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Autore: Ankin_    20/05/2009    2 recensioni
" Anche se alla gente più conservatrice di Konoha sembrava strano che Uzumaki Naruto avesse degli amici, dei grandi amici che nonostante ora sapessero chi era lui realmente rimanevano al suo fianco, assieme a lui, prendendosene cura e organizzando una grande festa di compleanno, di cui l’innocente biondo non aveva il benché minimo sospetto, ovviamente, pur avendo l’Uchiha appiccicato tutto il giorno e a Tsunade urlando che quel ragazzo doveva essere rinchiuso da un’altra parte e non in una casa che i due condividevano…Che importava?" traduzione; attenzione spoilers e personaggi di Naruto Shippuden
Genere: Romantico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Quando Naruto ebbe chiuso la porta, emise un sospiro spiritoso dalle sue labbra, era già mezzanotte ed era stanco, soprattutto

                                 BENE

 

 

Quando Naruto ebbe chiuso la porta, emise un sospiro spiritoso dalle sue labbra, era già mezzanotte ed era stanco, soprattutto perché quel giorno non solo aveva ricordato una mezza prima volta di sesso e di baci, ma anche aveva scoperto che in realtà gli piaceva il suo amico/rivale/ con brother complex.

Girò la chiave e la tolse per lasciarla sul centro tavola che c’era su un tavolino vicino alla porta. Una volta fatto, camminò verso il salotto, dove Sasuke guardava svogliato la televisione.

- Alla fine non ho capito niente del film- sussurrò il moro cambiando canale.

- E’ quello che capita quando ti perdi la parte più importante dopo il finale- gli rispose camminando fino a lui e sedendosi al suo fianco.

Si voltò a guardarlo.

- Tu lo hai capito?- chiese.

- Io sono stato attento per tutto il film- gli rispose.- Eccetto per il lasso di tempo in cui sono venuto a salvarti- disse prendendo un popcorn dalla ciotola, sul suo grembo.

Sasuke rivolse la vista allo schermo e non presto attenzione al fatto che Naruto non gli toglieva gli occhi di dosso.

- Sono contento per te…- sussurrò infastidito, mentre anche lui mangiava popcorn.

- Senti Sasuke, non ha significato nulla per te quello che abbiamo discusso prima?- chiese fissandolo.

Sasuke tornò a guardarlo.

- Sì, ha significato molto però…non so come reagire, chiaramente – disse lasciando la ciotola sul tavolo e posizionandosi in modo da potersi guardare in faccia.

- Cioè? Reagire come?- chiese sorpreso, accomodandosi pure lui meglio.

- Non so… mi sento un po’… strano…-

- Prendo il Sake?- scherzò facendo finta di alzarsi.

- No – disse arrossendo e afferrandola per la maglietta perchè tornasse al suo posto.

- Bene, allora di qualcosa- Sasuke distolse lo sguardo, provocando che Naruto inarcasse un sopracciglio.- Stavolta un “dimenticalo” non servirà a nulla, ricordalo- gli disse.

Sasuke alzò lo sguardo e lo guardò direttamente.

- Dammi, un po’ di tempo perchè possa fidarmi- sussurrò.

- Fidarti?- chiese sorpreso. Adesso si che non capiva niente.

- Io…- incominciò.

- Sì, ok, hai sofferto, e allora? Questo ti rende incapace di ricominciare a voler bene a qualcuno?- chiese alzandò un po’ la voce. Sasuke sapeva che lui non gli avrebbe mai fatto del male, a meno che non facesse lo stupido nuovamente, ma anche così non era capace di aprirgli il suo cuore completamente.

- No è questo- davanti allo sguardo del biondo si arrese- Ok, sì, però…non è che sono incapace…io sono ridotto a un caos, dovresti saperlo ormai-

Naruto distolse lo sguardo e fece una smorfia, l’Uchiha era un mare di complicazioni, di per sé, era un caos totale.

