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Autore: BlueLouKiwi    08/12/2016    0 recensioni
Non avrei mai creduto di essere presa come insegnate di Pozioni ad Hogwarts, e invece eccomi qui a raccontare la mia vita attraverso gli occhi di un'insegnate
Genere: Comico, Drammatico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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“Abbiamo ancora un po’ di tempo.” Esclamo cercando di rimanere calma. “Gli Incantesimi reggeranno.”
“Cosa possiamo fare?” Domande George.
“Io vado a prendere delle pozioni, voi restate qui e cercate di Schiantarli.”
“Faremo del nostro meglio.” Risponde Neville, determinato.
Io vado nella nostra camera, con così tante persone in casa il mio laboratorio si è spostato lì.
Prendo delle sanguisughe e le aggiungo ad una pozione ormai quasi completata; e così abbiamo un po’ di vantaggio dalla nostra parte.
Intanto apro la finestra e cerco di colpire qualche Mangiamorte da lì, ma purtroppo non sono così abile alla Bacchetta. Ecco perchè ho scelto Pozioni e non Incantesimi. Mica ho tutti i torti.
Faccio per tornare giù dai ragazzi quando scorgo un piccolo pacchetto proprio sul letto.
Nonostante non sia proprio il caso di perdere tempo o fermarsi non resisto. Vado e lo apro.
Dentro c’è una piccola tiara argentata, un cioccolatino e una lettera.
Non sarà per caso la tiara che avevo mostrato a Remus qualche tempo fa? Se ne è ricordato?
Mangio il cioccolatino e sento George chiamarmi.
Mi affretto. Sporcandomi tutta di cioccolato.
Il Grande Giorno è arrivato
Della tiara non mi ero dimenticato
Ora mia per sempre sarai
Presto mia moglie diventerai

Alle otto. Nel posto dove tutto è iniziato.

Anche se di sotto si sta scatendando un putiferio il mio cuore salta un battito e un sorriso enorme mi si stampa sul volto.
Cerco di riprendere coscienza della situazione, prendo la mia tiara, la metto nella tasca interna del mantello e mi precipito giù con tanto di pozioni in mano.
“Le cose si stanno mettendo male.” Urla George furioso.
“Se solo tu facessi meglio il tuo lavoro!” Si arrabbia Neville.
Passo a loro le pozioni, che magari hanno più mira di me. Alcune sono esplosive, altre sono dei semplici aiuti per noi.
“Non stanno funzionando.” Mi dice George abbassandosi appena in tempo per evitare una Maledizione.
Vado in cucina, più per istinto che per fare qualcosa di utile. Mi dispero, mi guardo attorno e penso che ormai la mia casa è destinata a crollare sotto il suo stesso peso.
Tocco il tavolo, con entrambe le mani, le lacrime ormai sono prossime ad uscire.
E poi, mi guardo le braccia nude. Il tatuaggio di un drago.
Che io possa..? Che sia possibile..?
Devo provarci.
Torno in salotto con più decisione in volto di quanta ne abbia mai avuta. Tant’è che i ragazzi si fermano e aspettano.
Spalanco la porta, senza alcuna vera certezza.
“Basta!” Dico ad alta voce, non urlando.
Tutto attorno a me si ferma.
E così, lì, tento il primo passo verso l’ignoto.
Esco dalla porta, e conseguentemente anche dalle protezioni.
Inizio a far ruotare il mio braccio da bacchetta, e ripeto la formula dentro la mia testa.
La dico una volta.
La penso una seconda.
La grido dentro di me una terza volta.
Tutto rimane sospeso per un po’. I mangiamorte mi osservano senza capire cosa stessi facendo. E quando mi vedono immobilizzata e del tutto priva di protezione, iniziano a ridere.
Un fruscio, sempre più forte, fuoriesce dalla mia bacchetta.
Inizia a vibrare, sempre più forte.
Un fiotto di luce dorata si proietta da essa verso il cielo.
La perfetta riproduzione di un Ironbelly Ucraino ne esce, circordato dalle fiamme, spezzandomi la bacchetta.
Puntra dritto contro i nostri nemici col suo muso tozzo e corto.
La sua pelle grigia contrasta coi suoi occhi rossi. Assetati.
Lentamente cala su di loro e le fiamme che lo circondano investono, funeste, ogni figurata incappucciata.
Mi volto, George e Neville mi guardano esterrefatti.

