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Autore: killerjack    20/05/2009    2 recensioni
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Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Pain, Sakura Haruno, Yondaime
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Mentre Kyuuby correva verso il nascondiglio di Sasuke, Naruto si stava beatamente riposando sopra il manto morbido e caldo del

Mentre Kyuuby correva verso il nascondiglio di Sasuke, Naruto si stava beatamente riposando sopra il manto morbido e caldo della volpe.

Kyuuby ogni tanto si girava a guardare il ragazzo e tra se e se pensava che in fin dei conti era stata una fortuna ad essere stato rinchiuso proprio in lui, in fondo era divertente stuzzicarlo ed era anche un piacere combattere al suo fianco, ora che inoltre poteva essere evocato e di conseguenza muoversi anche solo per una corsa tutto sommato non era negativo, inoltre era l’unico in grado di riportare alla luce la sua armatura, che una volta diventata del ragazzo, avrebbe liberato la sua anima e permesso a Naruto di evolvere in potenza liberando la nona coda, dopo tanto tempo sarebbe rinato.

 

Intanto a Konoha sia Hinata che Sakura si destavano di buon mattino, era il giorno in cui tutto il paese si sarebbe riunito per onorare e dare degna sepoltura a coloro che avevano perso la vita difendendo gli ideali di pace e giustizia e di quei poveri innocenti che avevano subito la volontà del crudele Pain.

Hinata si accorse subito di quella rosa bianca sul suo comodino, non capì come mai si trovasse appoggiata lì, notò solo che era un po’ sciupata e di conseguenza doveva essere lì sopra da molto, prese un vaso colmo d’acqua e ci mise dentro la rosa. Qualcosa però l’attirava, non riusciva a distogliere gli occhi da quel fiore, pensò quasi distinto a Naruto, si disperava per la sua scomparsa e mentre lo ricordava, gli vennero in mente le sue ultime parole quando si era dichiarata, comprese il motivo del suo rifiuto, ovvero che aveva deciso di sacrificarsi per la rinascita del villaggio e non voleva farla soffrire, pensando ciò decise che da quel momento sarebbe diventata un ninja forte e decisa come il suo Naruto.

Pensando così si preparò e uscì.

Nello stesso istante Sakura sentì dei leggeri brividi sulla sua pelle calda dal tepore delle lenzuola, si rese conto che la sua finestra era aperta e si meraviglio di ciò, era sicura di averla chiusa.

Quella brezza mattutina sapeva di Naruto, pensò al sogno che aveva fatto quella notte, quando finalmente aveva baciato il suo Baka preferito, purtroppo era solo un sogno, chiuse la finestra e si girò per rifare il letto, fu in quel momento che vide la rosa bianca sul comodino, un brivido le scosse la schiena, chi mai poteva essere entrato in camera sua in piena notte? Pensò nuovamente al sogno e nella sua mente immaginò il biondo entrare nella finestra e regalarle quella rosa e quel bacio tanto sognato, mentre fantasticava, prese il fiore, un bel vaso colmo d’acqua e li pose affianco alla nuova foto del team 7, fatto questo si preparò e uscì.

Tutto il villaggio era vestito a lutto, Tsunade aveva fatto preparare una lapide diversa solo per Naruto, con su scritto, L’EROE DI KONOHA VIVE IN NOI, PROTEGGICI DA LASSU’.

Finita la funzione tutti gli amici di Naruto posero un fiore sulla tomba del ragazzo, le lacrime e i pianti non mancarono specialmente da parte di Sakura, Hinata forte della promessa fatta a casa sua invece non pianse, facendo rimanere di stucco tutte le persone al suo fianco.

Tsunade era abbastanza scossa, prima Jiraya, poi Naruto, tutte le persone care erano scomparse, decise tuttavia di farsi coraggio per il suo villaggio, prese delle rose dal mazzo che aveva preparato per Naruto e Shizune e chiese a Sakura di accompagnarla nel piccolo giardino dove erano sepolti tutti gli Hokage e dove aveva fatto erigere un piccolo tempio per Jiraya.

 

Intanto a molti chilometri da Konoha, Kyuuby era arrivato a destinazione, svegliò Naruto e gli indicò il luogo dove era nascosto Sasuke, una grotta nascosta da un grosso masso, tuttavia il forte chakra dell’Uchiha era ben evidente nell’aria, Naruto si voltò dalla volpe e disse:

 

Naruto : Kyuuby ora entrerò in modalità eremitica e sentirò il suo chakra, lo percepisco anche normalmente ma lo sento debole e voglio essere sicuro.

