
premette leggermente, chiudendo gli occhi.
Al contrario di Naruto, lui si ricordava di tutto, tuttavia smaniava per
recuperare la risolutezza di quella notte; senza dubbio, quella notte aveva
lasciato che il suo corpo prendesse il sopravvento e si era reso conto che quello
che davvero desiderava era stare tra le braccia di qualcuno, ricevendo carezze
e baci di cui sentiva la mancanza come nient’altro su questo mondo. Scosse la
testa e si
svesti per fare la doccia.
Dieci minuti più tardi usci dal bagno e si cinse un
asciugamano sui fianchi, raccolse i vestiti e lanciò gli indumenti intimi nel
cesto, riportando in camera il pigiama, che lasciò sopra la scrivania, più
vicina. Aprì un cassetto e tolse gli indumenti intimi, assieme a dei pantaloni
neri e un jersey dal collo alto blu mare, ultimamente si tratteneva nelle
tonalità scure. Mentre si stava cambiando Naruto aprì gli occhi, arrossendo
all’improvviso all’incontrarsi il torace di Sasuke a
malapena due metri di distanza.
- Buon giorno – lo sentì dire mentre si infilava il
jersey.
- B-buon giorno- disse
incorporandosi, grattandosi leggermente la nuca i un
gesto imbarazzato.
- Vado in panificio, vuoi qualcosa?- chiese
guardandolo.
- Un Croissant di cioccolato!- esclamò facendo un salto nel letto.
- Ok, ok, non ti esaltare…- disse in tono divertito.
- Senti Sasuke- disse Naruto
in un tono più serio e smettendo di saltellare.
- Si?- chiese voltandosi.
- Le lenzuola erano impregnate di sandalo?- chiese.
Sasuke assentì con il capo.
- Perché?- lo sentì chiedere, una volta che mise le
mani sulla maniglia della porta.
- Soffro di insonnia, anche se grazie a te ieri ho
dormito bene.- disse chiudendo la porta e dirigendosi in bagno a pettinarsi.
Naruto arrossì violentemente. Era stato ironico o
sincero? Non volendo rimanere col dubbio corse verso il bagno, intrappolando Sasuke porpiro quando questi stav per uscirne già pettinato e profumato di un odore di
pesca fresca, che gli provocò una sensazione di freschezza e relax. Scosse il
capo. Sasuke e i suoi maledetti odori! Anche se l’Uchiha profumava già di buono, senza avere bisogno di qualche
colonia… arrosì in modo violento nuovamente, con che
paranoia si era alzato quella mattina.
- Ti senti bene?- gli chiese, anche se per qualche
ragione la sua voce suonava distante …
- Si!- rispose energico, tanto che Sasuke
inarcò un sopracciglio, confuso.
-D’accordo, allora vado a fare la spesa- disse
dirigendosi verso il soggiorno.
- Ehi Sasuke!- disse ricordandonsi all’improvviso il motivo per cui era andato a
cercarlo.
- Si?- chiese voltandosi.
Naruto si morse il labbro: Sasuke
quel giorno era così sexy…
- Lo hai detto ironicamente?- chiese
Tremendamente sexy… tremendamente caldo…
-No, ero sincero. Mi ci è voluto un po’ per
addormentarmi all’inizio, dopo però non più. Sei riuscito a tranquillizzarmi e
rilassarmi- gli rispose con un sorriso dolce.
- Non per merito del sandalo?- chiese distogliendo la
vista da lui.
-No, era una sensazione diversa a quella che ho quando
mi addormento con quel profumo-
Non potè evitare che le sue
gote si imporporassero.Perchè
Sasuke riusciva a provocargli quella marea di
sensazioni con solo parlargli?
-Vado- disse andando verso
l’ingresso, dove prese la sua giacca.
Chiuse la porta dietro di se e inspirò profondamente.