- Bene, non ti disturberò più, aspetterò finchè non ti decidi- disse alzandosi.

La sua piccola arrabbiatua con il moro già gli era passata, sapeva che Sasuke non era in mala fede, solo che aveva ricevuto tante bastonate che non gli era rimasto altro che proteggersi dalla gente, anche quella a cui voleva bene. E quello lo capiva.

- Ok- rimase a guardare come il biondo si dirigeva in camera sua- vai a dormire?- chiese.

- Sì- rispose voltandosi- è già tardi, inoltre, altrimenti si che domandi non potrò alzarmi neanche alle undici…- 

- Capisco- disse spegnendo la tivù e alzandosi pure lui- allora… buona notte- disse passandogli di fianco e chiudendosi in bagno.

Naruto sospirò, che situazione scomoda e sgradevole.

- Senti Sasuke, ti va se dormiamo insieme?- chiese guardando come il moro infilava lo spazzolino da denti in bocca.

Questi si voltò e lo guardò sorpreso, inarcando un sopraciglio.

- Be’, se non ti va, fa niente…non ti obbligherò a fare nulla…- disse negando a gesti.

Sasuke sputò e si riasciacquò la bocca e asciugandosela, mentre osservava il biondo, parlò.

- Va bene, ma vieni tu nel mio letto- rispose uscendo dal bagno- dimenticavo- disse ricomparendo mentre il biondo facevi saltelli di gioia- voglio mani e denti puliti, capito?- chiese.

- Ok- rispose il biondo regalandogli un dolce sorriso, che causò un lieve sfarfallio nello stomaco di Sasuke.

Che cosa strana: quella stessa mattina litigavano e adesso sarebbero andati a dormire insieme. Quello si che era un bel casino.

Aprì l’armadio e prese un pigiama pulito, che indossò dopo aver lanciato i vestiti in un cesto che sarebbe andato a finire in lavatrice il giorno dopo. Non dovette aspettare molto a che Naruto facesse la sua comparsa, il biondo era abbastanza tranquillo, portava in mano il suo pigiama nuovo, al quale sembrava essersi affezionato.

- Io dormo sul lato destro- sbottò indicandolo.

- Ok- rispose l’altro togliendosi la maglia e mettendosi quella del pigiama.

Lo guardò per qualche istante, lui e il petto che aveva formato muscoli negli anni, instintivamente abbassò lo sguardo e quando il biondo si portò mano ai pantaloni per toglierseli, si rese conto di quello che faceva.

- Cálmati- disse a se stesso Sasuke, chiudendo gli occhi, cercando così maggior concetrazione.

Naruto alzò un sopracciglio non perché avesse sentito mormorare Sasuke, semplicemente per lo strano comportamento del moro, anche se non ci fece troppo caso.

Una volta che si fu cambiato i pantoloni si mise a letto e si coprì con le lenzuola, tutte le volte che si infilava nel letto aveva freddo, per quanto caldo facesse all’esterno; potè notare come il suo leggero temblore sorprendesse Sasuke dato che questi si incorporò leggeremente e si voltò a guardarlo, dal momento che si era sdraiato dandogli le spalle.

- Vuoi un’altra coperta?- chiese stranito, normalmente era lui ad avere freddo, non gli altri.

-  No, è solo una reazione spontanea, mi viene sempre da tremare quando mi infilo tra le coperte- rispose con un dolce sorriso.

Sasuke non fece altre domande, tornò a coricarsi e spense l’unica luce che illuminava la stanza con un bel colore arancio, quella del suo comodino.