Kyuuby : No Naruto, visto che dobbiamo sincronizzarci il più possibile, tanto vale incominciare. Usa i miei occhi, appoggia la tua mano sulla mia testa e concentrati sul mio chakra, a quel punto vedrai quello che vedo io, i miei occhi possono vedere attraverso le cose..

Naruto : Fantastico

 

Naruto fece ciò che la volpe gli suggerì e riuscì a vedere con gli occhi del demone, fu una cosa strabiliante, ogni istante che passava diventava sempre più forte, pensando questo si concentrò ulteriormente e vide finalmente Sasuke, sdraiato su di un letto con molte fasciature, aveva sentito che aveva sconfitto Itachi e sicuramente aveva bisogno di cure e riposo, notò che i suoi uomini lo stavano vegliando.

Kyuuby : cosa intendi fare ragazzo?

Naruto : eheheh ti va di divertirti caro Kyuuby?

Kyuuby : e me lo domandi Naruto ? sono tutto orecchi.

Naruto : Io adesso andrò a Myoboku per imparare le tecniche di mio padre, in tre giorni con i miei cloni e le mie nuove capacità dovrei aver finito, in quel momento mi richiamerai con l’evocazione inversa.

Kyuuby : e io cosa dovrei fare nel frattempo?

Naruto : Indovina amico mio ? tu entrerai nel covo di Sasuke e gli dirai che fra tre giorni Naruto Namikaze lo affronterà, come dimostrazione della mia fiducia in te ti concedo di uccidere quel ragazzo con il segno maledetto, non vorrei farlo e tu lo sai, ma quel maledetto segno deve sparire per sempre, Kabuto è ancora in libertà e potrebbe continuare le ricerche di Orochimaru. Purtroppo è l’unica soluzione possibile.

Non toccare Sasuke, gli altri due puoi ferirli, tanto la ragazza è in grado di ripristinare il chakra, mi raccomando, se sei in difficoltà anche se ne dubito puoi arrivare alla settima coda, che ne dici?

Kyuuby : cosa dico ? che tu ragazzo mio incominci a piacermi.

Così dicendo Naruto sparì, mentre Kyuuby decise di riposarsi un po’, porto le sue code ad una e diminuì di statura arrivando ad un metro di altezza, si nascose e si accasciò al suolo per riposare.

 

Naruto intanto apparì davanti a Pà ormai guarito dopo lo scontro con Pain, dopo essersi salutati il ragazzo iniziò a raccontarli tutti gli avvenimenti accaduti e si diresse con il maestro davanti al vecchio Saggio, alle parole di Naruto che aveva spiegato il desiderio del padre, il vecchio saggio formando dei sigilli con le mani fece apparire un enorme rotolo, un mantello bianco con delle fiamme rosse e una borsa con dentro affetti del padre, consegnando poi tutto a Naruto.

 

Vecchio Saggio : Naruto, il mantello è quello che usava tuo padre dopo la nomina ad Hokage, adesso passa a te ovviamente, il rotolo contiene tutti i segreti del 4° Hokage, mentre nella borsa ci sono le attrezzature ninja speciali, un libro di Jiraya che tuo padre voleva che tu leggessi e un album fotografico dove c’è tua madre Kushina.

Fanne buon uso.

Naruto : Grazie vecchio saggio, ero venuto per imparare le tecniche di mio padre, ma alla fine il vero regalo sono questi due libri, Pà prima che mi commuova definitivamente iniziamo subito l’allenamento, voglio il tuo aiuto se ti va di essere ancora mio maestro.

Pà : E me lo chiedi figliolo?

Yondaime : Non è che vorreste anche il mio aiuto?

Naruto : Ora sono io a dire…..e me lo chiedi?

Tutti e tre : Aahah hah ahahaha.

Yondaime : Naruto immergi il ciondolo nell’olio dei rospi per favore.ù

Naruto : Ecco Papà ma cosa vuoi fare ?

 

Al  contatto con l’olio, il ciondolo prese a brillare intensamente e come per magia apparve il 4° Hokage, ovviamente era un ologramma, ma adesso non era più una voce nella mente, ma un corpo che poteva essere visto, per la gioia di Naruto.

 

Naruto : Papà sarà un piacere ed un onore essere allenato da te.