Ogni giorno era possibile notare come l’inverno fosse alle porte, i giorni
lentamente si facevano più brevi , i termometri si
abbassavano alla stessa andatura…e con quella stagione lui riusciva a
tranquillizzarsi, i suoi pensieri si raffreddavano e aveva tempo per
rifletterci sopra con più calma, anche se qualcosa gli suggeriva che
quell’inverno sarebbe stato diverso.
Come sempre, si sorprese di vedere la quantità di
persone che c’era in strada di buon ora, anche così
non ci fece caso e prosegui fino al panificio, dove incontrò Kakashi.
- Buongiorno, Sasuke- lo
senti dire prima ancora che si fosse voltato.
- Buongiorno Kakashi-
rispose prendendo il posto dietro di lui.
- Ricordati che domani abbiamo
una sessione lavorativa a squadre- disse voltandosi a guardarlo con un suo
tipico sorriso.
- Sé- rispose seccamente.Il rapporto con Kakashi non
sarebbe mai tornato ad essere lo stesso di prima, per di più, il jounin sembrava parecchio contento di Naruto come allievo.
- Non essere così freddo con me, ti stai autopunendo,
a volte, per idiota che sembri, dovresti ascoltare Naruto, ha cose intelligenti
da dire-
Sasuke alzò la
testa sorpreso.
- Pensavo fossi arrabbiato con me.-
gli disse guardandolo dritto in faccia.
- Ah…addolorato e arrabbiato non sono la stessa cosa
sai? Sono addolorato perché non hai ascoltato quello che ti dissi quel giorno
che te ne andasti, tuttavia non sono arrabbiato, non potrei mai esserlo con i
miei allievi, per quanto idiotamente tu ti comporti-
Abbassò lo sguardo e abbozzò un timido sorriso: Kakashi sarebbe sempre stato Kakashi
e con quelle parole gli aveva dimostrato che lo capiva veramente e che non
aveva motivo di avercela con lui, per quanto idiotamente
si comportasse, come aveva detto.
- Allora, un filone di pane e sei crossaint
al cioccolato- disse Ka kashi
quando venne il suo turno- e tu cosa prendi Sasuke?-
gli chiese.
- Eh?-
-Andiamo, offro io, permittimi
di fare qualcosa per voi.
- Un filone di pane, un croissant dal cioccolato e
della torta ensaimada*…-
disse guardandolo sopreso.
- Allora tutto questo, signorina- disse Kakashi alla commessa con un sorriso.
- Ecco qui, sono 2500 ryou -
Kakashi la pagò, prese la sua borsa e
diede l’altra a Sasuke.
- Ebbene?- chiese mentre camminavano.
- Bene cosa?- chiese levando lo sguardo per guardarlo.
- La tua relazione con Naruto ha dato qualche frutto?-
chiese.
- Non ti si può ingannare, vero?- rise leggermente,
come li conosceva bene Kakashi…
- Vero…-
- Bene, progredisce.- fu l’unica cosa che si azzardò a dire.
- Sono contento, bene, a domani- disse scomparendo
all’improvviso, come era sua abitudine.
Sospirò rassegnato; Kakashi
sempre sarebbe stato Kakashi, così facendo non
avrebbe mai torvato una donna…a meno che non fosse
come lui…cosa poco probabile, Kakashi sempre sarebbe sato l’eterno scapolo, gli si addiceva di più.
Quando giunse a casa senti la doccia, Naruto si stava
facendo la doccia e il ragazzo era piuttosto lento, perciò decise di
apparecchiare e fare della cioccolata calda, dal momento che gli piaceva abbastanza
come idea ed era sicuro che pure a Naruto, per cui si mise il grembiule e a
cucinare. Una volta che ebbe servito le tazze, comparve il biondo, vestito con
dei pantoloni neri e un jersey bianco.
- Ho incontrato Kakashi-
disse sedendosi.
- A certo, è vero, domani abbiamo
allenamento con lui, mi ero dimenticato di dirtelo- disse con una smorfia da
caricatura.