Una volta che l’Ironbelly ha fatto ciò per cui è stato invocato viene fatto sparire da un colpo di bacchetta di George, che preso dall’emozione mi raggiunge e mi solleva.
“Che disastro.” Neville guarda il mio giardino, pieno di ceneri umane. “E’ macabro.”
“Ha funzionato, è questo l’importante.” Gli dice George.
“Se non li avessimo uccisi noi, lo avrebbero fatto loro.” Dico più a me stessa che agli altri.
Faccio per andare verso il divano, per cercare di comprendere quello che è successo, quando il rosso mi ferma e mi scosta il mantello.
Non ho le forze per fermarlo, o per chiedergli cosa sta facendo e così lo lascio fare.
“Ma tu perdi sangue!” Mi dice con sguardo terrificato.
Solleva la mano che mi ha toccata e regge tra le mani la mia tiara, è piena di sangue.
Mi sento debole.
Non avverto più il mio corpo.
“Avvisate Rem.” Dico, prima di perdere conoscenza.

“E l’avete lasciata fare?” Chiede a qualcuno la voce di Remus.
“E’ stata grandiosa.” Risponde Neville, sulla difensiva.
“Un drago…” Commenta Hermione tra sè e sè.
“E gli incantesimi di protezione, non hanno funzionato?” Chiede Ron.
“Avrebbero ceduto se non fosse intervenuta.” George mi si avvicina.
Apro gli occhi.
“Un drago… Hey, si è svegliata! Come stai?” Hermione si accorge di me.
Cerco di farfugliare che sto bene, ma Remus mi si precipita addosso e mi prende la mano. “Pensavo che non volessi sposarmi!” Mi dice arrabbiato.
George lo scosta, furibondo. “Ha dovuto affrontare una dura prova.” Lo sgrida. “Lasciala in pace.”
Remus si scosta, riluttante e mi lascia parlare con gli altri.
Mi spiegano che, sostanzialmente, dopo avermi persa, hanno chiamato Hermione (erano un po’ nel panico), lei ha ripulito la casa e sistemato i danni, e infine sono arrivati anche gli altri.
Rifletto per un attimo. “E la mia bacchetta?” Chiedo, ricordandomi di lei. Si è spezzata davero?
Ron mi guarda dispiaciuto e me la porge. “Hermione ha provato ad aggiustarla, non c’è niente da fare.”
“Poco male dai, poteva andare peggio, avremmo potuto perdere la casa.”
Finalmente decidono che posso rimanere da sola per un po’ ed uno ad uno escono dalla stanza.
Remus ferma Neville e gli bisbiglia qualcosa.
Entrambi si avvicinano al mio letto.
“So che non è come te lo aspettavi, piccola…” Mi posiziona in testa la mia tiara, mi sistema i capelli e mi mette in mano un mazzolino di fiori. Mi guarda, con gli occhi lucidi e subito nasconde il viso. Non vuole farsi vedere emozionato.
“Ci stiamo sposando?” Gli domando con un sorriso.
Lui tenta di parlare, ma l’emozione glielo impedisce.
Lo tiro verso di me e lo abbraccio. “Neville.” Lo invito a far la sua parte.
Prende la mia mano sinistra e la mano sinistra di Rem, che la solleva, singhiozzando tra sè.
Gli muove la bacchetta sopra ed una corda rossa si avvolge attorno al nostro groviglio di mani.
“Ora e per sempre, sarete il compagno l’uno dell’altra.”
Le nostre mani si stringono forte e sento sparire tutta la spossatezza.
Rem mi guarda, con occhi nuovi, più consapevoli e si china verso di me. “Per sempre mia.” Mi sussurra e poi mi bacia, come mai prima d’ora aveva fatto.
E lì le lacrime non me le può fermare più nessuno.
Altro che Astronomia, Erbologia o Trasfigurazione. Questo ti devono insegnare: quanto può essere bella la vita.
   
 
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