Mentre
Kyuuby correva verso il nascondiglio di Sasuke, Naruto si stava beatamente
riposando sopra il manto morbido e caldo della volpe.
Kyuuby
ogni tanto si girava a guardare il ragazzo e tra se e se pensava che in fin dei
conti era stata una fortuna ad essere stato rinchiuso proprio in lui, in fondo
era divertente stuzzicarlo ed era anche un piacere combattere al suo fianco,
ora che inoltre poteva essere evocato e di conseguenza muoversi anche solo per
una corsa tutto sommato non era negativo, inoltre era l’unico in grado di
riportare alla luce la sua armatura, che una volta diventata del ragazzo,
avrebbe liberato la sua anima e permesso a Naruto di evolvere in potenza
liberando la nona coda, dopo tanto tempo sarebbe rinato.
Intanto
a Konoha sia Hinata che Sakura si destavano di buon mattino, era il giorno in
cui tutto il paese si sarebbe riunito per onorare e dare degna sepoltura a
coloro che avevano perso la vita difendendo gli ideali di pace e giustizia e di
quei poveri innocenti che avevano subito la volontà del crudele Pain.
Hinata
si accorse subito di quella rosa bianca sul suo comodino, non capì come mai si
trovasse appoggiata lì, notò solo che era un po’ sciupata e di conseguenza
doveva essere lì sopra da molto, prese un vaso colmo d’acqua e ci mise dentro
la rosa. Qualcosa però l’attirava, non riusciva a distogliere gli occhi da quel
fiore, pensò quasi distinto a Naruto, si disperava per la sua scomparsa e
mentre lo ricordava, gli vennero in mente le sue ultime parole quando si era
dichiarata, comprese il motivo del suo rifiuto, ovvero che aveva deciso di
sacrificarsi per la rinascita del villaggio e non voleva farla soffrire,
pensando ciò decise che da quel momento sarebbe diventata un ninja forte e
decisa come il suo Naruto.
Pensando
così si preparò e uscì.
Nello
stesso istante Sakura sentì dei leggeri brividi sulla sua pelle calda dal
tepore delle lenzuola, si rese conto che la sua finestra era aperta e si
meraviglio di ciò, era sicura di averla chiusa.
Quella
brezza mattutina sapeva di Naruto, pensò al sogno che aveva fatto quella notte,
quando finalmente aveva baciato il suo Baka preferito, purtroppo era solo un
sogno, chiuse la finestra e si girò per rifare il letto, fu in quel momento che
vide la rosa bianca sul comodino, un brivido le scosse la schiena, chi mai
poteva essere entrato in camera sua in piena notte? Pensò nuovamente al sogno e
nella sua mente immaginò il biondo entrare nella finestra e regalarle quella
rosa e quel bacio tanto sognato, mentre fantasticava, prese il fiore, un bel vaso
colmo d’acqua e li pose affianco alla nuova foto del team 7, fatto questo si
preparò e uscì.
Tutto
il villaggio era vestito a lutto, Tsunade aveva fatto preparare una lapide
diversa solo per Naruto, con su scritto, L’EROE DI KONOHA VIVE IN NOI,
PROTEGGICI DA LASSU’.
Finita
la funzione tutti gli amici di Naruto posero un fiore sulla tomba del ragazzo,
le lacrime e i pianti non mancarono specialmente da parte di Sakura, Hinata
forte della promessa fatta a casa sua invece non pianse, facendo rimanere di
stucco tutte le persone al suo fianco.
Tsunade
era abbastanza scossa, prima Jiraya, poi Naruto, tutte le persone care erano
scomparse, decise tuttavia di farsi coraggio per il suo villaggio, prese delle
rose dal mazzo che aveva preparato per Naruto e Shizune e chiese a Sakura di
accompagnarla nel piccolo giardino dove erano sepolti tutti gli Hokage e dove
aveva fatto erigere un piccolo tempio per Jiraya.
Intanto
a molti chilometri da Konoha, Kyuuby era arrivato a destinazione, svegliò
Naruto e gli indicò il luogo dove era nascosto Sasuke, una grotta nascosta da
un grosso masso, tuttavia il forte chakra dell’Uchiha era ben evidente
nell’aria, Naruto si voltò dalla volpe e disse:
Naruto
: Kyuuby ora entrerò in
modalità eremitica e sentirò il suo chakra, lo percepisco anche normalmente ma
lo sento debole e voglio essere sicuro.
