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Autore: Becky313    08/12/2016    2 recensioni
L'amore è un sentimento complicato.
Specialmente se vissuto da un Proxy e un Demone.
Dal testo:
//“A-aspetta! – Lo richiamò – P-potrei sapere il tuo nome..?”
“Sono Pablo.” Rispose il biondo. “Perché?” Chiese.
Il moro arrossì furiosamente.
“Ah... Beh... I-io sono First... E.. vorresti... essere mio amico?” Chiese, diventando ancora più rosso.//
Genere: Fluff, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Nuovo personaggio, Sorpresa, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il giorno dopo, Pablo stava ripercorrendo la stessa strada per andare alla sua boutique, quando vide il ragazzo del giorno prima seduto su dei gradini ad ascoltare musica con degli auricolari bianchi.
“Ciao.” Lo salutò Pablo, sorridente.
“Ciao.” rispose il moro di rimando, ricambiando il sorriso.
“Abiti da queste parti?” Gli chiese il biondo.
“Più o meno…” Fu la risposta vaga del ragazzo.
“Beh… Ehm… Ci vediamo più tardi…” Fece dopo un po’ di tempo il biondo, non sapendo che dire.
“Sì… tu… lavori qui vicino?” Chiese, vedendo la cartella che il biondo aveva in mano.
“Sì, gestisco un negozio di moda.” Rispose sorridendo, lo stilista.
“Interessante…” Rispose il moro, guardandolo con un sorriso.
“Davvero lo trovi interessante?” Chiese speranzoso il biondo.
“Certo! Mi hanno sempre interessato gli stilisti, fin da bambino...” Rispose il moro, ricordando i vecchi tempi.
“allora ti va di venire a vedere il mio negozio?” Chiese felice il biondo.
“Davvero? Posso? Ne sarei felicissimo!” Rispose, non riuscendo a trattenere l’emozione.
“Certo!” Disse il biondo, facendo strada.
Il moro, per tutta risposta, iniziò a seguirlo come un bambino che andava in un negozio di giocattoli per la prima volta.
Appena arrivati al negozio, Pablo alzò la saracinesca, mostrando la sua amata boutique e entrando, venendo prontamente seguito da First.
Mentre il moro iniziava a guardarsi intorno curioso ed emozionato, Pablo si diresse verso il bancone, iniziando a sistemarlo.
“È davvero grande!” Disse sorpreso il moro, facendo ridere il biondo.
“Abbastanza, sì.”
“Ed anche pieno di belle cose” Continuò sorridendo.
“Ti piacciono? Davvero?” Chiese Pablo, piuttosto compiaciuto.
“Un sacco!” Fu la sua risposta.
Il sorriso non scemò dal volto dello stilista.
“Li abbiamo fatti io e il mio capo.” Spiegò, mettendo un po’ in ordine il negozio.
“Il tuo capo deve essere davvero fortunato ad avere te come stilista” Sorrise First.
Il biondo arrossì.
“Oh, no.” Rispose lo stilista prima di aggiungere: “Sono io fortunato ad essere stato assunto da Trenderman.”
“Per me resti fantastico!” Disse il moro, sorridendo dolcemente.
Pablo divenne completamente rosso.
“P-Puoi provarne uno, s-se vuoi...”
“Eh?” Chiese First non capendo, per poi realizzare e arrossire a sua volta.
“A-Ah, n-no! Non mi spingerei mai a tanto... Mi starebbe malissimo...”
Il biondo sorrise: “Ma che dici? Sei così...- Si bloccò, arrossendo.- insomma, non puoi saperlo se non provi.”
Il ragazzo divenne rosso come un pomodoro.
“Ah... Beh...” Tentò di formare una frase sensata, non sapendo proprio cosa dire.
“Quello lì!” Disse Pablo, scegliendo un abito blu in mezzo a molti altri.
“Ecco, sembra adatto a te!” Gli spiegò entusiasta, ricevendo uno sguardo confuso in risposta.
“Ehm... Non ti piace?” Chiese, mentre l’entusiasmo di prima scemava poco a poco.
“No, è bellissimo!” Disse in fretta First, non voleva che il biondo ci rimanesse male, assolutamente no!
“Ma... Credo che sia... Un po’ troppo per me...” Riprese, sorridendo un po’ tristemente.
“Troppo?” Chiese lo stilista, confuso.
“Beh... è troppo costosa... E... Potrei strapparla o rovinarla... E... Sarebbe un peccato per un vestito così bello...” Rispose il moro, mettendo un piccolo broncio.
“Prima o poi tutto si consuma. Alcune cose, poi, vale la pena indossarle anche solo una volta.”
Il moro tentennò, per poi sorridere, avendo già sentito queste parole, ma da una persona diversa.
“Hai ragione...- Sospirò lui.- E va bene... Me lo provo…”  Si arrese, contento di vedere il sorriso formatosi sulle labbra dell’altro.
“Sì!” Esultò, infatti, Pablo, battendo le mani felice.
“Dove posso provarmelo?” Chiese, non smettendo di guardare il sorriso dell’altro.
“Lì dietro c’è un camerino” Gli indicò lui, in fondo al negozio.
“Va bene...” Disse First, andando a provare il soprannominato vestito.
Pablo, aspettando che il ragazzo finisse di cambiarsi, si mise a riordinare un po’ la boutique,  non smettendo, però, di sorridere.
Dopo qualche minuto First uscì dal camerino col vestito addosso, venendo subito ammirato dal biondo.
“Lo sapevo: è perfetto!”