Naruto deglutì, stava dormendo con Sasuke, in quel letto enorme coperto da cuscini, guardò di fronte a sé, le luci delle case filtravano attraverso la finestra che aveva di fronte, illuminando la stanza e il piccolo terrazzo. Proseguì con il suo studio e i suoi occhi si soffermarono sulla poltrona e il tavolino che aveva al suo fianco, dove Sasuke aveva lasciato un libro e una tazza da the, il giorno dopo avrebbe dovuto riportarla in cucina,voltò il capo e osservò l’altra enorme finestra  della stanza , da l’ si che si risucivano a vedere bene le luci di Konoha, abbasò lo sguardo e trovò la foto del team 7, sorrise, quel gruppo si era separato, aveva avuto nuovi membri e alla fine si era ricongiunto, quandò finì la sua ispezione, deglutì nuovamente e guardò di sottecchi la nuca di Sasuke, il collo della camicia si abbassava sul retro e lasciava scoperto le preziose ossa che aveva baciato qualche ora prima, istintivamente si tocco le labbra con i polpastrelli, cercando di ricordare la sostanza cremosa della pelle di Sasuke, quella pelle lattiginosa, vulnerabile, delicata…e si odio a se stesso per non risucire a ricordare i baci che gli aveva dato la notte precedente, le carezze, le strette, i morsi…definitivamente si odiava per non ricoradre quella pelle. Abbasò lentamente la mano e l’infilò sotto le coperte, posandola sopra lo stomaco, allacciando le dita con quelle dell’altra mano, assumendo una posizione di riflessione pacifica.

- Smetti di muoverti- sbottò all’improvviso Sasuke, durante le sue missioni aveva imparato a dividere la stanza con Naruto e in diverse occasioni, il letto, ma non era come quando dormiva con lui quando lui stesso era esausto e si addormentava di botto, così come il suo compagno..

- Se mi sono a malapena mosso!- esclamò voltandò il capo verso Sasuke, dato che era tornato a fissare il soffitto.

- Però ti sei mosso, per cui ora rimani immobile- disse.

Naruto brontolò un po’ prima di tornare alla sua posizione originaria, con la faccia rivolta al soffitto e le mani allacciate tra di loro. Chiuse gli occhi e tentò di dormire ma quando ci provava si distraeva con una fragranza che lo lasciava stupito, certo, il letto di Sasuke, lì lui dormiva  e trascorreva la maggior parte del tempo. Non riusciva a descrivere a parole quel profumo, era dolce, gli ricordava il sandalo…senza sapere come né perchè, il suo corpo incominciò a rilassarsi e le sue palpebre pesavano sempre di più, era come se qualcosa o qualcuno gli inducesse il sonno…ma certo, il sandalo…secondo Ino il sandalo si utilizzava come essenza rilassante, che induceva il sonno, quasi un sedante… e l’idiota di Sasuke aveva le lenzuola impregnate di sandalo…o forse lui stesso ne era impregnato. Non lo sapeva…sapeva solo di voler dormire… 

 


 

 

Aprì gli occhi  di colpo e si trovò faccia a faccia col suo comodino, tardò un po’ a reagire, si era svegliato per colpa di Naruto, che si era messo a russare debolmente, ma anche se lo faceva appunto debolmente, per lui era già rumoroso, abituato a dormire da solo, nel silenzio, e all’improvviso dormire con qualcuno che si muoveva moltissimo e che russava, per lui era troppo. Non si era ancora abituato alla novità.

Si voltó leggermente per vedere Naruto, che in quel momentio gli stava dando un leggero pugno alla spalla, quando lo vide si accorse: l’idiota era senza coperte e si muoveva inconsciamente verso di lui, cercando il calore perduto. Brontolò e si incorporò, prendendo la coperta la lanciò sul biondo e tornò a coricarsi, questa volta con la faccia rivolta verso di lui, forse se lo sentiva da più da vicino, avrebbe finto con l’abituarsi e non si sarrebbe svegliato ogni ora.