Kyuuby
: No Naruto, visto che
dobbiamo sincronizzarci il più possibile, tanto vale incominciare. Usa i miei
occhi, appoggia la tua mano sulla mia testa e concentrati sul mio chakra, a
quel punto vedrai quello che vedo io, i miei occhi possono vedere attraverso le
cose..
Naruto
: Fantastico
Naruto
fece ciò che la volpe gli suggerì e riuscì a vedere con gli occhi del demone,
fu una cosa strabiliante, ogni istante che passava diventava sempre più forte,
pensando questo si concentrò ulteriormente e vide finalmente Sasuke, sdraiato
su di un letto con molte fasciature, aveva sentito che aveva sconfitto Itachi e
sicuramente aveva bisogno di cure e riposo, notò che i suoi uomini lo stavano
vegliando.
Kyuuby
: cosa intendi fare
ragazzo?
Naruto
: eheheh ti va di
divertirti caro Kyuuby?
Kyuuby
: e me lo domandi Naruto ?
sono tutto orecchi.
Naruto
: Io adesso andrò a Myoboku
per imparare le tecniche di mio padre, in tre giorni con i miei cloni e le mie
nuove capacità dovrei aver finito, in quel momento mi richiamerai con
l’evocazione inversa.
Kyuuby
: e io cosa dovrei fare nel
frattempo?
Naruto
: Indovina amico mio ? tu
entrerai nel covo di Sasuke e gli dirai che fra tre giorni Naruto Namikaze lo
affronterà, come dimostrazione della mia fiducia in te ti concedo di uccidere
quel ragazzo con il segno maledetto, non vorrei farlo e tu lo sai, ma quel
maledetto segno deve sparire per sempre, Kabuto è ancora in libertà e potrebbe
continuare le ricerche di Orochimaru. Purtroppo è l’unica soluzione possibile.
Non
toccare Sasuke, gli altri due puoi ferirli, tanto la ragazza è in grado di
ripristinare il chakra, mi raccomando, se sei in difficoltà anche se ne dubito
puoi arrivare alla settima coda, che ne dici?
Kyuuby
: cosa dico ? che tu
ragazzo mio incominci a piacermi.
Così
dicendo Naruto sparì, mentre Kyuuby decise di riposarsi un po’, porto le sue
code ad una e diminuì di statura arrivando ad un metro di altezza, si nascose e
si accasciò al suolo per riposare.
Naruto
intanto apparì davanti a Pà ormai guarito dopo lo scontro con Pain, dopo
essersi salutati il ragazzo iniziò a raccontarli tutti gli avvenimenti accaduti
e si diresse con il maestro davanti al vecchio Saggio, alle parole di Naruto
che aveva spiegato il desiderio del padre, il vecchio saggio formando dei
sigilli con le mani fece apparire un enorme rotolo, un mantello bianco con
delle fiamme rosse e una borsa con dentro affetti del padre, consegnando poi
tutto a Naruto.
Vecchio
Saggio : Naruto, il mantello
è quello che usava tuo padre dopo la nomina ad Hokage, adesso passa a te
ovviamente, il rotolo contiene tutti i segreti del 4° Hokage, mentre nella
borsa ci sono le attrezzature ninja speciali, un libro di Jiraya che tuo padre
voleva che tu leggessi e un album fotografico dove c’è tua madre Kushina.
Fanne
buon uso.
Naruto
: Grazie vecchio saggio,
ero venuto per imparare le tecniche di mio padre, ma alla fine il vero regalo
sono questi due libri, Pà prima che mi commuova definitivamente iniziamo subito
l’allenamento, voglio il tuo aiuto se ti va di essere ancora mio maestro.
Pà
: E me lo chiedi figliolo?
Yondaime
: Non è che vorreste anche
il mio aiuto?
Naruto
: Ora sono io a dire…..e me lo chiedi?
Tutti
e tre : Aahah hah ahahaha.
Yondaime
: Naruto immergi il
ciondolo nell’olio dei rospi per favore.ù
Naruto
: Ecco Papà ma cosa vuoi fare ?
Al contatto con l’olio, il ciondolo prese a
brillare intensamente e come per magia apparve il 4° Hokage, ovviamente era un
ologramma, ma adesso non era più una voce nella mente, ma un corpo che poteva
essere visto, per la gioia di Naruto.
Naruto
: Papà sarà un piacere ed un onore essere allenato da te.
Naruto
aveva iniziato l’allenamento, intanto a Konoha:
Sakura
era arrivata con Tsunade al piccolo tempietto di Jiraya, entrambe fecero una
preghiera in onore del sennin , poi la
donna con ancora dei fiori decise di portarli anche agli altri Hokage tra cui
il primo suo nonno, il secondo Hokage suo Prozio, il terzo Hokage suo maestro e
infine il quarto Hokage suo amico nonché allievo di Jiraya e padre di Naruto.
