Crossover
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Autore: Crybaby    20/05/2009    2 recensioni
[Sailor Moon; Dragon Ball; Saint Seya; Naruto]
Il principale avversario di Sailor Moon è tornato, ma questa volta le sue intenzioni vanno ben oltre il desiderio di vendetta. Sette squadre di guerrieri, provenienti da quattro diverse realtà, partono alla volta dei quattro angoli dell'universo nel tentativo di riportare la normalità e sventare l'ultima, definitiva, minaccia di Chaos.
PARTE 1: ANTEFATTO
1-7 Prima parte
8-15 Seconda parte
PARTE 2: LE SETTE SQUADRE
16-28 Ub, Minako, Rock Lee, Tenten, Ami, Kiba & Akamaru
29-40 Gaara, Haruka, Shiriu, Shino, Temari & Mister Satan
41-50 Makoto, Shun, Michiru, Hotaru, Choji & Ino
51-61 Setsuna, Kankuro, Hinata, Goten, Pan & Naruto
62-75 Shikamaru, Rei, Hyoga, Shaina, Trunks & Usagi
76-83 Gohan, Ikki, Sakura, Videl, Neji & Seya
84-88 Vegeta & Bulma
PARTE 3: TUTTI CONTRO CHAOS
89-103 La Città
104-115 La Fortezza
116-119 Resa dei conti finale
PARTE 4(cap. 120): EPILOGO
Genere: Generale, Azione, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Sailor Moon vs Chaos Goku

Chaos Goku osservò Usagi con rinnovata, perversa gioia, quasi si fosse già dimenticato il fallimento dei suoi piani su Sailor Saturn.
Dall’altra parte, la ragazza rimase paralizzata a fissare il saiyan senza sapere come sentirsi. Mai avrebbe pensato di incontrarlo una seconda volta. Anzi, mai avrebbe voluto. Con la coda dell’occhio, Usagi vide al suo fianco Shikamaru raggiungere il capezzale di Hotaru, e chiedere tutto d’un fiato a Choji cosa fosse successo, e dove fossero Ino e gli altri. L’Akimichi, però, non accennava a rispondere, né tantomeno alzare lo sguardo. Facendosi coraggio, Usagi decise di rivolgersi direttamente al suo acerrimo nemico.
-Che… che cosa le hai fatto?
-Io? Praticamente, nulla! Sono state quelle due a cominciare!- rispose Chaos Goku, trattenendo a stento una folle risata -se avessero collaborato nessuna si sarebbe fatta male! Io e Sailor Saturn avremmo potuto dominare l’universo, insieme! Invece lei ha ben pensato di uccidersi, svanire nel nulla, PUFF! E a farne le spese, la piccola dolce tenera Hotaru Tomoe! Il mio Rebirth dev’essere stato terribile da incassare, probabilmente l’avrà uccisa sul colpo. Bah, una in meno di cui preoccuparsi!
Al sentire quelle parole, pronunciate così spudoratamente, Usagi e anche Shikamaru si sentirono invadere d’odio nei confronti del ragazzo. Dal canto suo, Choji continuava a tenere la testa bassa, ma tutto il suo corpo e specialmente i suoi pugni serrati presero a tremare di rabbia.
-Se vi può consolare, la mocciosa era quasi riuscita a sconfiggermi. Ancora tanto così e addio Chaos. Sailor Moon, perché non provi a terminare quello che lei ha iniziato? Dopotutto, essendo tu la più forte tra le guerriere sailor, non dovresti avere problemi a batterti con me. Avanti, affrontami, fatti avanti! Non è forse quello che volevi, quando ci siamo reincontrati su quell’isola?
La giovane deglutì a fatica. Allora era diverso, era sicura di poterlo sconfiggere, come già aveva fatto quando questi si era impossessato di Galaxia. Ma con Goku era diverso, con lui era decisamente più forte. Dopo averlo visto all’opera tutte le certezze di Usagi avevano iniziato a vacillare.
Però, e lo sapeva troppo bene, tutto in quel momento dipendeva da lei. Si soffermò per qualche istante a fissare il corpo esanime di Hotaru: quell’immagine le diede l’iniezione di coraggio di cui tanto aveva bisogno. Doveva vendicarla, non solo per lei ma anche per Chibiusa.
-Allora? Cosa intendi fare?- domandò Chaos.
Usagi prese un lungo respiro, prima di rispondere.
-Se è lo scontro che cerchi… ti accontenterò.
-Brava, così mi piaci.
Il saiyan si passò la lingua sulle labbra e si sgranchì le nocche, trepidante, mentre la sailor lentamente si avvicinava.