 


 

Si incorporò lentamente, cercando di fare il minor rumore possibile. Una volta incorporatosi, cercò le ciabatte e si alzò definitivamente,  si diresse verso la poltrona a raccogliere la tazza da the che aveva lasciato nel pomeriggio e uscì dalla stanza, verso la cucina. Una volta lì lavò la tazza e poi andò in bagno a farsi una doccia. Guardandosi allo specchio, acarezzò lentamente il marchio rosso sul suo collo e lo premette leggermente, chiudendo gli occhi.  Al contrario di Naruto, lui si ricordava di tutto, tuttavia smaniava per recuperare la risolutezza di quella notte; senza dubbio, quella notte aveva lasciato che il suo corpo prendesse il sopravvento e si era reso conto che quello che davvero desiderava era stare tra le braccia di qualcuno, ricevendo carezze e baci di cui sentiva la mancanza come nient’altro su questo mondo. Scosse la testa e  si svesti per fare la doccia.

Dieci minuti più tardi usci dal bagno e si cinse un asciugamano sui fianchi, raccolse i vestiti e lanciò gli indumenti intimi nel cesto, riportando in camera il pigiama, che lasciò sopra la scrivania, più vicina. Aprì un cassetto e tolse gli indumenti intimi, assieme a dei pantaloni neri e un jersey dal collo alto blu mare, ultimamente si tratteneva nelle tonalità scure. Mentre si stava cambiando Naruto aprì gli occhi, arrossendo all’improvviso all’incontrarsi il torace di Sasuke a malapena due metri di distanza.

- Buon giorno – lo sentì dire mentre si infilava il jersey.

- B-buon giorno- disse incorporandosi, grattandosi leggermente la nuca i un gesto imbarazzato.

- Vado in panificio, vuoi qualcosa?- chiese guardandolo.

- Un Croissant di cioccolato!-  esclamò  facendo un salto nel letto.

- Ok, ok, non ti esaltare…- disse in tono divertito.

- Senti Sasuke- disse Naruto in un tono più serio e smettendo di saltellare.

- Si?- chiese voltandosi.

- Le lenzuola erano impregnate di sandalo?- chiese.

Sasuke assentì con il capo.

- Perché?- lo sentì chiedere, una volta che mise le mani sulla maniglia della porta.

- Soffro di insonnia, anche se grazie a te ieri ho dormito bene.- disse chiudendo la porta e dirigendosi in bagno a pettinarsi.

Naruto arrossì violentemente. Era stato ironico o sincero? Non volendo rimanere col dubbio corse verso il bagno, intrappolando Sasuke porpiro quando questi stav per uscirne già pettinato e profumato di un odore di pesca fresca, che gli provocò una sensazione di freschezza e relax. Scosse il capo. Sasuke e i suoi maledetti odori! Anche se l’Uchiha profumava già di buono,  senza avere bisogno di qualche colonia… arrosì in modo violento nuovamente, con che paranoia si era alzato quella mattina.

- Ti senti bene?- gli chiese, anche se per qualche ragione la sua voce suonava distante …

- Si!- rispose energico,  tanto che Sasuke inarcò un sopracciglio, confuso.

-D’accordo, allora vado a fare la spesa- disse dirigendosi verso il soggiorno.

- Ehi Sasuke!- disse ricordandonsi all’improvviso il motivo per cui era andato a cercarlo.

- Si?- chiese voltandosi.

Naruto si morse il labbro: Sasuke quel giorno era così sexy…

- Lo hai detto ironicamente?- chiese

Tremendamente sexy… tremendamente caldo…

-No, ero sincero. Mi ci è voluto un po’ per addormentarmi all’inizio, dopo però non più. Sei riuscito a tranquillizzarmi e rilassarmi- gli rispose con un sorriso dolce.

- Non per merito del sandalo?- chiese distogliendo la vista da lui.

-No, era una sensazione diversa a quella che ho quando mi addormento con quel profumo-

Non potè evitare che le sue gote si imporporassero.Perchè Sasuke riusciva a provocargli quella marea di sensazioni con solo parlargli?