 

Naruto aveva iniziato l’allenamento, intanto a Konoha:

 

Sakura era arrivata con Tsunade al piccolo tempietto di Jiraya, entrambe fecero una preghiera in onore del sennin ,  poi la donna con ancora dei fiori decise di portarli anche agli altri Hokage tra cui il primo suo nonno, il secondo Hokage suo Prozio, il terzo Hokage suo maestro e infine il quarto Hokage suo amico nonché allievo di Jiraya e padre di Naruto.

Pose in ordine i fiori fino ad arrivare al cospetto del 4° Hokage:

Tsunade : Che strano qualcuno è già venuto qui, pensavo di essere la prima dopo i funerali a varcare la soglia del tempio, infatti tutte le altre lapidi erano spoglie.

 

Sakura guardò la lapide affianco a quella del 4° Hokage e lesse Kushina Uzumaki, anche la sua lapide aveva una rosa bianca, si inginocchiò e si mise a piangere, le lacrime non smettevano di scendere dai suoi grandi occhi verdi, adesso era certa, Naruto era vivo, era  lui ad averli messo quella rosa, quello non era un sogno era la realtà.

 

Tsunade vedendo la ragazza reagire in quella maniera chiese spiegazioni alla ragazza, dopo aver sentito il suo racconto anche lei si decise a credere che Naruto fosse vivo, ma non si spiegava le motivazioni che avevano spinto il ragazzo ad andarsene, tuttavia intimò a Sakura di non far parola con nessuno e di continuare a fingere che lui era morto.

Tornate al cimitero, Sakura vide tutti gli amici intorno ad Hinata che parlava animatamente, incuriosita di ciò si avvicinò agli altri:ù

 

Sakura : Ei ragazzi che succede :

TenTen : Hinata ci stà raccontando di quello che è accaduto stamattina.

Sakura : ?

Hinata : Si Sakura stavo raccontando a loro perché non ho pianto oggi davanti alla lapide di Naruto kun, vedi io credo sia vivo, so che è difficile crederlo ma stamattina ho trovato una rosa bianca sul comodino e ho deciso davanti a quel fiore di diventare più forte, sia fisicamente che mentalmente.

Sakura : ah ss sssono felice per te Hinata, mantieni la tua promessa però. Se no Naruto quando tornerà se è ancora vivo come dici, rimarrà deluso.

 

Detto questo si girò e andò via, quella felicità che aveva di nuovo illuminato il suo cuore, si spense nuovamente, Naruto non era andato solo da lei, ma anche da Hinata, la certezza che forse il ragazzo era ancora innamorato di lei morì in quell’istante.

Decise che doveva crescere, doveva diventare la migliore Kunoichi di Konoha, se sarebbe impegnata fino alla morte per non essere inferiore ad Hinata. Le speranze sono le ultime a morire.

 

Kyuuby intanto destato dal suo sonno, scese dalla boscaglia, concentrò un po’ del suo chakra nella bocca scagliandolo sulla roccia che chiudeva il passaggio della grotta, l’impatto e la deflagrazione svegliarono Sasuke e attivarono i suoi seguaci che in fretta e furia uscirono dal nascondiglio, Karin percepì una potente presenza, ma in confronto a quella di Sasuke non era niente se pur ferito, il primo che parlò fu Juugo:

Juugo : cosa vuoi da noi?

Kyuuby : parlare con il vostro capo e poi uccidere te che sei il portatore del segno maledetto.

Juugo : e chi ti fa credere che ti farò parlare con il mio capo?

Kyuuby : ahahahah tu in effetti non potrai, ma i tuoi amici dopo quello che ti avrò fatto, lo faranno per la paura di finire come te, ahahah .

 

Da una pozzanghera dietro Kyuuby spuntò Suigetsu che silenzioso si posizionò dietro alla volpe ad una coda, convinto di poterla sconfiggere con la sua Tagliatesta.

 

Kyuuby : Stupido marmocchio, per chi mi hai preso? Credi che non ti ho visto? 

 

Kyuuby aumento il chakra creando delle folate di fuoco, il ragazzo essendo dell’elemento acqua rise convinto che con tale combinazione avrebbe vinto visto che l’acqua nella classificazione degli elementi era più forte del fuoco, tuttavia sentì come ardere e alcune parti del suo corpo stavano evaporando.

 

Suigetsu : ma cosa diavolo succede?

Kyuuby : ahahah cosa vuoi fare stupido essere umano insignificante, il mio fuoco non è contrastabile da nessun elemento ahahaha.

Suigetsu : a si prendi questo stupido animale.

 

Il ragazzo sferrò un attacco con la sua spada dritto alla testa della volpe centrandola in pieno, tramortendola e facendola crollare a terra.