Poco lontano, Shikamaru si alzò e fece un passo avanti, ma con un gesto Usagi gli ordinò di fermarsi.
-No. Con lui me la vedrò da sola. Sareste solo d’intralcio.
-Ma… Usagi…
La ragazza voltò di scatto la testa nella sua direzione, mostrandogli uno sguardo insolitamente deciso.
-Prendi il tuo amico e Hotaru e portali al sicuro, il più lontano possibile da qui. Non voglio che rimaniate coinvolti ulteriormente in questa storia.
-O-okay… allora… buona fortuna, Usagi.
I due si salutarono con un cenno della testa. Shikamaru poi le volse le spalle e si chinò di nuovo sul Hotaru e Choji.
-Hai sentito. Dobbiamo sbaraccare, e in fretta. Aspetta, ti do una mano… !!!
Come il ninja fece per sollevare Hotaru da terra, con un gesto improvviso il compagno di team lo spinse pesantemente lontano. Quindi, prese in braccio il corpo della piccola e senza guardare in faccia nessuno corse in direzione delle scale e se ne andò, lasciando Usagi e Shikamaru totalmente spiazzati.
-Ma… che… Choji! Aspetta!!
Usagi rimase distratta a guardare Shikamaru rialzarsi da terra e correre anche lui per la stessa strada, quando uno sbuffo di Chaos la richiamò alla realtà.
-Dimmi, Sailor Moon, come pensi di affrontarmi? Tanto per mettere le cose bene in chiaro, questa volta una semplice stretta di mano non ti servirà a nulla.
-Mi… dispiace…
-Mh?
-Mi dispiace che dopo tutto questo tempo, tu ancora non abbia capito. Non è stata la sola stretta di mano a salvare Galaxia da te.
antenendo la calma il più possibile, Usagi avanzò a passo deciso verso il saiyan.
-Sono state le mie parole. Se Galaxia le ha ascoltate, sono sicura che anche tu lo farai, Goku.
-Scusa se te lo faccio notare, ma il mio nome è CHAOS Goku. La persona a cui tenti di rivolgerti ormai non esiste più. E se anche fosse vivo, dubito ti darebbe retta. Lui non ti conosce, non sa nulla di te.
-È vero, per te sono un’estranea. Ma ho sentito raccontare molte cose sul tuo conto. Di te hanno detto che sei un guerriero forte e valoroso, a cui il significato della parola arrendersi è sconosciuto; combattere e confrontarti con avversari sempre più forti è fra le cose che ami di più della tua vita. Di te hanno detto che sei una persona molto aperta e ottimista, anche nelle situazioni più serie riesci a metterci una risata, trovi sempre un modo per sdrammatizzare; ti piace scherzare con tutti, spesso mantieni un comportamento fanciullesco, e ami alla follia il cibo e mangiare come un maiale, senza preoccuparti di quello che gli altri pensano (un po’ come me). Nonostante questo, riesci anche ad essere un buon padre e marito, a modo tuo. Ma soprattutto…
Usagi si fermò. Tra lei e Chaos li separavano ora solo un paio di metri.
-Di te hanno detto che sei la persona più buona, gentile e altruista dell’intero universo. Saresti pronto a sacrificare la tua stessa vita pur di salvare quella degli altri, indipendentemente dal fatto che si tratti di tuoi amici. Dimmi Goku, ti riconosci, nella descrizione che ho fatto? Ti ricordi di tutto questo?
-Ti ho già detto…- fu la risposta del ragazzo, ora non più tanto divertito come prima -…che io non sono Goku. Sacrificare la mia vita per gli altri, ma fammi il favore. Sono gli altri che muoiono per me! Hotaru è stata solo la prima di una lunga serie, e tu sarai la prossima!
-Cosa aspetti allora? Colpiscimi!
-Con piacere! Prendi questo…
-MOON TIARA, ACTION!!!
Il saiyan lanciò una piccola sfera nera, alla quale la sailor rispose scagliandogli contro il suo diadema: un lampo accecante seguì allo scontro fra i due attacchi, al termine del quale Usagi era scomparsa alla vista del nemico.
-Parli bene tu, ma al primo vero colpo te la svigni come tuo solito, eh? Esci, Sailor Moon! Fatti vedere, codarda!
La ragazza si era nascosta poco distante, dietro ad una colonna. Poco dopo, il diadema che aveva prima lanciato le ritornò da solo fra le sue mani.
“Non ha neanche un graffio. Chaos deve averci messo ben poca energia in quella sfera… forse questo significa che Goku mi ha sentita davvero?! Allora, forse, ho qualche speranza di ripetere il miracolo compiuto con Galaxia. Però non posso continuare a parlargli e basta: devo colpirlo, almeno una volta, senza farmi scoprire…”
-Trovata!