Pose
in ordine i fiori fino ad arrivare al cospetto del 4° Hokage:
Tsunade
: Che strano qualcuno è già
venuto qui, pensavo di essere la prima dopo i funerali a varcare la soglia del
tempio, infatti tutte le altre lapidi erano spoglie.
Sakura
guardò la lapide affianco a quella del 4° Hokage e lesse Kushina Uzumaki, anche
la sua lapide aveva una rosa bianca, si inginocchiò e si mise a piangere, le
lacrime non smettevano di scendere dai suoi grandi occhi verdi, adesso era
certa, Naruto era vivo, era lui ad
averli messo quella rosa, quello non era un sogno era la realtà.
Tsunade
vedendo la ragazza reagire in quella maniera chiese spiegazioni alla ragazza,
dopo aver sentito il suo racconto anche lei si decise a credere che Naruto
fosse vivo, ma non si spiegava le motivazioni che avevano spinto il ragazzo ad
andarsene, tuttavia intimò a Sakura di non far parola con nessuno e di
continuare a fingere che lui era morto.
Tornate
al cimitero, Sakura vide tutti gli amici intorno ad Hinata che parlava
animatamente, incuriosita di ciò si avvicinò agli altri:ù
Sakura
: Ei ragazzi che succede :
TenTen
: Hinata ci stà raccontando
di quello che è accaduto stamattina.
Sakura
: ?
Hinata
: Si Sakura stavo
raccontando a loro perché non ho pianto oggi davanti alla lapide di Naruto kun,
vedi io credo sia vivo, so che è difficile crederlo ma stamattina ho trovato
una rosa bianca sul comodino e ho deciso davanti a quel fiore di diventare più
forte, sia fisicamente che mentalmente.
Sakura
: ah ss sssono felice per
te Hinata, mantieni la tua promessa però. Se no Naruto quando tornerà se è
ancora vivo come dici, rimarrà deluso.
Detto
questo si girò e andò via, quella felicità che aveva di nuovo illuminato il suo
cuore, si spense nuovamente, Naruto non era andato solo da lei, ma anche da
Hinata, la certezza che forse il ragazzo era ancora innamorato di lei morì in
quell’istante.
Decise
che doveva crescere, doveva diventare la migliore Kunoichi di Konoha, se
sarebbe impegnata fino alla morte per non essere inferiore ad Hinata. Le
speranze sono le ultime a morire.
Kyuuby
intanto destato dal suo sonno, scese dalla boscaglia, concentrò un po’ del suo
chakra nella bocca scagliandolo sulla roccia che chiudeva il passaggio della
grotta, l’impatto e la deflagrazione svegliarono Sasuke e attivarono i suoi
seguaci che in fretta e furia uscirono dal nascondiglio, Karin percepì una
potente presenza, ma in confronto a quella di Sasuke non era niente se pur
ferito, il primo che parlò fu Juugo:
Juugo
: cosa vuoi da noi?
Kyuuby
: parlare con il vostro
capo e poi uccidere te che sei il portatore del segno maledetto.
Juugo
: e chi ti fa credere che
ti farò parlare con il mio capo?
Kyuuby
: ahahahah tu in effetti
non potrai, ma i tuoi amici dopo quello che ti avrò fatto, lo faranno per la
paura di finire come te, ahahah .
Da
una pozzanghera dietro Kyuuby spuntò Suigetsu che silenzioso si posizionò
dietro alla volpe ad una coda, convinto di poterla sconfiggere con la sua
Tagliatesta.
Kyuuby
: Stupido marmocchio, per chi
mi hai preso? Credi che non ti ho visto?
Kyuuby
aumento il chakra creando delle folate di fuoco, il ragazzo essendo
dell’elemento acqua rise convinto che con tale combinazione avrebbe vinto visto
che l’acqua nella classificazione degli elementi era più forte del fuoco,
tuttavia sentì come ardere e alcune parti del suo corpo stavano evaporando.
Suigetsu
: ma cosa diavolo succede?
Kyuuby
: ahahah cosa vuoi fare
stupido essere umano insignificante, il mio fuoco non è contrastabile da nessun
elemento ahahaha.
Suigetsu
: a si prendi questo
stupido animale.
Il
ragazzo sferrò un attacco con la sua spada dritto alla testa della volpe
centrandola in pieno, tramortendola e facendola crollare a terra.
Suigetsu
: visto stupido animale,
ora crepa bastardo.