 

Suigetsu : visto stupido animale, ora crepa bastardo.

 

Tutto ad un tratto la volpe cominciò a ridere di gusto, si alzò in piedi e disse:

 

Kyuuby : Hahaha ahahhaha ha Stavo scherzando moscerino di un umano, guarda attentamente.

Suigetsu : ccc occc cosa ?

 

Suigetsu guardò la sua tagliatesta che si sbriciolava completamente diventando polvere al vento.

 

Kyuuby : siccome mi hai attaccato tu per primo, ho tutto il diritto di contrattaccare giusto?

Prendi questo……………..

 

La volpe ovviamente voleva giocare e decise di portare le sue code direttamente fino alla settima, diventando alta fino a 7 metri, così facendo anche il suo chakra aumento in modo esponenziale.

Suigetsu incominciò a tremare dalla paura, neppure Sasuke poteva fermarlo, quel potere lo stava lentamente facendo evaporare, fu allora che Juugo si scaglio sulla volpa con il segno maledetto attivo, Kyuuby lo atterrò subito con una zampata e lentamente premeva sul terreno sempre con maggior forza finchè stanco di tanta debolezza da parte del nemico lo lanciò in alto e lo mangiò, per poi sputarlo a terra ormai senza vita.

Le urla di Karin spaventata a morte da quella scena, richiamarono l’attenzione di Sasuke che uscendo dal nascondiglio non potè non vedere quella macabra scena, ovvero Juugo letteralmente dilaniato ed irriconoscibile e Suigetsu ridotto ad una pozzanghera, 

 

Sasuke : tu sei Kyuuby, il demone volpe a nove code? Che cosa ci fai qui? E cosa vuoi da me? Sai bene che contro i miei occhi non puoi fare assolutamente niente, rispondimi.

 

Kyuuby : sei uno sbruffone tale e quale a quel Madara, va bene moscerino ti rispondero più che volentieri, Naruto Namikaze mi ha ordinato di dirti che fra 3 giorni arriverà qui, di prepararti allo scontro finale, per quanto riguarda i tuoi occhi, bè caro di un Uchiha, non mi fanno nessuna paura.

Sasuke : A no? allora provali.

 

Sasuke ordinò a Karin di ripristinare il potere di Suigetsu prima che morisse, detto ciò attivò lo sharingan ipnotico appena acquisito uccidendo il fratello e cerco di dominare il demone, ma si rese subito conto che all’interno della mente della Volpe non c’era la solita gabbia con lo spirito del demone all’interno, ma vi erano sei bastoni neri che formavano una stella a sei punte, un lampo lo investi e si ritrovò di nuovo fuori del corpo della volpe.

 

Sasuke : No non è possibile, tu sei protetto da una forza superiore alla mia? Che diavolo succede parla.

Kyuuby : prima di tutto modera il linguaggio, per tua norma non ti uccido solo perché il mio padrone mi ha chiesto di non farti un graffio capito insignificante umano, non ho da darti nessuna spiegazione se non quella di attendere Naruto in quella lurida grotta per tre giorni, io resterò qua fuori, nessuno interferirà stanne certo.

 

Detto questo Kyuuby ritorno ad una coda tornando ad essere una volpe di un metro d’altezza, Sasuke rimase interdetto e spaventato, quella potenza non solo era incalcolabile e fuori dal suo controllo, ma aveva chiamato addirittura suo padrone Naruto, ma cosa stava succedendo, per precauzione rientrò dentro la grotta e si fece urgentemente curare le ferite da Karin, ora che non aveva più il segno maledetto ci sarebbe voluto tempo.

 

Passarono due giorni, a Konoha la vita era abbastanza normale, ormai i lavori di ripristino erano ultimati e la gente era tornata alla normalità, una normalità difficile da mandare giù per Sakura, che tra le visite ai pazienti, l’addestramento con Tsunade, cercava di utilizzare tutto il suo tempo per non pensare a Naruto, con difficoltà, visto che tutto gli ricordava lui, non riusciva a dimenticare, pensava a quel bacio, alla sua partenza senza essersi confidato con lei, non capiva perché stesse facendo tutto questo, però era consapevole del fatto che avrebbe creduto in lui fino alla fine.

 

Intanto a Myoboku Naruto insieme a Minato in versione ologramma aveva finito il suo addestramento, ed era arrivato il momento di dimostrare il frutto di tanta fatica, sapeva che a momenti Kyuuby lo avrebbe evocato e prima che ciò fosse avvenuto chiese al maestro Pà se poteva rievocarlo appena fosse sparito, ovviamente accettò senza però capire cosa volesse fare. Il tempo di raccogliere il rotolo che il padre gli aveva preparato che Kyuuby lo evocò lì nel luogo dell’imminente scontro con Sasuke.