-Vado- disse andando verso l’ingresso, dove prese la sua giacca.

Chiuse la porta dietro di se e inspirò profondamente. Ogni giorno era possibile notare come l’inverno fosse alle porte, i giorni lentamente si facevano più brevi , i termometri si abbassavano alla stessa andatura…e con quella stagione lui riusciva a tranquillizzarsi, i suoi pensieri si raffreddavano e aveva tempo per rifletterci sopra con più calma, anche se qualcosa gli suggeriva che quell’inverno sarebbe stato diverso.

Come sempre, si sorprese di vedere la quantità di persone che c’era in strada di buon ora, anche così non ci fece caso e prosegui fino al panificio, dove incontrò Kakashi.

- Buongiorno, Sasuke- lo senti dire prima ancora che si fosse voltato.

- Buongiorno Kakashi- rispose prendendo il posto dietro di lui.

- Ricordati che domani abbiamo una sessione lavorativa a squadre- disse voltandosi a guardarlo con un suo tipico sorriso.

- Sé- rispose seccamente.Il rapporto con Kakashi non sarebbe mai tornato ad essere lo stesso di prima, per di più, il jounin sembrava parecchio contento di Naruto come allievo.

- Non essere così freddo con me, ti stai autopunendo, a volte, per idiota che sembri, dovresti ascoltare Naruto, ha cose intelligenti da dire-

Sasuke alzò la testa sorpreso.

- Pensavo fossi arrabbiato con me.- gli disse guardandolo dritto in faccia.

- Ah…addolorato e arrabbiato non sono la stessa cosa sai? Sono addolorato perché non hai ascoltato quello che ti dissi quel giorno che te ne andasti, tuttavia non sono arrabbiato, non potrei mai esserlo con i miei allievi, per quanto idiotamente tu ti comporti-

Abbassò lo sguardo e abbozzò un timido sorriso: Kakashi sarebbe sempre stato Kakashi e con quelle parole gli aveva dimostrato che lo capiva veramente e che non aveva motivo di avercela con lui, per quanto idiotamente si comportasse, come aveva detto.

- Allora, un filone di pane e sei crossaint al cioccolato- disse Ka kashi quando venne il suo turno- e tu cosa prendi Sasuke?- gli chiese.

- Eh?-

-Andiamo, offro io, permittimi di fare qualcosa per voi.

- Un filone di pane, un croissant dal cioccolato e della torta ensaimada*…- disse guardandolo sopreso.

- Allora tutto questo, signorina- disse Kakashi alla commessa con un sorriso.

- Ecco qui, sono 2500 ryou -

Kakashi la pagò, prese la sua borsa e diede l’altra a Sasuke.

- Ebbene?- chiese mentre camminavano.

- Bene cosa?- chiese levando lo sguardo per guardarlo.

- La tua relazione con Naruto ha dato qualche frutto?- chiese.

- Non ti si può ingannare, vero?- rise leggermente, come li conosceva bene Kakashi

- Vero…-

- Bene, progredisce.-  fu l’unica cosa che si azzardò a dire.

- Sono contento, bene, a domani- disse scomparendo all’improvviso, come era sua abitudine.

Sospirò rassegnato; Kakashi sempre sarebbe stato Kakashi, così facendo non avrebbe mai torvato una donna…a meno che non fosse come lui…cosa poco probabile, Kakashi sempre sarebbe sato l’eterno scapolo, gli si addiceva di più.

Quando giunse a casa senti la doccia, Naruto si stava facendo la doccia e il ragazzo era piuttosto lento, perciò decise di apparecchiare e fare della cioccolata calda, dal momento che gli piaceva abbastanza come idea ed era sicuro che pure a Naruto, per cui si mise il grembiule e a cucinare. Una volta che ebbe servito le tazze, comparve il biondo, vestito con dei pantoloni neri e un jersey bianco.

- Ho incontrato Kakashi- disse sedendosi.