Un devastante raggio disintegrò la colonna. A Usagi non rimase altro che cominciare a correre all’impazzata, nel tentativo di schivare i colpi di Chaos.
“Per una volta che penso a qualcosa d’intelligente, uffaaa!”

Doveva essersi allontanato già di una buona ventina di piani, quando Choji sentì sopra di sé la voce di Shikamaru che lo implorava di fermarsi e aspettarlo. Non lo ascoltò nemmeno, e proseguì la sua veloce discesa delle scale a chiocciola. Dovette però fermarsi, quando lo stesso Shikamaru, correndo sulla tromba di vetro dell’ascensore sfruttando il chakra, lo raggiunse in pochi secondi e gli saltò davanti, bloccandogli la strada.
-Uff… non come volevo io, ma finalmente ti sei fermato- sbuffò il ninja, ansimando -ascoltami. Non credere che io non sia rimasto sconvolto, nello scoprire che ci troviamo nella base del nemico. Però, io e la mia squadra siamo arrivati appena un’ora fa, e siete voi le prime persone che abbiamo incontrato, quindi non so assolutamente nulla di quel che è successo finora su questo assurdo pianeta. Credimi, sono arrabbiato quanto te per quello che Chaos ha fatto a Hotaru, ma ti prego, cerca di stare calmo. Quando te la senti, ho bisogno che mi racconti cosa vi è successo, a partire dall’inizio…
Invece di rispondere, con fare macchinoso Choji indietreggiò fino ad un pianerottolo della scala e vi posò il corpo di Hotaru, per poi restare immobile e in silenzio, senza guardare nessuno. Incurante, Shikamaru gli avvicinò e proseguì.
-Non ti sto sforzando, tranquillo, prenditi tutto il tempo che ti occorre. Credimi, sono arrabbiato quanto te per quello che Chaos ha fatto a Hotaru…
-No, non lo sei.
-C-come?
-Prima mi fai conoscere Hotaru. Poi lasci che… le succeda… questo. Infine… mi impedisci di vendicarla… lasciandomi… così… perché… è per qualcosa che ti ho fatto, vero? È così… che stanno le cose?
-Qualcosa che mi hai… Choji, ti rendi conto di che stai dicendo?! Come puoi pensare…
-Non fare il finto tonto. Hotaru… tu… perché mi hai fatto questo? Dimmelo, dimmi almeno perché…
-Basta, ora stai davvero esagerando! Prendi fiato, rilassati, e spiegami bene cosa pensi io “ti stia facendo”. E poi non riesco proprio a capire cosa centri in tutto questo Hota…
Come un fulmine a ciel sereno. Choji si voltò di scatto e, senza preavviso, assestò al proprio compagno di team un pugno in faccia. Il colpo fu tanto violento che Shikamaru venne spedito prima contro la colonna di vetro, infrangendola, e poi mandato pesantemente a sbattere di schiena contro la parete opposta. Mentre ancora cadeva a peso morto sui gradini sottostanti, il ninja fece in tempo a vedere l’amico volgergli le spalle, riprendere il corpo di Hotaru in braccio e sparire nel più vicino corridoio.

-Non scappare, Sailor Moon! Non voglio farti alcun male! Anzi, ti ucciderò subito, sul colpo! Non sei contenta?
-Grazie tante del pensiero… MAMMA!!!
Costretta a correre alla cieca per evitare la pioggia di colpi energetici lanciati dal nemico, Usagi si accorse solo all’ultimo istante di essere circondata: una miriade di raggi e globi d’energia stavano per assalirla da ogni direzione.
“Ommammamiaommammamiaommammamiachefacciochefacciochefacciochefaccio???” presa dalla disperazione, la sailor evocò in fretta e furia il suo scettro e lo alzò sopra la propria testa, tremando “spero tanto di ricordarmi come si fa, o la va o la spacca!” -MOON SPIRAL HEART ATTACK!!!
Di fronte agli occhi sbarrati di Chaos Goku, dalla punta dello scettro della guerriera partì una scarica di cuori giganti, piatti eppure spessi, che come macigni s’infransero contro gli attacchi del saiyan e li annullarono, lasciando illesa un’incredula Sailor Moon.
-Eh? Ce-ce l’ho fatta! Dopo tutti questi anni me lo ricordo ancora, evviva! Ancora una volta: MOON SPIRAL HEART ATTACK!!!… oh-oh.
Sailor Moon eseguì di nuovo il suo attacco, questa volta direttamente contro Chaos Goku. Decisamente arrabbiato, il saiyan si lanciò in avanti e distrusse tutti i cuori con una spallata, per poi raggiungere la nemica e partire con una raffica di pugni, che Usagi riuscì miracolosamente ad evitare rotolandosi sul pavimento e scivolando sotto le gambe del nemico.