Tutto
ad un tratto la volpe cominciò a ridere di gusto, si alzò in piedi e disse:
Kyuuby
: Hahaha ahahhaha ha Stavo
scherzando moscerino di un umano, guarda attentamente.
Suigetsu
: ccc occc cosa ?
Suigetsu
guardò la sua tagliatesta che si sbriciolava completamente diventando polvere
al vento.
Kyuuby
: siccome mi hai attaccato
tu per primo, ho tutto il diritto di contrattaccare giusto?
Prendi
questo……………..
La
volpe ovviamente voleva giocare e decise di portare le sue code direttamente
fino alla settima, diventando alta fino a 7 metri, così facendo anche il suo
chakra aumento in modo esponenziale.
Suigetsu
incominciò a tremare dalla paura, neppure Sasuke poteva fermarlo, quel potere
lo stava lentamente facendo evaporare, fu allora che Juugo si scaglio sulla volpa
con il segno maledetto attivo, Kyuuby lo atterrò subito con una zampata e
lentamente premeva sul terreno sempre con maggior forza finchè stanco di tanta
debolezza da parte del nemico lo lanciò in alto e lo mangiò, per poi sputarlo a
terra ormai senza vita.
Le
urla di Karin spaventata a morte da quella scena, richiamarono l’attenzione di
Sasuke che uscendo dal nascondiglio non potè non vedere quella macabra scena,
ovvero Juugo letteralmente dilaniato ed irriconoscibile e Suigetsu ridotto ad
una pozzanghera,
Sasuke
: tu sei Kyuuby, il demone
volpe a nove code? Che cosa ci fai qui? E cosa vuoi da me? Sai bene che contro
i miei occhi non puoi fare assolutamente niente, rispondimi.
Kyuuby
: sei uno sbruffone tale e
quale a quel Madara, va bene moscerino ti rispondero più che volentieri, Naruto
Namikaze mi ha ordinato di dirti che fra 3 giorni arriverà qui, di prepararti
allo scontro finale, per quanto riguarda i tuoi occhi, bè caro di un Uchiha,
non mi fanno nessuna paura.
Sasuke
: A no? allora provali.
Sasuke
ordinò a Karin di ripristinare il potere di Suigetsu prima che morisse, detto
ciò attivò lo sharingan ipnotico appena acquisito uccidendo il fratello e cerco
di dominare il demone, ma si rese subito conto che all’interno della mente
della Volpe non c’era la solita gabbia con lo spirito del demone all’interno,
ma vi erano sei bastoni neri che formavano una stella a sei punte, un lampo lo
investi e si ritrovò di nuovo fuori del corpo della volpe.
Sasuke
: No non è possibile, tu
sei protetto da una forza superiore alla mia? Che diavolo succede parla.
Kyuuby
: prima di tutto modera il
linguaggio, per tua norma non ti uccido solo perché il mio padrone mi ha
chiesto di non farti un graffio capito insignificante umano, non ho da darti
nessuna spiegazione se non quella di attendere Naruto in quella lurida grotta
per tre giorni, io resterò qua fuori, nessuno interferirà stanne certo.
Detto
questo Kyuuby ritorno ad una coda tornando ad essere una volpe di un metro
d’altezza, Sasuke rimase interdetto e spaventato, quella potenza non solo era
incalcolabile e fuori dal suo controllo, ma aveva chiamato addirittura suo
padrone Naruto, ma cosa stava succedendo, per precauzione rientrò dentro la
grotta e si fece urgentemente curare le ferite da Karin, ora che non aveva più
il segno maledetto ci sarebbe voluto tempo.
Passarono
due giorni, a Konoha la vita era abbastanza normale, ormai i lavori di
ripristino erano ultimati e la gente era tornata alla normalità, una normalità
difficile da mandare giù per Sakura, che tra le visite ai pazienti,
l’addestramento con Tsunade, cercava di utilizzare tutto il suo tempo per non
pensare a Naruto, con difficoltà, visto che tutto gli ricordava lui, non
riusciva a dimenticare, pensava a quel bacio, alla sua partenza senza essersi confidato
con lei, non capiva perché stesse facendo tutto questo, però era consapevole
del fatto che avrebbe creduto in lui fino alla fine.
Intanto
a Myoboku Naruto insieme a Minato in versione ologramma aveva finito il suo
addestramento, ed era arrivato il momento di dimostrare il frutto di tanta
fatica, sapeva che a momenti Kyuuby lo avrebbe evocato e prima che ciò fosse
avvenuto chiese al maestro Pà se poteva rievocarlo appena fosse sparito,
ovviamente accettò senza però capire cosa volesse fare. Il tempo di raccogliere
il rotolo che il padre gli aveva preparato che Kyuuby lo evocò lì nel luogo
dell’imminente scontro con Sasuke.