- A certo, è vero, domani abbiamo allenamento con lui, mi ero dimenticato di dirtelo- disse con una smorfia da caricatura.

- Già, me ne sono accorto- rispose tagliando la torta in quatttro parti uguali- se vuoi prendi una fetta- indicandogli un pezzo della torta.

Rimasero in silenzio per alcuni minuti, teoricamente quella scena non aveva niente di strano, dato che ogni giorno da un mese, era diventata abitudine. Tuttavia quel giorno era diverso, sembravano una coppia che si godeva la colazione dopo aver fatto l’amore per una notte intera.

- Questa scena…non ti sembra ironica?- chiese Naruto bevendo un sorso della cioccolata. Notò come i freddi e inespressivi occhi di Sasuke si inchiodavano nei suoi.

- Vuoi che assuma il senso che vuoi dargli?- chiese portandosi la tazza alle labbra. Arrossì. Era certo che mentre si stava facendo la doccia non aveva smesso di pensare all’Uchiha e dentro la doccia aveva ricordato vagamente scene della sua notte di passione, carezze, baci…le sue mani scivolando sulla pelle umida, in un vano tentativo di ricordare ogni forma, ogni muscolo, ogni imperfezione della sua pelle…

 - Naruto!- udi che gridava.

Levò lo sguardo e lo abbassò di nuovo per guardarsi la maglia.

 - Brucia!- gridò alzandosi di scatto. Talmente assorto era che si era versato la cioccolata addosso.

- Certo che brucia, dobe!- disse alzandosi e obbligandoloa togliersi la maglia- vai a prenderne un’altra- disse spingendolo nel corridoio- io ti lavo questa-

- Che poca delicatezza…- sussurrò andando in camera sua.

Quando tornò in soggiorno vide Sasuke sfregando con forza la maglia e borbottando qualcosa sulla macchia che aveva causato.

- Vuoi che ti aiuti?- chiese avvicinandosi.

- Su vai, finisci la colazione e vedi di non macchiarti di nuovo che non te ne pulisco un’altra- gli disse indicando il tavolo dietro di lui.

Naruto guardò il tavolo e si rassegnò, probabilmente Sasuke voleva farlo  da solo, perciò si  sedette e finì il crossaint e quel poco di cioccolata che rimaneva.

- E tu?- chiese quando il ragazzo gli passo davanti per stendere in balcone la roba.

- Ho già finito- disse indicando il suo piatto, non c’era più la cioccolata e rimaneva solo un quarto della torta.

O Sasuke era molto veloce mangiando o lui aveva indugiato un’eternità pensando a lui. Supponeva fosse la seconda cosa, quando si metteva a pensare a Sasuke poteva trascorrere ore, anche se certamente lo faceva costantemente, pensava sempre a lui.

-Vieni, aiutami a lavare i piatti- gli disse sparecchiando.

- Senti Sasuke e dopo cosa facciamo?- chiese portando i piatti al lavandino.

- Pensavo di leggere, a te viene in mente qualcosa di meglio?- disse mettendo del sapone nella spugna.

Naruto arrossì leggermente, certamente potevano ammazzare il tempo in un altro modo, toccandosi, baciandosi …

- Potremmo pomiciare, non credi?-

La tazza che l’Uchiha aveva in mano gli cadde nel lavandino e si ruppe, provocandogli una leggera ferita all’interno della mano.

-Sasuke!- esclamò Naruto prendendo velocemente uno straccio e avvolgendolo alla mano dell’altro.

- Pomiciare?- chiese mentre il biondo portava il disinfettante, lo iodio e una benda.

- Si, pomiciare- lasciò le cose sul tavoloe notò come Sasuke lo guardava- ma se vuoi non ci baciamo niente…- aggiunse nervosamente.

Sasuke non rispose, qualcosa di molto tipico in lui, perciò neppure Naruto non aspettò e si mise a disinfettargli la ferita e l’altro non si lamento in assoluto.