-Dannazione! Prima o poi riuscirò a prenderti, la tua fortuna non può durare in eterno!
-La mia fortuna non centra, Goku!- disse lei, quasi ridendo -sin da piccolo ti hanno insegnato che non si devono mai colpire le donne, e tu non stai facendo altro che obbedire a questo insegnamento! Ammettilo, non ho ragione?
-NO. TU-NON-HAI… AAAAARGH!!!
Tenendosi la testa tra le mani, Chaos Goku si allontanò di molto da Usagi e cadde in ginocchio: sembrava sul punto di trasformarsi in super saiyan, ma ogni qual volta che ci riusciva regrediva al livello di energia inferiore, senza soluzione di continuità. La ragazza non rimase a guardare quella scena e decise che era giunto il momento di chiudere la faccenda.
“Se Tuxedo Kamen fosse qui mi direbbe: Sailor Moon, tocca a te! …beh, anche se non sei qui con me assistimi lo stesso, Mamoru…”
Respirando profondamente, Usagi aprì le mani di fronte al petto, a formare una sorta di coppa. Sui palmi delle mani si materializzò un oggetto, che la guerriera riconobbe subito come il suo Cristallo d’Argento. Quindi fece un passo indietro, lasciando che il prezioso cristallo galleggiasse a mezz’aria di fronte a lei, e si mise in posa d’attacco.
-Ora o mai più! SILVER MOON…
-Non… credere… di aver vinto…
A fatica, Chaos si rimise in piedi e, completamente trasformato in super saiyan, preparò la controffensiva.
-KA… ME…
…CRISTAL…
…HA…
…POWER…
…ME…
…KISS!!!
…HA!!!
Come già accaduto solo pochi minuti prima con Saturn, Chaos Goku si vide costretto a sostenere una nuova, improbabile prova di forza. Contro ogni pronostico, la stava per perdere. L’aura di Sailor Moon sembrò sortirgli l’effetto desiderato: il saiyan difatti cadde con un ginocchio a terra, e la sua Kamehameha si fece via via sempre più debole.
“Sì” pensò Usagi “Chaos sta per cedere. Non posso mollare proprio ora…”
Sailor Moon.
La ragazza sussultò dalla sorpresa. Quella voce sconosciuta la richiamò poco dopo. Usagi quasi si spaventò, nel rendersi conto che proveniva dalla bocca di Chaos.
-No-non può essere vero… Goku, sei tu che mi stai chiamando? Rispondimi!
Sailor Moon, mi dispiace…
-Di cosa ti dispiace? Non capisco, sii più chiaro!
Non pensavo, davvero, che la situazione potesse sfuggirmi di mano… Sono stato uno stupido, come al solito… perdonami, perdonatemi tutti…
-ORA MI SONO DAVVERO STUFATO! SAILOR MOON, SPARISCI PER SEMPRE DALLA MIA VITA!!!
Come se non si fosse reso conto di nulla, Chaos Goku si rimise in piedi e riacquistò tutto il suo vigore, grazie al quale rese la sua Kamehameha più potente che mai.
La povera Usagi, non potè fare nulla per evitarlo.
Quando il bagliore e il denso nebbione conseguiti all’impatto furono scomparsi, il ragazzo, che aveva interrotto la trasformazione in super saiyan e respirava con leggero affanno, si avvicinò alla sua rivale e rimase immobile a squadrarla dall’alto in basso, ridendo sottovoce.
Non più trasformata in guerriera sailor, Usagi giaceva sul freddo pavimento in una posizione innaturale. I vestiti erano laceri, e i suoi occhi apparivano vitrei, come svuotati, a fissare il nulla. Accanto al suo corpo, dei frammenti di cristallo.
-Il Cristallo d’Argento è andato in frantumi. Senza di esso, Sailor Moon è ridotta ad un automa privo dell’anima. Potrei lasciarla in questo stato vegetativo per l’eternità… però, sono anni che attendo questo momento. Finalmente, porterò a compimento quello in cui Beryl e Nehelenia hanno sempre fallito.
Chaos si guardò la mano destra. La chiuse a pugno, strinse forte le dita, e caricò il colpo.
-MUORI…

-No… non è possibile… ANCORA TU?!?
Il pugno di Chaos venne parato.
A fare da scudo a Usagi le braccia di un giovane ragazzo, dalla pelle scura e dallo sguardo carico di determinazione.
-Ehehe… Adesso, dovrai vedertela con me.- disse Ub, quasi ringhiando.

  
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