 

Kyuuby : bene bene, sento il tuo Chakra aumentato non di poco caro Naruto, cosa facciamo?

Naruto : per ora aspetta ancora qui, poi ti spiego.

 

Detto questo aprì il rotolo e applicando una formula su di esso fece apparire due Kunai a tre punte, il primo lo pianto su di un albero li vicino e il secondo lo mise in tasca, in quel momento venne rievocato da Pà che fece appunto come promesso.

 

Naruto : grazie Maestro, un ultimo favore se posso, mi fai evocare adesso a Konoha da uno dei rospi presenti nel paese?

Pà : adesso o capito ragazzo mio, certamente, preparati.

 

Naruto salutò definitivamente il maestro e nell’arco di pochi secondi si trovò sopra la testa di pietra di Tsunade, Konoha di primo mattino era sensazionale, tutto era tornato in vita, il paese era risorto finalmente, prima di ritornare da Kyuuby con la tecnica della dislocazione istantanea appena appresa, decise di farsi un giro per il suo paese natio.

Ovviamente per non farsi vedere decise di nascondere il nuovo mantello e di cambiare aspetto con la tecnica della trasformazione, per non destare sospetti prese la forma di Nagato, tanto nessuno lo aveva mai visto, dimenticandosi di Konan.

Mentre gironzolava per il paese, incontrò gran parte dei suoi amici, quanto era triste non poterli salutare, in quella buona mezz’ora che era li non aveva visto però ne Sakura ne Hinata, andò a villa Hyuga e rimase molto sorpreso di vederla allenarsi con il padre, quanto impegno nell’utilizzare le proprie tecniche, diventava sempre più bella pensò lui arrossendo per quell’affermazione.

Andò poi a casa Haruno, ma Sakura non c’era, visto che era tempo di andare decise di passare per il cimitero a dare un saluto a tutti gli amici defunti e fu proprio lì che incontro la ragazza dai capelli rosa, era china sopra una lapide, si avvicinò a lei sapendo che tanto non poteva riconoscerla e si accorse che quella lapide in realtà era la sua, Sakura notò quel forestiero e gli chiese come mai fosse da quelle parti non avendolo mai visto.

 

Sakura : è per caso un conoscente di Naruto Namikaze?

Naga/Naru : no signorina, ero di passaggio, l’ho vista affranta e sono venuto a vedere cosa stesse succedendo? Era una persona a lei cara ?

Sakura : si….era il mio migliore amico.

Naga/Naru : Ooo ho capito.

Sakura : purtroppo è morto per proteggere il villaggio e per far si che tornasse in vita, anche se dentro il mio cuore so che è vivo.

Naga/Naru : Perché lo crede signorina ?

Sakura : Perché è bello pensare che una persona che ami sia ancora viva non crede ?

Naga/Naru : Ha ragione. ( una persona che ami )

 

Naruto pensò che quelle parole in effetti erano azzeccate per Sasuke, una persona che ami speri sempre che torni, decise però fosse meglio andare via prima che il suo travestimento fosse smascherato.

 

Naga/Naru : Ora devo andare Signorina, è stato un piacere parlare con lei, le voglio dare un consiglio se posso.

Sakura : mi dica.

Naga/Naru : Dimentichi il suo amico. I defunti devono essere ricordati come tale, non con la speranza che un giorno resuscitino, si soffre troppo, forse il doppio in una vana speranza non crede ? pensi a se stessa.

Sakura : vede, io non ho più niente da quando se ne è andato, mi porto dentro il peso di parole mai dette, di parole che ho chiuso nel petto prima di dirle, il suo pensiero mi permette di credere e sperare.

Naga/Naru : Stia bene signorina

Sakura : Arrivederci.

 

Naruto si dileguò, vedere Sakura triste per lui lo rattristava molto, il suo pensiero però era distorto, non aveva capito che la ragazza parlava dell’amore che provava per lui, Naruto purtroppo pensava che si riferisse che con la sua morte non avrebbe mantenuto la promessa di riportare Sasuke e di conseguenza non aveva più niente.

Ma lui era vivo e la promessa sarebbe stata mantenuta.

Pensando a questo si teletrasportò da Kyuuby, la resa dei conti era imminente.

 

 

 

 

 

 

  
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