- Già, me ne sono accorto- rispose tagliando la torta
in quatttro parti uguali- se vuoi prendi una fetta-
indicandogli un pezzo della torta.
Rimasero in silenzio per alcuni minuti, teoricamente
quella scena non aveva niente di strano, dato che ogni giorno da un mese, era
diventata abitudine. Tuttavia quel giorno era diverso, sembravano una coppia
che si godeva la colazione dopo aver fatto l’amore per una notte intera.
- Questa scena…non ti sembra ironica?- chiese Naruto
bevendo un sorso della cioccolata. Notò come i freddi e inespressivi occhi di Sasuke si inchiodavano nei suoi.
- Vuoi che assuma il senso che vuoi dargli?- chiese
portandosi la tazza alle labbra. Arrossì. Era certo che mentre si stava facendo
la doccia non aveva smesso di pensare all’Uchiha e
dentro la doccia aveva ricordato vagamente scene della sua notte di passione,
carezze, baci…le sue mani scivolando sulla pelle umida, in un vano tentativo di
ricordare ogni forma, ogni muscolo, ogni imperfezione della sua pelle…
- Naruto!- udi che gridava.
Levò lo sguardo e lo abbassò di nuovo per guardarsi la
maglia.
- Brucia!-
gridò alzandosi di scatto. Talmente assorto era che si era versato la
cioccolata addosso.
- Certo che brucia, dobe!-
disse alzandosi e obbligandoloa togliersi la maglia-
vai a prenderne un’altra- disse spingendolo nel corridoio- io ti lavo questa-
- Che poca delicatezza…- sussurrò andando in camera
sua.
Quando tornò in soggiorno vide Sasuke
sfregando con forza la maglia e borbottando qualcosa sulla macchia che aveva
causato.
- Vuoi che ti aiuti?- chiese avvicinandosi.
- Su vai, finisci la
colazione e vedi di non macchiarti di nuovo che non te ne pulisco un’altra- gli
disse indicando il tavolo dietro di lui.
Naruto guardò il tavolo e si rassegnò, probabilmente Sasuke voleva farlo da solo, perciò si sedette e finì il crossaint
e quel poco di cioccolata che rimaneva.
- E tu?- chiese quando il ragazzo gli
passo davanti per stendere in balcone la roba.
- Ho già finito- disse indicando il suo piatto, non
c’era più la cioccolata e rimaneva solo un quarto della torta.
O Sasuke era molto veloce
mangiando o lui aveva indugiato un’eternità pensando a lui. Supponeva fosse la
seconda cosa, quando si metteva a pensare a Sasuke
poteva trascorrere ore, anche se certamente lo faceva costantemente, pensava
sempre a lui.
-Vieni, aiutami a lavare i piatti- gli disse
sparecchiando.
- Senti Sasuke e dopo cosa
facciamo?- chiese portando i piatti al lavandino.
- Pensavo di leggere, a te viene in mente qualcosa di
meglio?- disse mettendo del sapone nella spugna.
Naruto arrossì leggermente, certamente potevano
ammazzare il tempo in un altro modo, toccandosi, baciandosi …
- Potremmo pomiciare, non credi?-
La tazza che l’Uchiha aveva
in mano gli cadde nel lavandino e si ruppe, provocandogli una leggera ferita
all’interno della mano.
-Sasuke!- esclamò Naruto prendendo
velocemente uno straccio e avvolgendolo alla mano dell’altro.
- Pomiciare?- chiese mentre il biondo portava il
disinfettante, lo iodio e una benda.
- Si, pomiciare- lasciò le
cose sul tavoloe notò come Sasuke
lo guardava- ma se vuoi non ci baciamo nè niente…-
aggiunse nervosamente.
Sasuke non rispose, qualcosa di molto
tipico in lui, perciò neppure Naruto non aspettò e si mise a disinfettargli la
ferita e l’altro non si lamento in assoluto.
- Ecco fatto- disse una volta che ebbe finito.