Kyuuby
: bene bene, sento il tuo
Chakra aumentato non di poco caro Naruto, cosa facciamo?
Naruto
: per ora aspetta ancora
qui, poi ti spiego.
Detto
questo aprì il rotolo e applicando una formula su di esso fece apparire due
Kunai a tre punte, il primo lo pianto su di un albero li vicino e il secondo lo
mise in tasca, in quel momento venne rievocato da Pà che fece appunto come
promesso.
Naruto
: grazie Maestro, un ultimo
favore se posso, mi fai evocare adesso a Konoha da uno dei rospi presenti nel
paese?
Pà
: adesso o capito ragazzo
mio, certamente, preparati.
Naruto
salutò definitivamente il maestro e nell’arco di pochi secondi si trovò sopra
la testa di pietra di Tsunade, Konoha di primo mattino era sensazionale, tutto
era tornato in vita, il paese era risorto finalmente, prima di ritornare da
Kyuuby con la tecnica della dislocazione istantanea appena appresa, decise di
farsi un giro per il suo paese natio.
Ovviamente
per non farsi vedere decise di nascondere il nuovo mantello e di cambiare
aspetto con la tecnica della trasformazione, per non destare sospetti prese la
forma di Nagato, tanto nessuno lo aveva mai visto, dimenticandosi di Konan.
Mentre
gironzolava per il paese, incontrò gran parte dei suoi amici, quanto era triste
non poterli salutare, in quella buona mezz’ora che era li non aveva visto però
ne Sakura ne Hinata, andò a villa Hyuga e rimase molto sorpreso di
vederla allenarsi con il padre, quanto impegno nell’utilizzare le proprie
tecniche, diventava sempre più bella pensò lui arrossendo per
quell’affermazione.
Andò poi a casa Haruno, ma
Sakura non c’era, visto che era tempo di andare decise di passare per il
cimitero a dare un saluto a tutti gli amici defunti e fu proprio lì che
incontro la ragazza dai capelli rosa, era china sopra una lapide, si avvicinò a
lei sapendo che tanto non poteva riconoscerla e si accorse che quella lapide in
realtà era la sua, Sakura notò quel forestiero e gli chiese come mai fosse da
quelle parti non avendolo mai visto.
Sakura : è per caso un
conoscente di Naruto Namikaze?
Naga/Naru : no signorina,
ero di passaggio, l’ho vista affranta e sono venuto a vedere cosa stesse
succedendo? Era una persona a lei cara ?
Sakura : si….era il mio
migliore amico.
Naga/Naru : Ooo ho capito.
Sakura : purtroppo è
morto per proteggere il villaggio e per far si che tornasse in vita, anche se
dentro il mio cuore so che è vivo.
Naga/Naru : Perché lo crede
signorina ?
Sakura : Perché è bello pensare
che una persona che ami sia ancora viva non crede ?
Naga/Naru : Ha ragione. ( una
persona che ami )
Naruto pensò che quelle parole
in effetti erano azzeccate per Sasuke, una persona che ami speri sempre che
torni, decise però fosse meglio andare via prima che il suo travestimento fosse
smascherato.
Naga/Naru : Ora devo andare
Signorina, è stato un piacere parlare con lei, le voglio dare un consiglio se
posso.
Sakura : mi dica.
Naga/Naru : Dimentichi il suo
amico. I defunti devono essere ricordati come tale, non con la speranza che un
giorno resuscitino, si soffre troppo, forse il doppio in una vana speranza non
crede ? pensi a se stessa.
Sakura
: vede, io non ho più
niente da quando se ne è andato, mi porto dentro il peso di parole mai dette,
di parole che ho chiuso nel petto prima di dirle, il suo pensiero mi permette
di credere e sperare.
Naga/Naru : Stia bene
signorina
Sakura : Arrivederci.
Naruto si dileguò, vedere Sakura
triste per lui lo rattristava molto, il suo pensiero però era distorto, non
aveva capito che la ragazza parlava dell’amore che provava per lui, Naruto
purtroppo pensava che si riferisse che con la sua morte non avrebbe mantenuto
la promessa di riportare Sasuke e di conseguenza non aveva più niente.
Ma lui era vivo e la promessa
sarebbe stata mantenuta.
Pensando a questo si teletrasportò da Kyuuby, la resa dei conti era imminente.