“T-tu dici?”
“Si, assolutamente perfetto!”
“S-se lo dici tu”
First era rosso come un pomodoro, si vedeva da almeno un miglio di distanza.
Passò un po’ di tempo, in cui il moro si mise ad aiutare Pablo, stando sempre attento a non rovinare il vestito che l’altro gli aveva impedito di togliersi.
“Tu cosa fai? Studi o lavori?” Gli chiese d’improvviso, il biondo.
“A-ah... io...” Il moro si ritrovo a balbettare di nuovo.
‘Oh, no... E ora cosa gli dico? Non posso mica dirgli la verità.’ Pensò il moro, cercando una scusa accettabile.
“Mh?” Chiese il biondo, guardandolo curioso.
Proprio quando stava per aprir bocca, il moro venne interrotto dal suono del campanellino dell’entrata, che segnava ad indicare l’entrata di un cliente.
“Oh, scusa, mi occupo di lui e torno” Disse Pablo, dirigendosi verso il cliente.
First annuì.
E mentre il biondo si mise a parlare di abiti con il cliente, First si ritrovò a guardare il vestito che aveva addosso.
‘È proprio bello...’ Si ritrovò a pensare.
Passarono alcuni minuti, e alla fine di quest’ultimi, il cliente uscì dal negozio soddisfatto.
Pablo tornò da lui.
“Dicevi?” Chiese, dimenticandosi dell’argomento precedente.
“Ehm...- Tentennò il moro, cercando qualcosa per cambiare argomento.- Il vestito mi piace veramente tanto!” Disse in fretta.
“Quindi lo prendi?”
“Mi piacerebbe... Ma non posso... Scusa...” Si scusò, dirigendosi verso il camerino per toglierselo.
“Perché no? Se sei a corto di soldi non è un problema.”
“Ah... Veramente... io...- S’interruppe, abbassando la testa e guardando il pavimento con un sorriso tra l’amaro e il nervoso- Io i soldi non ce li ho proprio.” Confesso tutto d’un fiato.
Il biondo spalancò gli occhi.
“Oh... Mi spiace...”
“Già...”Disse, facendo un passo indietro, stando per dirigersi verso il camerino.                       
“... Senti ... quello te lo regalo” Lo fermò Pablo.                        
“Cosa? “ Chiese First, guardandolo senza capire.                       
“È tuo, prendilo pure”                       
“ Sei... sei sicuro?” Tentennò il ragazzo.                       
“ Certo!” Rispose il biondo, Iniziando a ritenere First un ragazzo povero.
Oh, quanto si sbagliava.                       
“ G... grazie...” Balbettò il moro.  “Non so davvero come ringraziarti “                      
Pablo scosse la testa. “Va bene così”                       
“Ti... ripagherò... in qualche modo”                       
“Davvero, non serve, è solo un vestito”                       
“Troverò un modo!” Insistette lui, determinato.                        
“Ok, se ti fa sentire meglio”                     
First arrossì, abbassando la testa. Sussurrando un “Si, lo fa...”                     
“Va bene! vuoi venire di sopra? Ci possiamo bere qualcosa insieme” Chiese sorridendo lo stilista.                      
“O...Ok”
Pablo iniziò a fare strada venendo prontamente seguito da First.
 “Che ti preparo?” Gli domandò il biondo, una volta fatto accomodare First su una sedia.                   
“Oh, Beh, quello... quello che vuoi” Rispose imbarazzato lui.                       
Pablo sorrise, per poi servire del tè verde.
Il corvino ringraziò, iniziando a sorseggiare il tè.
“Sei nuovo da queste parti?” Chiese Pablo, dopo qualche minuto di silenzio.                       
“Ehm... più o meno” Iniziò il moro. “Abito qui da qualche mese.”                       
“Non ti ho mai visto in giro, per questo chiedevo”                         
“Sì, sono sempre stato dall'altra parte della città.”                       
“Ah, allora conoscerai le storie che circolano “                      
“intendi le creepypasta?”                     
“Lo sai??” Chiese più che sorpreso Pablo.                       
“Non dovrei saperlo?” Chiese scettico First.                       
“Beh ... Ehm ... In fondo non sono storie vere.” Si difese il biondo, non riuscendo a trovare altro modo per rispondere.
Dopo tutto, lui era il Proxy del fratello di uno di questi.                       
“Se lo dici tu.” Rispose il moro, facendo spallucce.                         
“Quanti anni hai?” Chiese poi il biondo.                       
“Vent’uno” Rispose il corvino, finendo il suo tè.                       
 “Io ventisei. Pensavo, se non ti dispiace ... vuoi lavorare per me?” Domandò tutto d’un fiato lo stilista.               
 “Lavorare... per te?” Chiese First, cercando di elaborare la domanda.                       
“Sì, insomma- Iniziò arrossendo- sei un bel ragazzo, puoi fare da modello.”                       
“ Io? Modello? Sei serio?” Domandò scandalizzato il più giovane, per poi arrossire come un pomodoro.                                          
“A- assolutamente.”                       
“ Oh... Ehm... Non so che rispondere.”                       
“Oh, pensaci pure. Poi mi fai sapere.”                      
First ci pensò per qualche minuto, per poi sorridere sconsolato, sentendosi un idiota.
“Io... io accetto” Rispose, guardando Pablo negli occhi.
Il biondo sorrise spontaneamente, gioioso.                   
“Sei il mio primo modello!” Disse, alzandosi in piedi di scatto per la contentezza.
 

 
  
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