Si stava per alzare ma Sasuke
fu più svelto e lo afferrò per un polso, impedendogli di alzarsi.
- Io e te…siamo strani, siamo amici, rivali e
fratelli, ma prima di tutto e soprattutto in questo momento siamo amanti, no?-
chiese guardandolo direttamente negli occhi azzurri.
Arrossì nuovamente ma questa volta era diverso, era un
leggero rossore che non soltanto copriva le guance ma anche le orecchie.
- Allora…-
Non potè mai finire la frase
perché Sasuke posò un dito sulle sue labbra, scuotendo
il capoin segno di diniego. Notò come all’improvviso
tutto sfumava, sicuramente per il maledetto profumo di Sasuke,
anche se non era sandalo, il dolce e fresco profumo di pesca lo faceva
impazzire ugualmente.
All’improvviso, tuttò
vorticò, Sasuke si sedette sul suo grembo e catturò i
suoi polsi, portandoseli sulle spalle, dove lo fece aggrapparsi, dopo lui circondò
con le braccia il suo collo e si avvicinò pericolosamente al suo volto.
Percepì il suo alito caldo colpire il suo volto, le
sue guance infiammarsi più di quel che erano già, il suo respiro accelerato, ma
ciò che percepì con più forza furono le punzate al
suo inguine.
Sasuke si avvicinò di più, le sue
labbra erano a un dito di distanza ciò nonostante quel bacio non arrivò mai, il
moro gli si avvicinò ancora di più e depositò le sue labbra (che si erano
arrossate e inumidite in modo tentatore) proprio vicino alla bocca, lasciando
una scia di baci, baciò le sue guance, le sue palpebre, la fronte, le orecchie
e giocherellò sensualmente col suo lobulo.
Una volta finito il tragitto pensò che lo avrebbe
baciato, insomma che gli avrebbe dato un vero bacio, sulle labbra, ciònonostante, non lo fece, si rititò
e si mise in piedi di fronte a lui.
- Per ---chè---
ti sei fermato?- chiese con voce spezzata e tremendamente roca.
- Perché non voglio essere io a baciarti- mormorò in
tono talmente leggero che sembrava sussurrasse.
- Non capisco, spiegami perché io capisca-disse
radrizzandosi lentamente, cercando di non fare
movimenti che avrebbero svelato l’erezione che cresceva tra le sue gambe.
Abbassò lo sguardo ed evitò i suoi occhi, ciò sorprese
Naruto dato che Sasuke non distoglieva mai il suo
freddo sguardo, anche se…tirò le somme e si alzò, circondò con le braccia la
vita dell’altro e sorrise saputamente.
- Guardami- sussurò vicino
al suo orecchio, provocandogli un leggero tremito. Sasuke
si voltò per guardarlo dritto in in
faccia.
- Vuoi che ti baci, no?- susssurò
di nuovo con quel tono malizioso e sensuale.
Per il leggero brillìo dei
suoi occhi capì che era così, perciò concesse a se stesso il piacere di autocompiacersi e compiacere l’altro.
Si avvicinò lento e tortuosamente al suo viso, sfiorò
col suo naso quello dell’altro e infine con un ultimo movimento unì le loro
labbra. Inizialmente il loro bacio fu statico ma poco a poco i due cominciarono
a muoversi, a sentire come il calore iziava a fluire
tra di loro e come il piacere e il desiderio prendevano le redini, anche se
prima di lasciar loro il comando si separarono un po’.
-Baci bene-
Non avrebbe mai pensato che Sasuke
avrebbe detto quello e in quel momento lo senti specialmente vulnerabile e
fragile, il suo colore di pelle bianco pallido era cambiato, le sue guance
avevano assunto un leggero colore rosato e le sue labbra avevano un leggero
color cremisi che lo faceva impazzire.
Non riusci a trattenersi perciò
premete il suo corpo a quello dell’altro e lo guardò direttamente negli occhi.