- Ecco fatto- disse una volta che ebbe finito.

Si stava per alzare ma Sasuke fu più svelto e lo afferrò per un polso, impedendogli di alzarsi.

- Io e te…siamo strani, siamo amici, rivali e fratelli, ma prima di tutto e soprattutto in questo momento siamo amanti, no?- chiese guardandolo direttamente negli occhi azzurri.

Arrossì nuovamente ma questa volta era diverso, era un leggero rossore che non soltanto copriva le guance ma anche le orecchie.

- Allora…-

Non potè mai finire la frase perché Sasuke posò un dito sulle sue labbra, scuotendo il capoin segno di diniego. Notò come all’improvviso tutto sfumava, sicuramente per il maledetto profumo di Sasuke, anche se non era sandalo, il dolce e fresco profumo di pesca lo faceva impazzire ugualmente.

All’improvviso, tuttò vorticò, Sasuke si sedette sul suo grembo e catturò i suoi polsi, portandoseli sulle spalle, dove  lo fece aggrapparsi, dopo lui circondò con le braccia il suo collo e si avvicinò pericolosamente al suo volto.

Percepì il suo alito caldo colpire il suo volto, le sue guance infiammarsi più di quel che erano già, il suo respiro accelerato, ma ciò che percepì con più forza furono le punzate al suo inguine.

Sasuke si avvicinò di più, le sue labbra erano a un dito di distanza ciò nonostante quel bacio non arrivò mai, il moro gli si avvicinò ancora di più e depositò le sue labbra (che si erano arrossate e inumidite in modo tentatore) proprio vicino alla bocca, lasciando una scia di baci, baciò le sue guance, le sue palpebre, la fronte, le orecchie e giocherellò sensualmente col suo lobulo.

Una volta finito il tragitto pensò che lo avrebbe baciato, insomma che gli avrebbe dato un vero bacio, sulle labbra, ciònonostante, non lo fece, si rititò e si mise in piedi di fronte a lui.

- Per ---chè--- ti sei fermato?- chiese con voce spezzata e tremendamente roca.

- Perché non voglio essere io a baciarti- mormorò in tono talmente leggero che sembrava sussurrasse.

- Non capisco, spiegami perché io capisca-disse radrizzandosi lentamente, cercando di non fare movimenti che avrebbero svelato l’erezione che cresceva tra le sue gambe.

Abbassò lo sguardo ed evitò i suoi occhi, ciò sorprese Naruto dato che Sasuke non distoglieva mai il suo freddo sguardo, anche se…tirò le somme e si alzò, circondò con le braccia la vita dell’altro e sorrise saputamente.

- Guardami- sussurò vicino al suo orecchio, provocandogli un leggero tremito. Sasuke si voltò per guardarlo dritto in in faccia.

- Vuoi che ti baci, no?- susssurò di nuovo con quel tono malizioso e sensuale.

Per il leggero brillìo dei suoi occhi capì che era così, perciò concesse a se stesso il piacere di autocompiacersi e compiacere l’altro.

Si avvicinò lento e tortuosamente al suo viso, sfiorò col suo naso quello dell’altro e infine con un ultimo movimento unì le loro labbra. Inizialmente il loro bacio fu statico ma poco a poco i due cominciarono a muoversi, a sentire come il calore iziava a fluire tra di loro e come il piacere e il desiderio prendevano le redini, anche se prima di lasciar loro il comando si separarono un po’.

-Baci bene-

Non avrebbe mai pensato che Sasuke avrebbe detto quello e in quel momento lo senti specialmente vulnerabile e fragile, il suo colore di pelle bianco pallido era cambiato, le sue guance avevano assunto un leggero colore rosato e le sue labbra avevano un leggero color cremisi che lo faceva impazzire.

Non riusci a trattenersi perciò premete il suo corpo a quello dell’altro e lo guardò direttamente negli occhi.