- Posso baciarti ancora?- chiese.
Sasuke sorriese
e annui.
- Questa volta …- acarezzò
con tenerezza la sua guancia- …puoi -
Non ci fu bisogno di ripeterlo, anche se pur di
sentire la sua voce sensuale glielo avrebbe fatto ridire, tuttavia,
semplicemente si chinò su di lui e baciò di nuovo quelle labbra che lo
eccitavano oltremodo.
Adesso tutto andava bene.
* ensaimada è un dolce tipico di Maiorca di cui l’autrice è
originaria.
NdT: Ce l’ho fatta! Ancora non
ci credo, ma finalmente sono riuscita a presentarvi i
capitolo finale di “Nothing to
lose”. Chiedo
scusa per il tempo che mi ha richiesto postare questo capitolo, ma tra gli
esami e il lavoro ci si è messa anche la sfiga. Infatti
mi sono tagliata nella mano destra e non ho potuto scrivere per un bel pezzo.
Ho preferito postare un capitolo di un’altra soria
che avevo in cantiere che mi è costato un enorme sforzo(
scrivere con una mano sola fa schifo!) e ho tralasciato questa. Ora che sono in
via di guarigione mi sono messa a finire questa traduzione(
meno male che metà l’aveva già fatta prima di infortunarmi). Ai cari lettori
che hanno seguito questa ficiton volevo avvisarli che
ci sarebbe un sequel di questa storia di cui però l’autrice, che non sento però
da tanto, ha scritto un solo capitolo senza dar segni di voler continuare. Per
questo motivo io ho concluso la storia qui, perché darvi in pasto un prologo
inconcludente senza che ci sia nessuna garanzia di un seguito mi sembrava
troppo crudele. Se l’autrice scriverà efettivamente
il seguito, io sarò lieta di chiederle di nuovo il permesso di tradurla e di
presentarvela. Grazie per aver seguito questa storia e grazie per la vostra pazienza. Grazie
mille anche in nome della vera autrice Ankin( l’ultima volta che l’ho sentita era entusiasta) Besos, Lirio.
Ps: in futuro se deciderò di tradure, tradurrò solo one-shot,
così non massacrerò nessuno con lunghe attese e io mi sentirò meno in
colpa!^^Ho già in mente alcune storie alle cui autrice cheidere
il consenso! Alla prossima!
Azrael: purtroppo la storia non è
mia, ma appartiene ad Ankin, un’autrice spagnola di
cui io ho tradotto questa storia. Appena avrò tempo le tradurro
questo tuo commento perché merita che lei ti risponda in persona( anse se non so quando lo farà perché è da troppo tempo che
non la sento). Intanto posso risponderti io. Innanzitutto grazie pr la tua recensione, lunga ma per questo appunto
particolarmente aprezzabile. Sasuke in effetti può sembrare OOC perché nella fan fiction acquisice una certa pacatezza e perchè
no, tenerezza, che nel manga raramente assumerebbe.(per
non dire mai) Tuttavia penso che questo sua sensibilizzazione sia merito di
Naruto, o comunque dei sentimenti che
questi gli fa provare. Come si suo dire “l’amore ti cambia”. Il fatto che lui
vada in giro a pulire ogni volta che è teso secondo è una gag troppo azzeccata.
Un modo dell’autrice per rendere divertente l’eccessivo perfettismo
dell’Uchiha e comunque Sasuke
c’è ancora, la pulizia è
il modo contorto che ha per reprimere tutto( Sasuke
come sia è un maestro della repressione). Secondo gli altri personaggi come hai
osservato tu, giustamente, rendono questo quadretto post sesso più divertent e Sakura in effetti ha
un ruolo fondamentale nell’aiutare entrambe a rivelarsi. Sono d’accordo con te
Sai è semplicemente fantastico e secondo me è il pesonaggio
più azzeccato dall’autrice.^^
Spero tu ti sia divertita con questa storia e con
questo capitolo, besos!