- Posso baciarti ancora?- chiese.

Sasuke sorriese e annui.

- Questa volta …- acarezzò con tenerezza la sua guancia- …puoi -

Non ci fu bisogno di ripeterlo, anche se pur di sentire la sua voce sensuale glielo avrebbe fatto ridire, tuttavia, semplicemente si chinò su di lui e baciò di nuovo quelle labbra che lo eccitavano oltremodo.

Adesso tutto andava bene.

 

 

 

 

* ensaimada è un dolce tipico di Maiorca di cui l’autrice è originaria.

 

NdT: Ce l’ho fatta! Ancora non ci credo, ma finalmente sono riuscita a presentarvi i capitolo finale di “Nothing to lose”.  Chiedo scusa per il tempo che mi ha richiesto postare questo capitolo, ma tra gli esami e il lavoro ci si è messa anche la sfiga. Infatti mi sono tagliata nella mano destra e non ho potuto scrivere per un bel pezzo. Ho preferito postare un capitolo di un’altra soria che avevo in cantiere che mi è costato un enorme sforzo( scrivere con una mano sola fa schifo!) e ho tralasciato questa. Ora che sono in via di guarigione mi sono messa a finire questa traduzione( meno male che metà l’aveva già fatta prima di infortunarmi). Ai cari lettori che hanno seguito questa ficiton volevo avvisarli che ci sarebbe un sequel di questa storia di cui però l’autrice, che non sento però da tanto, ha scritto un solo capitolo senza dar segni di voler continuare. Per questo motivo io ho concluso la storia qui, perché darvi in pasto un prologo inconcludente senza che ci sia nessuna garanzia di un seguito mi sembrava troppo crudele. Se l’autrice scriverà efettivamente il seguito, io sarò lieta di chiederle di nuovo il permesso di tradurla e di presentarvela. Grazie per aver seguito questa storia e  grazie per la vostra pazienza. Grazie mille anche in nome della vera autrice Ankin( l’ultima volta che l’ho sentita era entusiasta) Besos, Lirio.

Ps: in futuro se deciderò di tradure, tradurrò solo one-shot, così non massacrerò nessuno con lunghe attese e io mi sentirò meno in colpa!^^Ho già in mente alcune storie alle cui autrice cheidere il consenso! Alla prossima!

 

Azrael: purtroppo la storia non è mia, ma appartiene ad Ankin, un’autrice spagnola di cui io ho tradotto questa storia. Appena avrò tempo le tradurro questo tuo commento perché merita che lei ti risponda in persona( anse se non so quando lo farà perché è da troppo tempo che non la sento). Intanto posso risponderti io. Innanzitutto grazie pr la tua recensione, lunga ma per questo appunto particolarmente aprezzabile. Sasuke in effetti può sembrare OOC perché nella fan fiction acquisice una certa pacatezza e perchè no, tenerezza, che nel manga raramente assumerebbe.(per non dire mai) Tuttavia penso che questo sua sensibilizzazione sia merito di Naruto, o comunque dei sentimenti  che questi gli fa provare. Come si suo dire “l’amore ti cambia”. Il fatto che lui vada in giro a pulire ogni volta che è teso secondo è una gag troppo azzeccata. Un modo dell’autrice per rendere divertente l’eccessivo perfettismo dell’Uchiha e comunque Sasuke c’è ancora, la pulizia è  il modo contorto che ha per reprimere tutto( Sasuke come sia è un maestro della repressione). Secondo gli altri personaggi come hai osservato tu, giustamente, rendono questo quadretto post sesso più divertent e Sakura in effetti ha un ruolo fondamentale nell’aiutare entrambe a rivelarsi. Sono d’accordo con te Sai è semplicemente fantastico e secondo me è il pesonaggio più azzeccato dall’autrice.^^

Spero tu ti sia divertita con questa storia e con questo capitolo, besos!

  
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